Il Santuario di Javorca – Chiesa dello Spirito Santo nella Valle dell’Isonzo in Slovenia, vicino a Tolmino, è un luogo di pace. È stato costruito in otto mesi nel 1916 per commemorare le migliaia di caduti dell’esercito austro-ungarico che hanno perso la vita in questa zona durante la Prima Guerra Mondiale. L’omaggio a questi, e suo elemento distintivo, è l’installazione che rappresenta un grande libro con pagine sfogliabili il legno sulle quale sono marchiati a fuoco i loro 2.565 nomi
Come ti ho detto in un articolo che ho pubblicato qualche giorno fa, la zona della Slovenia che mi piace di più è sicuramente la stupenda Valle dell’Isonzo, ai margini del Parco Nazionale del Triglav.
Si trova a pochi chilometri dal confine italiano, ed è facilmente raggiungibile in un paio d’ore sia da Gorizia che da Trieste.
Perché la Valle dell’Isonzo mi piace così tanto è presto spiegato. In questa zona della Slovenia la natura regna sovrana, e si mostra in tutta la sua bellezza.
La valle è solcata da impetuosi fiumi, tra i quali l’Isonzo che nasce qui e che gli da il nome, pittoresche cascate, gole profonde, e prati verdissimi dove vedi pascolare mucche e pecore.
Proprio per questo è anche importante dal punto di vista enogastronomico, tanto che puoi trovare tante eccellenze culinarie tradizionali, oggi a denominazione protetta.
Qui si producono formaggi di alta qualità seguendo il metodo artigianale nelle malghe tra gli alpeggi, tramandato in famiglia di generazione in generazione.
È anche il regno della vacanza attiva, infatti puoi conoscere le spettacolari caratteristiche naturali del territorio praticando sport, tra i quali il canyoning, il rafting, il trekking, e il parapendio.
Ma la Valle dell’Isonzo è importante anche dal punto di vista storico, dato che il suo territorio è stato protagonista delle battaglie più sanguinose della Prima Guerra Mondiale.
Trovi ovunque tracce di questo triste passato, anche semplicemente camminando per strada o durante le passeggiate nei sentieri tra i boschi secolari.
Al punto che, anche se ormai è passato più di un secolo, non è impossibile trovare casualmente qualche oggetto appartenuto ai soldati di uno dei tanti eserciti che qui si sono fronteggiati.
Se sei interessato a questo aspetto storico, ti suggerisco di visitare il Museo di Caporetto, insieme al sacrario militare che sorge sulla collina a poca distanza. Questo ricorda migliaia di caduti italiani.
A Tolmino, vicino al punto di confluenza dei fiumi Isonzo e Tolminka, trovi invece l’Ossario tedesco, dove sono conservati i resti di migliaia di soldati caduti.
Di tanti trovi incisi il nome, mentre i resti della maggior parte sono anonimi, e per questo ricordati dal monumento al Milite Ignoto.
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Santuario di Javorca UNESCO
Ma il luogo più bello, toccante, e suggestivo che rende omaggio ai caduti della Prima Guerra Mondiale nella Valle dell’Isonzo si trova nei dintorni di Tolmino, a circa 10 chilometri dalla cittadina.
Sto parlando dello stupendo Santuario di Javorca – Chiesa dello Spirito Santo, che ti invito a conoscere se decidi di visitare Tolmino e la Valle dell’Isonzo.
In effetti si tratta addirittura del monumento più bello della Prima Guerra Mondiale sul territorio della Repubblica di Slovenia.
Non lo dico solo io, ma addirittura la Comunità Europea, che dal 2018 gli ha assegnato il prestigioso marchio di Patrimonio Europeo.
E lo dice anche l’Unesco, che ha riconosciuto l’unicità del Santuario di Javorca quando lo ha inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Tra l’altro, questo santuario vicino a Tolmino è il punto più importante dell’itinerario storico conosciuto come Sentiero della Pace.
Si tratta di un bellissimo percorso che collega il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale dalle Alpi all’Adriatico distribuito in decine di località.
Il Santuario di Javorca – Chiesa dello Spirito Santo
Il magnifico Santuario di Javorca – Chiesa dello Spirito Santo, sorge su una dolce collina nel cuore della Valle Tolminka, dove scorrono le acque dell’importante fiume sloveno che le da il nome.
È un luogo di pace, preghiera e silenzio, costruito in ricordo dei militari austro-ungarici caduti sul fronte Isontino tra il 1915 e il 1917, nel campo di battaglia di Tolmino.
La struttura del Santuario di Javorca è stata concepita dal luogotenente Remigius Geyling, noto artista viennese, mentre le opere edili furono affidate alla direzione di un sottotenente ungherese.
Il santuario è stato edificato in tempi record, otto mesi esatti, tra l’1 Marzo e l’1 Novembre 1916, nel pieno del conflitto.
È stata realizzata proprio dalle abili mani dei mastri artigiani, arruolati nell’esercito austro-ungarico, che lavorarono senza sosta aiutati da molti volontari.
La scelta fu quella di realizzare la parte inferiore della struttura e le mura in pietra, mentre la parte superiore in legno pregiato.
Il contesto che lo accoglie il Santuario di Javorca è magnifico. Spicca su una piccola altura artificiale creata proprio per ospitarlo sulla sommità, ed è circondata dai pascoli.
Sullo sfondo le possenti montagne che sono state teatro delle battaglie. Oggi le vedi belle, e al solo guardarle ti regalano una sensazione di relax e tranquillità.
Mentre durante la Prima Guerra Mondiale erano cosparse del sangue e dei corpi dei soldati morti in battaglia, tra i quali molti nostri concittadini che hanno combattuto tra le fila dell’Esercito Italiano.
Dalla terrazza panoramica del Santuario di Javorca vedi con chiarezza la maestosa vetta Rdeči rob (Ciglione Rosso), così come l’affascinante versante montuoso di Bohiji e Tolmino.
All’esterno, prima di accedere alla terrazza, e da lì al cuore del santuario, vedi gli stemmi delle 18 regioni che costituivano l’Impero Austro-Ungarico, insieme a quelli di Fiume e di Trieste.
La facciata ha uno stile delicato, e il mio sguardo è stato subito catturato dal campanile con l’orologio solare, la stemma della monarchia e la scritta Pax, a ricordare la finalità di questo luogo.
Se l’esterno del Santuario di Javorca è bellissimo, l’interno a vano unico lascia letteralmente a bocca aperta, per la sua eleganza semplicità, ma soprattutto per la sue valenza simbolica.
Vedi l’elemento commemorativo più emozionante alle pareti. Si tratta di un gigantesco libro costituito da pagine in legno, che si possono sfogliare.
Questo libro speciale accoglie elenco dei nomi incisi nel fuoco dei 2.565 soldati austro-ungarici caduti in battaglia, che trovi ordinati secondo la gerarchia militare austro-ungarica.
Se vuoi far visita ai soldati citati nel libro commemorativo del Santuario di Javorca devi recarti al cimitero della graziosa località di Loče, a pochi chilometri da Tolmino.
L’armonia di forme, colori, decorazioni e oggetti all’interno di questo luogo sacro vicino a Tolmino è assoluta, un vero toccasana per lo spirito.
Tanto dipende dal sapiente uso dello stile secessione scelto per decorare i muri, dove spiccano i colori nero e blu, accostati ai fini elementi bianchi e color oro.
L’altare del Santuario di Javorca è semplice, coerente con il luogo. In ognuno dei suoi lati c’è l’immagine dello Spirito Santo accostata a quella di un imponente angelo dipinto.
Un dettaglio che mi ha colpito molto è la parte lignea del tabernacolo, che sfoggia magnifici intagli di una Croce e degli angeli in ginocchio. Opera di Anton Perathoner, intagliatore di brigata.
Non è un caso che, mentre imperversava la furia bellica, il Santuario di Javorca è diventato il rifugio di soldati di tutte le religioni, per dimenticare almeno momentaneamente gli orrori della guerra.
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Cosa fare nella Valle Tolminka
Il Santuario di Javorca non è l’unico motivo per visitare la bellissima Valle Tolminka a pochi chilometri da Tolmino e delle altre località della Valle dell’Isonzo.
Questa bella valle della Slovenia è innanzitutto ricca di racconti e vicissitudini che si riferiscono al periodo della Prima Guerra Mondiale.
Costituiva infatti il retroterra delle truppe austro-ungariche, ed era cosparsa da numerose baracche, officine militari, e bunker.
Trovi uno di questi proprio vicino alla salita che bisogna fare per arrivare al Santuario di Javorca. È aperto, e ci puoi entrare per ispezionarlo, anche se ti serve una torcia o la luce del telefonino.
In realtà un pò più avanti ne trovi altri due, anche questi riconoscibili dalla possente struttura in calcestruzzo e la tipica forma a cupola.
Tra le vicissitudini più tragiche che ha coinvolto questo territorio della Slovenia non si può dimenticare la tragica battaglia che ebbe luogo nell’Agosto 1944.
In questo scontro della Seconda Guerra Mondiale l’esercito tedesco sterminò la brigata partigiana di Simon Gregorčič sulle alpi di Sleme e Mali Stador.
I bunker si trovano nella zona della Malga Polog, dove si produce lo squisito formaggio di Tolmino. Se visiti il Santuario di Javorca in estate, la troverai sicuramente aperta.
Ti consiglio di visitarla per conoscere il metodo artigianale usato per produrre il formaggio, ma anche per acquistarlo, visto che è davvero squisito.
Oltre alla Malga Polog, vicino al Santuario di Javorca ce ne sono diverse altre, meno conosciute ma non per questo poco interessanti, Le trovi più avanti, lungo i tanti sentieri che puoi fare a piedi o in mountain bike.
Non rinunciare a fare qualche escursione di trekking nei dintorni del Santuario di Javorca, perché il panorama che ti regala questa valle è semplicemente magnifico.
Come arrivare al Santuario Javorca da Tolmino
Arrivare al Santuario di Javorca da Tolmino è semplice, e puoi decidere se andarci a piedi o in macchina.
Se ti piace camminare ti consiglio di andarci a piedi, dato che il percorso si sviluppa lungo una strada pianeggiante di circa sette chilometri immersa nel bosco.
Devi raggiungere la Chiesa di San Pietro (Cerkev Sv. Peter), proprio dove c’è il cartello che indica la fine della frazione di Sottolmino (Zatolmin). Da lì, per raggiungere il Santuario di Javorca ci impieghi meno di due ore.
A questi sette chilometri ne devi aggiungere più o meno altri tre dal centro di Tolmino, ma se sei abituato a camminare non farai nessuna fatica, anche perchè la strada è ombreggiato e pianeggiante.
La strada per il Santuario di Javorca è aperta anche alle macchine e ai camper. Ma attenzione, perchè costeggia la montagna, è asfaltata solo all’inizio, e in generale molto dissestata.
Tra l’altro, ha molte curve strette, e le protezioni sono quasi del tutto assenti. Non voglio scoraggiarti a farla in auto, ma ci devi aggiungere anche la presenza di grosse pietre in mezzo alla carreggiata.
Devi andare pianissimo, e secondo me ci vogliono 40 minuti per arrivare al Santuario di Javorca, ma non avendola fatta non so quantificare esattamente il tempo.
All’arrivo trovi un parcheggio sull’erba proprio all’inizio della strada che devi fare a piedi per raggiungere il santuario. Per fare quest’ultimo tratto ci vogliono circa 20-30 minuti.
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