Bevagna è l’antico borgo dell’Umbria del Mercato delle Gaite, ma non solo…

Bevagna in Umbria è un affascinante borgo di origine romana totalmente abbracciato da antiche mura medioevali. Passeggiare attraverso le piazze, e lungo le antiche vie del centro di Bevagna, significa fare un salto indietro nel tempo, perchè racchiudono antichi palazzi storici e chiese medioevali. Il cuore del borgo di Bevagna è Piazza Silvestri, punto di convergenza delle 4 Gaite, gli antichi quartieri medioevali. Alla fine del mese di Giugno sono protagonisti del Mercato delle Gaite, un’importante rievocazione storica che ha proiettato la fama del borgo di Bevagna oltre i confini nazionali

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Bevagna in Umbria è il borgo del Mercato delle Gaite

Se segui il blog sai che amo l’Umbria, e faccio fatica a non lasciarmi trasportare dall’emozione quando ne parlo. Secondo me è una delle regioni italiane più affascinanti.

L’Umbria ha un territorio collinare incantevole che ospita tanti minuscoli borghi, ognuno unico a modo suo.

Conosco praticamente tutti più importanti, e in molti ci sono stato diverse volte. Ma quando ci torno mi lasciano estasiato, come se fosse la prima.

Sono ben più di vent’anni che torno in Umbria, e anche se ormai sono di casa, questa regione non mi basta mai.

Al di là dei borghi e dei paesaggi, amo l’Umbria anche perchè si mangia benissimo, e quasi sempre il rapporto qualità-prezzo è ottimo.

I prodotti tipici del territorio sono decine, tra i quali gli squisiti formaggi, carni, salumi, dolci, e ovviamente i vini.

Un paio di anni fa ho fatto un meraviglioso giro in camper in Umbria lungo 2 mesi. È stato stupendo, perchè ho potuto visitarla con calma e in profondità.

In questo articolo ti parlo di Bevagna, uno dei borghi dell’Umbria che mi ha sorpreso di più, ovviamente in positivo.

Il borgo di Bevagna è conosciuto soprattutto per il Mercato delle Gaite, la suggestiva rievocazione storica che si svolge tutti gli anni durante il mese di Giugno.

Sono arrivato a Bevagna dall’incantevole Spello, e l’ho visitata prima di proseguire verso la vicinissima Montefalco, conosciuta come Terrazza dell’Umbria per la sua posizione panoramica.

Ho notato che il territorio attorno all Bevagna è coltivato a grano, viti e ulivi, dai quali si ricavano molti ingredienti utilizzati per i piatti della sua cucina tradizionale.

Le antiche mura medioevali circondano completamente il borgo, al quale si accede grazie a cinque porte che sono ancora perfettamente integre.

Questa particolare struttura, insieme all’importante patrimonio culturale ospitato nelle poche vie dell’austero centro, le hanno permesso far parte del club dei Borghi più belli d’Italia.

Bevagna è un museo a cielo aperto, tanto particolare da essere set cinematografico naturale scelto come ambientazione delle scene di diverse produzioni italiane e internazionali.

L’antico borgo umbro è conosciuto anche oltre i confini nazionali per essere la città delle Gaite, e per ospitare il Mercato delle Gaite. Te ne parlo tra poco.

Forse sto correndo troppo. Prima di parlarti di cosa vedere a Bevagna passeggiando per il centro storico, faccio un passo indietro. Anzi, un salto nel passato lungo un paio di millenni.

Durante l’epoca romana l’antica città di Bevagna è stata un fiorente centro commerciale dell’Umbria perchè attraversata dalla via Flaminia.

Il suo nome era Mevania, ovvero colei che sta nel mezzo, probabilmente perchè situata tra la confluenza del Clitunno e quella del Timia.

In quell’epoca Bevagna è stata anche sede di un importante porto fluviale che collegava direttamente la città con Roma attraverso il Tevere

Il borgo umbro è stato molto fiorente anche nel Medioevo. In questo periodo storico viene protetta dall’imponente cinta muraria e divisa in 4 quartieri che si chiamano Gaite.

Le quattro Gaite di Bevagna sono San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro, collegate tra loro da incantevoli piazze e vicoli più o meno stretti che accolgono le chiese degli ordini dei mendicanti.

Bevagna è stata cantata da Plinio il Vecchio e dal nipote Plinio il Giovane, ma anche da Virgilio e da Giovenale, fino al Carducci in epoca più recente.

Adesso voglio darti ad alcune informazioni utili. La prima riguarda il parcheggio a Bevagna, che puoi trovare facilmente sulle strisce bianche ai bordi delle mura.

In alternativa, se questi sono occupati, trovi anche diversi parcheggi su strisce blu, quindi a pagamento. Il prezzo dipende dallo specifico parcheggio, ma è nella media.

Se hai deciso di visitare Bevagna in camper, lungo le mura trovi anche un’area sosta molto comoda. Purtroppo però non ricordo esattamente quali servizi offre e quanto costa.

L’Ufficio del Turismo si trova in Piazza San Silvestri, vicino alla chiesa dei Santi Domenico e Giacomo. Puoi prendere una mappa, che ti sarà molto utile per visitare il centro.

Da qui partono anche le interessanti visite guidate al centro di Bevagna. Devi prenotare in anticipo, e durano circa un’ora. Il costo è irrisorio, e le guide sono bravissime, quindi te le consiglio!

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Cosa vedere a Bevagna

La mia passeggiata alla scoperta del borgo di Bevagna è cominciata da Porta Cannara attraverso le antiche mura.

Ho raggiunto questa porta grazie alla breve scalinata che le costeggia dall’esterno, e che inizia proprio vicino all’area sosta camper.

Da questo lato delle mura puoi raggiungere il centro di Bevagna anche attraverso Porta delle Fosse, conosciuta anche come Porta Raggiolo. Ma in questo caso ti ritrovi in una via anonima.

Superata Porta Cannara ho proseguito verso il centro su via Garibaldi, e in prossimità della pescheria ho preso la scalinata sulla sinistra che mi ha portato alla parte più alta della città.

Lì, a 225 metri d’altezza, ho trovato la bella chiesa di San Francesco del secolo XIII, con annesso convento. La passeggiata merita perchè ti permette di ammirare il borgo di Bevagna dall’alto.

La facciata semplice e austera di questa chiesa nella città delle Gaite contrasta con le sofisticate decorazioni a stucco del suo interno a navata unica.

Ti consiglio di fare come me e investire qualche minuto per visitare l’interno di questa chiesa a Bevagna perchè custodisce opere d’arte molto preziose.

Da non perdere è la Cappella Ciccioli, non tanto per la sua bellezza architettonica e decorativa, ma perchè custodisce l’interessante dipinto intitolato Pietà del pittore Ascensidonio Spacca.

La chiesa di San Francesco a Bevagna è però famosa perchè accoglie la Pietra sulla quale San Francesco avrebbe posato i piedi durante la celebre Predica agli Uccelli.

Bellissima è anche la Cappella della Madonna di Loreto del Cinquecento, importante testimonianza di bellezza artistica.

L’elemento architettonico caratteristico è l’insolita volta decorata da maioliche smaltate, che a quanto pare arrivano dalla celebre bottega di Santi Buglione a Firenze.

Nella stessa cappella puoi ammirare anche la tela intitolata Immacolata, Trinità e Santi, ancora una volta opera del pittore Ascensidonio Spacca.

Ritornato su via Garibaldi, ho fatto solo una manciata di passi per raggiungere il Tempio Romano di Bevagna del II secolo a.C.

È una testimonianza storica molto preziosa dell’Epoca Repubblicana, visto che conserva il podio con il rivestimento originale.

Le pareti della cella con addossate semicolonne e lesene rivestite in stucco le rendono simili a colonne di marmo.

A dispetto della sua veneranda età, il Tempio Romano nel centro di Bevagna si è mantenuto integro perché, in un momento imprecisato della storia, è stato trasformato in una chiesa.

Anche le Terme Pubbliche sono molto importanti dal punto di vista storico e culturale. Quando le ho visitate sono rimasto totalmente sbigottito.

Ti accoglie un grande ambiente nel quale dove trovi i resti molto ben conservati di un antico pavimento a mosaico a tessere bianche e nere. Anche questo risale al II secolo a.C.

Presenta le immagini di polipi, delfini e aragoste, tritoni ed ippocampi, decorazioni tipiche degli ambienti termali dell’epoca romana.

Il pavimento delle terme romane di Bevagna è senza dubbio il più integro e raffinato segno lasciato dagli antichi romani che abitavano l’antica Mevania. 

Se vuoi conoscere la Bevagna romana ti consiglio di visitare anche quello che rimane dell’ antico Teatro Romano costruito nel secolo I, che ha un’importante cavea di 90 metri di diametro.

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Piazza Silvestri a Bevagna

Dopo la visita al Tempio Romano, in pochi passi ho raggiunto Corso Giacomo Matteotti, la via più lunga della città delle Gaite, che collega Porta Foligno con Piazza Silvestri.

Trovi l’elegante Palazzo Lepri del tardo Settecento, con diversi ambienti finemente affrescati. Oggi ospita il Municipio, la Biblioteca, e l’Archivio Storico.

Questo antico palazzo nel centro di Bevagna ospita anche la Pinacoteca Comunale. Nelle sue sale puoi ammirare una collezione reperti archeologici e quadri di Dono Doni e di altri importanti artisti.

Ti suggerisco di chiedere di visitare Sala della Giunta di Palazzo Lepri, per ammirare i tre dipinti del pittore locale Paolo Spetta della metà del XIX secolo.

A me è piaciuta tantissimo anche la Sala Consiliare abbellita da decorazioni allegoriche eseguite tra il 1867 e il 1868 dal pittore Mariano Piervittori da Tolentino.

Fai ancora pochi passi e arrivi in Piazza Silvestri, la più grande di Bevagna. È il punto di convergenza delle 4 Gaite, agli antichi quartieri di origine medioevale.

Anche questa bella e asimmetrica piazza di Bevagna ha mantenuto l’antico aspetto medioevale. Il famoso critico d’arte americano Bernard Berenson l’ha definita la più bella delle piazze minori d’Italia.

All’interno del suo perimetro irregolare, Piazza Silvestri accoglie gli edifici civili e religiosi più emblematici della città delle Gaite.

In questa inusuale piazza di Bevagna vedi anche la Fontana Monumentale di Piazza del secolo XIX, edificata in sostituzione di un antico pozzo.

Il mio sguardo è stato immediatamente rapito dal Palazzo dei Consoli, emblema del potere civile nel Medioevo. È stato realizzato nel XIII secolo in travertino.

Con tutta probabilità questo antico palazzo di Bevagna è stato realizzato dallo stesso Maestro Prode al quale si deve anche il progetto del Palazzo Comunale di Spello.

Mi sono piaciute tantissimo le logge a sesto acuto del piano terra, i due ordini di bifore, ma più di tutto l’ ampia scalinata che conduce all’ingresso.

Oggi Palazzo dei Consoli a Bevagna ospita il piccolo e grazioso Teatro Torti in stile Liberty inaugurato il 28 agosto 1886.

Da allora continua ad essere il fulcro della vita culturale della città, dato che accoglie un ricco calendario di opere in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria.

Forse intimo è l’aggettivo che meglio descrive il teatro di Bevagna, visto che ospita solo 260 persone tra platea, palchetti e loggione.

E, aspetto che salto subito all’occhio, il complesso di materiali e di decorazioni scelte che lo fanno assomigliare a un salotto. Un bellissimo salotto affrescato, per essere precisi.

Il soffitto di Teatro Torti a Bevagna ospita un grande dipinto intitolato Danza delle Muse, realizzato da un importante pittore marchigiano. Purtroppo non ricordo più il nome.

Anche il sipario è affrescato con la rappresentazione di un magnifico paesaggio, sicuramente ispirato a quelli che vedi con i tuoi occhi se decidi di visitare la città delle Gaite e l’Umbria.

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Chiesa di San Silvestro e chiesa di San Michele Arcangelo

La piazza principale di Bevagna ospita anche due importanti edifici religiosi: la chiesa di San Silvestro e la chiesa di San Michele Arcangelo.

Un voltone del 1560 unisce il Palazzo dei Consoli alla bellissima chiesa di San Silvestro del 1195, un autentico gioiello di architettura romanica nella città delle Gaite.

La facciata di questa chiesa di Bevagna si presenta davanti ai tuoi occhi incompiuta. Nonostante questo ti regala uno splendido portale d’ingresso decorato da tralci di vite e animali in lotta.

Molto bella è anche la trifora sulla facciata della chiesa di San Silvestro che noti sopra il portale. È realizzata con marmi romani rilavorati, e affiancata da due bifore, una per lato.

Questi elementi decorativi della chiesa nel borgo di Bevagna sono tutti molto belli e particolari. Quello più rilevante è però il cornicione con teste di animali e scene di caccia.

Ti suggerisco di visitare anche l’interno della chiesa di San Silvestro. L’ho trovato austero, e formato da tre navate divise da colonne piuttosto tozze.

Molto bello è il presbiterio sopraelevato, così come la cripta che vedi formata da tre navate definite da grandi colonne. Tra questo una sormontata da un delizioso capitello corinzio.

La chiesa di San Silvestro a Bevagna è stata location di alcune scene del terzo film dedicato a San Francesco, andato in onda su Rai Uno nel 2014. È davvero bellissimo!

A San Michele Arcangelo è dedicata l’altra chiesa in Piazza San Silvestro, che è stata prima cattedrale della città. Bellissima la facciata, caratterizzata da un bellissimo portale decorato da due fasce.

Quella a mosaico sulla sinistra rappresenta San Michele che uccide il drago, mentre l’altra a destra mostra un angelo con cartiglio.

Gli stipiti della facciata di questa chiesa nel centro di Bevagna sono costituiti da una bella cornice romana riadattata, ai lati puoi ammirare le trifore, mentre sopra una cornice di archetti pensili.

Non potrai non notare il massiccio campanile aggiunto dopo la sua costruzione, e se hai qualche minuto non perderti l’interno.

Varcato il portale di ingresso trovi tre navate divise da colonne, il presbiterio sopraelevato, e la splendida cripta a quattro navate e dodici campate determinate da sei sottili colonne.

La navata destra della cripta della chiesa di San Michele a Bevagna ospita la statua di San Vincenzo del secolo XVIII, in argento.

Tutto bellissimo, ma non a livello della Cappella Spetia dedicata alla Madonna del Carmine, costruita nel Quattrocento e decorata nel 1625 dal giovane Andrea Camassei.

Cosa farai quando sarai in Umbria?

Il Mercato delle Gaite a Bevagna

Bevagna è conosciuta come città delle Gaite per via dei quattro quartieri nei quali è stata suddivisa la in epoca medioevale. Lo attestano ufficialmente gli Statuti Comunali del XVI secolo.

Tutti gli anni il borgo umbro ritorna per qualche giorno al Medioevo grazie al Mercato delle Gaite, un insieme di eventi che lo celebrano.

Si tratta di una rievocazione storica che si svolge dagli anni Ottanta. Ma non è come la maggior parte di quelle che siamo abituati a vedere.

Il Mercato delle Gaite a Bevagna ha la particolarità di seguire scrupolosamente le indicazioni contenute negli Statuti Comunali, e i risultati di attente ricerche storiche.

I momenti più suggestivi sono quelli che rappresentano le antiche magistrature cittadine, la vita sociale, e le attività economiche dell’antica Mevania.

Il Mercato che si sviluppa nelle piazze e lungo le strade delle quattro Gaite di Bevagna accompagna la festa.

E, cosa di non poco conto, rappresenta una ghotta occasione per conoscere e acquistare i prodotti locali del territorio.

Le botteghe degli artigiani producono stoffe decorate, prodotti in cuoio, in vimini, in rame, oltre alle candele lavorate a mano e squisiti prodotti da forno.

Durante la festa nella città delle Gaite sono allestite le botteghe medioevali in alcuni locali del centro, nelle quali puoi conoscere gli antichi mestieri.

Sono mostrati utilizzando strumenti riprodotti fedelmente, e nell’assoluto rispetto delle antiche tecniche di lavorazione e di produzione.

Un momento fondamentale che scandisce le giornate del Mercato delle Gaite è la cerimonia di apertura, durante la quale l’intero paese si riversa in piazza Silvestri, in una cornice festosa.

Qui puoi assistere alla classica Gara di Tiro con l’Arco, mentre nelle taverne puoi provare i cibi tratti da antichi ricettari di Bevagna, che hanno sapori insoliti e (purtroppo) quasi del tutto dimenticati.

Con il passare degli anni il Mercato delle Gaite si arricchisce con eventi complementari. Tra questi gli incontri di studio sulla religiosità medioevale, e appuntamenti con la danza, la musica e il teatro.

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