Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean: la sontuosa residenza estiva della Regina Margherita

Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean è stata la meravigliosa residenza estiva della Regina Margherita di Savoia in Valle d’Aosta tra il 1889 e il 1925. Ai piedi del Colle della Ranzona e immerso in una bellissima foresta di conifere, Castel Savoia appare come un maestoso maniero costruito in pietra grigia locale. La sua imponenza è però ingentilita da molte finestre e da una veranda semicircolare con una grande vetrata. Ma soprattutto da cinque torri tutte diverse tra loro per forma e dimensione. L’interno è meraviglioso ed è un magistrale esempio di stile Eclettico, molto in voga al tempo. Castel Savoia conserva i mobili originali, e in tutte le stanze si trovano intagli e decorazioni con elementi simbolici che richiamano la Real Casa. Meraviglioso è soprattutto il grande scalone in legno forma a doppia elica ricurva, che crea un particolarissimo effetto ottico

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Gressoney-Saint-Jean in Valle d’Aosta è semplicemente magnifica, come d’altronde lo è anche la vicina Gressoney-La-Trinité.

E più in generale stupenda è tutta la Valle del Lys, la prima che incontri arrivando dal Piemonte. E confinante con la sicuramente più conosciuta e blasonata Val d’Ayas, alla quale però non ha proprio niente da invidiare.

Già conosci Gressoney? Allora sarai sicuramente d’accordo con me, perché non può essere diversamente. 🙂

Se invece non ci sei ancora stato ti consiglio di aggiungerla alla tua lista dei desideri per le prossime vacanze estive o invernali. Infatti ti regalerà bellissime emozioni in ogni stagione.

Il perché è presto spiegato. Ma di perché ce ne sono in realtà diversi. Il primo e forse più importante, è la sua posizione ai piedi dell’imponente massiccio del Monte Rosa, che emoziona e lascia senza fiato.

La sola vista del massiccio ti riempie gli occhi e il cuore. A me piace soprattutto all’alba e al tramonto, anche perché spesso mi è capitato di assistere al meraviglioso fenomeno dell’ Enrosadina.

A questo si aggiungono i bellissimi boschi che la circondano, e che puoi attraversare a piedi lungo i sentieri. Se sei un appassionato di trekking non te li puoi perdere.

Le escursioni che puoi fare durante la bella stagione da Gressoney-Saint-Jean e da Gressoney-La-Trinité non si contano. E ce ne sono per tutti i livelli di allenamento, molte adatte anche ai bambini.

E d’inverno la neve che imbianca i boschi e il massiccio del Rosa rende l’atmosfera semplicemente magica. Durante l’inverno puoi passeggiare con le ciaspole, oppure puoi cimentarti in emozionanti discese sci ai piedi.

Gressoney-Saint-Jean, così come Gressoney-La-Trinité e le altre località dell’alta Valle del Lys, ha poi la particolarità di essere stata plasmata dai Walser.

Se ancora non lo sai è la popolazione originaria dell’Alto Vallese svizzero che nel XIII secolo ha attraversato i valichi alpini per colonizzare questa e altri valli attorno al Monte Rosa.

castel savoia gressoney

I Walser a Gressoney e nell’alta Valle del Lys hanno portato la loro lingua, la loro cultura, le loro usanze, ma anche la loro architettura tradizionale. Tutti elementi che a Gressoney sono molto tangibili ancora oggi.

Ma c’è un’altro aspetto che dimostra senza ombra di dubbio che Gressoney è tanto bella da essere un must se decidi di visitare la Valle d’Aosta.

Questa cittadina dell’alta Valle del Lys è stata infatti scelta per anni come località di vacanza dalla Regina Margherita di Savoia tra la fine dell’Ottocento e il primo quarto del Novecento.

Per la precisione dal 1889 fino al 1925, un anno prima della sua morte, che avvenne il 4 Gennaio 1926 nella bella località ligure di Bordighera.

Durante i primi 10 anni di soggiorni estivi a Gressoney, la Regina Margherita è ospite nella casa del potente barone Beck Peccoz. Ed è proprio lui che instilla nella Regina la passione per la montagna, infatti i due saranno compagni di molte escursioni in alta quota.

L’amore della Regina Margherita per la Valle di Gressoney era fortissimo, al punto da convincere il consorte Re Umberto I di Savoia a costruire una sontuosa residenza estiva su una dolce altura.

Tanto grande e bella da assomigliare ad un castello, come dice il suo nome. La residenza della Regina Margherita a Gressoney-Saint-Jean si chiama infatti Castel Savoia.

Inutile dire che la presenza della Regina Margherita e la costruzione di Castel Savoia ha lanciato una vera e propria moda.

Gressoney e l’intera Valle del Lys divennero infatti una meta prediletta per escursioni e soggiorni estivi e invernali da parte della ricca nobiltà torinese.

Io ho visitato Castel Savoia l’ultima volta che sono stato in vacanza d’estate a Gressoney-Saint-Jean in camper con mia figlia Andrea, ed entrambi siamo rimasti stregati da tanta bellezza.

Proprio per questo motivo in questo articolo ti voglio raccontarti la sua storia, parlarti delle sue caratteristiche, e descriverti gli elementi che lo rendono unico.

Come raggiungere Castel Savoia

Castel Savoia si trova all’inizio di Gressoney-Saint-Jean proveniendo da Fontainemore, e ancora prima da Pont-Saint-Martin, dove esci dell’autostrada proveniente da Torino.

Per visitare la bellissima residenza estiva della Regina Margherita ti consiglio di lasciare la macchina o il camper nel grande parcheggio che trovi proprio dove parte la funivia Monterosa Ski di Gressoney-Saint-Jean.

Tra l’altro proprio qui c’è l’area di sosta camper di Gressoney-Saint-Jean, che trovi attrezzata con le colonnine elettriche e bagni.

Non ricordo esattamente quanto costa perché io ho parcheggiato il mio nelle strisce bianche; dato che è un furgone camperizzato ci può stare senza problemi. Ma se non sbaglio la tariffa è di circa 10 euro al giorno.

Questo parcheggio con area sosta a Gressoney-Saint-Jean è comodissimo per raggiungere Castel Savoia, un pò meno per visitare il centro, dato che per raggiungerlo da qui devi camminare un paio di chilometri.

Ma d’altra parte, anche volendo, è difficilissimo trovare un altro parcheggio libero a Gressoney-Saint-Jean più vicino al centro, soprattutto d’estate o durante la stagione dello sci.

Vicino al parcheggio c’è comunque la fermata dell’autobus che si ferma anche in centro, prima di proseguire verso Gressoney-La-Trinité e raggiungere il capolinea a Stafal.

Dopo aver parcheggiato l’auto o il camper in questo parcheggio, raggiungi Castel Savoia in circa 15-20 minuti con il sentiero che passa proprio dietro l’impianto di risalita Monterosa Ski.

Il percorso è quasi completamente pianeggiante e molto ben segnalato. Non ti puoi sbagliare. Lo puoi fare anche con bambini piccoli, ma non te lo consiglio con il passeggino, perché è pur sempre un sentiero di montagna.

In realtà vicino all’ingresso di Castel Savoia si può parcheggiare l’auto o la moto, ma i parcheggi sono pochissimi, e non sono proprio regolari. Detto in altre parole: se passano i vigili rischi la multa.

Cosa farai quando sarai in Valle d'Aosta?

Breve storia e struttura di Castel Savoia

La costruzione di Castel Savoia termina nel 1904, solo pochissimi anni dopo la solenne cerimonia che ha avuto luogo per la posa della prima pietra nell’Agosto del 1899.

Per l’occasione era presente anche Re Umberto I, che però non vide la conclusione dei lavori perché morì assassinato a Monza l’anno dopo.

Il progetto di Castel Savoia è affidato all’architetto Emilio Strambucci, già capo dell’Ufficio Tecnico della Real Casa, che si affida sia a maestranze locali eredi della tradizione Walser, sia piemontesi.

Strambucci è già molto famoso, infatti è l’ideatore delle decorazioni neobarocche per il Palazzo Reale di Torino e per il Quirinale a Roma.

Si decide per la costruzione di un maniero dalla forma grosso modo rettangolare rivestito di pietra da taglio grigia proveniente dalle vicine cave di Chiappey a Gressoney, di Gaby, e di Vert (Donnas). Insomma, tutta pietra proveniente dalla Valle del Lys.

L’assoluta novità architettonica di Castel Savoia, che smorza il rigore della forma e del materiale utilizzato per la costruzione, sono cinque torrette cuspidate. Queste sono state pensate per essere tutte diverse tra loro per forma e dimensione.

L’imponenza di Castel Savoia è ingentilita anche dalle tante finestre che l’architetto Strambucci ha disposto su tutti e quattro i lati.

Tra tutte sono incantevoli per la vista che regalano soprattutto quelle del salottino privato della Regina, un piccolo locale attiguo alla sua camera da letto.

Alle tante finestre l’architetto Strambucci aggiunge la bellissima veranda semicircolare che si affaccia sulla valle, completamente rivestita in legno.

Inutile dire che la struttura di questa veranda di Castel Savoia è pensata per donare ai reali e a loro ospiti un magnifico panorama sulla Valle di Gressoney.

La Regina Margherita vuole Castel Savoia dotato di ogni comfort, e cura tutti i dettagli interni ed esterni in modo quasi maniacale, dando alla sua residenza estiva un’impronta che può essere definita di Eclettismo sontuoso e vario.

Giusto per curiosità ti spiego che con questo termine usato sia nell’arte che nell’architettura, si indica uno stile che mescola e associa forme e motivi tratti da tendenze e movimenti diversi. L’Eclettismo era molto diffuso in Europa proprio tra l’Ottocento e il Novecento.

L’interno di Castel Savoia è considerato all’unanimità un esempio magistrale di stile Eclettico perchè custodisce elementi architettonici, decorativi e d’arredo neomedievali, neorinascimentali e Art Nouveau, applicati tra loro in modo omogeneo e raffinato.

In questo contesto il contributo dell’ebanista Michele Dellera è determinante. Il maestro artigiano realizza mobili e boiseries in stile neomedioevale.

Le vetrate dipinte sono invece opera dell’artista Carlo Crusetti, che cura tutta la decorazione pittorica interna di Castel Savoia.

Si ritrova successivamente la mano dell’artista Crusetti anche nelle decorazioni dell’ala nuova di Palazzo Reale a Torino

Passeggiando per le diverse stanze di Castel Savoia ho notato che i richiami alla casata sono presenti un pò ovunque, e la guida ha chiarito che tutti gli arredi esposti sono autentici.

Stessa cosa per le tappezzerie che ornano le pareti, in tessuto di lino e seta, che vedi riccamente decorate ad effetto chiné.

Non fai infatti fatica ad individuare i monogrammi, i motti, e i nodi Savoia. Una presenza costante nelle decorazioni sono le margherite, dipinte o intagliate nei cassettoni in legno del soffitto e tra gli sguanci delle finestre.

Castel Savoia è idealmente diviso in tre parti. Al piano terra si trova la zona giorno, mentre al piano nobile vi sono gli appartamenti reali. L’ultimo piano di Castel Savoia è invece riservato ai membri della corte, e non è compreso nella visita guidata.

Completano la struttura di Castel Savoia altri edifici separati. C’è Villa Belvedere, in origine adibita a foresteria e gendarmeria reale, insieme alla casetta nota come Romitaggio Carducci. Come ti puoi immaginare quest’ultima è dedicata al famoso poeta che fu suo ammiratore e cantore.

Un aspetto curioso riguarda le cucine di Castel Savoia, che sono posizionate poco distanti dall’ edificio.

È stata la Regina Margherita ad imporre la costruzione delle cucine separate da Castel Savoia. Il motivo è molto semplice: non sopportava gli odori che derivavano dalla preparazione del cibo. Anche se poi era una buongustaia.

I piatti giungevano a Castel Savoia dalle cucine grazie ad un sistema di rotaie appositamente progettato dalla Società Nazionale delle Officine di Savigliano.

Si tratta di una vera e propria ferrovia Decauville in miniatura. Prende il nome dell’ingegnere e industriale francese Paul Decauville, famoso perché nel 1873 ha ideato un sistema di ferrovie leggere.

Una volta entrati nel castello grazie alla ferrovia, i piatti raggiungevano la sala da pranzo grazie ad un montacarichi. E lì i camerieri li attendevano per servirli ai reali e ai loro ospiti.

Le cucine sono il primo ambiente che conosci se decidi di visitare Castel Savoia, dato che la biglietteria si trova proprio lì.

Quello che colpisce subito è la magnifica posizione di Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean. Si trova infatti in una lieve altura in località Belvedere ai piedi del Colle della Ranzona. Ed è immerso in una fitta foresta di conifere.

La vista da Castel Savoia è semplicemente magnifica, e domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm.

E come se non bastasse la residenza estiva della Regina Margherita si affaccia sul curatissimo giardino roccioso realizzato negli ultimi anni del Novecento.

Ma del giardino botanico di Castel Savoia ti parlerò meglio tra poco, dato che secondo me è un elemento degno di nota.

Dieci anno dopo la morte della Regina Margherita, Castel Savoia fu acquisto dall’industriale milanese Moretti, per poi diventare proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.

La visita guidata a Castel Savoia

La visita guidata a Castel Savoia inizia dal piano terra, dura circa 60 minuti, ed è l’unico modo per conoscere gli interni della sontuosa residenza estiva della Regina Margherita.

Penso che sia inutile che ti descriva passo a passo il percorso tra gli ambienti che ho fatto durante la visita, dato che con tutta probabilità sarà esattamente uguale che farai anche tu se decidi di visitarlo.

Scelgo quindi di concentrare il mio racconto su alcuni degli elementi più emblematici che caratterizzano la residenza estiva della Regina Margherita.

Mi sono stati spiegati dalla guida che mi ha accompagnato. Ne approfitto per dirti che è stata molto professionale, simpatica e competente.

Peccato che non riesca a ricordare il suo nome per poterla ringraziare. Da quello che mi hanno detto gli amici, questi sono comunque i tratti distintivi che accomunano la maggior parte delle guide di Castel Savoia.

Prima di proseguire voglio raccontarti di un elemento che ha colpito la mia attenzione, e che trovi sulla facciata di Castel Savoia. L’ho notato per caso prima di iniziare la visita, e secondo me vale la pena spenderci qualche parola.

Sto parlando della meridiana realizzata nel 1922 che reca le parole augurali Sit patriae aurea quaevis (Ogni ora sia d’oro per la patria), già riportate su un orologio solare di Cogne del 1915.

L’augurio riportato nella meridiana sulla facciata di Castel Savoia non si sarebbe avverato. E lo dico riferendomi agli avvenimenti drammatici avvenuti in Italia proprio in quell’anno.

Se conosci la storia hai capito perfettamente a cosa mi riferisco, altrimenti ti invito a cercare le informazioni da solo.

– Lo scalone in legno

Il grande scalone in legno firmato dall’ebanista della Real Casa Michele Dellera nel 1904 è sicuramente l’elemento più sorprendente di Castel Savoia.

Questo scalone collega il piano terra con il piano nobile della residenza estiva della Regina Margherita. È semplicemente una meraviglia, sia nella forma che nelle decorazioni.

La caratteristica dello scalone di Castel Savoia che colpisce di più è certamente la forma a doppia elica ricurva, che crea un particolarissimo effetto ottico difficile da descrivere a parole. E per questo motivo non ci provo nemmeno.

Andrea mi ha chiesto se sapessi quanto poteva pesare. Io ho girato la sua domanda alla guida che mi accompagnava, ma nemmeno lei è stata in grado di rispondere con precisione.

Ma è sufficiente considerare la dimensione e il legno di qualità “rovere scelto” con cui è stato realizzato per avere la certezza sulla sua impressionante mole.

scala castello regina margherita

Ti dico solo che il montaggio e la struttura di sostegno dello scalone di Castel Savoia ha richiesto addirittura l’intervento dell’officina torinese per la lavorazione del ferro di Giuseppe Pichetto di Veglio Biellese. Questa ha fornito i supporti necessari, abilmente nascosti alla vista.

Il costo dello scalone e il tempo necessario per la sua realizzazione sono altri due elementi che la dicono lunga sulla sua preziosità e unicità.

Giusto per essere concreti, stiamo parlando di 19.858 lire per disegno e costruzione, che è una cifra esorbitante per l’epoca. A questi si devono aggiungere 8,5 lire per ognuna delle 252 giornate di manodopera.

Rimarrai estasiato anche dalla bellezza dei pannelli con aquile intagliate. Mentre per il corrimano sono state scelte decorazioni che richiamano intrecci di fiori e di foglie.

Alla base della prima rampa dello scalone troneggiano invece due leoni alati con lo stemma dei Savoia sul petto, che a mio avviso sono semplicemente magnifici.

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– Il giardino botanico

Il giardino botanico di Castel Savoia ti accoglie alla fine di un breve percorso in salita che inizia subito dopo aver varcato il cancello d’ingresso.

Questo bel giardino che accoglie i visitatori della residenza estiva della Regina Margherita a Gressoney è stato inaugurato nel 1990, ed è circondato da imponenti larici ed abeti. Fidati se ti dico che contribuisce a creare un contesto fiabesco.

Non a caso mia figlia mi ha detto che Castel Savoia con il giardino botanico ai suoi piedi assomiglia ai disegni dei castelli delle principesse che aveva visto da piccola sui libri delle favole.

È facile intuire che l’impostazione del giardino di questo bellissimo castello a Gressoney-Saint-Jean mette in risalto soprattutto l’aspetto estetico delle specie vegetali locali e di altre zone alpine, anche straniere.

Tutte hanno un grande pregio ornamentale, e amici che hanno visitato Castel Savoia in primavera mi hanno detto che le fioriture nel suo giardino botanico sono rigogliose e molto appariscenti.

Per definirle hanno addirittura usato l’espressione “tripudio di colori”. Ma io non ho potuto ammirarlo dato che ho visitato Castel Savoia ad Agosto.

Ospite d’onore del giardino botanico di Castel Savoia è la magnifica Reine Marguerite d’Italie. Si tratta di una rosa creata appositamente dal vivaio belga Soupert & Notting nel 1904.

La rosa dedicata alla Regina Margherita di Savoia è un esemplare ibrido di tea rifiorente con grandi fiori di color rosso carminio. E per di più ha un profumo molto intenso e gradevole che fa venir voglia di chinarsi per annusarla.

– Il ritratto di Margherita

Ormai ha capito benissimo che la Regina Margherita era una grande appassionata di montagna, e per questo motivo era solita fare lunghe passeggiate che la portavano in alta quota.

Questa sua passione traspare dalle tante fotografie appese sulle pareti di Castel Savoia che la ritraggono durante le escursioni.

In alcune è sola, in altre è immortalata con l’amico e compagno di camminate barone Beck Peccoz, oppure compare tra il folto seguito di persone incaricate degli aspetti organizzativi e logistici delle sue escursioni.

Tra tutte le fotografie della Regina Margherita a Castel Savoia sono bellissime soprattutto quelle che la ritraggono al Rifugio che è stato battezzato con il suo nome, ovviamente per renderle omaggio.

Il Rifugio Margherita è una meta imprescindibile per tutti gli appassionati di montagna che scelgono la Valle d’Aosta per fare escursioni, anche perché vanta il primato di essere il più alto d’Europa.

Una bella immagine della Regina Margherita appassionata di montagna è offerta anche dal bellissimo dipinto che la ritrae vestita con gli abiti tradizionali valdostani, e con in testa un cappello.

Questo dipinto della Regina Margherita a Castel Savoia è solo una fedele riproduzione dell’originale, che non ricordo dove si trovi, anche se la guida lo ha detto. In realtà non ricordo nemmeno il nome dell’artista che lo ha dipinto, ma poco importa.

I biglietti e gli orari per visitare Castel Savoia

Il mio racconto ti ha incuriosito e hai deciso di visitare Castel Savoia? Ne sono felice. Anche perché, se abiti nelle vicinanze, visitare la residenza estiva della Regina Margherita è anche un’ottima scusa per fare una breve gita fuori porta a Gressoney-Saint-Jean.

Le visite guidate a Castel Savoia si svolgono tutti i giorni a orari predefiniti. La frequenza dipende dalle stagioni, ma durante il giorno sono almeno quattro o cinque. E le puoi fare sia alla mattina che al pomeriggio.

Altro aspetto importante: da Ottobre a Marzo trovi Castel Savoia aperto dal Martedì alla Domenica, mentre durante gli altri mesi è aperto anche al Lunedì. I giorni di chiusura sono solo il 25 Dicembre e l’1 Gennaio.

Quanto costa il biglietto per visitare Castel Savoia? Il biglietto intero costa 10 euro, mentre i ragazzi dai 19 ai 25 anni compiuti pagano solo 3 euro. E fino a 18 anni l’ingresso a Castel Savoia è gratuito. Direi che è un’ottima notizia soprattutto se decidi di visitare Castel Savoia in famiglia.

La prenotazione delle visite guidate a Castel Savoia non è obbligatoria, ma ti consiglio comunque di farla soprattutto se decidi andarci a Luglio o ad Agosto, oppure durante i fine settimana.

Per prenotare la visita a Castel Savoia ti basta accedere alla piattaforma online MiDA ticket e pagare con carta di credito.

Se preferisci c’è però anche il servizio di prevendita attivo tutti i giorni, dal momento di apertura del castello. Ma il rischio è di non poter fare la visita all’ora che vuoi tu se il gruppo ha raggiunto il numero massimo di partecipanti.

Puoi partecipare alla visita guidata a Castel Savoia anche se sei disabile. Infatti è presente un’ascensore che ti permette di raggiungere comodamente il primo piano, e trovi bagni attrezzati.

Tra l’altro, se sei disabile, puoi accedere con l’auto fino al cortile interno del castello. Ti basta avvisare la biglietteria in anticipo con una semplice telefonata.

Puoi anche visitare Castel Savoia con il cane, a condizione che sia di piccola taglia e tenuto sempre in braccio.

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