Visitare Treviso in un giorno è possibile. Anzi, un giorno è proprio il tempo giusto per conoscere la graziosa Treviso, che però non è un must della regione. L’antico centro storico di Treviso è racchiuso in poche vie e in un paio di piazze, nelle quali trovi tutti i suoi must culturali, ma anche le boutique, i ristoranti tipici di tutti i tipi e per tutte le tasche. La visita Treviso in un giorno permette di conoscere il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Trecento, il Duomo, l’antica Pescheria, il canale Buranelli, e alcuni dei suoi musei più interessanti. E provare gli squisiti piatti della gastronomia trevigiana, in uno dei tanti ristoranti tipici
Cosa troverai in questo articolo:
- Cosa vedere a Treviso in un giorno
- Porta San Tommaso: l’inizio dell’itinerario alla scoperta di Treviso in un giorno
- Piazza dei Signori: il cuore del centro di Treviso
- Palazzo del Trecento a Treviso in piazza Indipendenza
- Loggia dei Cavalieri a Treviso in via Martiri della Libertà
- Calmaggiore e la Fontana delle Tette
- Duomo di Treviso, Battistero e Kollina
- Via Buranelli, i canali di Treviso e la Pescheria: i must di Treviso in un giorno
- Musei da vedere a Treviso in un giorno
- Museo Bailo: il più importante museo di Treviso
- Museo di Santa Caterina
- Museo nazionale Collezione Salce
- I 5 migliori hotel a Treviso centro
- I 5 migliori hotel a Venezia centro
- I 5 migliori hotel a Padova centro
Poco tempo fa qualcuno mi ha detto che se non ci fossero Venezia e il lago di Garda la città di Treviso sarebbe stata la più visitata del Veneto perché è stupenda.
Sarà stato probabilmente un trevigiano innamorato della sua città, visto che, dopo averla visitata, ti posso dire che Treviso è sicuramente carina, ma non di certo eccezionale.
Se sei di passaggio, Treviso merita sicuramente di essere visitata. Altra cosa è venirci apposta per trascorrerci un intero fine settimana.
Io in realtà ci sono stato proprio un fine settimana intero, il tempo necessario per poter annusarla, assaggiarla, e potertela raccontare.
Ma secondo me puoi tranquillamente visitare Treviso in un giorno, dalla mattina alla sera, visto che le cose interessanti da vedere sono tutte nel piccolo centro.
Venezia a parte, secondo me Treviso non è niente di nemmeno lontanamente paragonabile a città come Padova o Verona, ma nemmeno a Chioggia.
Più che per il suo patrimonio storico e culturale, la città veneta è conosciuta per lo squisito radicchio rosso dalla caratterista forma allungata e protagonista di molte ricette locali.
Ma soprattutto per il suo aeroporto che si trova appena fuori dal centro di Treviso, molto usato dai turisti che decidono di visitare Venezia.
La ragione è che molti voli Ryanair atterranno proprio qui, e la distanza tra le due città è di soli 40 chilometri.
Traffico permettendo, dall’aeroporto Canova di Treviso raggiungi Piazzale Roma a Venezia in autobus in circa 40 minuti. Più o meno lo stesso tempo che ci metti se atterri all’aeroporto Marco Polo.
Di turisti non se ne vedono moltissimi, e quelli che decido di visitarla sono soprattutto veneti che visitano Treviso in un giorno.
Una sola giornata, o un giorno e mezzo se vuoi vedere anche i musei, è infatti più che sufficiente per vedere tutti i suoi must.
Si concentrano tutti nel piccolo centro di Treviso, che trovi racchiuso da una cinta muraria di origine medioevale che in alcuni tratti si conserva quasi del tutto integra.
A proposito delle mura cittadine, quelle che si vedono oggi mi sembrano troppo basse per aver svolto funzione difensiva. Sicuramente in origine erano più alte.
L’elemento per il quale vale la pena visitare Treviso, sono i fiumi Sile e Cagnan che s’insinuano tra le vie, e creano un’atmosfera molto suggestiva, soprattutto di sera. Ma te ne parlerò tra poco.
Passeggiando per la città, mi sono reso conto che è molto ricca. In poche vie trovi tante boutique eleganti e negozi costosi.
A queste si aggiungono un numero infinito locali, bar e ristoranti uno più bello dell’altro, e sempre pieni, soprattutto dall’ora dell’aperitivo, fino a tarda sera.
E se presti attenzione alle persone che camminano per strada ti accorgi facilmente che gli abitanti di Treviso curano molto look e abbigliamento anche semplicemente per fare quattro passi.
Se decidi di visitare Treviso noterai che ha una vita serale molto frizzante, e sul tardi le vie e le piazze si riempiono di giovani che si radunano nei locali.
Quello che invece mi ha lasciato stupito è che ho visto pochissima gente girare in bicicletta, cosa che trovo molto strana.
Di solito questo è il mezzo di trasporto preferito dagli abitanti delle città di provincia. Se ad esempio sei stato a Ferrara o a Ravenna, capisci sicuramente a cosa mi riferisco.
Hai a disposizione più di un giorno per visitare Treviso? Potresti abbinare la visita a Venezia o al piccolo borgo di Asolo, Uno dei Borghi più belli d’Italia, insieme a Conegliano e Valdobbiadene.
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Cosa vedere a Treviso in un giorno
Non farai fatica a visitare Treviso in un giorno, dato che gli elementi culturali si concentrano nel piccolo centro storico, a pochissima distanza una dalle altre.
Per arrivarci ti basta varcare una delle tre antiche porte cittadine che attraversavano la cinta muraria di origine medievale, a sua volta costruita sui resti di antiche mure romane.
Le più importanti porte di Treviso sono tre, e ti permettono di entrare in centro dai diversi punti della città: Porta San Tommaso, Porta Santi Quaranta e Porta Altinia.
Queste sono quelle che rimangono di tutte le porte medioevali, anche se non sono riuscito a sapere quante erano esattamente.
Devi sapere che le antiche porte cittadine sono protagoniste di molte leggende e misteri che puoi conoscere leggendo l’interessante libro Guida ai luoghi della Treviso Misteriosa.
In realtà le leggende e misteri che trovi in questa pubblicazione interessano molti altri luoghi della città. Puoi usare il libro come guida per fare un itinerario alternativo di visita a Treviso in un giorno.
– Porta San Tommaso: l’inizio dell’itinerario alla scoperta di Treviso in un giorno
L’itinerario alla scoperta di Treviso in un giorno che ti suggerisco parte proprio da Porta San Tommaso, sicuramente la più bella e quella più ricca di fascino, anche dal punto di vista simbolico.
Molte delle leggende contenute nel libro che ti ho appena citato hanno proprio questa come protagonista.
Questa monumentale porta di Treviso porta il nome da San Tommaso di Canterbury, e apprezzerai sicuramente l’architettura in pietra d’Istria che riprende lo schema dell’arco trionfale classico tripartito.
L’elemento che salta subito all’occhio è il grande leone marciano, simbolo del potere della Serenissima, anche se non è quello originario.
Poco importa, visto che conferisce a questa porta di Treviso grande imponenza, e a dirti la verità incute anche un pò di timore.
Attraversata la porta ti ritrovi in Borgo Giuseppe Mazzini, che è una delle zone più “in” della città, grazie ad un paio di locali molto frequentati dai ragazzi per l’aperitivo o per cenare.
Ti consiglio Naps. Il gestore e i dipendenti sono davvero molto simpatici, si mangia bene, e fanno ottimi aperitivi. Sicuramente migliore dell’Antica Osteria El Bodegon, di fronte.
In fondo alla strada inizia la lunga via Sant’Agostino, che è porticata. Se osservi bene le arcate intravedi i resti sbiaditi di antichi affreschi.
Proseguendo la tua passeggiata di un giorno a Treviso trovi la bella chiesa di Sant’Agostino, forse di origine longobarda e già citata nella prima metà del XII secolo.
Dedica anche solo cinque minuti per visitare l’interno di questa chiesa, dato che ha bellissime decorazioni e arredi in stile barocco, oltre ad affreschi del Quattrocento.
In questa chiesa di Treviso puoi anche ammirare interessanti quadri di pittori veneti e sculture in legno del Seicento e del Settecento. Notevole è l’organo Serassi della metà dell’Ottocento.
Dopo aver visitato la chiesa di Sant’Agostino prosegui verso il centro su via San Leonardo, e dai uno sguardo alla bella fontana di piazza San Leonardo
Poi prosegui su via Martiri della Libertà dove trovi la Loggia dei Cavalieri, poco prima di Piazza dei Signori, il cuore del centro di Treviso.
Da porta San Tommaso a Piazza dei Signori non c’è nemmeno un chilometro, e percorrerai la distanza in dieci minuti esatti, soste escluse.
– Piazza dei Signori: il cuore del centro di Treviso
Piazza dei Signori è il cuore del centro di Treviso, ombelico della vita cittadina e punto di partenza ideale per visitare i luoghi emblematici della città, proprio come ho fatto io.
È considerata una tipica piazza-salotto italiana, ma secondo me non può essere definita tale. Al di là del nome altisonante, è molto piccola e non particolarmente affascinante.
Attenzione a non fraintendermi. Nel complesso questa piazza di Treviso è carina ed elegante, ma nulla di più.
Piazza dei Signori si chiama così perché ospita il Palazzo del Podestà, un imponente edificio in mattoni rossi costruito durante il Medioevo e oggi sede della Prefettura.
L’impatto visivo della facciata di questo palazzo storico di Treviso, e della sua perfetta simmetria, è notevole.
Sono sicuro che non potrai fare a meno di notare le eleganti bifore e trifore che la abbelliscono in corrispondenza del primo e del secondo piano.
Dietro questo palazzo svetta alta nel cielo una torre quadrata alta ben 48 metri che si caratterizza per un’elegante merlatura alla sommità.
Si tratta della Torre Civica di Treviso, e il suo fiore all’occhiello è il grande orologio, senza dubbio uno dei più importanti simboli della città veneta.
A me Piazza dei Signori piace soprattutto dopo il calare del sole, quando diventa uno dei punti nevralgici della vita serale e notturna della città.
Trovi sempre centinaia di persone più o meno giovani che si incontrano per fare l’aperitivo o per cenare in uno dei tantissimi ristoranti o “cicchetterie” che si trovano nelle strette vie circostanti.
Questi locali nel centro di Treviso sono tutti molto invitanti, sia nell’ambiente che nelle delizie proposte. E troverai sicuramente quello che fa per te, e per il tuo portafoglio.
Vicino a piazza dei Signori trovi anche Piazza San Vito, quasi completamente occupata da tavolini di bar e ristoranti, che vale la pena raggiungere dopo aver dato uno sguardo alla chiesa di Santa Lucia.
– Palazzo del Trecento a Treviso in piazza Indipendenza
Da Piazza dei Signori ti bastano una manciata di passi per arrivare a piazza Indipendenza, quasi completamente occupata dal bellissimo Palazzo del Trecento di Treviso.
Secondo me è il palazzo storico più bello, e forse è anche il più antico, visto che è stato costruito tra il 1200 e il 1213 per ospitare i banchi dei giudici e del Podestà che dovevano amministrare la giustizia.
Il nome di questo palazzo di Treviso non mente, infatti corrisponde al numero dei membri che partecipavano al consiglio.
Dopo quasi 800 anni dalla sua costruzione, Palazzo del Trecento continua a svolgere un ruolo istituzionale, anche se diverso da quello originario.
Per vedere l’interno devi far coincidere la tua visita con una riunione del consiglio, altrimenti lo troverai praticamente sempre chiuso.
Ma hai un’altra possibilità per conoscerle questo bellissimo palazzo di Treviso. È da diversi anni che è spazio per mostre e location per spettacoli, quindi puoi approfittare di questi eventi per visitarlo.
Per raggiungere la porta d’entrata al primo piano devi salire l’imponente scalinata monumentale in pietra bianca fino al grande ed elegante balcone, che ti regala una bella vista sulla piazza.
Io purtroppo non sono riuscito ad entrarci, ma mi hanno detto che l’ingresso da sul Salone della Ragione, un ampio spazio illuminato da trifore, e decorato con importanti affreschi di artisti veneti del Trecento.
Non è finita qui. Il Salone della Ragione del Palazzo del Trecento a Treviso ospita gli stemmi dei Podestà veneti che si sono succeduti al potere, e figure allegoriche di scuola veronese del XVI secolo.
La delusione per non aver potuto visitare il Palazzo del Trecento mi ha fatto venire fame e così ne ho approfittato per mangiare qualcosa.
La mia scelta è ricaduta su uno squisito panino con mortadella accompagnato con un bicchiere di Prosecco di Valbobbiadene alla Vecia Hostaria dei Naneti, uno dei locali di Treviso più vecchi.
Se non hai fame affacciati alla vetrina anche semplicemente per vedere l’atmosfera di questa bottega storica, molto conosciuta soprattutto dalla gente del posto.
6 bellissime esperienze a Murano, Burano e Tocello
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– Loggia dei Cavalieri a Treviso in via Martiri della Libertà
Quando ho chiesto informazioni agli amici su cosa vedere a Treviso in un giorno molti di loro mi hanno parlato della Loggia dei Cavalieri.
Si trova a pochissima distanza dal Palazzo del Trecento, precisamente in via dei Martiri della Libertà. A piedi ci metti esattamente due minuti, non un secondo di più.
Questa antica loggia di Treviso è una piazza coperta di forma quadrata con soffitto in legno e chiusa sui tre lati da arcate a tutto sesto sostenute da eleganti colonne in pietra d’Istria.
La Loggia dei Cavalieri ha però una grande importanza storica, infatti è da sempre considerata uno dei monumenti più importanti, soprattutto per il suo significato storico e simbolico.
Sorge infatti nel punto preciso in cui durante l’epoca romana si incontravano il cardo e il decumano, le principali arterie stradali di Treviso, anche se la costruzione risale al Medioevo.
Sei curioso di sapere a cosa servisse la Loggia dei Cavalieri? La risposta è molto intuitiva e ci potresti arrivare anche da solo se pensi al nome e all’ epoca storica alla quale risale.
Durante il Medioevo la Loggia dei Cavalieri era un luogo di ritrovo dedicato ai nobili di Treviso, che lì si incontravano per discutere di politica e di affari, ma anche per sfidarsi in lunghe partite a scacchi.
Questa loggia aveva una funzione simile a quella che avevano i bellissimi portici nel centro di Torino, una città da conoscere assolutamente, a dir poco magnifica.
Se guardi bene la struttura della Loggia dei Cavalieri a Treviso puoi ancora intravedere gli splendidi affreschi che la decoravano, e che sono testimoniati da antichi documenti storici.
Oggi nella parte esterna sono parzialmente visibili solo frammenti di affreschi sbiaditi dal tempo, con teorie di cavalieri.
All’interno puoi ancora vedere alcune scene di epoca cavalleresca, comunque sufficienti per immaginare la loro bellezza originaria. Negli infradossi si intravedo invece le vivaci partiture decorative geometriche.
Sono passati molti secoli dalla sua costruzione, e oggi la Loggia dei Cavalieri nel centro di Treviso ha un aspetto un pò trascurato, ma vale comunque la pena conoscerla.
Al sabato e durante molti atri giorni della settimana la trovi occupata dalla bancarelle che vendono libri usati, per tradizione molto frequentate dagli abitanti in cerca di qualche occasione.
Proprio in corrispondenza della Loggia dei Cavalieri, sull’ altro lato della strada, trovi un bellissimo palazzo storico di Treviso con un portico a volte sorrette da colonne.
Purtroppo non sono riuscito a sapere il nome preciso. Se decidi di visitare la città fermati qualche secondo a dargli un’occhiata, perché la merita.
Non ti sarà difficile riconoscere questo palazzo di Treviso, dato che sulle colonne sono scolpiti motivi vegetali, insieme a quelli che sembrano volti egizi.
– Calmaggiore e la Fontana delle Tette
Dalla Loggia dei Cavalieri il tuo itinerario alla scoperta di Treviso in un giorno può proseguire lungo Calmaggiore, che come dice il nome è la strada più importante della città.
È anche la più elegante, dato che ospita le boutique e i negozi più belli e costosi tra quelli che trovi nella città veneta.
Calmaggiore collega Piazza dei Signori con il Duomo di Treviso, i due luoghi simboli del potere durante l’ epoca medioevale. E il suo tracciato ripercorre il cardo maggiore di epoca romana.
Oggi trovi strada ciottolata e circondata da palazzi porticati. Ai due lati partono numerosi vicoli strettissimi che ti consiglio di esplorare per trovare alcune enoteche e trattorie tipiche.
In particolare ti suggerisco di imboccare Calle del Podestà, nella quale trovi la celebre Fontana delle Tette di Treviso, uno tra gli elementi culturali più visitati.
Il nome di questa piccola fontana del Cinquecento è tutto un programma, vero? In realtà dice solo la verità, infatti ha le sembianze di una donna con il seno molto prosperoso.
Al di là del suo aspetto molto inusuale e oserei dire addirittura bizzarro, questa fontana di Treviso è famosa per un’usanza a dir poco bizzarra.
Ogni volta che un nuovo sindaco si insediava in città, l’acqua della fontana era sostituita con del vino. Quello bianco sgorgava da un seno, quello rosso dall’altro. E tutti gli abitanti erano invitati a brindare.
– Duomo di Treviso, Battistero e Kollina
Il Duomo, il Battistero e Kollina, sono altri tre luoghi che ti consiglio se decidi di visitare Treviso in un giorno.
La Cattedrale di Treviso è dedicato a San Pietro e si trova nell’omonima piazza in uno dei due estremi di Calmaggiore.
Sono sincero: dall’esterno non è per nulla bello, tanto da assomigliare a una brutta copia di un tempio romano.
L’origine romanica di questa importante chiesa di Treviso è oggi testimoniata solo dalla presenza della Cripta, che quando ci sono stato io era purtroppo chiusa al pubblico.
Il Duomo deve essere visitato perché al suoi interno ospita gli affreschi del Pordenone, e la pala con l’Annunciazione del Tiziano all’ interno della Cappella Malchiostro.
Ma anche per un’altra ragione. Mi hanno lasciato a bocca aperta le pregevoli sculture nella Cappella del Santissimo.
Accanto al Duomo di Treviso trovi il Battistero di San Giovanni, che non ho potuto visitare dato che era chiuso.
Si tratta di una piccola chiesa ricostruita tra l’XI e il XII secolo sul precedenti edifici, e per anni è stata l’ unica fonte battesimale in città.
L’elemento che dall’esterno balza subito all’occhio del Battistero di Treviso è la nicchia con affreschi tardogotici di un pittore vicino a Gentile di Fabriano.
Alcuni amici che hanno visitato il Battistero mi hanno detto che la fonte battesimale che conserva all’ interno è in marmo rosso di Verona, e risale alla fine del XVI secolo.
Nel Battistero di Treviso puoi ammirare anche interessanti affreschi duecenteschi. Peccato non essere riuscito a vederli, visto che a detta degli esperti di storia dell’arte sono notevoli.
Non è ancora il momento di abbandonare Piazza del Duomo. Di fronte alla Cattedrale vedi l’opera Kollina, dell’artista ucraina Olexa Furdiyak.
Kollina a Treviso è una grande scultura in legno che raffigura un uomo inginocchiato con le braccia aperte.
In ucraino Kollina significa ginocchio, ed è la metafora che accompagna l’immagine di questa scultura in piazza del Duomo.
Per la spiegazione completa di questa grande scultura a Treviso ti rimando alla didascalia vicino all’opera.
Dopo aver visitato il Duomo, ti consiglio anche una visita alla chiesa domenicana di San Nicolò, con la celebre sala del Capitolo affrescata da Tommaso da Modena.
Trovi questa bella chiesa di Treviso a solo una manciata di passi di distanza dal Duomo e da Kollina, motivo per il quale vale la pena prenderti qualche minuto per conoscerla.
– Via Buranelli, i canali di Treviso e la Pescheria: i must di Treviso in un giorno
In un giorno ho passeggiato tanto per Treviso, e zona più tranquilla, suggestiva e romantica che ho visto è sicuramente quella attorno a via Buranelli.
Deve il suo nome al canale dei Buranelli, un ramo del Botteniga, niente di più che un piccolo fiume di risorgiva.
Questo canale di Treviso percorre la città meno di un chilometro. In più tratti si nasconde sotto alle arcate degli edifici, per poi ricomparire a sorpresa poco più avanti.
Come è facile intuire il nome Buranelli si deve agli edifici che un tempo sono stati dimora e magazzino dei commercianti provenienti dall’isola di Burano.
È un susseguirsi di casette storiche color pastello che si affacciano sull’acqua, e piccoli ponti che sono il luogo preferito dagli innamorati che vogliono passare qualche minuto di intimità.
Come puoi vedere dalla fotografia che ho fatto, te lo testimoniano le decine di lucchetti lasciati sui ponti dalle coppie che hanno deciso di visitare Treviso.
Puoi incominciare a esplorare i Buranelli dal Giardino Diritti dei Bambini, in corrispondenza del Ponte Fra Giocondo, oppure proprio da Piazza dei Signori.
Ti consiglio di andare in via Buranelli a Treviso sia di giorno che di sera, perché con il trascorrere delle ore l’atmosfera cambia completamente.
Di giorno vedi le facciate delle minuscole case che si specchiano nel canale mentre le anatre nuotano tranquillamente con i loro piccoli invadendo il riflesso e creando delle dolci increspature nell’acqua.
Durante la sera ti consiglio di scegliere questa suggestiva zona di Treviso per cenare affacciato al canale a lume di candela o con la sola luce soffusa dei lampioni in una delle tante minuscole trattorie.
Questi tutte cucinano dell’ottimo pesce e hanno una buona relazione qualità-prezzo. Io ho provato la Trattoria dei Rana ai Buranelli e mi sono trovato benissimo!
Via Buranelli a Treviso è famosa da sempre. In passato era anche molto amata soprattutto da scrittori e artisti, tra cui il poeta Giovanni Comisso che aveva una casa proprio qui.
Ed è proprio per questo amore che il poeta è ricordato da una scultura in metallo dell’artista Mario Martinelli.
Un altro angolo molto caratteristico da conoscere durante una visita a Treviso in un giorno, è l’isola della Pescheria, come è chiamato l’isolotto sul canale di Cagnan.
Dalle prime ore della mattina è molto frequentata dagli abitanti, che la raggiungono per gli acquisti nel mercato del pesce attivo da molti anni.
A partire dal tardo pomeriggio e per tutta la sera la zona della Pescheria di Treviso cambia completamente look e diventa vivace e alla moda.
Sono infatti tantissimi i turisti e gli abitanti che la scelgono per un aperitivo a base di Prosecco e cicchetti in uno dei tanti bar e ristoranti.
Tra questi mi permetto di suggerirti Acquasalsa. Si mangia molto bene, e dai suoi tavolini hai anche una bellissima vista della Pescheria.
Dalla Pescheria puoi notare la facciata di uno storico palazzo di Treviso risalente al Duecento chiamato Casa dei Carraresi.
Da ormai diversi anni è convertito in uno spazio culturale polifuzionale molto moderno, sede di importanti mostre ed eventi internazionali.
In un recente passato gli spazi di Casa dei Carraresi a Treviso hanno ospitato temporanee di artisti dell’Ottocento e del Novecento del calibro di Van Gogh, oltre a mostre sull’arte orientale.
In questo storico palazzo storico trovi anche una libreria e un ristorante con spazio degustazione vini, e si propone giustamente come la “casa della cultura” dei trevigiani.
Musei da vedere a Treviso in un giorno
Tra le cose da vedere a Treviso in un giorno ci sono anche alcuni musei molto interessanti che ho visitato, anche se non sono un fanatico dei classici spazi espositivi.
I musei che ti consiglio di visitare sono tre: il Museo Bailo, il polo museale di Santa Caterina e il Museo nazionale Collezione Salce.
Per organizzare la visita ai musei di Treviso e ottimizzare il tempo, ti consiglio di tenere in considerazione che i primi due sono sicuramente i più importanti.
A questi si aggiunge il complesso costituito da Ca’ da Noal – Casa Robegan, due splendidi edifici di epoca tardo medioevale con facciate affrescate.
Non costituiscono un vero e proprio polo museale, dato che non ospita nessuna collezione permanente. Ma vale comunque la pena visitarlo.
La sua struttura interna ed esterna è ricca di decorazioni e dettagli artistici di pregio. Per la sua raffinatezza ospita i più importanti eventi culturali di Treviso, insieme a mostre temporanee.
– Museo Bailo: il più importante museo di Treviso
Se hai deciso di visitare Treviso in un giorno, il Museo Bailo è un must, perchè è il più importante spazio museale presente in città.
Il Museo Bailo è anche quello più innovativo dal punto di vista del concept architettonico, del layout delle sale e del percorso di visita.
È senza ombra di dubbio un luogo espositivo pensato per essere in costante dialogo con il visitatore e con la città di Treviso.
Il Museo Bailo è dedicato all’arte moderna, e le sue sale accolgono circa 340 opere di decine di artisti attivi dalla seconda metà Ottocento alla prima metà del Novecento.
Tra tutte le opere pittoriche e scultoree esposte in questo museo di Treviso spicca la collezione dei lavori di Arturo Martini, uno dei più grandi scultori del secolo scorso. Per molti addirittura il più importante.
Tra le opere più significative di Arturo Martini esposte al Museo Bailo c’è la celebre scultura monumentale intitolata Adamo ed Eva.
Rappresenta la prima famiglia umana proiettata verso un futuro positivo, ed è protagonista assoluta dello spazio interno del chiostro del Museo Bailo a Treviso.
Sempre nel chiostro puoi ammirare le “Allegorie del mare e della terra”. Quelle intitolate “Maternità” e “Fanciulla piena d’ amore” sono invece ospitate nelle sale al primo piano.
– Museo di Santa Caterina
Un altro museo che ti consiglio di conoscere se visiti Treviso in un giorno è quello di Santa Caterina, che occupa gli spazi dell’antico convento dell’ordine dei Servi di Maria.
Gli spazi di questo museo si estendono all’attigua chiesa sconsacrata dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, separati tra di loro da un piccolo chiostro.
Pur non essendo un grande appassionato d’arte riconosco che il patrimonio culturale ospitato in questo museo di Treviso è davvero notevole. A questo si aggiunge la sensazione di quiete e di serenità.
La chiesa è la naturale location per la sezione del Museo di Santa Caterina dedicata agli affreschi esposti su supporti in metallo posizionati lungo tutta la navata.
A questi si aggiungono quelli ancora visibili sulle pareti che sono parte integrante di questa esposizione a Treviso, tra i quali spicca la “Madonna con Bambino” attribuito a Gentile da Fabriano
La tua attenzione sarà però catalizzata dagli affreschi sui telai che danno vita dal ciclo delle “Storie di Sant’Orsola”, opera di Tomaso da Modena.
Le Storie di Sant’Orsola raccontate sono uno dei capolavori assoluti dell’arte italiana del Trecento. Furono scoperti nel 1882 in una cappella della chiesa trevigiana di Santa Margherita degli Eremitani.
Oltre alla sezione degli affreschi, questo museo di Treviso ospita una sezione di archeologia nell’interrato e al piano terra del convento, dove puoi ammirare centinaia di reperti.
Tra questi quali sono bellissimi i bronzi rinvenuti nell’area del Sile, a sud della città, e i vetri provenienti da sepolture di epoca romana.
Le sale al primo piano del Museo di Santa Caterina a Treviso ospitano un’interessante galleria di arte medioevale, rinascimentale e moderna, che tra tutte è quella che mi è piaciuta di più.
Le opere più importanti di questa sezione della collezione permanente sono i dipinti di artisti del calibro di Gentile da Fabriano e Paris Bordon, tanto per citare alcuni dei più importanti.
– Museo nazionale Collezione Salce
Questo museo di Treviso è quello che in assoluto mi è piaciuto di più, perchè è il più leggero e quindi il più vicino alla mia forma d’essere.
Il suo nome deriva dal suo ideatore Fernando Salce, un ragioniere trevigiano che maturò fin dalla giovinezza una grandissima passione per i manifesti illustrati.
Grazie alla ricchezza della sua famiglia, potè dedicare la sua intera vita quasi esclusivamente al collezionismo.
A partire dall’acquisto di “Incandescenza a gas brevetto Auer” dell’illustratore Giovanni Maria Mataloni, la sua raccolta si ampliò fino a raggiungere i venticinque mila pezzi.
Fino al 1962, quando con il suo testamento decise di donare l’intera raccolta allo Stato affinché diventasse strumento di studio e di conoscenza per le nuove generazioni.
Oggi le sale del Museo nazionale Collezione Salce a Treviso espongono tutta la collezione di manifesti e di locandine cartonate provenienti da ogni ambito tematico e geografico.
La collezione di questo museo a Treviso include anche libri italiani e stranieri relativi alla grafica pubblicitaria, e l’epistolario.
Da questo ci si rende conto dell’intensa rete di rapporti che garantì a Fernando Salce la fornitura di pezzi acquisiti direttamente dagli stampatori o dagli artisti, oppure recuperati negli spazi urbani.
Nella collezione permanente proposta del Museo Salce a Treviso è anche molto significativa la presenza di latte serigrafate e cartoni sagomati, che a me sono piaciuti moltissimo.
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