Il Conero, più correttamente conosciuto come Parco Regionale del Monte Conero, nelle Marche, è compreso interamente nel territorio della Provincia di Ancona ed è sicuramente uno dei luoghi più belli in Italia da visitare se ami quei luoghi intrisi della magica atmosfera di piccoli borghi storici avvolti dalla natura e arroccati su alture che ti regalano viste spettacolari, ricchi si storia, di cultura e nel quali potrai scoprire dell’ottimo vino una gastronomia di qualità fatta di prodotti tipici. Del Conero fa però parte anche le bellissima riviera marchigiana che costituisce la porzione marittima del territorio conosciuta come Riviera del Conero o Costiera del Conero, dove puoi trovare località con bellissime spiagge e soprattutto un bel mare blu cobalto nel quale non è possibile non aver voglia di fare lunghi bagni rilassanti
Booking.comCosa troverai in questo articolo:
- I borghi più affascinanti del Conero
- Camerano, le sue grotte, le sue fisarmoniche e il suo squisito Rosso Conero
- I 5 migliori B&B e hotel a Camerano
- Loreto: il Conero in un mix tra fede e natura
- I 5 migliori B&B e hotel a Loreto
- Recanati: il borgo del Conero casa di Giacomo Leopardi
- I 5 migliori agriturismi, B&B e hotel a Recanati
- Osimo: antico centro romano con un ricco patrimonio culturale sotterraneo
- I 5 migliori agriturismi, B&B e hotel a Osimo
- Montefano: borgo di antiche origini che prende da Fanum, la divinità dei raccolti
- I 2 migliori B&B a Montefano
- Castelfidardo: il Conero della Fisarmonica e della musica
- I 5 migliori B&B e hotel a Castelfidardo
- Filottano: tra i campi di grano e di girasoli del territorio del Parco Conero
- Dove dormire per visitare Filottano
- Potenza Picena: il borgo che è il distillato dell’essenza del territorio del Conero
- I 4 migliori B&B e hotel a Potenza Picena
Il Conero, termine usato comunemente per riferirsi al territorio del Parco Regionale del Monte Conero, spesso chiamato anche Parco Conero, è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più belli, naturali e suggestivi del Centro Italia.
Si trova nel cuore delle Marche, e più precisamente nel territorio della Provincia di Ancona, e ai suoi piedi trovi la costiera marchigiana bagnata dal Mare Adriatico che proprio qui cambia la conformazione del fondale e per questo diventa luccicante, di colore blu intenso, molto più bello di com’è nella zona di Rimini per intenderci.
L’entroterra del Conero è semplicemente favoloso, perchè è costituito da continui avvallamenti più o meno pronunciati, che vale la pena visitare soprattutto in primavera quando la vegetazione tipica della macchia mediterranea ti regala colori davvero spettacolari trasformandola in una cornice di rara bellezza.
Ma il territorio del Conero ti regala soprattutto la possibilità di vivere l’atmosfera suggestiva dei piccoli borghi storici che gli appartengono e che accoglie come in un abbraccio, magnifici luoghi dove la storia, l’arte, la cultura e la natura si fondono per regalarti delle fortissime suggestioni, che ti accompagneranno per molto tempo.
Penso che il modo migliore di conoscere questi bellissimi borghi è visitarli con tutta calma in moto, proprio come ho fatto io, per godere del ritmo scandito dalle bellissime strade in un continuo susseguirsi di curve che serpeggiano tra i campi fioriti, punteggiati qua e là da bellissimi edifici di interesse storico tra i quali le minuscole chiese e le tipiche case padronali, raggiunte le quali non ti potrai non fermare a scattare qualche foto.
Venendo da Rimini sono arrivato nel territorio del Conero percorrendo l’Autostrada Adriatica fino al casello di Ancona Nord, e poi ho seguito la linea della costa per vedere alcuni degli splendidi paesini della Riviera del Conero: Portonovo, Sirolo e Numana, che tra quelli che sorgono ai piedi del Monte Conero sono senza ombra di dubbio i più affascinanti, e assolutamente degni di essere visitati, anche solo per il tempo necessario a un bel tuffo.
In ognuno di queste località ho trovato delle bellissime spiagge, la maggior parte delle quali pulitissime e davvero poco affollate, che terminano nel punto esatto in cui iniziano le pinete ombrose che ti regalano tanta freschezza, l’ambiente ideale per un pò di relax.
Ci sono due altre piccole località della Riviera del Conero che puoi visitare se hai tempo: Marcelli di Numana e Porto Recanati, ma io le ho saltate perchè amici che ci sono stati mi hanno detto che sono molto meno belle di Portonovo, Sirolo e Numana. E, non avendo tempo, ho dovuto scegliere le prime senza darmi nemmeno la possibilità di verificare di persona.
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I borghi più affascinanti del Conero
Lasciato il paesaggio della Riviera del Conero, mi sono diretto verso l’entroterra e, tornante dopo tornante, ho raggiunto Camerano, la mia prima destinazione, che ho scoperto casualmente qualche anno prima grazie ad una mia studentessa dell’Università di Macerata che, nella pausa di una lezione, me lo ha raccontato, facendomi venir voglia di andare.
Da quel momento, nel corso degli anni, oltre a Camerano sono tornato diverse volte in zona, più e più volte, e pian piano ho visitato anche tutte le altre località, fino a questa volta dove ho deciso di ritornare in tutte in moto, prendendomi il tempo necessario per vederle con calma e scoprire i loro piccoli segreti che mi hanno fatto letteralmente innamorare.
– Camerano, le sue grotte, le sue fisarmoniche e il suo squisito Rosso Conero
Camerano, nell’entroterra del Conero, è la località dell’interno che si trova più vicino alle località marittime della Riviera del Conero.
È un bellissimo borgo storico le cui origini si perdono nella notte dei tempi, molto probabilmente di origine romana come testimoniano i reperti rinvenuti durante gli scavi della prima decade del Novecento, alcuni dei quali sono esposti all’interno del palazzo comunale.
Il borgo di Camerano ebbe la sua massima crescita e importanza nel panorama italiano durante l’epoca medioevale, durante la quale si afferma come castello indipendente insieme alla nascita di molti conventi. Narra la leggenda che a Camerano si fermò anche San Francesco in persona durante il suo viaggio in oriente, e proprio in questa occasione fondò l’incantevole Chiesa di San Francesco.
Questa chiesa è stata anche protagonista di una puntata della trasmissione Mistero, durante la quale una troupe di speleologi ha indagato la misteriosa sepoltura di un bambino al di sotto del suo pavimento.
Ma l’aspetto che più degli altri rende Camerano un posto che non ti devi perdere assolutamente se visiti il Conero sono i cunicoli e le grotte che sorgono proprio sotto il suo centro storico, e che puoi conoscere grazie alle visite guidate.
Le Grotte di Camerano mi sono piaciute davvero moltissimo, soprattutto perchè camminando tra i cunicoli e attraversando le sale, la guida che mi accompagnava mi ha fatto notare le ricchissime decorazioni scolpite nella roccia insieme a decide e decine di simboli religiosi ed esoterici, che fanno calare su questo luogo un autentico alone di mistero.
Ho visitato anche il Palazzo Comunale, per ammirare la raccolta di opere di Carlo Maratti, famoso pittore nato proprio a Camerano, al quale il comune ha anche dedicato una statua posta nel cuore del paese. E ti consiglio di fare lo stesso, anche perchè le visite guidate alle Grotte di Camerano partono proprio da qui.
A fianco del bellissimo Teatro Maratti trovi anche l’interessante esposizione permanente dedicata alla storia della fisarmonica che, distribuita su 7 sale, testimonia la lunga tradizione di Camerano (e di altre località del Conero) legata alla produzione di strumenti musicali, dall’origine al 1998.
Tra i moltissimi strumenti musicali esposti quello più curioso e di maggior valore simbolico è sicuramente l’organo suonato da Rick Wright dei Pink Floyd durante il loro celebre concerto a Pompei. Ti dico la verità: non ho resistito alla tentazione di suonare un paio di note, e l’emozione è stata davvero fortissima!
Riguardo alla tradizione legata alle fisarmoniche, devi sapere che il primo laboratorio risale ai primi anni del Novencento e, come leggerai tra poco, Camerano condivide la tradizione di produzione artigianale con un altro borgo situato nel territorio del Parco Regionale del Monte Monero che è Castelfidardo.
Arrivando a Camerano noterai che è circondato da vigneti, che ne fanno una delle più importanti località tra quelle presenti nel Conero per la produzione dello squisito Rosso Conero. Nei dintorni di Camerano trovi infatti tantissime cantine, dove poterlo degustare e dove poter comprare qualche squisita bottiglia da portarti a casa.
Ti assicuro che ne vale davvero la pena perchè per me il Rosso Conero è un vino squisito, e davvero molto versatile negli abbinamenti, ma la sua morte è con la carne alla brace.
E se decidi di visitare Camerano e le altre bellissime località del Conero ti consiglio di scegliere la prima settimana di Settembre, perchè proprio in questi giorni si svolge la Festa del Rosso Conero, un’autentica celebrazione di questo squisito prodotto che potrai provare insieme alle specialità gastronomiche della cucina tradizionale marchigiana, che è davvero squisita.
Per finire, un pò di relax. Dove? Io ti consiglio di cercarlo nelle Terme dell’ Aspio, una elegante struttura tra tigli, cipressi e canneti di bambù, dove potrai vivere qualche ora di assoluto benessere grazie agli effetti dei trattamenti molti dei quali prestati utilizzando l’acqua proveniente addirittura da quattro fonti diverse del Conero. Cosa aspetti a prenotare una stanza al Residence dell’Aspio? Un’ottima opzione per visitare le bellezze del borgo di Camerano e dei suoi dintorni.
I 5 migliori B&B e hotel a Camerano
- Villa Gens Camuria (3 stelle – voto Booking.com >9)
- Palazzo Ruschioni Boutique Hotel (3 stelle – voto Booking.com >9)
- Hotel Concorde (3 stelle – voto Booking.com >8)
- La casa di Olly B&B (voto Booking.com >9)
- Il Girasole Country House (voto Booking.com >8)
Se i B&B e hotel a Camerano non ti piacciono puoi trovarne quasi 30 su Booking.com.
– Loreto: il Conero in un mix tra fede e natura
Come forse saprai, Loreto è una destinazione marcatamente religiosa, con l’area del piccolo centro storico occupata quasi completamente dal mastodontico Santuario della Santa Casa di Maria di Nazareth, conosciuto ai più con il semplice nome di Santuario di Loreto, che per la sua importanza è meta di pellegrinaggi di migliaia di fedeli che ogni anno provengono da ogni parte d’Italia e d’Europa. È infatti in assoluto uno dei luoghi più importanti della cristianità e l’edificio religioso più bello di tutta l’area del Conero.
Secondo la tradizione cristiana, tra le pietre di quella che una volta era una umile dimora, Maria ha ricevuto l’annuncio della venuta di Gesù dando il via alla storia dell’umanità intera. All’interno trovi infatti la bellissima statua della Madonna di Loreto, scolpita nel cedro del Libano, che le dona sembianze scure, motivo per il quale è conosciuta come Madonna Nera di Loreto.
La struttura del Santuario della Santa Casa di Maria di Nazareth è davvero molto bella vista da vicino, soprattutto la facciata che si mostra semplice ed elegante, ma assolutamente non opulenta, anche se a me è piaciuto molto di più in lontananza, perchè domina dall’alto una delle dolci vallate del Conero, integrandosi perfettamente nella natura circostante. Già da lontano Loreto si mostra infatti con la sua natura di città completamente fortificata, infatti il santuario stesso ha in realtà la struttura di una fortezza, con tanto di camminamenti di ronda.
Per la sua costruzione ci sono voluti addirittura 3 secoli, e ha visto la partecipazione di una imponente schiera di artisti tra i quali il Bramante e il Sansovino, che lo hanno arricchito con le loro preziose opere d’arte, molte delle quali sono conservate ed esposte nella Pinacoteca del Palazzo Apostolico, nel quale puoi ammirare anche i capolavori di artisti del calibro di Lorenzo Lotto e del Pomarancio.
Io sono stato molto fortunato, infatti quando ho visitato Loreto nel Santuario non c’erano celebrazioni religiose e quindi anche la gente era pochissima, tanto più che era proprio l’ora di pranzo. Così ho potuto passeggiare con tutta calma per le antiche vie del centro storico che si sviluppano in salita, sulle quali si affacciano molti bar, ristoranti e un incredibile numero di botteghe di artigiani.
Quello che ti posso dire con tutta sincerità è che, al di là del Santuario, a Loreto non ho trovato molto altro che valesse la pena vedere, in ogni caso sono stato contentissimo di esserci andato soprattutto per il contesto e per l’atmosfera che ti regala. Dall’alto dei suoi 127 metri d’altezza hai una bellissima vista di tutto il Conero e della costiera marchigiana, sicuramente un altro aspetto che ti deve convincere a visitare Loreto.
I 5 migliori B&B e hotel a Loreto
- San Francesco Hotel (4 stelle – voto Booking.com >8)
- Hotel Pellegrino E Pace (2 stelle – voto Booking.com >8)
- Bed and Breakfast Isa (voto Booking.com >9)
- Casale Papa B&B (voto Booking.com >9)
- B&B Casa Fanny Riviera Del Conero (voto Booking.com >9)
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– Recanati: il borgo del Conero casa di Giacomo Leopardi
Lasciato Loreto ho proseguito il mio viaggio in moto nel territorio del Conero puntando su un altro bellissimo borgo, che mi è stato raccomandato da moltissimi amici. Sto parlando di Recanati, bellissima località famosa in tutta Italia e nel mondo grazie al filosofo e Giacomo Leopardi, che è in assoluto il suo più illustre cittadino, e le cui impronte sono ancora ben visibili in ogni suo angolo.
Recanati è uno tra i borghi del Conero più curati, con viette strettisime che ospitano edifici bassi tutti perfettamente conservati, e che come Loreto sorge su un’altura. Proprio per la sua magifica posizione ti regala un panorama mozzafiato sull’intera area del Conero che lo contiene, ma anche del mare che bagna la costiera marchigiana che da qui sopra ha un colore spettacolare.
Il centro storico di Recanati è un vero e proprio concentrato di storia e di cultura, che puoi conoscere anche semplicemente passeggiando per il dedalo di viette che lo costituisce, delimitate dalle antiche case in mattoni che sono sempre uguali da secoli.
Camminando ti salteranno all’occhio i versi più celebri delle poesie di Leopardi affissi sulle loro facciate, che mi hanno fatto ritornare indietro nel tempo fino al periodo delle scuole medie, quando le avevo dovute imparare tutte a memoria. Un ricordo non certamente positivo, perchè non ero un buono studente e soprattutto perchè mi dava un sacco fastidio studiare le poesie, soprattutto quelle di Leopardi, che come altro studente che si rispetti consideravo davvero molto noiose.
A Recanati puoi anche vedere la sua casa natale, oggi è diventata Casa Leopardi, un museo visitabile all’interno del quale trovi esposte molti oggetti che testimoniano la sua vita di uomo e di poeta. Il museo si affaccia su Piazza Sabato del Villaggio dove sorge anche la bella Chiesa di Santa Maria di Montemorello nella quale Leopardi venne battezzato, insieme alla casa di Teresa Fattorini, la celebre Silvia nominata in tante delle sue poesie.
Mentre al centro della Piazza Giacomo Leopardi (la piazza principale) trovi anche la sua statua in bronzo insieme alla Torre del Borgo, un bell’edificio eretto nel 1160 come simbolo della città, diventata tale dopo l’unione dei 3 castelli presenti sul colle recanatese.
Sempre nella piazza trovi il bellissimo Palazzo Comunale che presenta due ali laterali avanzate. Ti consiglio di entrare a visitare la Sala degli Stemmi, la Sala Consigliare e la bellissima Aula Magna che, se sei un amante di storia ti lasceranno letteralmente a bocca aperta. Ma secondo me anche se non lo sei. Il Palazzo Comunale di Recanati è davvero bellissimo, e sicuramente il più bello tra quelli di tutte le località presenti nel territorio del Conero.
Oltre a questi luoghi, a Recanati ce ne sono tantissimi altri che meritano di essere conosciuti, così tanti che non riesco a descriverteli tutti in questo post, anche per non toglierti la magia che solo una vista può darti.
Mi limito a citarti il fantastico Complesso di Sant’Agostino con la Torre del Passero Solitario, il Museo Bengiamino Gigli, dedicato al famoso musicista recanatese, e la Cattedrale di San Flaviano, che a mio avviso è un fantastico esempio di architettura sacra.
Non perderti assolutamente nemmeno una visita al meraviglioso Palazzo Venieri, che tra le altre cose ospita anche il Liceo Giacomo Leopardi. Una volta varcata la soglia del patio, dirigiti verso la balaustra posizionata dal lato opposto e gotiti la splendida vista del panorama del Conero, con il mare che bacia la Riviera del Conero che aspetta il tuo sguardo laggiù, proprio all’orizzonte. Se sei con la tua lui o con la tua lei vieni qui per vedere il tramonto, perchè è davvero molto romantico.
I 5 migliori agriturismi, B&B e hotel a Recanati
- Hotel Palazzo Bello (4 stelle – voto Booking.com >8)
- Gallery Hotel Recanati (4 stelle – voto Booking.com >8)
- CalaLaNotte (voto Booking.com >9)
- Ritorno alla Natura (voto Booking.com >9)
- Agriturismo Raggioverde (voto Booking.com >8)
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– Osimo: antico centro romano con un ricco patrimonio culturale sotterraneo
A poco più di 15 chilometri da Recanati, sempre incastonato nel cuore del Conero, c’è un altro incantevole borgo che amo davvero tanto, e che secondo me farà innamorare anche te.
È il borgo di Osimo, le cui origini devono essere ricercate spostando indietro di molto le lancette del tempo, fino a giungere all’epoca romana, quando era chiamata Auximum, ed era infatti un’importante colonia romana in territorio piceno.
Se passeggi per le pochissime viette che costituiscono il suo centro storico e volgendo qua e la lo sguardo, individuerai molti preziosi indizi risalenti alla sua antica origine romana, e il contesto quasi surreale generato dalle antiche mura e le fonti storiche, tra le quali noterai la Fonte Magna, sembra che ti sussurri all’orecchio fatti e aneddoti legati al suo glorioso passato, che sta a te saper ascoltare e decifrare.
Anche senza volerlo, ti troverai sicuramente a percorrere il bel viale che scende dalla piazza principale, la Piazza Boccolino, che si immerge nel cuore del centro storico di Osimo. Qui sarai circondato dall’elegante architettura dei palazzi signorili, insieme a negozi e caffè eleganti.
E lì vicino, nel cuore della centralissima Piazza Marconi, noterai la bellissima facciata rinascimentale del Teatro La Nuova Fenice, interamente restaurato e riaperto al pubblico nel 1999, e che da allora propone un ricco calendario di prosa, oltre ad ospitare molti concerti e ad importanti eventi di gala da Novembre ad Aprile. Oltre alla sua bellissima architettura, ha un altro elemento che arriva dal passato: il sontuoso sipario della fine dell’Ottocento.
Ma il pezzo forte di Osimo, l’elemento per il quale vale davvero la pena visitarla, è il suo mondo sotterraneo costituito da 2 blocchi di grotte più una singola: le Grotte del Cantinone, le Grotte di Piazza Dante e la Grotta Riccioni, che ti aspettano per farti vivere una suggestiva e misteriosa avventura tra gli stretti cunicoli e i passaggi svacati nell’arenaria, nel silenzio e nel buio più assoluto!
Presta attenzione, sono belle e vale la pena visitarle, ma non farti troppe illusioni perchè non sono nulla di nemmeno lontanamente paragonabile per importanza ad altri complessi di grotte che ti ho raccontato in precedenti articoli, come ad esempio le Grotte di Frasassi, che tra l’altro sono a Genga, e quindi relativamente vicine al Conero, ma nemmeno alle Grotte di Borgio Verezzi o alle Grotte di Toirano, in Provincia di Savona, nel Ponente Ligure.
Come Loreto, anche Osimo accoglie però anche un importante patrimonio religioso, testimoniato soprattutto dall’imponente Duomo di San Leopardo, in stile romano-gotico, al cui interno si trova una cripta del Secolo XII ed un Battistero che ti consiglio di visitare. Se ti addentri nelle stradine del suo centro storico passerai sicuramente davanti alla Chiesa di San Francesco, dove sono conservate le spoglie del santo, e visitare le stanzette che erano la sua dimora.
I 5 migliori agriturismi, B&B e hotel a Osimo
- G Hotel Ancona (4 stelle – voto Booking.com >9)
- Hotel Cristoforo Colombo (4 stelle – voto Booking.com >8)
- Bellafiora Bed and Breakfast (voto Booking.com >9)
- Attico Luce B&B (voto Booking.com >8)
- B&B La Gradina (voto Booking.com >8)
Se gli agriturismi, B&B e hotel a Osimo che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne più di 60 su Booking.com.
– Montefano: borgo di antiche origini che prende da Fanum, la divinità dei raccolti
Un altro bellissimo borgo storico custodito nel territorio del Conero è Montefano, che trovi a poco più di 13 chilometri da Osimo in un contesto collinare che si apre in ampie vallate che fi faranno provare un dolce saliscendi tra vigne basse, campi di girasoli e distese di grano.
Ancora prima di arrivare a Montefano, guardandolo da distante, ti accorgerai che è un borgo costituito da una manciata di case sulla cui sommità spicca ancora il torrione d’accesso, chiamato Torrione Scarpato, che una volta collegava le antiche mura difensive, andate ormai completamente distrutte.
Anche il torrione originale subì la stesso destino nel 1434 durante l’occupazione degli Sforza, ma fù successivamente ricostruito dagli osimani. Bellissimi sono i merli ghibellini, tanto particolari e fini da sembrare posizionati solo a solo scopo decorativo, ma che in realtà testimoniano inequivocabilmente il suo passato militare.
Come per gli altri borghi del Conero, anche il centro di Montefano è costituito da vicoli stretti che si intrecciano formando una specie di ragnatela, tra i quali trovi le due chiese in stile barocco che devi assolutamente visitare perchè sono stupende proprio per la loro estrema semplicità: la Colleggiata di San Donato, al cui interno trovi anche un pezzo della croce con la quale è stato martirizzato il santo, e la Chiesa di San Filippo, insieme al suo convento.
E se alzi lo sguardo noterai sicuramente le tipiche abitazioni fatte in mattoni rossi, secondo me davvero deliziose, e che sono le più belle tra quelle che trovi in tutto il territorio del Conero.
Ma l’elemento architettonico che in assoluto mi piace di più di Montefano è il suo antico teatro, che si chiama Teatro La Rondinella, costruito alla fine del Settecento quasi esclusivamente utilizzando il legno proveniente dai boschi del Conero, per accontentare i montefanesi che amavano il melodramma. Alla fine dell’Ottocento venne completamente ridisegnato e ricostruito in stile Liberty.
Senza ombra di dubbio è il teatro più bello di tutti quelli ospitati nei borghi del Conero. Se non ci credi fai in modo di visitare l’interno e scommetto che resterai stupito dalla bellezza del soffitto, completamente affrescato dal famoso pittore Bruschi che sceglie come tema dominante le muse: Tersicone ed Euterpe che metaforicamente ispirano la poesia, la lirica e la danza, insieme a Talia e Melpomene che proteggono la tragedia e la commedia. Bellissimo è anche il foyer, chiamato Sala dei Poeti, che anticipa l’ingresso alla sala del teatro.
Montefano è famoso anche per l’ottima produzione di Rosso Conero, che come ti ho già accennato, e come chiarisce il nome, è proprio tipico della zona collinare del Conero, con i dintorni del borgo epicentro indiscusso.
Il Rosso Conero è prodotto con le uve Montepulciano, che precisamente in questa zona trovano il loro ambiente naturale, crescendo cocciute tra giestre e corbezzoli. Devi assolutamente provarlo con le carni alla brace, che sono proprio “la morte sua”. Ma è un vino talmente versatile che io lo abbino con tutti i tipi di cibo, tranne ovviamente il pesce.
I 2 migliori B&B a Montefano
- Relais Il Margarito (voto Booking.com >9)
- L’ideAle B&B (voto Booking.com >9)
Se i B&B a Montefano che ti suggerisco non ti piacciono puoi trovarne più di 10 su Booking.com.
– Castelfidardo: il Conero della Fisarmonica e della musica
Castelfidardo è un piccolo borgo nel cuore della vegetazione lussurreggiante del Conero, che merita di essere visitato soprattutto per l’unicità della flora e della fauna che la caratterizza, e che puoi ammirare nella Selva di Castelfidardo, un vero e proprio polmone verde da vedere e soprattutto da respirare. Forse il luogo naturale più particolare di tutto il Conero.
In questo contesto sorge la spettacolare Villa Ferretti, della seconda metà del Settecento. Al di la della sua particolarità architettonica che la rende una delle edificazioni più belle presenti nell’area del Monte Conero, ti consiglio di visitare l’interno per ammirare la collezione personale del Duca Roberto Ferretti, che include oggetti appartenenti alla sua gloriosa famiglia, insieme a pezzi sacri di arte religiosa a fianco di preziose opere d’arte realizzate da artisti marchigiani.
Sono tantissimi i posti che vale la pena vedere a Castelfidardo, tra i quali non puoi non conoscere le Grotte di Castelfidardo, i cunicoli sotterranei che furono realizzati tra il Secolo XIV e la seconda metà del Secolo XV, che con tutta probabilità avevano funzione di depositi, cantine, dimore stagionali e rifugi, in caso di necessità. Come vedi nell’area del Conero le grotte e i cunicoli sotterranei sono un elemento molto ricorrente.
Molto bello è anche il Museo del Risorgimento, ospitato nello storico palazzo Ciriaco Mordini, nel quale è presente una sezione didattica costituita soprattutto da pennelli espositivi, insieme a centinaia di pezzi unici donati da molti collezzionisti privati o provenienti da musei stranieri. E se fossi in te andrei a veder anche la Chiesa Collegiata di Santo Stefano, bella fuori ma stupenda dentro, che è senza dubbio uno dei più importanti edifici religiosi di Castelfidardo e di tutto il territorio del Conero.
Ma l’aspetto che rende Castelfidardo famoso sia in Italia che nel mondo è la sua tradizione legata alla produzione delle fisarmoniche. Forse non lo sai, ma le fisarmoniche di Castelfidardo sono state acquistate e usate da musicisti di tutto il mondo, tra i quali il celebre Astor Piazzolla.
Tu potrai conoscere e vivere questa centenaria tradizione visitando il Museo della Fisarmonica, che nei suoi spazi raccoglie più di 350 strumenti musicali tra i quali ovviamente protagoniste sono le stupende fisarmoniche. Le trovi esposte fianco a fianco con organetti, concertine e bandoneon, insieme ad oggetti e dipinti che raccontano la gloriosa storia della tradizione musicale locale.
I 5 migliori B&B e hotel a Castelfidardo
- Klass Hotel (4 stelle – voto Booking.com >8)
- Hotel Parco (4 stelle – voto Booking.com >8)
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– Filottano: tra i campi di grano e di girasoli del territorio del Conero
Filottano è un altro borgo inserito all’interno del territorio del Conero che non ti devi perdere assolutamente, anche solo per la bellissima strada che devi percorrere per arrivarci, che è inserita in un contesto paesaggistico davvero suggestivo, tra campi di grano e di girasoli.
Il centro storico di Filottano è una piccola e preziosa gemma incastonata nella storia, che qui è rappresentata dalle mura dell’antico castello, formato da minuscole viette che si intrecciano tra loro e che ti regalano scorci molto suggestivi sulle vallate circostanti.
Tra le tante cose da vedere a Filottano a me è piaciuto soprattutto il Museo del Biroccio Marchigiano all’interno del bellissimo Palazzo Beltrami Luccetti, dedicato per l’appunto al caratteristico carro a due ruote trainato dai buoi per il trasporto di merci e di persone molto amato dai marchigiani, tanto che sono moltissimi i maestri artigiani che si sono cimenti in bellissime decorazioni e personalizzazioni che spesso avevano come tema motivi floreali. Queste non erano per nulla casuali, ma rimarcavano l’appartenenza alle specifiche province.
L’importanza del biroccio è testimoniata anche dalla sua inclusione nel corredo funebre dei defunti, e nel suo utilizzo come allestimento alle tombe picene.
Il biroccio è infatti uno degli elementi storici e culturali più tipico dell’area del Conero, testimone del folclore e delle tradizioni contadine, mantenute in vita con passione e dedizione dai locali grazie alle tante sagre e fiere che si concentrano nei mesi estivi, tra le quali le più importante è la Festa della Trebbiatura a Luglio e la Contesa dello Stivale, ad Agosto.
Al di la della loro importanza storica e culturale, queste manifestazioni sono un’ottima occasione per provare l’autentica cucina contadina marchigiana con le sue ricette tipiche che sono tutte davvero squisite, anche se in alcuni casi un pò pesantucce.
Bellissima è anche la Villa Centofinestre, la settecentesca residenza di campagna dei Marchesi Anccoretti, che è circondata da un bellissimo parco e da un grande porticato, ora utilizzata come location per cerimonie ed eventi. Se hai la fortuna di visitare i suoi bellissimi interni non potrai non restare affascinato dalle docorazioni alle pareti che richiamano motivi neoclassici di scene pompeane. Un altro elemento che la rende unica è il grande numero di finestre, che ti spiega il perchè è conosciuta con questo particolare nome.
Passeggiando tra le viette del centro storico di Filottano trovi anche tantissime chiese, che secondo me sono una più bella dell’altra, tra le quali se fossi in te visiterei soprattutto la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e la Chiesa di San Cristoforo, due dei più begli esempi di architettura religiosa del territorio del Parco Regionale del Monte Conero. Ma se hai tempo e voglia vale la pena di dare uno sguardo anche alla Chiesa di San Francesco e al Santuario di Tornazzano.
Dove dormire per visitare Filottano
Anche a Filottano puoi pensare di dividere la tua visita in due giorni, per vivere con calma tutto quello che ha da offrire il suo meraviglioso centro storico e i suoi dintorni. Purtroppo nel borgo o nelle immediate prossimità non ci sono strutture ricettive che mi sento di consigliarti, ma puoi comunque trovare un B&B o un hotel a Osimo o un B&B o un hotel a Montefano tra quelli che ti ho suggerito io, perchè sono i due borghi in assoluto più vicini.
– Potenza Picena: il borgo che è il distillato dell’essenza del territorio del Conero
Si, proprio così: appena arrivato a Potenza Picena ti accorgi che in questo luogo trovi il perfetto mix di elementi che caratterizzano il territorio del Conero. Potenza Picena è, come le altre località della zona, un piccolo borgo storico ricco di tradizioni ed elementi culturali e del patrimonio che arrivano dal suo lontano passato, e a questa sua caratteristica affianca però anche un’impronta molto moderna e frizzante che la rende ideale per viverci.
Potenza Picena è adagiata su una collina affacciata sul mare, infatti la parte più bella della città è sicuramente quella alta, l’antica Monte Santo, dove trovi un incredibile susseguirsi di antichi palazzi nobiliari che conserano importanti opere d’arte, all’interno di un itinerario storico-culturale davvero unico. Bellissima è la Torre Civica, l’edificio più alto, insieme ad altre gemme d’arte tra le quali il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà e l’Auditorium Scarfiotti, tanto per citarti i più belli.
Il punto più panoramico della città è sicuramente il Belvedere dei Donatori di Sangue, più conosciuto come Pincio, per la bellissima vista che regala dei dintorni del Conero, e non solo. Infatti, se ti affacci, puoi addirittura arrivare a vedere le cime dei bellissimi Monti Sibillini da una parte, e le cittadine della Riviera del Conero dall’altra.
A me personalmente è piaciuto molto il Teatro Mugellini di Potenza Picena, una piccola bomboniera di fine Ottocento progettata dall’architetto recanetense Giuseppe Brandoni, che la particolarità di essere davvero minuscolo, tanto ad assomigliare ad un salotto. Infatti ha solo tre ordini di palchi, ognuno dei quali è decorato in modo diverso, per un totale di 99 posti.
Da visitare sicuramente a Potenza Picena è anche la cinquecentesca è Villa Buonaccorsi, che è nata come residenza estiva di una importante famiglia di Macerata. Ti sugerisco di conoscere gli interni perchè sono spettacolari, soprattutto i saloni che secondo me sono decorati in modo splendido. Ma vera chicca di Villa Buonaccorsi è il suo splendido giardino all’italiana, suddiviso in 5 terrazzamenti ognuno con uno stile diverso, e collegati tra loro da una scala. Nel parco, che è sicuramente il più bello tra quelli delle residenze private nel territorio del Conero, trovi anche piante rare, una limonaia, fontane con giochi d’acqua e addirittura una chiesetta, ed è circondato un bosco all’inglese che saprà darti una bellissima sensazione di pace e di tranquillità.
Potenzia Picena è anche il fulcro di una serie di itinerari tematici grazie all’interno del Conero grazie ai quali puoi scoprire il fascino del barocco italiano, dal de Magistris al Pomarancio. Quindi, soprattutto se sei appassionato di questo stile, non puoi proprio perdertela.
I 4 migliori B&B e hotel a Potenza Picena
- Hotel Torresi (3 stelle – voto Booking.com >9)
- Red House Accomodation Potenza Picena (voto Booking.com >9)
- Country House La Cipolla D’oro (voto Booking.com >8)
- Casa Cipriani (voto Booking.com >9)
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