Arte contemporanea e natura si fondono in modo indissolubile ad Arte Sella, un percorso espositivo naturale disseminato per diversi chilometri nei magnifici boschi della Valsugana con epicentro i giardini della storica Villa Strobole e l’Area di Malga Costa. Le protagoniste assolute di Arte Sella sono le installazioni di artisti di fama internazionale che le iniziano per poi lasciare completare dalla volontà e dalla forza della natura che se ne impossessa trasformandole a suo piacimento e integrandole in se stessa. Tutte le installazioni che trovi ad Arte Sella sono infatti realizzate quasi esclusivamente con materiali naturali e hanno profondi significati simbolici e metaforici che fanno spesso riferimento al ciclo della vita, alla rinascita, alla sofferenza e più in generale alla misteriosa e perpetua circolarità dell’esistenza umana
Booking.comCosa troverai in questo articolo:
- I 3 percorsi espositivi del parco Arte Sella
- Area di Malga Costa: il cuore di Artesella
- Giardini di Villa Strobele: dove Arte Sella è nato
- Il Sentiero Montura: simbiosi tra arte e natura
- I progetti speciali di Arte Sella
- I migliori hotel, b&b, agriturismi e appartamenti a Borgo Valsugana
- I 5 migliori hotel a Trento centro
- I 5 migliori hotel a Rovereto centro
Quando qualche anno fa sono stato in vacanza nella magnifica Valsugana, secondo me una delle più belle vallate del Trentino.
Oltre che per ammirare i bellissimi paesaggi e vedere le sue due bellissime perle blu: il Lago di Caldonazzo e il Lago di Levico, e i grandiosi paesaggi che la contraddistinguono, ero guidato da un’altra motivazione che forse è stata quella che alla fine ha fatto pendere l’ago della bilancia della mia scelta rispetto ad altre alternative che in quel momento stavo valutando.
Sto parlando di Arte Sella, un parco naturale molto particolare vicino alla bellissima località Borgo Valsugana, conosciuto casualmente navigando su alcuni siti Internet dedicati all’arte contemporanea e che, come per incanto, mi ha stregato ancora prima di vederlo dal vivo.
Perchè il parco Arte Sella è così particolare? Ti rispondo proponendoti un esercizio di immaginazione.
Prendi un bellissimo bosco incontaminato, come tanti di quelli che puoi trovare nelle vallate del Trentino, aggiungi delle installazioni realizzate da artisti di fama internazionale usando quasi esclusivamente materiali naturali come legno, foglie, sassi, ecc., e pensale disseminate nello spazio in modo apparentemente casuale fino a formare dei percorsi.
E poi pensa a queste installazioni come ad un qualcosa donato alla natura, fatte apposta perchè questa se ne possa impossessare liberamente per integrarle in se stessa e trasformarle a suo piacimento.
Questa è l’essenza del Parco Sella, conosciuto anche The Contemporary Mountain, la montagna contemporanea.
Ma Artesella non è solo questo. Infatti da più di 30 anni è il luogo dove le diverse espressioni artistiche si fondono con la natura incontaminata: non solo installazioni visibili e permanenti, ma anche altre espressioni dell’ingegno e della creatività umana, come musica e danza. Queste si impossessano dello spazio incontaminato facendosi a loro volta impossessare, in un dialogo a volte tangibile a volte immateriale ed effimero.
Anche solo camminando tra le installazioni di Arte Sella e respirando l’atmosfera che le circonda ho capito immediatamente quali sono i principi che i fondatori di questo progetto artistico hanno seguito quando, incontrandosi nel giardino di Villa Strobele in Val di Sella, lo hanno concepito sviluppato a partire dal 1986. Anche se in realtà Arte Sella nasce nel 1989 sotto la guida di Emanuele Montibeller, l’attuale direttore artistico.
Il principio cardine di tutto il progetto che ruota attorno al parco Arte Sella è senza dubbio l’idea che ogni artista che vi partecipa accetta di non essere l’unico creatore della sua opera, ma la inizia solamente per permettere alla natura di completare il suo lavoro seguendo i suoi ritmi e il suo disegno.
La logica è quella di utilizzare i materiali presi in prestito proprio dalla natura per poi restituiglieli, in una visione circolare che in un certo senso ricorda il ciclo della vita.
Parco Arte Sella è un progetto internazionale in continua evoluzione tanto che è inserita in importanti network tra i quali ELAN (European Land Art Network), Dancing Museums, Grandi Giardini Italiani e Great Gardens of the World che ne testimoniano l’assoluto prestigio.
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I 3 percorsi espositivi del parco Arte Sella
Arte Sella si compone di 3 percorsi espositivi che possono essere visitati senza soluzioni di continuità, e che si snodano tre le due sedi principali della struttura, poco distanti tra loro: l’Area di Malga Costa, più in alto, e Villa Strobele, unite tra loro dal Sentiero Montura che a sua volta accoglie altre installazioni.
– Area di Malga Costa: il cuore di Artesella
L’Area di Malga Costa, struttura un tempo dedicata all’alpeggio degli animali, è diventata col tempo luogo espositivo e spazio dedicato ad incontri, eventi e concerti.
Malga Costa il cuore del Parco Arte Sella, infatti nella sua area accoglie 32 installazioni, tra le quali quelle in assoluto più emblematiche e monumentali.
Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri
Rimarrai estasiato dalla Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri (2001), una delle prime opere realizzate e a lungo emblema del parco. Questa imponente architettura naturale è oggi quasi completata grazie al paziente lavoro della natura.
Oltre a questa ce ne sono altre due che da sole giustificano la visita: Teatro di Arte Sella – Il cubo di Rainer Gross (2015) e Terzo paradiso, la trincea della pace di Michelangelo Pistoletto (2017).
Il cubo di Rainer Gross
Teatro di Arte Sella è un luogo che ospita concerti ed eventi, e che in passato è stato proprio teatro di alcuni dei più tristi eventi della Seconda Guerra Mondiale. L’installazione di Gross combina elementi naturali con elementi curvilinei pitturati di nero, associati alle geometria spigolosa dell’elemento rosso, che insieme formano un cubo, simbolo di solidità per eccellenza, che si è scomposto nei vari elementi addossati agli alberi.
Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto
Terzo Paradiso si trova a poca distanza da una vera linea di trincea e disegna il simbolo dell’infinito secondo la personale interpretazione dell’artista, che vuole simboleggiare i poli opposti di natura e artificio, con al centro l’umanità che dovrebbe superare il conflitto tra i due elementi.
Devo dire che queste 3 sono fantastiche, ma non sono le uniche di questo percorso ad avermi davvero impressionato.
Attraversare l’anima di Will Beckers e Solstizio di Roberto Conte
Vedrai che anche tu rimarrai incantato almeno davanti ad altre 2 di quelle presenti in questo primo percorso. La prima è Attraversare l’anima di Will Beckers (2015), che nasce dal terreno e si sviluppa correndo fino ad un albero, sul quale sale e crea un bozzo. Simboleggia il ciclo della vita fino all’eternità, attraverso il ritorno a Madre Natura, che come ti ho detto è l’essenza che ho percepito nel concetto stesso del parco. L’altra è Solstizio di Roberto Conte (2018), che rappresenta una grande luna che si chiude nella forma di sole fatta di rami di castagno intrecciati, e simboleggia la ciclicità della natura.
Orari di apertura e prezzi di Area Malga Costa
Novembre – Febbraio: tutti i giorni dalle 10 alle 17; Marzo – Maggio, Ottobre: tutti i giorni dalle 10 alle 18; Giugno – Settembre: tutti i giorni dalle 10 alle 19. Chiuso il 25 Dicembre. Ingresso intero: 8 euro; Ingresso ridotto (dagli 11 ai 16 anni): 4 euro; Ingresso gratuito: bambini 0-10 anni.
– Giardini di Villa Strobele: dove Arte Sella è nato
Il secondo percorso espositivo che costituisce Arte Sella è visitabile nei giardini di Villa Strobele dove, ormai tanti anni fa tutto è nato, proprio nel cuore della Val di Sella. E ti assicuro che anche qui resterai incantato dalla bellezza e dal raffinato simbolismo delle 12 installazioni ospitate, alcune delle quali mi sono davvero piaciute tantissimo. Due in particolare: Il seme, di Alison Stigora (2016) e Forest byoubu di Atsushi Kitagawara (2016).
Il seme di Alison Stigora
Quando visiterai Artesella e vedrai Il seme ti renderai conto da solo che si tratta di un’opera estremamente forte, forse quella in assoluto più emozionante di tutte quelle presenti. Si trata di un’enorme cocoon di legno intrecciato che da vita ad un seme gigantesco, un contenitore che simbolicamente rappresenta il passato che trasporta trasporta il visitatore nel presente e nel futuro. Il significato è apparentementre drammatico, infatti richiama l’elemento della morte e al tempo stesso l’entusiasmo della rinascita.
Ma io ci ho trovato anche un chiaro richiamo al significato della soppravvivenza e delle difficoltà da superare durante la vita, insieme a quello della rinascita dalle proprie ceneri. L’artista Alison Stigora comunica questa ambivalenza usando legno bruciato per ottenere la superficie che si percepisce come vellultata, e che ti fa sicuramente venir voglia di toccarla con mano, entrando in contatto con la sua metafora.
Forest byoubu di Atsushi Kitagawara
Anche se prima di vedere Forest byoubu non sai chi è l’artista che l’ha realizzata, appena sei davanti a questo grande muro in legno ottenuto dal perfetto incastro degli elementi, ti è facile immaginare che la mente che l’ha concepita e la mano che l’ha realizzata è quella di un giapponese.
Perchè questa tecnica è quella tipicamente utilizzata per la realizzazione dei Byoubu, i pavimenti presenti nelle case del Sol Levante, anche se in questo caso l’installazione è fatta per separare i giardini di Villa Strobele dalla montagna della Val di Sella.
Forest byoubu è si materializza come struttura quadrata di dodici metri di lato in larice, che proprio attraverso questa viene restituito al vicino bosco. La stessa texture è stata scelta da Kitagawara nella progettazione del padiglione giapponese di Expo 2015, quindi forse la puoi riconoscere anche da questo dettaglio, se l’hai visitato.
– Il Sentiero Montura: simbiosi tra arte e natura
I due percorsi espositivi principali di Arte Sella sono collegati tra loro dal Sentiero Montura, che a sua volta rappresenta un terzo percorso espositivo, e forse la parte più bella dal punto di vista naturalistico.
A me è piaciuto davvero molto e, anche se le opere esposte sono meno emblematiche di quelle presenti nelle altre due zone espositive, vedrai che è ideale per rilassarti passeggiando lentamente lungo i viali alberati e i prati fioriti della Val di Sella. È lungo 4 chilometri ed è adatto qualsiasi sia il tuo livello di preparazione atletica.
I progetti speciali di Arte Sella
Come hai intuito Artesella è un progetto in continuo mutamento ed evoluzione, aspetto che rappresenta la sua essenza fin dalla fondazione. I percorsi espositivi con le opere permanenti sono infatti solo un assaggio della sua offerta, che si sviluppa anche fuori dai suoi confini, proiettando il suo concept in molte direzioni diverse, sia fisiche che concettuali.
– Sky Museum: installazioni artistiche a Borgo Valsugana
Con Sky Museum il parco Arte Sella porta le installazioni artistiche nello splendido centro storico di Borgo Valsugana, una delle località più belle ed emblematiche delle vallate del Trentino.
Arte Sella ed il Comune di Borgo Valsugana hanno dato avvio al progetto Sky Museum, che nel 2019 e 2020 ha portato alla realizzazione di una serie di installazioni artistiche di Arte Sella presso il centro storico di Borgo Valsugana, e che ha come obiettivo quello di segnare l’inizio di un sodalizio pluriennale di valorizzazione delle sue qualità architettoniche, culturali e paesaggistiche della località ormai conosciute a livello internazionale
La prima realizzazione è opera dell’artista inglese Stuart Ian Frost, conosciuto in tutto il mondo per lo stile inconfondibile delle sue opere capaci di valorizzare e interpretare sensualmente l’elemento naturale.
L’opera simboleggia le infinite possibilità di ricombinazione e di trasformazione della natura, ed è realizzata a partire da due tronchi provenienti dalla stessa pianta, che è una delle grandi querce abbattute in Val di Sella dalla tempesta Vaia nel 2018. La scelta dell’albero non è casuale, infatti l’installazione simboleggia l’estrema fragilità della natura e ti invita a riconsiderare la relazione di assoluto dominio che l’uomo ha instaurato con essa.
– Radici al vento, testa nella terra: Artesella a Padova
Con Radici al vento, testa nella terra, il percorso espositivo di Arte Sella esce dal territorio della Valsugana con un’installazione dell’italiano Michele Lucchi accolta nell’alboreto dell’Orto Botanico di Padova.
Anche quest’opera è realizzata con i tronchi degli alberi abbattuti dalla rabbia della natura nelle foreste delle province di Trento e Belluno durante la tempesta Vaia del 2018. L’intallazione vuole preservare nella memoria collettiva il ribaltamento della posizione naturale degli alberi di più di 50 anni che, durante l’esposizione alla feroce tempesta, si sono sollevati in aria leggeri come fossero fuscelli, e quindi fuori dalla terra, il luogo fonte naturale della loro vita.
– Arte Sella Architettura: tra l’abitare e il paesaggio
La relazione tra l’abitare e il paesaggio è sempre stata al centro del processo di dialogo con la natura da parte degli artisti che hanno partecipato al progetto di Arte Sella fin dalla sua nascita, relazione che è diventata ancora più solida dal 2017, quando Villa Strobele è diventata a tutti gli efetti un luogo dedicato al mondo dell’architettura internazionale, grazie ad un progetto in piena evoluzione sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Evoluzione che nel 2018 ha visto come protagonisti due grandi architetti di fama internazionale: l’achistar giapponese Kengo Kuma e l’italiano Michele de Lucchi.
Kengo Luma, con la sua installazione Kodama, che in giapponese significa “spirito dell’albero”, propone una sorta di sfera definita da un unico elemento in larice massello locale che si incastra come un rompicapo giapponese nel quale luce e penombra vengono esaltate secondo l’estetica giapponese tanto celebrata dal “Libro d’Ombre” di Junichiro Tanizaki.
Michele De Lucchi ha invece presentato l’opera Dentro Fuori, che richiama il muro, elemento di divisione ma anche di protezione. Ma anche cornice, quando il muro si apre trasformandosi in porta o finestra verso un altro ambiente, che alternativamente può essere naturale o antropologico. La copertura dell’installazione è a scandole realizzate con la tradizionale tecnica a spacco, e l’opera è interamente in larice proveniente dalla Valsugana.
– Villa Strobele, una porta d’accesso alla Val di Sella
Il ritorno di Arte Sella al suo luogo di origine, un nuovo spazio che accoglie i visitatori della Val di Sella oggi più bello e più funzionale, grazie a Villa Strobele: una porta di accesso alla Val Sella, un importante progetto di riqualificazine della casa di Arte Sella che si concentra nella valorizzazione dal punto di vista storico, artistico, botanico e paesaggistico dell’edificio e del giardino circostante.
Villa Strobele è un bellissimo edificio storico, realizzato nel 1861, situato al centro della Val di Sella, e per questo punto di accesso privilegiato nel territorio, che con il tempo ha acquisito anche la funzione di polo didattico dedicato ai bambini più piccoli, per sensibilizzarli all’arte e al rispetto della natura e del paesaggio, in collaborazione con alcune cooperative locali.
Testimone di questa evoluzione concettuale è la realizzazione dell’installazione intitolata I semi della pace, dell’artista sardo Pinuccio Sciola, costituita da 7 elementi che fanno parte di un gruppo di 150 semi esposti dallo stesso nel 2008 sulla piazza inferiore della Basilica di San Franceso ad Assisi. Si tratta di basalti incisi, tagliati obliquamente, che sono il simbolo della pace che occorre coltivare quotidianamente.
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