Il Tequila è lo squisito distillato simbolo del Messico nel mondo che si produce dalla fermentazione e distillazione dall’Agave Azul, o Agave tequilana. Questa celebre bevanda tipica messicana prende il nome dall’incantevole località di Tequila nello Stato del Jalisco dove è stata prodotta per la prima volta e che ancora oggi rappresenta il cuore dell’area di produzione. In realtà il Tequila si produce in altri quattro stati confinanti nel Nord-Ovest del Paese. Il Tequila è squisito Buona liscia, squisita come base di cockails, molti dei quali celebri tra i quali il Tequila Sunrise
Booking.comPer motivi di lavoro o per vacanza mi capita spesso di tornare in Messico che è un paese che oltre a offrire uno splendido territorio e moltissime ricchezze monumentali che arrivano ai noi dalla notte dei tempi, regala anche una ricchissima gastronomia tipica.
La bevanda tipica messicana è “El Tequila” che noi conosciamo abitualmente al femminile come “La Tequila”. Con il tempo è diventata la bevanda alcolica simbolo del Messico così come il Mate è la regina indiscussa delle bevande dell’Argentina e il Pisco è il prodotto che più tipicamente rappresenta il Perù.
Questa squisita bevanda tipica messicana è ottenuta dalla fermentazione e distillazione di un grande frutto chiamato Agave Azul (Agave Blu), che proprio per il suo uso nella produzione del distillato è chiamata Agave tequilana.
Dalla stessa pianta si ricava anche un altro tipico liquore messicano che è il Mexcal, anche questo simbolo gastronomico del Messico che a differenza del Tequila è consumato quasi esclusivamente entro i confini nazionali.
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Come si produce El Tequila
In realtà quello che si usa per la produzione del Tequila è la solamente la parte centrale dell’Agave tequilana chiamata “la piña”, che contiene il carboidrato dal quale si estraggono gli zuccheri per far iniziare la fermentazione.
Subito dopo la raccolta l’agave subisce una cottura a vapore per non meno di 36 ore. Questo processo ammorbidisce le fibre e permette la liberazione di sostanze solubili in buona parte zuccherine.
Il risultato di questo processo è l’estrazione di un liquido chiamato aguamiel che viene fatto fermentare in grossi contenitori e poi distillato. E dalla percentuale di aguamiel utilizzato dipende la purezza del Tequila.
Quella di prima scelta (Tequila Premium) viene prodotta esclusivamente dalla distillazione di aguamiel, mentre in quella di minore qualità (tipo mixto) possono essere aggiunte altre sostanze zuccherine.
L’importante è che la produzione venga fatta con almeno il 51% di aguamiel altrimenti non si può parlare di Tequila.
Inoltre deve possedere determinate caratteristiche, prima tra tutte la gradazione alcolica di almeno 40-45°. E poi deve essere ottenuta tramite doppia distillazione in alambicco discontinuo.
L’origine del nome Tequila
Ti chiederai perchè la bevanda si chiama Tequila. La risposta è semplicissima. Tequila è proprio il nome della piccola località nello stato del Jalisco dove nel secolo XVI iniziò ufficialmente la sua produzione.
Ma le sue origini possono essere fatte risalire al tempo degli aztechi che producevano una variante del pulche detta ixtac octli (“il liquore bianco”).
Questo molto prima dell’arrivo degli spagnoli nel 1521. Ma furono proprio i colonizzatori ad iniziare la produzione della bevanda così come la conosciamo noi oggi quando cominciarono a finire le scorte di brandy.
Mentre è nel 1600 quando la Don Pedro Sánchez de Tagle marchese di Altamira incominciò la produzione industriale del distillato nella prima fabbrica sempre nello Stato del Jalisco.
Mentre qualche anno più tardi Carlo IV Re di Spagna concesse alla famiglia Cuervo la prima licenza per produrre e commercializzare la bevanda.
La famiglia Cuervo ancora oggi detiene una importante quota sul totale della produzione del distillato. Non so se avete notato ma le bottiglie che trovate nei supermercati e nei bar italiani portano quasi tutte il brand José Cuervo.
Il distillato è Denominazione di Origine quindi non è possibile produrlo fuori dalla specifica area identificata con lo Stato del Jalisco e di alcuni territori presenti solo quattro altri stati: Michoacán, Guanajuato, Nayarit e Tamaulipas.
Tutte le fasi del processo di produzione del Tequila sono regolate dalle severe norme stabilite dal Consejo Regulador del Tequila, un organismo costituito proprio con l’importante compito di controllare che quella prodotta sia “Autentica Tequila”.
I cocktails a base di Tequila
Se un autentico messicano beve El Tequila rigorosamente liscio all’estero si consuma soprattutto all’interno di cocktails, alcuni dei quali sono molto celebri.
– Il Tequila Sunrise
Il cocktail a base di Tequila in assoluto più conosciuto è il Tequila Sunrise, che si è diffuso addirittura a partire dagli anni ’50. Il Tequila Sunrise è quello che più di tutti ha contribuito a diffondere la cultura e il consumo di Tequila nel mondo.
Si prepara utilizzando 3/10 di Tequila, 6/10 di succo d’arancia e 1/10 di granatina. Il termine “Sunrise” deriva proprio dall’effetto cromatico giallo-arancione simile al colore dell’alba che produce la granatina mescolata con il succo d’arancia.
– Il Margarita e il Blue Margarita
Un cocktail altrettanto famoso è il Margarita che si prepara utilizzando 5/10 di Tequila, 3/10 di triple sec e 2/10 di succo di limone o di lime. Il lime serve per inumidire il bordo del bicchiere per poi spargerlo con del sale. Ma questa è una versione rivisitata di quella originale.
Nella versione originale il Margarita si prepara invece con 6/10 di Tequila, 3/10 di Contreau e 1/10 di limone o lime.
La sua ricetta è narrata in un vecchio ricettario che risale al 1924 e che racconta di un pescatore messicano che si innamorò perdutamente della figlia del governatore della città. La ragazza si chiamava proprio Margarita.
Tornato al suo villaggio e non riuscendo a togliersela dalla testa iniziò a bere una miscela formata da Tequila, succo di limone e un liquido semi dolce. Tra un sorso e l’altro ingoiava del sale.
Gli amici del pescatore lo imitarono e chiamarono la bevanda Margarita. E gli avventori del locale divulgarono sia il cocktail che la storia. Mentre la fama internazionale fu raggiunta grazie a un famoso barman della capitale di nome Herrera che lo preparò in giro per il mondo.
Una versione molto apprezzata del Margarita, forse addirittura più della versione originale, è il Blue Margarita, che si prepara con 5/10 di Tequila, 3/10 di Curaçao Blue e 2/10 di succo di limone.
– Acapulco, Acapulco Gold e Pepito Collins
Altri cocktails molto gustosi a base di Tequila, anche se meno famosi del Tequila Sunrisa e del Margarita sono: l’Acapulco, il Gold Colada e il Pepito Collins.
L’Acapulco si prepara con 1 parte di Tequila, 1 parte di rum bianco, 2 parti di succo d’ananas, 1 parte di succo di pompelmo, 1 parte di latte di cocco.
Se lo vuoi preparare devi mettere un pò di ghiaccio spezzettato nello shaker e devi versare il Tequila, il rum, il succo di ananas, il succo di pompelmo e latte di cocco. Dopo di che devi shakerate il drink per poi versarlo in un hurricane. Una volta pronto puoi decorare il bicchiere con un pezzetto di ananas e servirlo con delle cannucce.
L’Acapulco Gold, che come dice il nome è una versione del più classico Acapulco del quale ti ho appena parlato, si prepara invece con 1/2 parte di Rum Chiaro, 1/2 parte di Tequila, 1 parte di Succo di Ananas, 1/2 parte di Succo di Pompelmo e 1/2 parte di Crema di Cocco.
Per preparare un Acapulco Gold devi mettete 4-5 cubetti di ghiaccio nello shaker e poi versare il rum, il Tequila, il succo di ananas e di pompelmo, e la crema di cocco. Fatto questo devi agitare lo shaker fino a che non si raffredda. Dopo di che devi mettete altri 4/5 cubetti di ghiaccio in un tumbler piccolo e filtrarci il cocktail.
Il Pepito Collins si prepara con il 30% di Tequila, il 20% di succo di limone, il 10% di sciroppo di zucchiero e il 40% di soda. E non dimenticarti di una ciliegia e di una fettina di limone.
Per preparare un Pepito Collins devi versare il Tequila, il succo di limone e lo sciroppo di zucchero direttamente nel tumbler con del ghiaccio cristallino. Dopo di che devi mescolare con lo stirrer e completare con la soda. Per dargli un bell’effetto devi decorare con una fettina di limone, una ciliegina e delle cannucce.
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