Oggi 22 Maggio si festeggia la Giornata Mondiale della Biodiversità (International Day for Biological Diversity) istituita dall’ONU come occasione per riflettere sull’impatto che il turismo ha sul benessere delle specie animali e vegetali nel mondo. È infatti nostra responsabilità di turisti adottare comportamenti sostenibili e responsabili in grado di ridurre al massimo l’impatto della nostra presenza sull’ecosistema delle destinazioni che ci stanno ospitando e delle specie che li ci vivono
Booking.comOggi come ogni altro 22 Maggio dal 2000 si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità (International Day for Biological Diversity) istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare il mondo intero sulla necessità di agire per tutelare le varietà della natura (flora e fauna) sempre più spesso minacciate nel mondo dalle attività umane, compreso il turismo.
L’edizione del 2018 della Giornata Mondiale della Biodiversità celebra anche un importante anniversario. Venticinque anni fa entra infatti in vigore la Convenzione sulla Diversità Biologica.
Questo fondamentale strumento legale internazionale rappresenta un impegno per “la conservazione della diversità biologica, l’uso sostenibile delle sue componenti e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche” ratificato nel 1993 da 196 nazioni.
L’idea alla base del documento è quella di conservare la diversità biologica attraverso un uso sostenibile delle risorse e una condivisione equa dei benefici.
Diversità biologica che si sta progressivamente attenuando perchè ogni anni scompaiono inesorabilmente dalla faccia del pianeta centinaia di specie animali e vegetali a causa dell’attività umana. Questo processo si è accentuato nel corso degli ultimi decenni coincidendo come è facile immaginare con così detto “progresso” economico e sociale.
Secondo Cristiana Pasca Palmer, segretario della Convenzione sulla Diversità Biologica, la biodiversità starebbe registrando un continuo declino in tutte le regioni del mondo.
Il principale pericolo contro la biodiversità riguarda la distruzione degli habitat naturali (soprattutto le foreste) che ospitano la gran parte delle specie animali e vegetali esistenti nel mondo.
E ad esempio la costruzione di grandi complessi turistici in luoghi paradisiaci con forte biodiversità ad opera dei grandi investitori internazionali è una delle cause che hanno accentuato questo processo.
Un’altra importante minaccia alla biodiversità riguarda ad esempio il bracconaggio che molto spesso è alimentato anche dal turismo, sia direttamente nel caso in cui i turisti pagano “criminali locali” travestiti da operatori turistici per partecipare a battute di caccia ad animali protetti presenti nelle riserve africane.
Ma anche quando da turisti generiamo una domanda di souvenirs che per essere prodotti comportano l’uccisione di animali (come ad esempio l’avorio dai rinoceronti) o la distruzione dei fondali marini, come nel caso del corallo.
Stessa cosa quando visitiamo un determinato Paese e desideriamo provare delle specialità gastronomiche che implicano l’uccisione indiscriminata di animali senza tenere in considerazione i naturali cicli di riproduzione delle diverse specie.
Un esempio sono le molto richieste pinne di squalo usate per fare una particolare zuppa tipica della cucina cinese.
Ma questi sono solo alcuni esempi. Se vogliamo contribuire in modo concreto a preservare la diversità biologica del nostro pianeta abbiamo la precisa responsabilità di viaggiare in modo sostenibile e responsabile facendo di tutto per adottare comportamenti adeguati in grado di ridurre al massimo l’impatto della nostra presenza sull’ecosistema della destinazione che ci sta ospitando.