San Fermín, in italiano San Firmino, è una festa tradizionale della città spagnola di Pamplona dedicata al santo patrono che dura dal 6 al 14 Luglio di ogni anno. Nel corso dei decenni San Firmino è diventata celebre in tutto il mondo per gli encierros, le corse dei tori durante le quali migliaia di persone mettono alla prova le loro abilità e si giocano la pelle correndo per le vie del centro storico a pochi centimetri dagli animali che pesano almeno mezza tonnellata e che hanno corna affilate come i coltelli. Ma San Firmino è molto di più degli encierros, infatti se decidi di visitare Pamplona in quei giorni puoi assistere alle corride, agli spettacoli delle vaquillas o tantissimi eventi che non interessano l’ universo taurino, tra i quali spettacoli di ogni genere e adatti a tutti e tantissima musica a tutte le ore del giorno della notte, per strada e nei locali. Ma la vera ragione per visitare Pamplona durante San Firmino è l’ atmosfera pazza e coinvolgente che ti avvolge, e la baldoria ininterrotta per 9 giorni di fila che è il vero filo conduttore della festa
Booking.comCosa troverai in questo articolo:
- Che cos’ è la festa di San Firmino a Pamplona
- Gli encierros di San Firmino
- Lo spettacolo della vaquillas e le corride
- El Txupinazo e il <<Pobre de mi>>: l’ inizio e della fine di San Firmino
- La processione di San Firmino e i fuochi artificiali
- San Firmino: musica e balli no stop 24 ore su 24
- I 5 migliori hotel a Pamplona
- I 5 migliori hotel a Zaragoza
- I 5 migliori hotel a San Sebastián
Ti dico la verità: non sono un tipo da feste, soprattutto quelle dove c’è troppa gente. Non sto parlando delle feste tra amici ovviamente, ma dei grandi eventi che attraggono un numero molto consistente di visitatori.
Se devo visitare una città mi informo prima se ce n’è in programma qualcuna nelle date che ho scelto, e se è così provo a spostare il viaggio prima o dopo.
Ad esempio una decina di anni fa sono dovuto andare a Monaco per lavoro durante l’ Oktoberfest e alcuni amici tedeschi mi hanno letteralmente trascinato nei festeggiamenti. Senza esagerare sono rimasto squasi sconvolto dal delirio che ho trovato.
Qualche anno fa invece sono dovuto andare a Pamplona per lavoro durante il mese di Luglio e anche lì alcuni amici spagnoli hanno insistito allo sfinimento perchè anticipassi il viaggio di un paio di giorni per poter andare con loro alla festa di San Fermín (o Sanfermin), in italiano San Firmino.
Visto che sono dei carissimi amici e mi hanno quasi supplicato ho ceduto e per la prima volta sono stato contento di averlo fatto, perchè la festa di San Firmino a Pamplona è qualcosa di veramente stupendo, da provare almeno una volta nella vita.
San Firmino mi è così tanto piaciuta che l’ anno dopo sono tornato a Pamplona per viverla ancora meglio, e con queste parole intendo dire che ci sono andato per correre in un encierro, la celebre corsa dei tori tra le vie del centro storico.
Con tutta sincerità ti posso dire che il tempo dell’ encierro di San Firmino sono stati in assoluto i 2 minuti e 30 secondi più adrenalinici che ho vissuto fino ad ora. Ma facciamo un passo alla volta perchè ti voglio raccontare per bene cos’è la festa di San Firmino a Pamplona.
Al di là di San Firmino, devi conoscere anche il patrimonio culturale di Pamplona che è davvero stupendo, e che trovi racchiuso nelle sue bellissime mura.
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Che cos’ è la festa di San Firmino a Pamplona
San Firmino a Pamplona è una festa immensa; passami il termine anche se forse non è il più appropriato perchè non so in che altro modo definirla.
Non farai fatica a crederci se ti dico che questa festa di Pamplona dura addirittura 9 giorni interi, con eventi 24 ore su 24 senza nessuna sosta dal 6 al 14 Luglio di ogni anno.
E ho letto da qualche parte che San Firmino è addirittura uno dei 7 eventi più conosciuti a livello planetario perchè è una festa per tutti, da 0 a 99 anni, infatti ti troverai benissimo sia se ci vai con i tuoi genitori sia se decidi di partecipare con i tuoi figli.
Le origini della festa di San Firmino a Pamplona si perdono nella notte dei tempi, la cosa certa è che è in onore a San Fermín patrono di Pamplona al quale è dedicata una bellissima cappella nella Iglesia de San Lorenzo.
Di fatto San Firmino è una festa religiosa anche se di religioso ha veramente poco. Non vorrei passare per blasfemo ma la mia sensazione è che l’ aspetto religioso è solo una scusa per fare baldoria per strada, nei parchi e nei locali nelle forme più disparate e creative.
Durante San Firmino a Pamplona arriva gente da tutto il mondo, tanto che la popolazione della città duplica nei giorni infrasettimanali e addirittura triplica nei fine settimana.
Oltre ad eventi legati all’ universo taurino durante la festa di San Firmino ci sono anche banchetti, balli, musica tradizionale, mercatini, fuochi artificiali e molto altro ancora.
Durante questi 9 giorni di Luglio le strade della città di Pamplona sono letteralmente invase da persone vestite tutte allo stesso modo perchè se vuoi partecipare a San Firmino da vero protagonista dei indossare la “divisa ufficiale” come prescrive la tradizione: vestiti bianchi e (imprescindibile) fazzoletto rosso legato al collo, il cui significato è sì da ricollegare a San Firmino.
Sono quasi certo che se hai già sentito parlare di San Firmino è per i suoi celebri encierros, le corse dei tori per le vie del centro storico di Pamplona che si svolgono tutte le mattine della festa dal 7 Luglio al 14 Luglio alle 8 in punto.
L’ encierro di San Firmino è tanto adrenalinico da essere una delle prove di coraggio ed esperienza vitale più scelta dai giovani (e non solo) di tutto il mondo.
Ma San Firmino è molto di più degli encierros, anche se parto proprio da questi per raccontarti l’ autentica pazzia (in senso positivo) che puoi vivere durante questa festa di Pamplona.
– Gli encierros di San Firmino
Cos’ è l’ encierro te l’ ho già spiegato, adesso ti accenno alle origini, come si svolge, cosa devi fare e non fare per partecipare, e soprattutto qual’ è stata la mia esperienza.
L’ origine degli encierros si perde nella notte dei tempi. In un’ epoca indeterminata i macellai incominciarono ad accompagnare i pastori nel lavoro di guidare i tori e i buoi fino alla piazza per la macellazione.
Con il tempo questa usanza divenne popolare e ai pastori e ai macellai si unirono gli abitanti di Pamplona che, per puro divertimento, incominciarono a correre davanti agli animali e non dietro, esattamente come si fa oggi.
L’ encierro di San Firmino è una corsa gratuita che si sviluppa sul percorso che va dalla cuesta San Domenico fino alla plaza de toros di esettamente 875 metri durante il quale 6 toros de lidia, bestie originarie della Spagna che quando va bene pesano mezza tonnellata, di indole aggressiva e con corna affilate come coltelli, corrono a tutta velocità.
Stai pensando che 875 metri sono pochi? Ti sbagli di grosso perchè nemmeno il più abile e veloce dei corridori riesce a percorrerli tutti.
Se partecipi ad uno degli encierros di San Firmino devi sapere che prima o poi i tori ti raggiungono perchè ci impiegano tra i 2 e i 3 minuti a fare tutto il percorso, e la tua abilità sta nel correre davanti a loro fino a quando ce la fai per poi cambiare traiettoria prima che ti calpestino o ti prendano con una cornata.
Come fai a schivarli? Hai due possibilità: o ti metti contro il muro di una casa oppure salti la linea di protezione, nei tratti in cui è possibile, sperando che la stessa idea non venga allo stesso momento a un altro corridore. Altrimenti sei fregato!
Farsi male nell’ encierro di San Firmino è molto facile perchè (te lo dico per esperienza) ti accorgi di avere il toro alle spalle quando è a meno di due metri, e poi devi considerare che puoi inciampare da solo o a causa di altri corridori che in media sono circa 2.000 ad ogni gara.
Non è raro che durante un encierro si formano cadute a catena con il risultato che molta gente si ammucchia a terra. In questo caso devi essere molto veloce a rialzarti perchè i tori di certo non si fermano ad aspettare i tuoi comodi e cercano di passare a tutti i costi per proseguire la corsa.
L’ 8 Luglio 2012 c’è stata una caduta a catena di centinaia di corridori proprio appena prima della porta di ingresso alla Plaza de Toros, che è il punto più stretto del percorso. A causa del tappo che si è creato l’ arrivo dei tori a tutta velocità a provocato decine di fariti, alcuni dei quali veramente molto gravi.
Di solito i tori corrono uniti in branco, ma può capitare che qualcuno di loro decida di correre da solo o di tornare indietro.
In questi casi il pericolo aumenta esponenzialmente perchè gli animali sono imprevedibili, così come nemmeno tu puoi prevedere del tutto le tue reazioni durante un encierro perchè avrai sicuramente una paura del diavolo e l’ adrenalina a mille. Anche questo te lo dico per esperienza.
Quindi, se sei maggiorenne e decidi di correre in un encierro, devi prima di tutto essere convinto al 100% che lo vuoi fare, devi essere in perfetta forma, riposato, totalmente lucido (niente alcol o droga) e devi essere capace di correre veloce come il vento. Per riuscirci devi indossare vestiti e calzature adeguate.
Tra l’ altro non devi per nessun motivo provocare i tori, correre dietro di loro, ostacolare gli altri corridori e non puoi accedere all’ encierro con nessun tipo di oggetto, nemmeno con uno zainetto. Attento perchè la polizia non perdona, e se non rispetti le regole ti prendi (giustamente) una multa salatissima.
Partecipare ad un encierro durante San Firmino non è uno scherzo: al di là di casi clamorosi come quello del 2012 che ti ho raccontato tutti gli anni ci sono centinaia di persone che finiscono in ospedale per traumi più o meno gravi e ogni tanto qualcuno ci rimette la pelle.
Nella storia di San Firmino ci sono stati 16 morti, 5 dei quali dopo il 1980, ed è per questo che le assicurazioni spagnole di solito hanno una clausula che escude esplicitamente i risarcimenti per la morte o per i traumi subiti dalla partecipazione agli encierros di San Fermino.
E poi c’è un’ altro aspetto che ti fa capire cosa si prova durante gli encierros di San Firmino: più della metà di quelli che hanno partecipato l’ hanno fatto per la prima e ultima volta. Ma almeno una volta nella vita bisognerebbe farlo.
Ti ho detto che durante la festa di San Firmino l’ encierro comincia tutti i giorni alle 8 del mattino in punto. Ma se vuoi partecipare devi andare alla Plaza Concistorial tra le 6,30 e le 7,30, perchè qui c’è l’unico punto di accesso al percorso che come ti puoi immaginare è delimitato da barriere di protezione (a doppia fila) installate durante la notte.
Poco prima dell’ inizio dell’ encerro di San Firmino è tradizione per i corridori chiedere la protezione del Santo con un canto popolare che si fà davanti alla sua statua conservata nella nicchia nella cuesta de Santo Domingo, all’ inizio del percorso.
Il canto che i corridori gridano a squarciagola in direzione di San Firmino recita le seguente parole: <<A San Fermín pedimos, por ser nuestro patrón, nos guíe en el encierro dándonos su bendición>>. Tradotto in italiano è <<A San Firmino chiediamo, per essere il nostro padrone, che ci guidi nell’ encierro dandoci la sua benedizione>>.
Detta così sembra una cosa quasi stupida, ma ti posso assicurare che quando sei lì in attesa di incominciare la corsa davanti ai tori insieme ad altre migliaia di persone si trasforma in un atto emozionante e carico di significato.
Dopo l’ omaggio al Santo si entra nel percorso per attendere lo scoppio del primo razzo che segnala l’ apertura dei cancelli dei recinti dei tori, che a questo punto incominciano a fare il loro ingresso. Lo scoppio del secondo razzo indica invece che tutti i tori sono sul tracciato pronti a iniziare la loro rapisiddima corsa verso la plaza de toros.
A questi ne seguiranno altri due: il terzo indica che tutti i tori hanno raggiunto la plaza de toros e il quarto indica che tutti i tori sono nel recinto ed è il segnale per togliere le barriere e riaprire le strade.
Se ti vuoi godere l’ encierro di San Firmino senza correre perchè hai paura, perchè non corri veloce e per qualsiasi altro motivo puoi vederlo lungo le barriere (anche se c’è pochissima visuale a causa della tantissima folla) oppure nella plaza de toros (a pagamento) dove vedrai dal vivo solo l’ ingresso dei tori e dei corridori, ma potrai comunque seguire tutta la corsa dai maxischermi accompagnato dalla musica tradizionale della banda.
Se decidi di vedere gli encierros di San Firmino dalle barriere ti consiglio di posizionarti nel tratto del percorso in corrispondenza della Plaza del Ayuntamiento, alla fine di Mercaderes, oppure in quello tra Estafeta e la plaza de toros. In questo caso ti dovrai guadagnare un posto già alle 6,30 del mattino e difenderlo con i denti fino alla fine della corsa.
Un altro buon posto che ti consiglio è il tratto di strada che scende dal Museo de Navarra alla calle Santo Domingo da dove puoi vedere l’ inizio del percorso e sentire il canto in omaggio a San Firmino. Ma non pensare che sia facile perchè per avere un posto qui devi arrivare al massimo alle 5,30.
Una terza opzione, che è sicuramente la migliore, è vedere l’ encierro di San Firmino dai balconi delle case lungo il percorso che ti permettono di vivere le stesse intense emozioni dei corridori.
Se non hai la fortuna di avere un amico a Pamplona che ti fa stare sul suo balcone gratis lo puoi affittare ad un prezzo che varia dai 150 ai 250 euro a gara, ovviamente a seconda della posizione.
Ma se non partecipi da corridore, esserci all’ encierro non è tanto per vedere la corsa in se stessa che alla fine si riduce a un momento fugace di 2 o 3 minuti al massimo.
La cosa fantastica è il contesto unico e l’ atmosfera delirante e allo stesso tempo festaiola che si sviluppa lungo il percorso degli encierros di San Firmino: il caos generato da migliaia di persone in preda a quella che si può quasi definire un’ allucinazione collettiva.
Ti trovi circondato da gente che grida terrorizzata per la paura o che canta a squarciagola di felicità, che piange o che ride spesso e volentieri allo stesso momento. E la musica, che durante la festa di San Firmino non manca mai.
Tutto questo rende quello che si vive durante ogni encierro di San Firmino a Pamplona un momento unico e indimenticabile. Comunque partecipi da protagonista, corsa o non corsa.
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– Lo spettacolo della vaquillas e le corride
Altri due momenti taurini che fanno parte del programma tradizionale della festa di San Firmino nella plaza de toros a Pamplona sono il divertente spettacolo delle vaquillas e le corride serali. Ma ti ripeto che a San Firmino non ci sono solo tori, ed è per questo che la festa è spettacolare anche se vuoi evitare questi eventi.
Quando l’ encierro finisce e tutti i tori sono rinchiusi nei loro recinti nella plaza de toros, nell’ arena sono liberate le vaquillas che fanno parte del folclore della Navarra e partecipano alle diverse feste sul territorio.
Le vaquillas sono molto più piccole e molto meno pericolose dei tori, anche perchè le estremità delle corna sono avvolte con specifiche protezioni per evitare che procurino dei danni seri.
Ti puoi divertire a toreare con le vaquillas dimostrando agli amici le tue abilità, ma devi mettere in conto cadute e ruzzoloni, anche perchè le vaquillas sono molto rapide e sveglie, ed in gruppo ti possono cogliere di sorpresa.
Quando meno te lo aspetti le vaquillas ti appaiono di lato e con una testata che ti può fare volare per aria generando l’ ilarità di tutto il pubblico sugli spalti (che ti può anche vedere con i pantaloni abbassati) e spesso e volentieri qualche trauma o contusione che richiede un giro in pronto soccorso.
Però lo spettacolo con le vaquillas è decisamente divertente e i rischi di farsi male sul serio sono tutto sommato contenuti. È ovviamente giusto e obbligatorio mostrare rispetto a questi animali, ad esempio evitando di toccarli.
Tutto questo insieme alla banda del Maestro Bravo che suona canzoni tipiche della festa di San Firmino. Al di là delle vaquillas ti divertirai molto perchè nella plaza de toros di Pamplona puoi vedere una grande varietà di personaggi folcloristici 🙂 🙂 🙂 addirittura più divertenti.
Alle 18,30 in punto di ognuno dei giorni della festa di San Firmino a Pamplona si celebra una corrida nella quale protagonisti sono i tori che hanno corso nell’ encierro della mattina, insieme ai toreri e a tutto il corteo di personaggi che li circondano e che è tipico di questi eventi.
Se arrivi alla plaza de toros dopo le 18,30 puoi anche piangere in sanscrito ma non c’è verso che ti facciano entrare, quanto meno fino ad appena prima che nell’ arena scenda il prossimo toro, ma non se sono del tutto certo.
Anche per le corride vale lo stesso discorso che ho fatto prima per gli encierros: al di là dell’ evento in se stesso la cosa imperdibile è l’ amosfera che si respira nella plaza de toros durante la festa di San Firmino, tanto più che chi ha partecipato anche a corride in altre arene spagnole sostiene che l’ ambiente che caratterizza quella di Pamplona è unico ed inimitabile.
Se vuoi partecipare alle corride durante la festa di San Firmino devi innanzi tutto procurarti i biglietti, e ti dico subito che la cosa non è per nulla facile anche se ti muovi con molto anticipo. E se anche hai la fortuna di trovarli li paghi un sacco di soldi perchè ti devi quasi sicuramente rivolgere ai così detti bagarini che gironzolano fuori dall’ arena.
Al di là di questo, se decidi di assistere ad una corrida nella plaza de toros di Pamplona durante San Firmino devi decidere se vuoi essere Sol (sole) o Sombra (ombra), come vengono chiamati i due grandi settori dell’ arena.
Sol e Sombra sono due mondi che condividono lo stesso spazio ma che si sopportano a fatica. Se vogliamo fare un paragone li possiamo vedere come due coniugi che vivino separati sotto lo stesso tetto.
Scelgono Sombra i veri appassionati di tori che vogliono godersi lo spettacolo della corrida con calma e tranquillità senza perdersi nemmeno un secondo di quello che avviene al centro dell’ arena. Avrai capito che questi posti sono più cari proprio perchè all’ ombra.
Se invece vuoi goderti fino in fondo l’ atmosfera festaiola di San Firmino anche durante le corride devi scegliere di essere Sol. In questo spazio della plaza de toros di Pamplona la gente fa di tutto e la cosa che gli interessa di meno è vedere lo spettacolo.
Quelli che stanno in questo settore, soprattutto membri delle così dette peñas, si portano nell’ arena tamburi, tromboni insieme a qualsiasi cosa pensino essere utile per fare un casino allucinante, e ovviamente sono attrezzati con bottiglie di vino, di birra o di sangría il cui contenuto è bevuto solo in piccola parte.
La maggior parte delle bevande finisce sugli spalti, sui loro vestiti e sicuramente anche sui tuoi, ma lo sai già, fa parte del gioco, e quindi se ci vai lo devi accettare con divertimento e fare lo stesso.
Lo so che se moralmente sei contro agli spettacoli dei tori fai fatica a capire il divertimento nel partecipare all’ encierro, allo spettacolo delle vaquillas e ancora meno alle corride.
Pur rispettando la tua sensibilità ti invito a non trarre conclusioni affrettate e a considerare che il mondo taurino fa parte della cultura popolare spagnola e come tale un eventuale divieto di celebrare questi spettacoli farebbe sparire una tradizione secolare che fa intrinsecamente parte della Spagna stessa.
Senza gli spettacoli taurini sparirebbero inevitabilmente anche diverse razze di tori, tra le quali il toro bravo, allevato proprio allo scopo. Ma sarebbero costretti a chiudere anche centinaia di allevamenti e sparirebbero diverse professioni strettamente collegate al mondo taurino, di certo non solo quella del torero.
– El Txupinazo e il <<Pobre de mi>>: l’ inizio e della fine di San Firmino
La festa di San Firmino ha un’ apertura e una chiusura ufficiale che si sviluppano in due eventi spettacolari che si chiamano rispettivamente El Txupinazo e il Pobre de mi, che letteralmente significa Povero me.
Tra i due El Txupinazo è ovviamente quello più atteso e più seguito, e si concretizza nel lancio di un razzo dal balcone dell’ Ayuntamiento de Pamplona alle 12 in punto del 6 Luglio alla presenza del sindaco e di tutti i consiglieri della città.
Insieme al grido rituale pronunciato dal delegato ti turno <<¡Pamploneses, Iruñatarrok, Viva San Fermín, Gora San Fermin!>> (in catellano e in basco), lo scoppio del razzo è segnale ufficiale che la festa è iniziata e per 9 giorni consecutivi ci saranno eventi non stop 24 ore su 24.
Esattamente in questo momento la gente cade in preda a quella che sembra una simpatica crisi di nervi tra grida, canzoni e parolacce, ed esibisce il fazzoletto rosso simbolo di San Firmino perchè è arrivata l’ ora di legarselo al collo per sentirsi a tutti gli effetti un Sanfirmin.
Anche in questo caso la cosa spettacolare non è il lancio del razzo in se stesso, ma le migliaia di persone che si radunano nella piazza sotto il balcone del comune fin dalle prime ore dell’ alba dando vita a uno scenario difficile da descrivere a parole.
Durante le ore di attesa si stappano centinaia di bottiglie di champagne, di vino, di birra e di sangria, che è difficile anche bere perchè lì in mezzo fai addirittura fatica a respirare e a muovere le dita delle mani. Ecco perchè il contenuto finisce quasi tutto sui vestiti. Ma va bene così perchè anche questo fa parte di San Firmino.
A parte la temperatura che a Luglio a Pamplona è sempre molto alta, la folla che si raduna per celebrare l’ inizio di San Firmino genera un calore insopportabile, ed è per questo motivo che dai balconi circostanti gli abitanti svuotano bidoni d’ acqua in testa alle persone.
Se soffri di claustrofobia o di pressione bassa non pensare nemmeno di partecipare al Txupinazo, così come scordati di portarci i bambini.
E soprattutto vestiti con scarpe chiuse e con i vestiti peggiori che hai portato con te perchè dopo l’ evento di inaugurazione di San Firmino sarai sporco e sudato all’ inverosimile, e avrai la chiara sensazione di essere appena uscito da una vecchia lavatrice.
Se El Txupinazo segna l’ inizio ufficiale della festa di San Firmino il <<Pobre de mi>> ne segna la fine allo scoccare della Mezzanotte del 14 Luglio.
L’ evento prende il nome dall’ omonima canzone popolare che recita <<pobre de mí, pobre de mi, que se han acabado las fiestas de San Fermím>>, testo sicuramente basico che però rende l’ idea della gravità del momento perchè la baldoria finisce e la gente deve tornare alla noiosa routine.
All’ evento di chiusura della festa di San Firmino si possono portare anche i bambini ed è usanza andarci con una candela accesa.
Anche se non fa parte del rituale della festa è diventata consuetudine congedarsi da San Firmino facendo visita un’ altra volta alla Iglesia de San Lorenzo dove c’è la sua cappella per lasciare le candele e i fazzoletti rossi.
– La processione di San Firmino e i fuochi artificiali
Come avrai capito la sostanza di San Firmino è tutto fuorchè una festa religiosa. Ma visto che la festa è comunque dedicata al santo patrono di Pamplona non poteva di certo mancare una processione in suo onore.
La processione in onore a San Firmino, così come tutti gli eventi principali della festa, è un evento con data e ora prestabilita: il 7 Luglio alle ore 10,00 in punto.
Non ti sto a descrivere tutto il rituale della processione in onore a San Firmino perchè è lungo e molto articolato e per questo piuttosto noioso, soprattutto se anche tu come me non sei credente.
Ti basti sapere che la processione parte dalla Iglesia di San Lorenzo alla presenza di tutte le autorità civili e religiose della città e della provincia, e la statua che rappresenta San Firmino percorre le strade del centro storico per ritornare dopo circa 2 ore.
La cosa più interessante di tutta la Processione sono i così detti Momenticos, le numerose pause lungo il percorso per rendere omaggio al Santo quasi sempre con preghiere cantate sulle note della Pamplonesa, che è la banda ufficiale della città.
Alle 11,45 appena prima che San Firmino sia restituito alla sua cappella nella Iglesia de San Lorenzo per dare inizio alla celebrazione religiosa, la pamplonese Mari Cruz Corral intona una jota, come vengono chiamate le canzoni popolari.
È da 25 anni che Mari Cruz canta per il Santo durante la processione del 7 Luglio, gli ultimi dal balcone del civico 54 della calle Mayor.
Ritornando subito al profano, un altro importante momento della festa di San Firmino è lo spettacolo di fuochi artificiali di 30 minuti che vengono esplosi tutte le sere alle 23,00 in punto dalla Ciudadela, la bellissima ex fortezza pentagonale che è uno dei luoghi che non ti devi perdere se decidi di visitare Pamplona.
Lo spettacolo è bellissimo e per vederlo bene ti consiglio di uscire dal centro e di cercarti un luogo libero da ostacoli. Io avevo scelto di vederli dal parco Vuelta del Castillo che circonda la Ciudadela, ma hai un’ ottima visuale anche dalla spianata della stazione degli autobus dove ti puoi anche sedere nell’ erba.
Dall’ anno 2000 si celebra il concorso internazionale di fuochi artificiali di San Firmino al quale partecipano tutte le più importanti aziende di produzioni di fuochi spagnole e straniere. Nel 2008 ha vinto un’ azienda italiana.
– San Firmino: musica e balli no stop 24 ore su 24
La musica è unita intrinsecamente con la festa di San Firmino. Detto in altre parole: senza musica non ci sarebbe San Firmino.
Finora ti ho dato già molte prove di questo legame: la festa si annuncia con una canzone, el encierro comincia con una canzone, le processione è intervallata e si chiude con una canzone, ecc.
In poche parole tutti gli atti della festa di San Firmino hanno una loro canzone o una loro specifica espressione musicale.
Ma la musica riempie i giorni di San Firmino anche al di fuori di questi eventi, soprattutto per le strade. E insieme ai canti della gente che è avvolta dalla baldoria va avanti senza interruzione 24 ore su 24 per 9 interi giorni.
Gli stili dei gruppi che si esibiscono nei fuori programma di San Firmino sono tanto eterogenei come i suoi visitatori, tanto che ce n’è davvero per tutti i gusti.
In più il comune di Pamplona organizza un sacco di concerti gratuiti di gruppi molto conosciuti soprattutto dai più giovani ai quali si aggiungono i dj per gli appuntamenti dedicati alla musica commerciale.
Ma la musica a San Firmino è fatta soprattutto delle bande che girano libere per le strade della città. Poi c’è La Pamplonesa, che come ti ho già detto è la banda municipale che si esibisce tutti i giorni in quelle che si chiamano Las dianas, ovvero i percorsi giornalieri per le strade del centro storico, oltre a partecipare a tutti gli eventi da calendario.
Tutti i giorni alle 21,00 in punto nella Plaza del Castillo si balla attorno al chiosco centrale con la melodia de la Era, un appuntamento tradizionale molto frequentato.
Anche se non conosci i passi devi partecipare a la Era cercando di seguire pari pari quello che fanno gli altri: ti assicuro che è molto divertente e la gente che balla ti riceve molto calorosamente, anche semplicemente per farsi quattro risate vedendoti provare goffamente.
Molto interessante è anche il ciclo musicale Jazzfermin, dal 1996 appuntamento tradizionale che negli anni è diventato anche uno dei più attesi durante la celebrazione di San Firmino.
Il palcoscenico delle esibizioni ricercate e orientate a un pubblico colto ed esigente di Jazzfermin è la Plaza de la Compañia, vicino alla Catedral de Pamplona.
Il calendario di Jazzfirmin non prevede appuntamenti giornalieri fissi e come avrai già capito il suo programma rappresenta una “bolla speciale” nell’ ambiente festaiolo, sregolato e decisamente irriverente che caratterizza il resto della festa di San Firmino.
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