Qualche anno fa durante un lungo viaggio nel Nord Argentina sono capitato quasi per caso ad Alta Gracia, una deliziosa cittadina vicino a Córdoba nel centro del Paese. Qui mi sono imbattuto, questa volta totalmente per caso, nella Casa Museo Manuel de Falla, celebre compositore spagnolo che amo davvero moltissimo e che i titoli del tempo descrivevano come il miglior musicista del mondo
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Sono un grande appassionato di musica classica e Manuel de Falla è sempre stato uno dei miei idoli. Forse è il musicista che con le sue canzoni riesce ad emozionarmi di più.
Diversi anni prima avevo visitato la casa dove Manuel de Falla nacque nel 1876 a Cadice (Cádiz) in Andalucía a un paio d’ore da Sevilla e poi ho mi è capitato di vedere anche quella dove visse per molti anni a Granada.
Ma non avevo idea che Manuel de Falla avesse trascorso l’ ultima parte della sua vita proprio Argentina, per cui questa scoperta è stata una gradevolissima sorpresa e ovviamente non potevo non visitarla.
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Los Espinillos: lo chalet che ospita la Casa Museo Manuel de Falla
Quella che oggi è la Casa Museo Manuel de Falla (inaugurata il 14 Novembre el 1970) di Alta Gracia è stata l’ ultima residenza del compositore spagnolo ed è un piccolo e molto modesto chalet chiamato “Los Espinillos”.
Lo chalet che ospita il Museo Manuel de Falla è circondato da un altrettanto piccolo giardino che non si trova lontano dallaCasa Museo del “Che” Guevara dove il Comandante trascorse la sua infanzia e adolescenza.
In questa casa appartata il compositore Manuel de Falla ha vissuto solo 7 anni insieme all’ amata sorella María del Carmen. Lei per molti anni è stata il suo angelo protettore, la sua segretaria oltre che consigliera spirituale.
E lo ha accompagnato fino a qui ad Alta Gracia in Argentina per donagli pace, silenzio, tranquillità e un clima adatto a combattere la tubercolosi, malattia contro la quale Manuel de Falla stava combattendo da molto tempo.
“Los Espinillos” era anche il luogo nel quale Manuel de Falla lavorava alle sue opere, in particolare alla conclusione della sua “Atlántida”, cantata scenica, poema sinfonico o oratorio che stava componendo dal 1928 su incarico dell’ italiana Ricordi. E che purtroppo rimase incompiuta alla sua morte avvenuta nel 1946.
La musica era tutta la vita di Manuel de Falla e, secondo la sua convinzione, la usava per aiutare l ‘umanità a ritrovare un pò più di benessere spirituale.
Cosa trovi nella Casa Museo Manuel de Falla?
Nella Casa Museo Manuel de Falla di Alta Gracia trovi molti oggetti personali legati alla sua professione di musicista, tra i quali la bacchetta che usò per dirigere l’ Orchestra Sinfonica (Orquestra Sinfónica) del Teatro Colón di Buenos Aires appena arrivato in Argentina alla fine del 1939.
Ma anche la giacca con le iniziali del suo nome “M. F.” che indossava durante le sue esibizioni e il suo amatissimo mini piano dell’ inglese “The Eavestaff”, usato per comporre alcuni manoscritti durante la sua permanenza argentina. Oltre alle sue amatissime matite che usava fino a che non erano totalmente consumate, chiara testimonianza di uno stile di vita molto parsimonioso, decisamente essenziale.
Nella Casa Museo Manuel de Falla trovi anche una raccolta di tutte le sue principali opere e ovviamente la sua musica che esce invisibile da tutti i muri di casa.
In realtà, anche dopo la morte del compositore, la musica è ancora realmente presente nella sua casa grazie alla nutrita agenda di concerti, recital e proposte di tutti i generi musicali che si sviluppa durante tutto l’ anno insieme ai numerosi appuntamenti culturali che la vedono palcoscenico ideale.
In questo modo nella casa che il più grande musicista del XX Secolo scelse come sua ultima residenza si continua a respira musica. E attraverso la sua musica Manuel de Falla continua a vivere ad Alta Gracia.
Sei alla ricerca di dritte per visitare il meglio di Buenos Aires?
La prima esperienza che ti consiglio perchè mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta è il giro privato in elicottero su Buenos Aires perchè avrai una bellissima panoramica della città. Ti suggerisco anche il tour privato del centro accompagnato da una guida locale che ti farà conoscere tutti i suoi luoghi più emblematici, e che puoi scegliere anche nella versione in bici elettrica o con pattini in linea. Bellissimo è anche il tour del centro in gruppo, altrettanto bello e molto economico. Hai poco tempo per visitare il meglio di Buenos Aires? Quello che fa per è un giro sull’ autobus turistico durante il quale potrai salire o scendere quante volte vorrai! A me sono piaciuti tantissimo anche i tour tematici perchè mi hanno fatto scoprire specifici aspetti della sua storia e cultura! I miei preferiti? Senza dubbio quello del calcio argentino e quello Évita Perón, ma meritano anche quelli del Cimitero della Recoleta, della Feria de San Telmo, delle cupole e delle librerie. Non è finita qui, perchè a Buenos Aires puoi partecipare anche al tour fotografico, quello della Buenos Aires serale, dell’ architettura, della gastronomia, del passato ebraico, della birra e street food, da abbinare al tour della street art e al tour dei bar clandestini a Palermo che sono in assoluto i più creativi e divertenti. Un’ altra cosa che ti consiglio di fare a Buenos Aires sono i free tour perchè ti permettono di conoscere velocemente i diversi quartieri della città…e paghi quello che vuoi. Eccoli: La Boca, Palermo, San Telmo, Recoleta o Puerto Madeiro. Ti consiglio di farli tutti, ma se devi scegliere quello di La Boca è senza dubbio il più caratteristico e suggestivo! Non puoi andartene da Buenos Aires senza aver visto almeno un’ esibizione di Tango. Io ti consiglio un bellissimo spettacolo al Teatro Tango Porteño, al Palacio Tango o a La Ventana, in assoluto i luoghi più caratteristici della città per conoscere questo ballo sensuale che è anche emblema della cultura Argentina!
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