Isola in Slovenia: il borgo dei pescatori perla dell’Istria

Isola nell’Istria slovena, tra Capodistria e Pirano, è un grazioso antico borgo di pescatori che con il passare del tempo ha mantenuto tutta la sua autenticità legata al mare a alla pesca. Il minuscolo e affascinante centro storico di Isola si sviluppa attorno al mandraccio e al lungomare. Passeggiando per le strette vie contornate da case in tipico color pastello puoi ammirare gli edifici storici perfettamente conservati, molti dei quali hanno la tipica impronta veneziana. A questi si alternano piccole e incantevoli gallerie, atelier di artisti locali, ed eleganti wine-bar, che contribuiscono a donare al centro di Isola una raffinata eleganza. Isola con il sole brilla e risplende, mentre con il cielo plumbeo regala un’atmosfera affascinante, quasi surreale. La stessa che trovi al tramonto, quando le sfumature rossastre del cielo che si riflettono sul mare la rendono incredibilmente romantica

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Oggi è il 30 Settembre 2024 e sto continuando il mio viaggio in Slovenia in camper cominciato solo un paio di giorni fa in Istria, con la visita di Capodistria.

Ho attraversato la frontiera con la Slovenia a Muggia, vicino a Trieste, e in pochissimi chilometri ho raggiunto Ancarano (Ankaran). E da lì Capodistria, in meno di venti minuti.

Mi fermerò in Slovenia più di un mese, e conto di vedere molto di questa bellissima terra. Anche gli angoli meno conosciuti.

Un mese sembra tanto, ma in realtà, quando si viaggia, è un tempo che vola via velocemente. Spero comunque di riuscire a fare almeno le tappe che ho programmato prima della partenza, ma anche di più.

Con la mia lunga esperienza di viaggiatore, ho imparato che l’idea originaria di viaggio si modifica quasi sempre con l’aggiunta di posti meravigliosi che si scoprono durante il tragitto.

Spesso sono luoghi che conosci casualmente, mentre ci passi per raggiungere la tua prossima meta.

Altre volte li trovi ascoltando i suggerimenti dei locali con i quali ti metti a fare quattro chiacchiere. Questo è uno dei miei passatempi preferiti quando viaggio.

In un modo o nell’altro, quando viaggio vivo sempre degli splendidi fuori programma, che spesso sono anche le esperienze che mi lasciano i ricordi più belli.

Il bello di viaggiare in modo totalmente libero come faccio io sta proprio nella possibilità di cambiare l’itinerario del viaggio strada facendo.

Questa è la ragione per la quale faccio la maggior parte dei miei viaggi in camper, rigorosamente da solo, oppure con mia figlia durante le vacanze scolastiche.

E quando viaggio in paesi lontani in aereo, compro solo il biglietto di andata e ritorno. Per la prenotazione di hotel o di ostelli decido giorno per giorno.

Chiusa parentesi, torno al mio viaggio in Slovenia. Vista Capodistria l’altro giorno, ieri e oggi ho visitato Isola (Izola), meraviglioso borgo che ti racconterò in questo articolo.

Domani e dopodomani mi fermerò ancora in Istria per conoscere Pirano (Piran), che gli amici dicono essere uno dei must della Slovenia.

Conto però di riuscire a visitare anche le saline di Siccole vicino a Pirano, che sono le più grandi della Slovenia. E con queste anche le saline di Strugnano, equidistanti da Isola e Pirano.

Se ce l’ho fatta te ne accorgerai, dato che scriverò sicuramente scritto un articolo con il racconto della mia esperienza.

E per conoscere le mie tappe ed esperienze slovene successive all’Istria, ti suggerisco di tornare spesso a visitare il blog.

L’antico villaggio di pescatori di Isola

Isola è un bellissimo borgo che si è sviluppato nel tempo senza dimenticare la sua antica tradizione legata al mare e alla pesca.

Anche se lo intuivo, una breve ricerca mi ha confermato che questa cittadina dell’Istria slovena si chiama Isola perché era effettivamente un’isola, disabitata fino all’alto medioevo.

Il canale che la separava dalla terraferma è stato arginato solo durante il periodo della dominazione austriaca.

Puoi immergerti subito nell’anima marinara di Isola vivendo il racconto che ne fa Isolana – la casa del mare, nel cuore del centro, attraverso video, fotografie, e la riproduzione in scala ridotta di un’antico veliero.

Ma anche visitando lo squero di Isola, dove erano costruite manualmente le barche in legno usate soprattutto per la pesca.

Il centro storico di Isola è costituito da una manciata di viuzze che, salvo qualche rara eccezione, sono rimaste uguali a com’erano decenni fa. Forse addirittura a secoli fa.

Come spesso succede nei borghi dei pescatori, anche qui a Isola la maggior parte delle case sono a un piano, massimo due, spesso dipinte nei tradizionali colori pastello.

La struttura del borgo è quella tipica del villaggio di pescatori che si è sviluppato attorno al vecchio porto circolare, il mandracchio, che a Isola trovi davanti a Piazza Grande.

Passeggiando per Isola noterai che l’architettura di molti edifici è influenzata dalla dominazione veneziana, testimoniata anche dai molti inequivocabili simboli sparsi per le vie.

Dal mandracchio comincia il lungo camminamento lambito dagli scogli che porta al più estremo dei quattro fari. Questo delimita un lato della bocca di porto della bellissima Marina di Isola.

A pochi passi dal mandracchio inizia anche il corto ma incantevole lungomare pedonale di Isola, che arriva fino alla spiaggia Delamaris.

È una bellissima passeggiata di nemmeno un chilometro in riva al mare delimitata dagli scogli e delle piccole spiacce ghiaiose da un lato, e da prati con alberi dall’altro.

Ovviamente sul lungomare ci sono alcuni locali, ma ben mimetizzati tra gli alberi. La loro semplice struttura in legno si armonizza perfettamente con il contesto, rendendoli quasi invisibili.

Non sono uno da beach bar, ma il caffè alla mattina, o l’aperitivo alla sera in uno di questi locali che si affacciano sul mare di Isola, equivalgono a una piccola grande esperienza.

Sicuramente le spiagge di Izola non sono le migliori per rilassarsi e prendere il sole, ma nel complesso mi sono piaciute molto, perché molto intime e silenziose.

Il momento migliore per andarci è di sera, all’ora del tramonto. L’atmosfera che regalano le tonalità rossastre del cielo, con il loro riflesso sull’acqua del mare, sono semplicemente impagabili.

Tra l’altro, il fondale ghiaioso rende il mare di Izola limpidissimo, e regala il dolce suono dell’acqua che si fa strada tra i sassi.

Un brusio molto simile a quello del mare della Liguria, che senti soprattutto sulla spiaggia dell’incantevole borgo di Camogli.

La trasparenza dell’acqua lungo la costa di Isola diventa progressivamente azzurro, poi blu, sempre più intenso mentre fai scivolare lo sguardo sull’acqua verso l’orizzonte. Puro piacere per gli occhi.

Isola in Slovenia è bellissima. Nelle giornate di vento e sole è avvolta in una magica luce che la fa brillare, mentre con il cielo plumbeo è emozionante. Oserei dire addirittura surreale.

Ho avuto la fortuna di viverla in entrambe queste condizioni, e penso che le polaroid che ho scattato nella mia mente non sbiadiranno mai, perché saranno ben custodite nei cassetti della mia memoria.

Isola è anche raffinata e silenziosa. Voglio spiegarti meglio questi due aggettivi che uso per definirla.

È raffinata non nel senso di lussuosa. Lo è perché la semplicità e l’autenticità che sprigiona la rendono elegante. Semplice eleganza che contraddistingue anche i turisti che la frequentano.

E silenziosa. Un pò perché è nel carattere degli sloveni esserlo, ma soprattutto perché le persone raffinate non gridano, tendono a fare poco rumore, e non sporcano.

La pulizia che ho trovato a Isola, ma anche a Capodistria e ad Ancarano, e che quasi sicuramente troverò in tutta la Slovenia, mi lascia sbalordito.

Isola in Slovenia è una prova concreta che il significato della frase “il bello attira il bello”, non è solo un modo di dire.

Lo noti anche da come sono curati parchi disseminati per la città: semplicemente adorabili. Sono i luoghi ideali per fare una pausa rilassante e riprendere le energie.

Tra tutti il più bello è soprattutto il giardino botanico, che ospita piante sempreverdi molto profumate.

Dal giardino botanico di Isola parte il sentiero verso Punta Gallo, con il faro, e una meravigliosa vista su mare e montagne.

Questo è anche il luogo preferito dagli abitanti di Isola per trovare un pò di fresco durante le caldissime giornate estive.

Cosa farai quando sarai in Slovenia?

Cosa ti consiglio di vedere mentre passeggi per Isola

Isola è talmente piccola che è impossibile perdersi. Il modo migliore per visitare il suo centro è inoltrarti nelle sue strette vie dal lungomare o dal mandracchio, e lasciarti guidare dall’istinto.

Anche senza cartina, in un paio d’ore scarse lo avrai sicuramente percorso tutto. Pausa caffè al bar compresa.

Se invece vuoi sapere quali sono gli edifici storici di Isola, per visitarli, ti serve una mappa. La trovi all’ufficio del turismo (TIC Izola), in Riva del Sole (Sončno Nabrežje), al civico 4.

Io ci sono stato ieri mattina, e ne ho approfittato per una lunga chiacchierata con la ragazza al desk.

È stata davvero molto gentile e simpatica, ed è stata una delle poche persone in Istria che si è sforzata di parlare con me in italiano.

Non perchè non lo capiscono, ma perché non lo vogliono parlare. Le due cose sono ben diverse, ed è un atteggiamento che deriva da ovvie ruggini tra i due paesi.

La ragazza dell’ufficio informazioni turistiche di Isola mi ha anche dato un sacco di informazioni utili per visitare l’Istria, oltre agli orari dell’autobus da Isola a Pirano, e viceversa.

Ti anticipo che parcheggiare auto e camper a Pirano è molto complicato e costoso. I parcheggi sono tutti a pagamento, e pochi.

Per questa ragione è molto meglio andarci in autobus da Isola o da Capodistria, soprattutto se decidi di visitarla in giornata.

By the way…ritorniamo alla visita al centro storico di Isola mappa alla mano. Puoi visitare i luoghi storici che ospita nell’ordine che preferisci. Come hai capito, sono tutti vicinissimi tra loro.

Mentre cammini per le vie del centro di Isola, soprattutto in via Lubiana e in via Capodistria, noterai anche tanti piccoli atelier e gallerie d’arte che espongono pezzi molto interessanti.

L’ingresso è libero, quindi puoi entrare a dare un’occhiata senza impegno, ed eventualmente scegliere qualche pezzo da portare a casa come ricordo di Isola. Se sei fortunato puoi anche trovare gli artisti al lavoro.

Hai bisogno di qualche punto di riferimento? A me è piaciuta soprattutto la Galleria DRAT della designer Sandra Kocjančič, ma anche Art3B di Eduard Belsky.

Di gallerie d’arte a Isola ce ne sono tante altre. La foto qui sotto è una mappa che ti consiglio di conservare sullo smartphone e tenere con te quando deciderai di visitare il borgo.

– Palazzo del Podestà e Chiesa di Santa Maria d’Aliento

Quattro passi dal mandracchio fino a imboccare Via Giuseppe Verdi, e ti trovi quasi subito davanti all’antico edificio che fu il Palazzo del Podestà.

Anche se adesso non è messo molto bene dal punto di vista estetico, Palazzo del Podestà a Isola è uno dei simboli storici più importanti della cittadina.

Il leone alato sulla facciata del Palazzo del Podestà è infatti testimonianza tangibile della potenza che esercitava la Repubblica di Venezia anche sull’Istria.

L’origine di questo edificio storico di Isola non è certa, e poco importa. Quello che però si sa con sicurezza è che era presente già nel 1253, dato che lo menziona una fonte scritta di quell’anno.

In origine questo palazzo storico di Isola era in stile gotico, ma è nei secoli è stato ristrutturato più volte, fino ad assere l’attuale stile barocco nel corso del XVII secolo. Per la precisione nel 1603.

Per molti anni ospitò gli uffici del Comune di Isola, ed è notizia di questi giorni che sarà ristrutturato per diventare un riferimento per il panorama culturale cittadino.

Pare che entro il 2025 l’antico Palazzo del Podestà diventerà un polo informativo per i turisti, oltre a museo e polo espositivo, per la promozione della storia e della cultura locale.

Un lato di Palazzo del Podestà si affaccia sul mandracchio, un altro lo collega alla Chiesa di Santa Maria d’Alieto attraverso un corridoio.

palazzo podesta isola slovenia

Tra l’altro, la cosa curiosa è che l’antico Palazzo del Podestà di Isola dispone anche di una particolare sala che consentiva di assistere direttamente alla Santa Messa.

Se la trovi aperta, ti consiglio di visitare Santa Maria d’Aliento, la chiesa più antica di Isola, dedicata all’Assunzione.

E se è chiusa mi hanno detto che è possibile chiedete la chiave al Manzioli Wine Bar, a pochi passi di distanza.

Non ho mai sentito da nessun’altra parte che per visitare una chiesa chiusa occorre chiedere le chiavi ad un bar. Da che mondo è mondo le chiese vengono chiuse dai parroci o dai sagrestani.

Questa bella chiesa di Isola ha un’architettura tipica dell’epoca romana, che suggerisce la costruzione nella seconda metà dell’XI secolo.

Se riesci a visitarla all’interno trovi tre altari, semplici ma molto fini nelle decorazioni, e un coro in legno.

Bellissimo è il grande organo costruito dal maestro Petar Nakič che, a dispetto del cognome, è stato uno dei più bravi organari veneti.

La caratteristica che più delle altre mi ha colpito di questa chiesa di Isola è la peculiare pianta ottagonale e il soffitto arcuato a forma di croce.

– Piazza e Palazzo Manzioli, Palazzo Lovisato

Ricordi che ti ho appena detto che se trovi la Chiesa di Santa Maria d’Aliento chiusa puoi chiedere la chiave al Manzioli Wine Bar?

Già che ci sei, fermati in questo bar di Isola a bere qualcosa perchè ha i tavolini sulla bella Piazza Manzioli, dalla quale ha preso in prestito il nome.

Vale la pena dare un’occhiata a Piazza Manzioli, molto carina nella sua estrema semplicità. Piccola e graziosa sono gli aggettivi che secondo me la definiscono meglio.

Oltre alla Chiesa di Santa Maria d’Aliento, questa piazza di Isola ospita (sul lato opposto) altri due edifici storici affiancati. Sono Palazzo Manzioli e Palazzo Lovisato.

Li distingui facilmente dato che sulla facciata di Palazzo Lovisato c’è una targa in marmo con un’iscrizione che ricorda che in quella casa nacque il matematico e geologo Domenico Lovisato.

Sono sincero, non lo avevo mai sentito nominare, ma da quanto c’è scritto pare che sia un orgoglio istriano, in quanto professore in importanti università europee.

piazza manzioli isola

Ma anche patriota molto caro a Garibaldi per il grande coraggio che ha dimostrato sui campi di battaglia.

Di Palazzo Manzioli si sa che è uno degli edifici più antichi di Isola. E non è un caso che abbia dato il nome alla piazza sulla quale si affaccia.

Si tratta di un tipico esempio di casa borghese in finissimo stile gotico-veneziano, è stato costruito nel 1470, e oggi è sede della Comunità Italiana a Isola. Ma è anche sede di importanti mostre.

Palazzo Manzioli a Isola prende il nome da un suo famoso sindaco, Tommaso Manzioli, che all’epoca diede un contributo determinante alla costruzione del mandracchio.

Questi due palazzi in Piazza Manzioli furono restaurati totalmente nel 2003. Il restauro ha riportato alla luce i resti della bellissima villa romana che un tempo occupava il loro posto.

8 fantastiche escursioni in giornata ai must della Slovenia da Isola

Isola è un’ottimo punto di partenza per escursioni in giornata alla scoperta dei must della Slovenia. Qui ti propongo quelle che mi sono piaciute di più. Anche queste sono proposte da GetYourGuides e Civitatis. Tutte semplicemente fantastiche!

– Palazzo Besenghi degli Ughi e Palazzo Zanon

Se ti piace lo stile barocco non puoi perderti la visita ad altri due bellissimi palazzi storici di Isola. Sto parlando di Palazzo Besenghi degli Ughi e di Palazzo Zanon.

Il bellissimo Palazzo Besenghi degli Ughi è uno dei must se decidi di visitare Isola, e il motivo è molto semplice.

Si tratta infatti di uno dei monumenti del tardo barocco meglio conservati tra quelli che trovi in Slovenia.

Oltretutto, Palazzo Besenghi degli Ughi è considerato quasi all’unanimità uno degli edifici più belli dell’intero litorale istriano.

Questo elegante palazzo di Isola fu costruito tra il 1775 e il 1781 all’architetto milanese Filippo Dongetti, e prende il nome dalla benestante famiglia istriana Besenghi, i proprietari.

Palazzo Besenghi degli Ughi si sviluppa su tre piani, e la sua imponenza è amplificata dalla poca distanza che lo separa dagli edifici dall’altra parte della stretta via che lo ospita.

Sulla facciata si aprono diciotto finestre, sei per ogni piano. Sono molto graziose dato che le persiane in legno sono incorniciate da una fine decorazione in stucco.

Le sei finestre al piano terra sono diverse dalle altre. Sono infatti protette da un’inferriata in ferro di colore azzurro, finemente lavorata e decorata.

palazzo besenghi degli ughi

Che ne dici di dare un’occhiata alla foto di Palazzo Besenghi degli Ughi che ho inserito qui sotto? Bellissimo vero?

Sarai sicuramente d’accordo con me sul fatto che le inferriate azzurre donano un tratto molto distintivo e peculiare alla sua struttura, rendendola più morbida e armonica.

A volte sono proprio i dettagli a fare le grandi differenze. E questo palazzo storico a Isola ne ha un altro: il bellissimo leone di pietra del XIII secolo che vedi sull’angolo.

Questo leone è molto più antico del palazzo. È venuto alla luce durante la costruzione sotto la vestigia dell’edificio che si trovava al suo posto.

Oggi Palazzo Besenghi degli Ughi ospita la sede della Scuola di Musica di Isola. È però anche usato come location per la celebrazione di molti matrimoni.

Fai pochi passi da questo bellissimo palazzo e ti ritrovi in via Via Krpan, dove trovi Palazzo Zanon, un’altra bellissima testimonianza del barocco a Isola.

Fu costruito su richiesta del mercante isolano Barba Nane Zanon dagli stessi costruttori che lavorarono su Palazzo Besenghi degli Ughi.

– La Chiesa di San Mauro sul punto più alto di Isola

Ancora qualche decina di metri in salita, e dal bellissimo Palazzo Basenghi degli Ughi arrivi al punto più alto del centro storico di Isola.

Qui ti aspetta la bella Chiesa di San Mauro, edificata nel 1547 al posto di un’altra di dimensioni minori risalente a circa un secolo prima.

Questa chiesa di Isola è carina, ma decisamente meno bella di Santa Maria d’Aliento. Il suo stile architettonico è un misto tra rinascimentale e barocco.

L’interno è invece totalmente barocco, e ospita diversi elementi. Prima di tutto dieci graziosi altari, ma senza elementi di particolare pregio artistico.

chiesa san mauro isola

Davvero interessanti sono invece i grandi dipinti, tra i quali alcuni che risalgono al XV secolo, così come il grande organo della fine del Settecento.

Molto più bello della chiesa è secondo me il campanile costruito nel 1585 in pietra d’Istria che trovi davanti.

L’antico campanile di Isola è alto circa 39 metri. Se chiedi le chiavi al parroco puoi entrare e salire la scala di 99 scalini che ti porta al meraviglioso punto panoramico sulla sommità.

Senza ombra di dubbio il campanile della Chiesa di San Mauro è il luogo migliore per ammirare dall’ alto il centro di Isola e la sua Marina. Il tuo sguardo arriverà però fino all’altissima scogliera di Strugnano.

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– Le ex fabbriche di lavorazione del pesce Delamaris e Arrigoni

Come è naturale, e come ho già sottolineato, il passato della cittadina istriana è intimamente legato alla pesca.

Quello che probabilmente ancora non sai è che Isola era importante anche per la lavorazione e conservazione del pesce in latta. Questa attività è iniziata durante il periodo di dominazione austriaca.

Già dalla fine dell’Ottocento, quando questo il settore era molto fiorente, a Isola erano presenti le fabbriche di due colossi: la Delamaris e la Arrigoni.

Oggi le ex fabbriche sono un’importante esempio di archeologia industriale che vale la pena vedere almeno dall’esterno, dato che non ci si può entrare.

La lavorazione del pesce a Isola è infatti un aspetto che ha influenzato l’economia, la cultura e la società istriana di ieri e di oggi.

Ti racconto una interessante curiosità. Le fabbriche della lavorazione del pesce a Isola assumevano quasi solo giovani donne, attratte dalla possibilità guadagnare soldi per la propria dote.

Quasi sempre, dopo aver trovato marito, lasciavano la fabbrica per dedicarsi alla crescita dei figli e alla vita familiare.

Dinamiche simili a quelle che hanno interessato le Valli di Comacchio in Emilia Romagna con l’inscatolamento dell’anguilla nella Manifattura dei Marinati.

peschereccio biser isola

L’ex fabbrica Delamaris si trova alla fine del lungomare di Isola, non troppo distante dallo storico cantiere navale Due Ottobre.

Qui per molti anni si costruirono e ripararono navi di ogni tipo, altra testimonianza di archeologia industriale.

La grande fabbrica Delamaris fu eretta nel 1879, e per diversi decenni ha garantito posti di lavoro a gran parte della popolazione di Isola. Dopo molti cambi di proprietà, oggi opera a Pivka.

Se vuoi vedere quello che rimane dell’ex fabbrica Arrigoni devi invece dirigerti fuori dal centro storico di Isola, verso Dantejeva ulica, e cercare con lo sguardo il grande camino in mattoni.

A pochi chilometri dall’ ex fabbrica Arrigoni, vicino al Parco Archeologico San Simone, trovi invece il peschereccio Biser.

È il vecchio peschereccio che per molti anni ha fatto parte della flotta dell’ex Delamaris, in ottime condizioni, placidamente adagiato fuori dal mare.

Pochi anni fa l’azienda lo ha restaurato perfettamente, ed è diventato patrimonio culturale di Isola e dell’Istria. È infatti uno dei simboli più importanti della storia della pesca isolana.

– L’ex stazione ferroviaria della Parenzana

Un altro simbolo della storia di Isola è senza dubbio l’ex stazione ferroviaria della linea a scartamento ridotto che collegava Trieste a Parenzo, in Croazia, passando per la Slovenia.

Questa linea era chiamata Parenzana (Porečanka), era lunga 123 chilometri, aveva 35 stazioni, ed è stata attiva dal 1902 al 1935.

Se visiti Trieste e vuoi scoprire la storia di questa importantissima ferrovia che collegava Italia, Slovenia e Croazia, ti consiglio di visitare il bellissimo Museo Ferroviario.

Ti invito a dare un’occhiata all’ex stazione ferroviaria di Isola, soprattutto per la sua importanza culturale e sociale.

Ma ne approfitto per farti sapere che il tragitto della Parenzana è stato ristrutturato, e trasformato in un lunghissimo e bellissimo percorso pedonale e ciclabile.

Hai capito bene! Grazie alla Parenzana oggi puoi andare da Trieste a Parenzo a piedi oppure in bicicletta.

In pochissimi anni la Parenzana è diventata un must soprattutto per gli appassionati di bici di tutta Europa, che la percorrono tutta, oppure solo una parte.

La Parenzana collega 18 località nei tre paesi, e lungo il percorso puoi ammirare bellissimi panorami e fare esperienze di diverso tipo, tra le quali molte culturali.

Cosa non devi perderti nei dintorni di Isola

Hai terminato la visita del bellissimo borgo storico di Isola? Non te ne andare perchè adesso è arrivato il momento per visitare i suoi bellissimi dintorni.

A pochissimi chilometri dal centro di Isola ci sono luoghi naturali e culturali che devi assolutamente conoscere. Così come punti dai quali puoi anche semplicemente goderti il meraviglioso panorama.

Uno di questi must dei dintorni di Isola è il Il parco naturale di Strugnano, con le sue saline e con la bellissima falesia alta 80 metri.

Ti parlerò di questo parco naturale ai margini di Isola in un articolo dedicato, perché voglio raccontartelo nel dettaglio. Quando sarà finito, qui troverai il link per leggerlo.

– Il Belvedere di Isola e gli altri punti panoramici

Comincio proprio dai punti panoramici vicino a Isola. Quello che mi è piaciuto di più è il magnifico Belvedere (Belvederska višta) che trovi sulla strada verso le saline di Strugnano, giusto un paio di chilometri dopo Isola.

Devi assolutamente andare al Belvedere visto che da lì hai una meravigliosa visita di Isola che arriva fino al meraviglioso Golfo di Trieste.

Prepara la tua macchina fotografica, o lo smartphone per magnifici selfie che faranno morire d’invidia i tuoi amici.

C’è un parcheggio dove si trova quasi sempre posto, e qualche panchina per godersi il panorama. Io ne ho approfittato per far decollare il drone e immortalare la splendida Isola dall’alto.

belvedere di isola

Non devi perderti nemmeno il punto panoramico VištaPodbelvo, vicino alla spiaggia Pod Belvederjem. Da qui hai una bellissima vista della Marina di Isola all’ombra dei pioppi.

Sei a Isola e vuoi ammirare il tramonto in tutto il suo splendore? Raggiungi la scogliera di Strugnano fino al punto VištaBeleSkale, e avrai una bellissima vista sulla spiaggia Rocche bianche (Bele skale) e sulla cittadina.

Prima ti ho parlato della Parenzana. Sul percorso, a pochissimi chilometri dal centro di Isola, trovi il punto panoramico VištaParenzana. Ci arrivi facilmente in bici.

– La spiaggia tra Isola e Capodistria dove è affondato il Rex

Sulla strada tra Isola e Capodistria, che è dedicata esclusivamente a passeggiatori, ciclisti, sportivi, trovi un tratto di spiaggia che merita di essere visitata.

Non te lo sto suggerendo perchè è particolarmente bella. Attenzione, non sto dicendo che è brutta. Ma è uguale a tutte le altre spiagge di Isola.

Quello che la rende differente è il suo collegamento ad un’importante evento storico. Nello specchio d’acqua antistante è affondato il leggendario Rex.

Immagino che tu abbia almeno sentito nominare il Rex, visto è stato il più grande e veloce transatlantico per il trasporto passeggerei in servizio durante gli anni Trenta.

Un indiscusso orgoglio dell’industria navale italiana che misurava 40 metri d’altezza, aveva 12 ponti, e poteva trasportare 2.000 passeggeri.

Il Rex fu affondato proprio davanti a questa spiaggia tra Isola e Capodistria durante la Seconda Guerra Mondiale dagli aerei degli Alleati.

La nave stava arrivando in quella che allora era ancora Jugoslavia nel tentativo di nascondersi dal loro possibile bombardamento di Trieste.

A causa di errori di calcolo, o forse per pura negligenza nell’esecuzione delle manovre di avvicinamento alla costa, i rimorchiatori che lo trainarono lo fecero arenare a 200 metri dalla costa.

Nel mare tra Isola e Capodistria, totalmente alla scoperto e inerme, l’8 Settembre 1944 fu facile bersaglio per gli aerei degli Alleati che lo bombardarono con ben 123 razzi. Il Rex bruciò per i quattro giorni successivi.

Il colpo di grazia arrivò con un secondo attacco portato a termine dagli Alleati con i siluri, che lo fecero inclinare sul lato sinistro, e lo portarono al definitivo affondamento.

Alla fine del conflitto mondiale il relitto del Rex rimase nelle acque territoriali jugoslave. Il costo per un eventuale recupero sarebbe stato troppo costo, quindi fu demolito sul posto tra il 1947 e il 1958.

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