Idrija: la città slovena del mercurio, del merletto e del Geoparco UNESCO

Idrija in Slovenia è una piccola città di provincia famosa al mondo da più di 500 anni, perchè la sua miniera di mercurio è stata la seconda più importante al mondo, dietro solo a quella di Almadén in Spagna. Insieme ai suoi bellissimi dintorni caratterizzati da colline ricoperte da foreste secolari, impetuosi corsi d’acqua, incredibili evidenze geologiche che risalgono alla nascita del Pianeta Terra, e testimonianze delle battaglie avvenute durante la Seconda Guerra Mondiale, il territorio di Idrija coincide con il Geoparco UNESCO. La città di Idrija in Slovenia è però famosa anche per la produzione di merletti lavorati a tombolo, anche questi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

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Era dietro l’angolo e non l’avevo mai considerata come destinazione di viaggio. Per fortuna ci ha pensato il lavoro a portarmi in Slovenia, e a farmela conoscere.

Sono qui da più di tre settimane, e la sto amando…letteralmente. Il motivo è presto spiegato.

La Slovenia è verdissima, il territorio è curatissimo, e ha un sacco di luoghi naturali che lasciano a bocca aperta.

Tra le tante cose che mi hanno stupito positavamente, ci sono l’ordine e la pulizia che regnano sovrani ovunque, anche nei centri abitati.

Non trovi un muro imbrattato, neanche da un segno, non ho mai visto carte o mozziconi di sigarette in terra, e i bidoni della spazzatura sono sempre vuoti.

E le strade sembrano inutili, perchè le macchine che incroci sono sempre pochissime. E ne sto facendo di chilometri da un posto all’altro.

A proposito di strade, è un vero piacere guidare perchè sono sempre affiancate da prati, dove spesso vedi pascolare mucche o pecore, che danno il latte per gli squisiti formaggi sloveni.

Succede un pò dovunque, non serve percorrere le strade di montagna. In effetti, il panorama della Slovenia sembra sempre di montagna, anche quando ti trovi in pianura.

Fino ad oggi, l’unico pugno nell’occhio dal punto di vista visuale l’ho avuto in Istria, sulla strada che collega Capodistria (Koper) a Isola (Izola), perchè passa al lato dei cantieri navali.

Gli sloveni sono sempre educati e discreti. Non si sente mai nessuno gridare, e l’entusiasmo è sempre molto contenuto, anche nelle compagnie di amici.

Solo una volta ho avuto un piccolo battibecco con un gruppo di ragazzini che avevano alzato un pò troppo il gomito in un bar. Ma è stato un episodio isolato.

Certo è che non si tratta di un popolo espansivo. Come mi ha spiegato una signora con la quale mi sono messo a parlare, hanno il carattere e l’atteggiamento un pò austriaco e un pò sovietico.

Per quel che vedo, è difficile trovare qualcuno che abbia voglia di fare una bella chiacchierata. In realtà tre o quattro persone sono riuscito a trovarle, anche perchè sono famoso per riuscire a far parlare anche i muri.

Tra l’altro, negli ultimi anni hanno emigrato in Slovenia anche molte persone provenienti dai Balcani, in particolare serbi, cosovari e macedoni.

Anche sono questi popoli che sono famosi per non avere un’indole particolarmente espansiva. È anche vero che quando si affrontano questi discorsi, non bisogna mai fare l’errore di generalizzare.

Se come immagino non conosci lo sloveno, devi parlare in inglese, perchè l’italiano lo conoscono pochissimo. E loro parlano benissimo in inglese, perchè lo imparano già dalle elementari.

Sì, lo sò che anche in Italia si insegna già dalle elementari, ma ti assicuro che il livello di insegnamento e di apprendimento che c’è qui in Slovenia non è nemmeno lontanamente paragonabile al nostro.

Probabilmente stai pensando che gli sloveni capiscano e parlino anche la nostra lingua, almeno nelle zone vicino al confine. Anche perchè è vero che si insegna in molte scuole come materia facoltativa.

Non è così. O meglio, sicuramente tanti lo capiscono, ma non lo parlano molto volentieri. Ho avuto molti riscontri da questo punto di vista, soprattutto in Istria.

Il non parlare volentieri l’italiano, secondo me deriva anche dalle antiche ruggini storiche legate alla Prima Guerra Mondiale.

Non so se hai ancora qualche ricordo delle lezioni di storia alle superiori. In quel periodo l’Italia ha invaso una buona parte del territorio sloveno, e ha imposto la nostra lingua. È logico che ci sia una certa chiusura nell’usarlo.

Sei curioso di sapere cosa ho già visitato della Slovenia? Nel blog trovi gli articoli su quasi tutti luoghi che ho già visto. Ti faccio volentieri un breve riassunto. Per leggere gli articoli ti basta cliccare sui link.

Hai già capito che ho visitato l’Istria perchè ti ho parlato di Isola e Capodistria. Non ti devi perdere per nulla al mondo Isola, mentre ho trovato Capodistria un pò deludente, anche se ha diversi luoghi culturali che vale la pena conoscere.

Non ti ho però ancora detto che ho conosciuto anche l’incantevole Pirano (Piran), a pochissimi chilometri da entrambe, e attaccata a Portorose (Portoroze). Questa non mi è piaciuta per nulla.

Insieme Pirano ho visitato anche le vicine saline di Siccole, che sono grandissime e meravigliose, e le più piccole e meno affascinanti saline di Strugnano.

Qui ti consiglio di andare soprattutto per visitare la l’imponente falesia, che ti regala un panorama molto suggestivo della costa. Non perdertela al tramonto, soprattutto se stai cercando qualche momento romantico.

Lasciata l’Istria ho visitato le grotte più belle della Slovenia, vicinissime a Trieste e all’incantevole Muggia, e quindi visitabili da lì anche in giornata.

Sto parlando della Grotta di Vilenica (Jama Vilenica), conosciuta anche come Grotta delle Fate, e le vicine Grotte di San Canziano (Škocjanske Jame), che ospitano un grandissimo canyon sotterraneo.

Entrambe queste grotte della Slovenia sono nella zona del Carso classico, vicine a Lipica. La cittadina è famosa a livello internazionale per ospitare il grande allevamento dei cavalli lipizani.

Io l’ho visitato perchè ne avevo sentito parlare ed ero curioso,  ma è un’esperienza che non ti consiglio perchè l’ho trovata molto impersonale. 

L’allevamento è in realtà un grande complesso, con tanto di bar ristorante, casinò e campo da golf. Insomma, l’allevamento di Lipica è a tutti gli effetti una specie di villaggio turistico.

Oltre a queste due grotte della Slovenia vicine a Trieste, ho visitato anche le ben più famose Grotte di Postumia.

Preparati a pagare una bella cifra per la visita, a cui ne devi aggiungere una altrettamnto sostanziosa per parcheggiare.

Con il camper ho pagato 25 euro fisse per 24 ore, e mi sono fermato solo il tempo della visita alle grotte e al vicino castello.

Sicuramente vale la pena conoscerle ma, al di là della seccatura per il costo del parcheggio, le ho trovate decisamente meno tipiche di quelle di Vilenica e di San Canziano. Poi, ovviamente, i gusti sono gusti.

Il luogo più bello e particolare della Slovenia che ho conosciuto finora è stato senza dubbio il Lago di Cerknica, inserito nella meravigliosa area naturale del Parco Regionale Notranjski.

Si tratta di un lago intermittente. Appare per 8 mesi all’anno, e poi scompare fino all’anno successivo. E quando raggiunge la sua massima estensioni diventa il lago più grande della Slovenia.

Non voglio dilungarmi ulteriormente sul lago di Cerknica, perchè sto scrivendo troppo, e non vedo l’ora di arrivare all’argomento di questo articolo.

Vuoi scoprire tutto su questo bellissimo lago della Slovenia? Non devi fare altro che cliccare sul link e leggere l’articolo che gli ho dedicato.

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Il Geoparco Globale UNESCO di Idrija in Slovenia

Oggi è il 20 Ottobre 2024 e ho appena lasciato l’interessante area del Geoparco Globale di Idrija in Slovenia (Geopark Idrija), del quale ti voglio parlare in questo articolo.

Ti anticipo che se decidi di visitare la Slovenia devi includere il Geoparco di Idrija nel tuo itinerario, perchè è un’area semplicemente fantastica, sia dal punto di vista storico, che culturale e naturale.

È un peccato che Idrija e i suoi dintorni non siano ancora riconosciuti come must della Slovenia, perchè ospitano un patrimonio materiale e immateriale di inestimabile valore.

Ma a pensarci bene non è una cosa del tutto negativa. In questo modo potrà accogliere solo turisti molto selezionati, amanti delle cultura e della natura. Proprio come quelli che la visitano adesso.

Non è un caso che il Geoparco di Idrija in Slovenia, area corrispondente al territorio comunale che include la città e i dintorni, è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Questo riconoscimento è però soprattutto collegato con la storia dell’attività di estrazione di mercurio a Idrija, che nel corso di più di 500 anni ha plasmato la società, la cultura e l’economia del territorio.

Come ti racconterò meglio più avanti nell’articolo, la miniera di mercurio di Idrija è stata la seconda al mondo per importanza, dietro solo a quella di Almadén in Spagna.

E il mercurio, unico metallo al mondo che si presenta liquido a temperatura ambiente, ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dell’umanità.

Il suo uso ha infatti trovato infatti tantissime applicazioni nei più diversi campi della scienza, della medicina e dell’industria, compresa quella di estrazione di oro e argento.

Come scoprirai se deciderai di proseguire nella lettura dell’articolo, il mercurio e la sua estrazione hanno plasmato questa graziosa cittadina della Slovenia e i suoi dintorni, da tanti i punti di vista.

Cosa fare e vedere a Idrija in Slovenia

Il piccolo centro di Idrija in Slovenia è un incredibile concentrato di cose da fare e vedere. Proprio perchè è piccolo, tutti i luoghi di interesse sono a distanza di poche decine di metri uno dall’altro.

La prima cosa che ti consiglio di fare una volta raggiunta la città è recarti all’Ufficio Informazioni Turistiche (TIC Idrija), che si trova in centro, a pochi passi dal castello e dalla Miniera di Mercurio.

Sono sicuro che accoglieranno anche te con molta professionalità e simpatia, perchè la gente di Idrija è molto socievole. E sicuramente te ne renderai conto già da questo primo contatto.

Io ho avuto esattamente questa sensazione, e molte conferme durante i tre giorni della mia visita in città e nei dintorni.

Di materiale informativo sul Geoparco di Idrija in Slovenia te ne consegnano tantissimo, anche in italiano, ed è molto completo da ogni punto di vista.

–  La mostra “Scritto nelle rocce” al TIC di idrija

Non avere fretta di andartene dal Centro Visitatori di Idrija, perchè trovi una mostra molto interessante alla quale ti consiglio di dedicare un pò del tuo tempo.

Si intitola “Scritto nelle rocce”, e spiega in modo visuale e interattivo l’origine geologica del territorio del Geoparco di Idrija in Slovenia.

Te la suggerisco soprattutto se stai visitando il territorio di Idrija con bambini, perchè è allo stesso tempo divertente e didattica. A me è piaciuta tantissimo.

La mostra si apre con alcuni plastici che mostrano l’evoluzione del Pianeta Terra nel corso della sua vita di quasi 5 miliardi di anni.

Campioni di rocce che si trovano nel territorio del Geoparco di Idrija, e che vedi  appoggiate sotto i modelli, testimoniano le tappe più  significative di questa evoluzione.

Sono lì apposta per essere prese in mano e toccate, e ti consiglio di farlo, perchè il tatto regala stupende sensazioni sulla consistenza e sull’origine di questi materiali.

La mia sensazione è che, tenendole in mano,  queste rocce ti trasmettono la loro lunghissima storia, che corrisponde a questo meraviglioso angolo della Slovenia.

scritto nelle rocce idrija in slovenia

Mi raccomando di memorizzare il loro colore, perchè le troverai spesso se deciderai di fare un’escursione a piedi o in mountain bike lungo i bellissimi sentieri del Geoparco di Idrija in Slovenia.

Le rocce raccontano il passato geologico di Idrija anche grazie ai fossili che custodiscono, e che vedi come impronta lasciata centinaia di migliaia di anni fa. In alcuni casi, probabilmente, anche milioni.

Nella mostra “Scritto nelle rocce” al Centro Visitatori del Geoparco di Idrija ne troverai diversi, insieme alla rappresentazione degli esseri che li hanno lasciati.

Tra questi i modelli in scala di alcuni dinosauri che hanno lasciato le loro impronte, testimonianza della loro vita nella regione di Idrija.

Bellissima è anche la sezione dedicata alla flora e fauna che puoi osservare visitando, a piedi o in bicicletta, il territorio del Geoparco di Idrija in Slovenia.

Non ricordo il numero esatto di specie che ospita, ma sono davvero tante tra piante, fiori, insetti, animali e volatili. E tutte contribuiscono a dar vita ad un ecosistema unico.

– Il Castello di Idrija con il Museo Civico

Non puoi non notarlo il Castello di Idrija, perchè è ben visibile su un’altura proprio nel cuore della città. Per raggiungerlo devi fare solo pochi passi dal Centro Visitatori.

Si chiama Castello di Gewerkenegg, ha uno stile rinascimentale, e il suo perimetro è delimitato da tre torri angolari rotonde con tetto in mattoni, esattamente come il resto dell’edificio.

A differenza della maggior parte dei castelli che di solito si visitano, questo di Idrija in Slovenia non ha mai ospitato nessuno con titolo nobiliare.

La storia del Castello di Idrija è infatti intimamente legata a quella dell’estrazione del mercurio, per la quale la città è conosciuta nel mondo. Molto più importante dello scopo difensivo per il quale è stato costruito.

Dall’inizio del XVI secolo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Castello di Gewerkenegg a Idrija è stato infatti sede dell’amministrazione mineraria.

Ci vivevano i dirigenti della miniera di mercurio e ospitava gli uffici. Le cantine erano invece adibite a deposito delle migliaia di contenitori pieni del prezioso metallo.

Dopo aver varcato l’ingresso entri nel grande cortile rettangolare, dal  quale puoi vedere le belle decorazioni gialle che contornano finestre balconi. Queste lo rendono ancora più simile a una grande villa.

Oggi il Castello di Gewerkenegg ospita il bellissimo Museo Civico di Idrija, al quale devi dedicare almeno un paio d’ore. E il perchè te lo spiego subito.

Le decine di stanze di questo grande museo di Idrija in Slovenia ospitano una importante collezione di pezzi che raccontano il passato  della città, soprattutto dal punto di vista culturale e sociale.

Inutile dirti che la maggior parte degli oggetti esposti è relazionata all’attività di estrazione, al mercurio, e alla dura vita dei minatori e delle loro famiglie.

E di come queste dure condizioni di vita erano alleggerite da diverse attività sociali e culturali. Queste spesso sfociavano in eventi folkloristici, che sono celebrati ancora oggi.

A questo proposito, in una delle stanze vedi ad esempio le divise ufficiali della Banda dei Minatori di Idrija, che è ancora attiva dopo molti secoli. È un aspetto importante della tradizione culturale.

La musica era un elemento importante nella vita quotidiana dei minatori, e la banda una forma concreta di esprimere il loro orgoglio nazionale. Per questo motivo accompagnava tutti gli eventi importanti.

Nella prima stanza del Museo Civico di Idrija in Slovenia vedi il mercurio nel suo caratteristico stato liquido, all’interno di un contenitore sigillato.

Vicino sono esposte diversi tipi di rocce che i minatori trovavano nel sottosuolo di Idrija durante l’attività di estrazione.

Tra queste un minerale dal colore rosso scuro che si chiama cinabro. È sicuramente il più prezioso tra quelli presenti al Museo Civico di Idrija in Slovenia, perchè al suo interno contiene mercurio.

Come ti dirò tra poco quando ti parlerò dell’attività estrattiva a Idrija, per ottenere il mercurio, i cristalli di cinabro erano sottoposti a un complesso processo di cottura nei forni della Fonderia.

Da questo si estraeva una parte del mercurio. La maggior parte si trovava come piccole gocce d’argento tra le rocce.

Nel Museo Civico di Idrija vedi anche una rappresentazione in miniatura della Kamšt, la grande ruota idraulica in legno che per 150 anni ha estratto l’acqua che si trovava in miniera.

La sua funzione era fondamentale, perchè ha permesso ai minatori di raggiungere le parti più inaccessibili della miniera di mercurio. Ecco perchè è considerata un prezios gioiello del patrimonio tecnico sloveno.

Quella originale del 1790 ha un diametro di 13,6 metri, esiste ancora oggi, e la puoi visitare. Tra l’altro, la Kamšt di Idrija in Slovenia è probabilmente la più grande ruota idraulica ancora esistente in Europa.

Mi sono piciute molto anche le stanze di questo museo a Idrija che testimoniano il periodo della dominazione italiana della Slovenia.

Puoi vedere tantissimi documenti storici, lettere originali, manifesti, e i tanti cartelli attraverso i quali si imponeva agli abitanti della Slovenia l’obbligo di parlare in italiano.

Il Museo Civico di Idrija racconta anche dell’indissolubile legame che la città ha con Almadéin in Spagna, vicino a Córdoba, dove si trova la più grande miniera di mercurio al mondo.

Ho visitato anche questa miniera di mercurio l’ultima volta che sono stato in Andalucía, e anche questa è un’esperienza che ti consiglio di fare.

Stavo quasi per dimenticare di dirti che nel 1997 il Museo Civico di Idrija in Slovenia è stato proclamato miglior museo europeo del patrimonio tecnico ed industriale.

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– La Miniera di Mercurio di Idrija, l’attività estrattiva e la Fonderia

Sai com’è nata l’attività di estrazione del mercurio a Idrija? Come spesso accade tutto parte da una leggenda. Che poi non si sà esattamente se di tratta di una storia inventata o di verità.

Pare che oltre cinque secoli fa, esattamente nel 1490, un artigiano di Idrija (škafar) che costruiva vasche in legno, ne ha immerse alcune nell’acqua di un ruscello, probabilmente per lavarle.

Quando le tirò fuori dall’acqua, con sua enorme sorpresa, le trovò ricoperte da uno strano liquido grigio insolitamete pesante.

Non sapendo cosa fosse, lo fece vedere ad alcuni commercianti incontrati ad un mercato locale, e questi capirono subito che la strana sostanza era mercurio.

Verità o leggenda, poco importa. La cosa importante è che da oltre 500 anni, la città di Idrija in Slovenia e la vita dei suoi abitanti, sono intimamente legate all’estrazione del mercurio e alla miniera.

Come ti ho già accennato prima, questo legame di Idrija con il mercurio va molto al di là dell’aspetto puramente economico.

L’argento vivo ha condizionato infatti lo sviluppo culturale e sociale, lo stile di vita delle famiglie, l’urbanistica, l’architettura, e addirittura la gastronomia.

Prendiamo ad esempio quest’ultimo aspetto. I piatti della tradizione gastronomiche di Idrija arrivano tutti dalle cucine delle case dei minatori, preparati dalle loro donne.

Erano piatti calorici, consistenti ed economici, che dovevano dar loro le energie per sopportare gli estenuanti turni di lavoro. Non ci credi? Prova ad esempio žlikrofi di Idrija in una delle osterie in centro.

Sono una pasta simile al raviolo che per forma assomiglia al cappello di Napoleone. Si prepara ripiena di palline speziate di patate, condite con cipolla arrostita, ciccioli o lardelli, maggiorana ed erba cipollina. 

Come puoi facilmente immaginare, l’estrazione del mercurio proiettò Idrija nello scenario mondiale, e attirò in città le migliori menti delle scienze e della tecnica dell’Europa di allora.

Insieme agli esperti locali, questi progettarono e realizzarono innovazioni tecniche di enorme importanza, che in breve tempo furono adottate in tutto il mondo, non solo in ambito estrattivo.

Per tutti questi motivi, nel 2012 l’UNESCO ha iscritto il “Patrimonio dell’argento vivo di Almadén in Spagna e Idrija in Slovenia” nella celebre lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Il modo migliore per conoscere questo fortissimo legame è partecipare ad una visita guidata in italiano alla Miniera di Mercurio di Idrija, che si trova in centro, a pochi passi dal suo castello.

In poco più di un’ora scenderai nelle viscere della terra lungo i tunnel scavati dai minatori durante i secoli, per scoprire i segreti della minera e dell’attività di estrazione del mercurio.

miniera di idrija

Negli anni di attività della miniera i minatori di Idrija hanno scavato oltre 700 chilometri di gallerie, arrivando alla profondità di 382 metri. Così tanto che è impossibile arrivarci anche con l’immaginazione.

Le gallerie della Miniera di Mercurio di Idrija in Slovenia hanno uno sviluppo su 15  livelli orizzontali, che erano collegati tra loro da due pozzi.

Quello più profondo è il pozzo Joževof jažec, costruito nel 1786 e completamente interrato nel 2007. L’altro è il pozzo jažec Frančiška del 1792, costruito a seguito dell’aumento dell’attività estrattiva.

Durante l’attività della miniera, dal solo cinabro sono stati estratte 147mila tonnellate di argento vivo, oltre alle molte di più ottenute dalla raccolta delle gocce trovate tra le rocce.

L’emozionante visita guidata alla Miniera di Mercurio di Idrija parte dall’edificio Šelštev, nella stanza dove si trovavano i minatori per l’adunata mattutina.

La trovi praticamente com’era quando la miniera era in funzione, arredi compresi. Emblematico è l’espositore con i numeri assegnati ai minatori durante l’inizio del turno di lavoro.

Quelle che apparentemente sono delle semplici targette in metallo, sono oggi oggetti di grande importanza simbolica.

La loro riconsegna a fine lavoro era segno concreto che anche quel giorno il minatore era uscito indenni dalle viscere della miniera di Idrija.

Dopo un interessantissimo video che parla del mercurio, della miniera e di Idrija in Slovenia, e dopo aver indossato il caschetto protettivo e una giacca verde e nera, inizia la visita guidata.

Durante la prima parte si percorre la celebre Antonijev rov, che è la galleria più antica delle miniera. Il caschetto protettivo serve, perchè la galleria è piuttosto bassa, e il pavimento scivoloso per via dell’umidità.

Questa e le altre gallerie sono esattamente come le avevano scavate i minatori. Negli anni sono stati fatti solo interventi di consolidamento per mantenerle in sicurezza, ma nulla di più.

Prosegui con il gruppo lungo la galleria fino alla cappella della SS. Trinità (sv. Trojica), e da lì incominci la discesa ai livelli inferiori con le scale in legno. Anche queste sono quelle originali usate dai minatori.

Ti basta un semplice sguardo alla roccia nera nelle gallerie della miniera di Idrija per vedere che ancora oggi trasuda goccioline di argento vivo, che brillano quando sono raggiunte dalla luce della torcia.

La guida è bravissima a spiegare come avveniva il lavoro dei minatori, gli strumenti che utilizzavano per gli scavi, per l’estrazione del materiale, e la loro evoluzione nel tempo.

Racconto del lavoro in miniera al quale aggiunge tantissime curiosità sulla vita dei minatori fuori dalla miniera, su come vivevano le famiglie, e sulle attività che facevano nel tempo libero.

miniera mercurio idrija in slovenia

Mi ha colpito soprattutto la spiegazione sulle malattie alle quali andavano incontro, e che portavano la loro vita media ad essere brevissima.

Il lavoro del minatore è sempre duro, e se questo aggiungi che il mercurio è molto velenoso, ti puoi immaginare le drammatiche conseguenze per la salute dei minatori di Idrija in Slovenia.

Non è un caso che i minatori si sposavano prestissimo, e altrettanto presto avevano dei figli. Considera che il lavoro in miniera iniziava all’età di 14-16 anni, se non ricordo male quello che ha detto la guida.

Il materiale estratto dalla miniera di Idrija era trasportato fino alla Fonderia di Idrija, prima in sacchi di pelle portati dai cavalli, poi con vagoni, e infine in teleferica.

Qui i minatori eseguivano la cernita del materiale, a cui seguiva la frantumazione del cinabro in pezzi più piccoli, e infine la torrefazione ad alte temperature nei forni.

Dopo la visita alla miniera, ti consiglio di vedere anche la Fonderia di Idrija, che si trova a qualche chilometro di distanza. Gli enormi impianti sono totalmente integri, come se fossero ancora pronti per funzionare.

Pensa che durante l’attività della miniera di Idrija in Slovenia, dai forni della Fonderia sono usciti più di 3 milioni di contenitori d’acciaio pieni di mercurio. Sembra impossibile, invece è tutto documentato!

Nei locali della Fonderia di Idrija trovi anche un interessante museo con istallazioni interattive che ti permettono di sapere tutto sulla storia del mercurio in questa cittadina della Slovenia. Questo è però solo l’inizio!

Visitando questo museo del mercurio di Idrija presso la Fonderia puoi infatti conoscere i tantissimi usi che questo elemento ha avuto nei diversi ambiti dell scienze, dell’industria e della tecnica, che hanno cambiato il mondo.

Una parte dell’esposizione alla Fonderia di Idrija è ovviamente dedicato ai minatori e al loro lavoro. Trovi gli attrezzi, ma soprattutto le fotografie che li immortalano dentro e fuori le galleria della miniera.

Queste fotografie sono bellissime, perchè nonostante la loro vita fosse dura, noti che i loro volti sono distesi, rilassati, e molto orgogliosi.

Da vedere è anche il museo tecnologico ospitato nei vani al pianterreno ed in quelli superiori del pozzo Frančiske, ancora oggi operativo, che ospita molti degli antichi macchinari usati nella miniera di idrija per l’estrazione.

Vicinissimo a questo pozzo trovi anche la casa del minatore di Idrija in Slovenia , che rappresenta la tipica casa nella quale vivevono le famiglie dei lavoratori della miniera. Identica alle tante che c’erano a Idrija.

Proprio come questa, le case tradizionali dei minatori di Idrija erano alte e strette, con un tetto dalla spiovenza molto pronunciata, per far scivolare l’acqua ed evitare il deposito della neve.

Solo il primo piano era realizzato in muratura, mentre gli altri due piani e la soffitta erano costruiti in legno ricoperto da intonaco, e anche la disposizione interna dei vani era sempre identica. 

Mi hanno spiegato che in queste case vivevano diversi nuclei famigliari, un pò per far fronte alle ristrettezze economiche, un pò perchè a Idrija c’era una cronica carenza di alloggi disponibili.

Cosa farai quando sarai in Slovenia?

– I  piccoli grandi segreti custoditi nel centro di Idrija in Slovenia

Sicuramente il Castello con il Museo Civico e la Miniera di Mercurio sono i luoghi più emblatici nel centro di Idrija in Slovena. I suoi must, come si usa dire oggi.

Questo però non lo considero del tutto vero, perchè le vie e le piccole piazze di Idrija nascondono molti altri segreti, che ti suggerisco di scoprire se come spero deciderai di visitare la città.

Ti ho già fatto riflettere sul fatto che l’estrazione del mercurio ha modellato sia sottosuolo che la superficie della città.

Ancora oggi, lungo le vie e nelle piazze di Idrija, sono visibili ben più che semplici tracce di quel glorioso passato.

Puoi fare come ho fatto io e incominciare la tua passeggiata per il centro di Idrija cercando le quattro piccole ma graziose piazze.

Si tratta di Piazza Cittadina (Mestini trg), Piazza Scopoli (Scopolijev trg) e Piazza Aumetz (Aumeški trg), e Piazza Acazio (Ahacijev trg), che è anche la più antica di Idrija.

La riconosci anche senza seguire la mappa perchè al centro vedi una bella fontana barocca. E devi sapere che prende il nome da Sant’Acazio, patrono dei minatori idriani, che è festeggiato il 22 Giugno.

Data molto emblematica nella storia di Idrija in Slovenia. In quello stesso giorno del 1508 furono infatti trovati, a 42 metri di profondità, i ricchissimi giacimenti di mercurio. 

E nel punto esatto in cui si trova la fontana si scavò il pozzo che fino alla fine del Cinquecento servì ai minatori di Idrija per scendere nella miniera.

Questa piazza di Idrija è anche quella attorno alla quale sono presenti gli edifici più interessanti dal punto di vista storico e culturale: il deposito del grano, e il teatro.

La funzione del deposito del grano non ha bisogno di spiegazioni, ma è interessante sapere che questo cereale rappresentava una parte della paga dei lavoratori della miniera di Idrija, fino al 1912.

Oggi buona parte dello spazio dell’antico deposito di grano ospita mostre centinaia di mostre d’arte e ogni genere di manifestazione culturale.

La sua facciata è molto interessante perchè ci trovi delle lastre commemorative in pietra che rendono omaggio agli uomini e alle donne che hanno reso grande Idrija.

Ti bastano pochi passi per trovare l’antico teatro di Idrija, oggi convertito in sala cinematografica. L’edificio è in stile barocco e la forma ovale non lo fa passare inosservato.

Al di là del fatto che secondo me è un edificio molto bello, è sicuramente rilevante perchè tutti gli storici concordano sul fatto che il teatro di Idrija sia la più antica sala teatrale della Slovenia.

chiesa alture idrija

Pare che questo teatro nel centro di Idrija sia stato costruito con i materiali avanzati dalla costruzione del magazzino del grano, ed è importante anche perchè testimonia la vivacità culturale della città.

Piazza Scopoli è intitolata allo studioso di scienze naturali Giovanni Antonio Scopoli, che fu anche il primo medico di Idrija. In questa piazza c’era la sua casa e il suo ambulatorio.

Al centro di Piazza Aumetz, dedicata alla cittadina francese gemellata con Idrija in Slovenia, puoi vedere il monumento dedicato alle 17 vittime dello spaventoso incendio divampato nella miniera di mercurio nel 1846.

Questi 17 minatori di Idrija sacrificarono coraggiosamente la loro vita per salvare quella di molti compagni rimasti intrappolati nelle gallerie mentre il fuoco le invadeva.

Nella Piazza Cittadina sorge la chiesta parrocchiale di Idrija dedicata a Santa Barbara, protettrice dei minatori. Putroppo è stata demolita ormai molti anni fa.

In questa piazza di Idrija in Slovenia, oggi puoi anche vedere alcuni esempi delle tipiche case borghesi, costruite dalle abbienti famiglie di commercianti del tempo.

Sono ovviamente state ristrutturate in chiave moderna, ma sono ancora interessanti perchè mantengono diversi elementi architettonici tradizionali.

Nella Piazza Cittadina di Idrija trovi un altro simbolo storico e culturale della città. Sto parlando dell’elegante edificio costruito nel 1786 che ospitava la scuola elementare della miniera.

Il fatto che sia elegante non è solo una mia opinione personale, perchè per moltissimi anni è stato considerato tra i più eleganti edifici scolastici della Slovenia.

Oggi i suoi spazi ospitano una delle istituzioni culturali più importanti della città, la Scuola del Merletto di Idrija, della quale ti parlerò tra pochissimo.

Nella Piazza Cittadina, praticamente davanti all’edificio che ti ho appena raccontato, ne trovi un altro in elagante stile Libety che invece ospira il Comune di Idrija in Slovenia.

La chiesa della SS. Trinità è uno di quei luoghi che devi assolutamente visitare ad Idrija, soprattutto per il suo valore simbolico collegato con il mercurio, a cui si deve la fortuna delle città.

Questa chiesa di Idrija si trova infatti nel luogo esatto in cui, secondo la tradizione, l’artigiano dei mastelli, si accorse per la prima volta della presenza dell’oro vivo.

Se visiti l’interno noterai che gli elementi stilistici antichi e quelli contemporanei si armonizzano e valorizzano vicendevolmente, creando un bellissimo quadro d’insieme.

A me sono piaciute soprattutto le vetrate dai colori intensi, opera del pittore Loize Čemažar che vi accostò la tematica biblica a quella idriana.

Anche in questa chiesa di Idrija non mancano elementi che richiamano la miniera e l’estrazione. Sono infatti presenti il trivello da miniera, e la classica lampada da miniera, che qui è usata come lampada eucaristica.

– Il merletto di Idrija in Slovenia: una storia nella storia

Quando sono arrivato a Idrija in Slovenia non mi sarei mai aspettato che questa cittadina slovena avesse anche una lunghissima tradizione legata al merletto. Ancor meno che dura da più di 300 anni.

Ho sempre pensato che il merletto fosse un prodotto tipico dell’isola di Burano e di quella di Pellestrina, entrambe nella Laguna di Venezia.

Per questo motivo, quando ho sentito parlare di merletti di Idrija, il mio stupore è stato grandissimo, e la mia insaziabile curiosità mi ha spinto ad approfondire l’argomento.

Ho scoperto che a Idrija in Slovenia c’è addirittura una scuola del merletto attiva dal 1876, e frequentata ogni anno da circa 500 studenti. Oltre alla scuola, a Idrija c’è anche un importante Museo del Merletto.

L’aspetto ancora più stupefacente è che alla creazione di merletti non si dedicano solo donne adulte, ma soprattutto bambini e ragazzini. E non uso il maschile per generalizzare, ma perchè molti sono maschi.

La creazione di merletti di Idrija è un’attività facoltativa extra scolastica già alle elementari, al pari dell’attività sportiva, ed è praticata da tanti studenti dai sei anni.

Fare i merletti è infatti un’attività considerata molto importante per i giovani, perchè stimola la creatività e la concentrazione. E in più ha ottimi benefici nella gestione dello stress. Un pò come dedicarsi agli origami.

Ma andiamo con ordine. Lo sai com’è nata la tradizione del merletto a Idrija in Slovenia? Come tutto in questa cittadina slovena, anche questa è legata alla miniera di mercurio, anche se indirettamente.

Le prime merlettaie di Idrija sono state le mogli dei minatori, che hanno imparato l’arte del merletto per vendere i loro manufatti, e avere così delle entrate complementari da usare per le spese quodiane.

Gli stipendi dei lavoratori della miniera di Idrija non erano infatti molto alti, e le entrate extra derivanti dalla vendita dei merletti erano determinanti per far quadrare il bilancio famigliare.

merletto di idrija in Slovenia

Le giovani donne in età di matrimonio usavano invece i soldi ricavati dalla vendita dei merletti per comporre il corredo di nozze.

La tradizione del merletto a idrija è quindi secolare, e si tramanda gelosamente di generazione in generazione. La tecnica usata è quella del lavoro a tombolo, proprio come è tipico tra le merlettaie di Pellestrina.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di visitare il Museo del Merletto di Idrija in Slovenia. Come la Scuola del Merletto, anche il museo si trova negli spazi dell’antico edificio della scuola elementare della miniera.

In una grande stanza trovi esposti centinaia di merletti realizzati da govanissimi merlettai e merlettaie, tutti stupendi, soprattutto se consideri la complessità della tecnica richiesta, e la giovane età.

Non  esagero quando dico che i lavori che mi sono piaciuti di più sono proprio quelli dei bambini di 6 anni, che spesso disegnano da soli anche i modelli prendendo spunto da elementi della natura.

La maggior parte dei lavori che vedi esposti al Museo del Merletto di Idrija ha infatti come soggetti animali e fiori, altri invece riproducono complicati motivi geometrici o forme astratte di pura fantasia.

Se vuoi cimentarti nella tecnica di creazione del merletto, in questo museo di Idrija trovi un tombolo originale, che puoi usare con l’aiuto di un’esperta. 

Un piccolo spazio al Museo del Merletto di Idrija in Slovenia è invece dedicato all’esposizione di capi di abbigliamento femminili e accessori realizzati da stilisti locali, che usano i merletti per impreziosirli.

Puoi acquistare questi prodotti direttamente al Museo del Merletto, oppure in uno dei negozi di Idrija che espongono il marchio di qualità. Questo garantisce la loro autenticità artigianale.

L’esposizione dei lavori più complessi e pregiati si trova invece custodita in grandi teche di vetro in una delle stanze del Museo Civico di Idrija.

Non ti nego che mi ha lasciato a bocca aperta, perchè mi risulta difficile anche solo immaginare  quale livello di creatività e abilità tecnica sono necessarie per realizzare tali meraviglie. 

Tra i bellissimi lavori a merletto esposti al Museo Civico di Idrija puoi vedere una bellissima tovaglia ricamata a merletti che è stata commissionata dalla moglie di Tito, ma mai consegnata. La guida che mi ha accompagnato mi ha spiegato il motivo, ma non lo ricordo. 

Un altro aspetto importante da sottolienare è che oggi, accanto  salvaguardia della tradizione del merletto, a Idrija si sono sviluppati nuovi approcci e prodotti innovativi.

Il merletto di Idrija in Slovenia entra così nelle più importanti correnti contemporanee della moda e dell’arte internazionale, che contribuiscono alla diffusione della sua immagine a livello mondiale.

L’immenso valore culturale del merletto di Idrija è riconosciuto anche dall’UNESCO, che lo ha inserito nella lista del Patrimonio Immateriale  dell’Umanità.

A Idrija poteva mancare un festival dedicato al merletto? Come puoi immaginare, la risposta no è scontata. Il Festival del Merletto di Idrija si svolge tutti gli anni a Giugno.

Durante i giorni del Festival del Merletto, la città di Idrija in Slovenia si trasforma in un vivace centro di produzione di bellissimi manufatti, in parte al chiuso, e in parte all’aperto.

Il Festival del Merletto a Idrija è anche un interessante momento di incontro e di confronto, durante il quale chi partecipa si scambia conoscenze sulle tecniche e i segreti per fare lavori sempre più belli e preziosi.

Ma è anche un’importante occasione per coinvolgere le nuove generazioni, che hanno la responsabilità di proiettare nel futuro questa antica tradizione, da centinaia di anni parte del DNA di Idrija.

Cosa fare e vedere nel territorio del Geoparco di Idrija in Slovenia

Visitata la città da tutti i punti di vista che ti ho raccontato, ho dedicato un’altra mezza giornata a visitare alcuni luoghi nei suoi magnifici dintorni, che come ti ho detto fanno parte del Geoparco di Idrija.

Come la città, anche i dintorni di Idrija in Slovenia nascondono tantissimi elementi di interesse storico e culturale che sono molto interessanti da conoscere.

A questi si aggiungono però anche molti elementi geologici e naturali, che avevo già notato visitando la mostra “Scritto nella Roccia”.

Non te li posso raccontare tutti, perchè altrimenti l’articolo diventerebbe un romanzo. Ecco perchè mi soffermo sugli aspetti dei dintorni di Idrija che sono piaciuti di più.

– Il Lago Selvaggio (Divie jezero)

La mia prima tappa è stata il Lago Selvaggio (Divie jezero), uno degli elementi naturalistici più interessanti tra quelli che trovi nel parco regionale Zgornja Idrijca.

Trovi questo lago nei dintorni di Idrija, a soli due chilometri a sud dal centro città. E ad appena 600 metri dalla confluenza del fiume Idrija con il fiume Zara.

Il piccolo Lago Selvaggio di Idrija in Slovenia ha origini carsiche, ed è considerato da tutti misterioso, anche se non ho ben capito il perchè.

Probabilmente dipende dal fatto che appare celato sotto alte pareti a strapiombo ai piedi del margine settentrionale dell’altipiano di Črni Vhr.

L’ombra che queste proiettano sulla superficie di acqua smeraldina del Lago Selvaggio di Idrija creano effettivamente un’atmosfera cupa, ma allo stesso tempo anche pittoresca e romantica.

Ma forse la vera ragione sta nel collegamento che questo lago di Idrijca ha con il mondo delle acque sotterranee che lo alimentano, motivo per il quale la sua temperatura rimane praticamente costante durante l’anno. 

Questo legame non è stato ancora del tutto compreso, anche dopo molti studi e difficili esplorazioni sul campo.

Alcune di queste sono costate addirittura la vita dei sommozzatori che si sono immersi nelle sue acque.

Il Lago Selvaggio nei dintoni di Idrija infonde una sensazione di quiete idilliaca, che però mi hanno detto cambia radicalmente solo dopo alcuni giorni di piogge consistenti.

lago selvaggio geoparco idrija

In queste occasioni il suo nome non può essere più appropriato, perchè riversa una quantità d’acqua che gli abitanti di Idrija definiscono impressionante.

Loro usano addirittura il verbo vomitare per descrivere la portata della fuoriscita d’acqua dal Lago Selvaggio di Idrija in Slovenia, visto che non è raro che raggiunga  volumi tra i 60 metri e i 100 metri cubi al secondo.

Quando questo succede significa che il livello del Lago Selvaggio è fino a 3 metri più alto rispetto a quello abituale. Non sono un esperto in materia, ma per esperienza diretta ti posso assicurare che non è poco.

Il vero motivo per visitare il Lago Selvaggio nei dintorni di Idrija è il magnifico contesto naturale e paesaggistico nel quale è inserito, habitat di molte specie vegetali e animali.

Anche questa caratteristica ha permesso che questo misterioso lago vicino a Idrija fosse riconosciuto bene ambientale sloveno protetto.

Nel lago vivono le trote, che con un pò di attenzione puo vedere senza troppi problemi. E sono davvero grosse. Se fosse possibile la pesca nel Lago Selvaggio, le sue rive sarebbero piene di pescatori.

Mentre nella sua cavità sotterranea ci sono numerosi piccoli animali, tra i quali il famoso Proteus anginus, molto simile a quello che si trova in molte grotte della Slovenia. Abita ad esempio le Grotte di Postumia.

Attorno al Lago Selvaggio di Idrija puoi vedere bellissimi esemplari di piante, anche alpestri, mentre nelle crepature delle rocce vive la bellissima Primula carniolica di colore viola, interessante esempio di endimismo sloveno.

Anche le felci sono piante comuni in questo ambiente lacustre. Sono rimasto letteralmente di stucco quando mi hanno raccontato che ne trovi più di 150 specie diverse, anche perchè è una pianta che mi piace molto.

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– La tipografia partigiana slovena e l’ospedale militare segreto Pavla

Dopo aver visto il meraviglioso Lago Selvaggio ho proseguito la mia visita del territorio del Geoparco di Idrija nel parco regionale di Zgornja Idrijca.

Si tratta di un’area aspra scavata dai fiumi Idrijca e Belca, e dai loro affluenti: semplicemente affascinante. Più proseguivo la visita di questo parco regionale vicino a Idrija, più la trovavo stupenda. 

Se ti piace camminare o andare in bicicletta, questa zona collinare nei dintorni di Idrija è semplicemente spettacolare, perchè è un susseguirsi di altipiani, gole, ponti spospesi, salite e discese immerse nelle natura.

Puoi pensare di conquistate la vetta piu alta dello Javornik a 1.241 metri, e ammirate le ampie vedute lungo la faglia di Idrija. Si tratta di uno dei piu grandi fenomeni tettonici di questa parte d’Europa.

L’idrijca è anche un paradiso per gli appassionati di pesca sportiva perchè nelle sue acque trovi un’eccezionale abbondanza di pesci. Nei ber e nei ristoranti di Idrija ne ho visti tantissimi.

Seguendo i sentieri che si sviluppano nel territorio del Geoparco di Idrija in Slovenia puoi anche raggiungere alcuni luoghi emblematici che testimoniano la coraggiosa attività della Resistenza durante la Seconda  Guerra Mondiale.

Tra questi, quello secondo me più emblematico, e uno dei meglio conservati, è la tipografia partigiana Slovenija. È stata anche quella più grande e attrezzata del Litorale.

La tipografia partigiana Slovenija si trova nel Geoparco di Idrija sotto l’altipiano del Vojsko, luogo scelto in modo molto meticoloso proprio perchè nascosto da fitti boschi, e per questo difficilissimo da individuare.

Le baracche furono costruite in un altro luogo, e trasportate qui pezzo a pezzo durante le notti, nella segretezza più totale. Ogni pezzo era stato numerato.

Con estrema attenzione furono riassemblate a destinazione, e poi allestite con gli strumenti per la stampa, insieme a tutto il necessario per farle funzionare, compresa la centrale elettrica.

La tipografia segreta vicino a Idrija cominciò a funzionare il 17 Settembre 1944, e rimase in attiva fino al 1 Maggio 1945. In quel breve lasso di tempo si stamparono complessivamente 228 numeri di 10 giornali diversi.

Il luogo scelto era così ben protetto che la tipografia clandestina non fu mai scopera dai nazisti, nonostante le loro frequenti azioni offensive nella zona.

E lo rimase anche durante l’ultima offensiva nemica nella primavera nel 1945, quando violente lotte divamparono anche nelle sue immediate vicinanze.

Oggi la tipografia partigiana segreta Slovenija è conservata nella sua interezza. Anche per questo è considerata monumento storico culturale, ed è visitabile già dal 1947.

Se vuoi visitare i suoi ambienti e vedere la grande macchina tipografica che funziona ancora perfettamente, puoi raggiungerla da Vojsko oppure da Kanomlja.

Non lontano da lì sorgeva anche l’ospedale militare segreto di Pavla, costruito e gestito con le stesse attenzioni relative alla sicurezza riservate alla stamperia clandestina.

Purtroppo questo ospedale militare nel Geoparco di Idrija in Slovenia non è visitabile perchè non esiste più.

Oggi, al suo posto, trovi solo un monumento che lo ricorda, e che rende omaggio a quanti hanno sacrificato la loro vita per la Resistenza.

Passeggiando nei sentieri attraverso queste foreste è anche possibile vedere la sezione di Idrija della feldbahn, ferrovia a scartamento ridotto costruita per rifornire la linea del fronte.

Le chiuse (Klavže) – Piramidi slovene

Nel corso dei secoli la miniera di Mercurio di Idrija in Slovenia ha impiegato tantissimo legname, che nelle foreste non mancava. Il vero problema era farlo arrivare, perchè i boschi sono distanti dalla città.

Per lo meno, erano distanti per le esigenze produttive. Nel corso dei secoli furono usati molti diversi per far arrivare il legno a Idrija, dagli animali da soma al trenino forestale. Fu costruita addirittura una funivia.

Già dal Cinquecento, quando nei dintorni di Idrija non esistevano nemmeno le strade, il metodo più usato erano i corsi d’acqua. E nello specifico il fiume Idrijca e quasi tutti i suoi affluenti.

Per questo si aspettavano le pioggie ad ingrossare i corsi d’acqua, ma in ogni caso l’afflusso idrico nei torrenti era sempre imprevedibile. E causava sempre enormi difficoltà.

È per questo motivo che era necessario garantire un afflusso d’acqua sufficiente indipendentemente dai capricci della natura.

Furono quindi costruiti degli sbarramenti fluviali in legno, chiamati Klavže, sostituite nel tempo da strutture più solide in pietra. Queste sono servite a trasportare il legno fino alla miniera di Idrija per oltre 200 anni.

Le chiuse sull’Idrijca portarono alla formazione di un lago che raggiungeva quasi 800 metri di lunghezza, capace di contenere 210mila metri cubi d’acqua. Le chiuse sugli affluenti avevano invece una portata minore.

Grazie alla forza sprigionata dall’acqua quando venivano aperte, era possibile trasportare contemporaneamente più di 10mila metri cubi di legname fino ad Idrija, distante oltre 20 chilometri.

klavze piramidi slovene

Mi hanno spiegato che questo ingegnoso sistema era completato dalle Grabije, barriere di legno a loggia di rastrello che, posizionate oblique al fiume, trattenevano il legname trasportato dalle acque.

Puoi vedere quello che rimane di una di queste vicino alla miniera, nel centro di Idrija in Slovenia, sopra la confluenza dell’Idrijca con la Nikova.

Molte delle chiuse e degli sbarramenti usati per il trasporto del legno alla miniera di Idrija sono andati purtroppo persi, sia a causa del naturale deperimento, o perchè distrutte dagli eventi atmosferici.

Oggi rimangono praticamente intatte quelle più grandi sull’Idrijca, che ti consiglio di visitare. Sono periodicamente restaurate perchè ormai considerate monumento storico, culturale e tecnologico di rilevanza europa.

Mi sono accorto che non ti ho ancora detto perchè le Klavže nei dintorni di Idrija si conoscono anche con il curioso sopprannome di “piramidi slovene”, ma rimedio subito.

Sono stati degli esperti a chiamarle così perchè queste chiuse lungo i fiumi che scorrono attorno a Idrija uniscono un grande ingegno tecnologico alla bellezza estetica.

Caratteristiche che, secondo chi ha coniato questo sopprannome, le accomunano alle piramidi d’Egitto. La comparazione mi sembra del tutto esagerata, ma va bene così.

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