La Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni è stata istituita nel 1994 dall’ONU con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulla necessità di proteggere e far rispettare i diritti dei popoli indigeni del mondo per salvaguardare la loro diversità, le loro culture, tradizioni e lingue che sono a tutti gli effetti patrimonio dell’umanità intera
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Ad oggi si stima che nel mondo ci siano 370 milioni di indigeni appartenenti a 5.000 diverse tribù in 70 paesi diversi. Gli indigeni costituiscono il 5% della popolazione mondiale e il 15% per cento delle persone più povere.
Una cosa è certa: gli indigenti rappresentano senza dubbio le comunità più vulnerabili e meno tutelati al mondo.
Chi sono i popoli indigeni
Sono le comunità originarie di un determinato territorio che con il passare degli anni continuano a conservare le loro tradizioni, la loro cultura, il loro stile di vita, il loro folclore e ovviamente le loro lingue. Addirittura 4.000 secondo Amnesty International molte delle quali sono a rischio di estinzione.
Comunità indigene che spesso e volentieri soffrono soprusi di ogni tipo: i loro diritti non vengono riconosciuti, patiscono discriminazioni e vengono trattati come cittadini inferiori.
Fino ad arrivare ai genocidi (spesso nemmeno conosciuti) perpetrati ai loro danni dai governi in combutta con le multinazionali che vogliono spingere i popoli indigeni ad abbandonare le loro terre per sfruttarle economicamente costringendoli a emigrare verso le città e con questo ad uniformarsi alla cultura dominante.
Sintomo di una società che considera la diversità come un ostacolo, un’incongruenza da appianare a tutti i costi.
Molte di queste persone vivono poi in condizione di estrema indigenza. Basti pensare che tra le 900 milioni di persone che vivono nelle aree rurali estremamente povere del mondo un terzo appartiene ad una tribù indigena.
E di tutte le comunità indigene circa 100 non hanno praticamente mai avuto contatti con il mondo esterno. Questo aspetto che le rende particolarmente vulnerabili perchè sopravvivono solo grazie a quello che raccolgono o coltivano nei loro terreni.
Rischiano anche di contrarre malattie che per loro risultano fatali visto che l’isolamento ha come conseguenza la mancanza degli anticorpi adeguati.
Questo processo rischia di cancellare le preziose differenze culturali delle quali sono portatori i popoli indigeni nel mondo, comprese le loro lingue. Un patrimonio che deve essere preservato ad ogni costo.
Le popolazioni indigene, ad esempio, custodiscono ancora oggi molti segreti fondamentali come la conoscenza delle piante medicinali e sono ancora in grado di udire il linguaggio della natura che noi occidentali abbiamo smesso di ascoltare.
La Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni
Sembra però che negli ultimi anni la comunità internazionale stia facendo passi concreti nel riconoscimento dell’importanza delle popolazioni indigene.
Il più importante del quale è sicuramente l’adozione della Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni che conferisce ai diritti collettivi di queste popolazioni un rilievo senza precedenti nel campo del diritto internazionale dei diritti umani.
La Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni è stata adottata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite esattamente il 13 settembre 2007 e riconosce esplicitamente il loro diritto a mantenere e rafforzare le proprie istituzioni, culture e tradizioni. Ma il diritto a perseguire la forma di sviluppo più adatta ai loro specifici bisogni e aspirazioni.
La Dichiarazione garantisce (almeno sulla carta) agli indigeni il diritto all’educazione, al lavoro, alla salute e alla possibilità di usare e salvaguardare la loro lingua, oltre al fondamentale diritto all’autodeterminazione.
Nei quasi 12 anni dalla sua istituzione la Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni ha permesso di raggiungere alcuni importanti successi. successi importanti.
Ma nonostante queste conquiste è purtroppo ancora molto evidente il divario tra il riconoscimento formale dei diritti dei popoli indigeni e l’effettiva attuazione di azioni adeguate.
La giornata internazionale dei popoli indigeni
Per sensibilizzare la comunità internazionale sulla necessità di proteggere i popoli indigenti e di salvaguardare le loro tradizionali culturali e linguistiche che sono un inestimabile patrimonio dell’umanità il 9 Agosto di ogni anno si celebra la Gionata Internazionale dei Popoli Indigeni istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1994.
L’obiettivo principale della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni è quello di celebrare le loro diversità e specificità e gettare luce sulle violazioni e sulle ingiustizie che continuano a subire da millenni.
Oltre alla Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni, l’ONU ha dichiarato il 2019 Anno Internazionale delle Lingue Indigene che prevede un folto calendario di eventi, conferenze ed eventi culturali in molto paesi del mondo con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulla necessità imprescindibile di salvaguardare questo specifico aspetto della cultura dei popoli indigeni.