Il lago di Bled ai margini del Parco Nazionale del Triglav è uno dei luoghi più emblematici della Slovenia, e meta di migliaia di migliaia di turisti nazionali e internazionali. Dalle sue acque sorge come per magia la suggestiva isola di Bled, che si raggiunge dal lungolago con la pletna, la tipica imbarcazione a remi molto simile ad una gondola veneziana. Affacciato sul lago, in posizione panoramica su uno sperone di roccia, c’è il castello di Bled dell’anno Mille, che contiene diversi luoghi di interesse storico e culturale, tra i quali l’interessante museo che racconta la storia della cittadina slovena
Hai presente quando sei in procinto di visitare il luogo che sei ansioso di conoscere da tanto tempo? Le tue aspettative sono altissime, e non vedi l’ora di arrivarci.
È proprio quello che è successo a me prima di arrivare nella blasonata Bled in Slovenia. Anche perché ho letto cose meravigliose sul suo castello, sul suo lago, e sulla minuscola isola che ospita.
Tra l’altro, anche diversi amici che già ci erano stati mi hanno decantato questa cittadina, assicurandomi che non potevo andarmene dalla Slovenia senza visitarla perché è un angolo di paradiso.
In effetti, dato che è stata candidata a diventare una delle “Nuove Sette Meraviglie del Mondo”, non avevo alcun dubbio sul fatto che Bled fosse un must della Slovenia.
Purtroppo devo dirti che quando l’ho visitata dopo essere stato nella Valle dell’Isonzo, il mio sogno si è infranto. Mi spiego meglio perché ho paura che tu mi possa fraintendere.
Non è che Bled in Slovenia non sia carina. Certo che lo è, non sono qui per metterlo in dubbio. Ma non è nulla di eccezionale, di imperdibile. È una località carina come ce ne sono tante altre nel mondo.
E aggiungo che durante il mio lungo viaggio in Slovenia ho visto tanti posti molto meno famosi di Bled, e decisamente più belli.
La cittadina slovena di Bled si trova ai margini del magnifico Parco Nazionale del Triglav, che gli regala un affascinante sfondo panoramico fatto di alte vette.
Ma la città in se stessa non dice niente, è assolutamente anonima, compreso il lungolago che coincide con il suo centro.
Non farai fatica a notare anche da solo che il lungolago di Bled si è totalmente sviluppato per accogliere le decine di migliaia di turisti, europei e non, che la visitano tutti gli anni.
Un’accozzaglia di ristoranti, bar e locali senza personalità che si alternano a negozi di souvenir dozzinali che non hanno niente a che fare con la tradizione slovena.
Questo panorama un pò desolante si estende anche alle strade vicine che collegano il lungolago con il resto della cittadina di Bled, dove però non trovi nient’altro che valga la pena conoscere.
E, ciliegina sulla torta, due giganteschi alberghi con una struttura in cemento talmente imponente e sgraziata da essere un pugno nell’occhio.
Al netto di questo, il lago di Bled è invece molto suggestivo, così come lo è la minuscola isola che accoglie più o meno al centro.
Bello anche l’antico castello di Bled che domina il lago dalla sommità di un’altura. Tra poco ti racconterò la sua storia e cosa ci trovi.
Sto visitando Bled mentre è autunno, la prima settimana di Ottobre 2024 per la precisione, e la luce è quella autunnale, di certo più spenta e triste di quella primaverile o estiva.
A me è piaciuto il lago di Bled in questa stagione, dato che la mattina presto è avvolto da una leggera nebbia che sale fino al castello, e che rende l’atmosfera molto romantica.
Se invece decidi di visitarlo con la luce calda che regalano le lunghe giornate della tarda primavera e dell’estate, ti sembrerà sicuramente più bello, e la sua acqua più luminosa.
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Il lago di Bled e la suggestiva isola
L’isola di Bled appare bellissima e misteriosa quando la vedi da lontano adagiata quasi al centro del lago. Ed è naturale domandarsi il perché la natura abbia deciso di regalarle quella splendida posizione.
Per raggiungerla ho deciso di prendere la pletna, che è la barca tradizionale di Bled, costruita da artigiani locali fin dal 1590. Oggi sul lago di Bled ce ne sono solo 23, e le puoi trovare solo qui.
Il fondo piatto rende la pletna del lago di Bled molto simile a una gondola veneziana. La riconosci facilmente grazie alla tettoia in tessuto colorato che protegge dal sole e dalle intemperie i 18 passeggeri.
La pletna è tradizionale proprio come il lavoro del barcaiolo che usa la tecnica di rematura in piedi a due remi, rigorosamente tramandato da padre in figlio.
Hai però un’altra opzione per raggiungere l’isola di Bled. Puoi prendere un’imbarcazione elettrica, più veloce ma molto meno tipica.
Proprio per questo motivo ti consiglio fare come me e di prendere la pletna per la traversata del lago di Bled fino all’isola.
Ci impieghi circa 30 minuti, hai il tempo di ammirare con calma le vette del Triglav sullo sfondo, e ti godi il rilassante dondolio della barca.
E magari riesci a fare quattro chiacchiere con gli altri passeggeri o con il barcaiolo. Io non sono stato molto fortunato, visto che il ragazzo che remava è stato al telefono tutto il tempo (con gli auricolari).
Di certo non è stato un segno di grande accoglienza da parte sua, e nemmeno di buona educazione, perché penso che un minimo di racconto faccia parte del servizio. E non può essere sostituito da una brochure.
Le uniche parole che ha detto, ovviamente in inglese, le ha pronunciate quando siamo arrivati all’attracco sull’isola di Bled, per informarci che sarebbe ripartito dopo 40 minuti esatti. Con o senza di noi.
Arrivato al pontile ho fatto i 99 gradini della famosa scalinata che mi hanno portato sull’isola. Appena ci messo piede ho capito che i 40 minuti di sosta sarebbero stati più che sufficienti per visitarla.
Se da lontano è bellissima per la sua posizione, quando finalmente arrivi sull’isola di Bled la magia purtroppo svanisce, visto che secondo me è un luogo senza personalità.
E tra l’altro, per vedere la chiesa e il campanile separato, gli unici due elementi di interesse culturale che ospita l’isola, devi pagare un biglietto unico molto salato. Secondo me non vale la pena.
– La chiesa della Madonna sul lago di Bled e il campanile
La chiesa della Madonna sul lago di Bled è piccolissima, poco più grande di una cappella, e per visitarla devi pagare il biglietto. L’ingresso è infatti delimitato da tornelli con scansione del codice QR.
Prima della chiesa sull’isola di Bled c’era un tempio dedicato a Živa, la dea pagana della vita e della fertilità.
Questo tempio fu sostituito dalla chiesa dedicata alla nascita della Madonna nel 745, dopo la conversione al cristianesimo, ma probabilmente la sua struttura originaria era in legno.
La prima chiesa in muratura in mezzo al lago di Bled risale infatti al 1142. Diversi secoli dopo, nel XV per la precisione, fu rifatta in stile gotico e consacrata dal primo vescovo di Lubiana Žiga Lamberg.
La sua storia prosegue nel corso del XVI secolo, quando fu danneggiata da un forte terremoto. Questo evento portò alla sua totale ricostruzione in stile barocco, ed è così che la trovi oggi.
Se presti attenzione puoi notare le tracce della precedente versione in stile gotico negli affreschi del presbiterio e nella pala lignea della Madonna, che quasi sicuramente adornava l’altare maggiore.
L’aspetto secondo me più interessante della chiesa sull’isola di Bled sono i resti archeologici costituiti dalle 124 tombe con scheletri, visibili attraverso un vetro sul pavimento.
All’interno della chiesa della Madonna sul lago trovi anche i resti delle fondamenta di una cappella preromanica costruita durante la cristianizzazione.
È particolarmente interessante dal punto di vista storico visto che si tratta dell’unico esempio di edificio di culto di quest’epoca in Slovenia.
La maggior parte dei turisti pagano il biglietto per visitare la chiesa della Madonna sul lago di Bled semplicemente per suonare la campana dei desideri.
Per sentire il suo suono devi tirare la corda che penzola davanti all’altare. La leggenda dice che i suoi rintocchi ti aiutano a raccomandare alla Madonna i tuoi desideri.
Io come al solito sono andato controcorrente, e la campana dei desideri nella chiesa della Madonna sul lago di Bled non l’ho suonata per principio.
Uno perché queste pacchianate turistiche non mi piacciono, due perché sono abituato a raccomandare la realizzazione dei miei desideri solo a me stesso.
La chiesa ha anche un campanile separato, alto 52 o 54 metri. Non ti posso dire quanto è alto precisamente, dato che le diverse fonti si contraddicono. Con il biglietto puoi visitare anche questo.
Come per la chiesa, anche il campanile sull’isola di Bled non contiene nessun elemento particolarmente interessante. L’unica cosa che offre è una bella vista del lago e della campana dei desideri.
Al termine della scala trovi gli ingranaggi di un grande orologio a pendolo che aziona il meccanismo incaricato di far suonare le tre grandi campane realizzate dai campanari Samassi e Franchi a Lubiana.
– La pasticceria Potičnica per provare la tipica putizza di Bled
Sulla sommità della scalinata di 99 gradini che ti porta all’isola di Bled anticamente esisteva la sagrestia e una pieve.
Questi due edifici dell’isola sono stati accorparti nella seconda del secolo scorso, e dal 2012 ospitano un grande bar pasticceria che si chiama Potičnica.
Questa pasticceria sull’isola di Bled è un locale abbastanza famoso, visto che produce la putizza (potica in sloveno), un dolce sloveno tradizionale dei periodi di festa.
La putizza è preparata con diversi ripieni. La versione più tipica è al dragoncello, e si prepara per Pasqua, mentre quella con ripieno di noci è tipicamente natalizia. Un obbligo per il pranzo di Natale.
Come spesso accade, alle versioni tipiche dei piatti tradizionali si affiancano rivisitazioni e variazioni varie.
Questo vale anche per la putizza di Bled, che puoi trovare anche salata. L’ocvirkovka è il nome della putizza ripiena di ciccioli. Se invece provi la špehovka stai mangiando quella ripiena di speck
Quando ho visitato l’isola di Bled la fortuna mi ha regalato una bella giornata di sole, e così mi sono seduto in uno dei tavolini all’aperto della Potičnica in attesa della ripartenza della pletna.
Visto che sono molto goloso, non ho resistito alla tentazione. Ho provato la specialità della Potičnica, putizza alle nocciole con fichi secchi cresciuti sull’isola, che è semplicemente deliziosa.
Non voglio essere considerato negativo ed esagerato, ma penso che provare la putizza alla Potičnica sia la principale ragione per la quale vale la pena visitare l’isola di Bled.
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Il castello di Bled che domina il lago
Pare che il castello di Bled sia la fortezza più antica della Slovenia. Una cosa però è certa. Insieme al lago e all’isola, è senza dubbio il luogo più emblematico della città di Bled.
La sua posizione sulla sommità di una dolce altura che domina il lago e le vette della Gorenjska è meravigliosa, mentre il suo interno è abbastanza banale.
Non spaventarti da questo mio commento. Infatti vale la pena visitare l’antica fortezza di Bled per la bellissima vista che regala sul lago. Anche se l’ingresso è abbastanza costoso.
Ho investito volentieri i soldi per il biglietto d’ingresso proprio per ammirare il panorama, che è stupendo soprattutto di mattina.
Alle 9,00 avevo già varcato il cancello d’ingresso, proprio per godermi la pace e la tranquillità che mi ha regalato la totale assenza di visitatori.
Come si arriva al castello di Bled? Ti basta percorrere il breve sentiero abbastanza ripido tra gli alberi dalla bella chiesa parrocchiale di Santa Martina. Da lì lo raggiungi in pochi minuti.
La storia di questo castello piuttosto piccolo e grazioso inizia nell’anno 1004, quando al suo posto sorgeva solo una torre.
In quell’anno l’imperatore tedesco Enrico II donò i suoi possedimenti in città ad Albuino, vescovo di Bressanone. Fu lui a costruire la prima fortezza di Bled, sette anni dopo.
Allora il castello era molto semplice. Non ospitava stanze lussuose e non aveva strutture difensive particolarmente imponenti, perché non era abitato.
Passano i secoli, e solo nel tardo Medioevo il castello di Bled fu ampliato con l’aggiunta di altre torri, una muraglia, e un ponte levatoio sopra il fossato. Oggi questi due elementi non sono però più visibili.
La struttura attuale risale al XVI secolo, e deriva dalla sua ricostruzione dopo un incendio che lo danneggiò gravemente. Se lo guardi dall’alto noti la doppia struttura che caratterizza la fortezza.
La parte centrale è fortificata perché ospitava le stanze dei signori feudali, mentre in quella esterna erano presenti gli edifici dedicati alla servitù.
Dalla seconda metà del XX secolo questi locali della fortezza di Bled ospitano la stamperia del castello, mentre poco più sopra trovi la cantina.
La stamperia è un luogo abbastanza interessante, e ti consiglio di visitarla per scoprite le tradizionali tecniche di stampa manuali.
Ho dato uno sguardo anche alla cantina. Non farai fatica a notarla, dato che sulla porta vedi diverse bottiglie. Se vuoi provare il vino locale, puoi riempire la tua bottiglia e sigillare il tappo con la ceralacca.
Nel cortile inferiore del castello di Bled trovi anche il pozzo e la galleria Stolp, uno spazio espositivo che ospita interessanti mostre che cambiano di mese in mese.
Su questo cortile della fortezza di Bled si affaccia anche la stanza commemorativa dedicata ad Arnold Rikli, la sala dedicata ai musei della regione della Gorenjska, e l’arnia.
Sul cortile superiore si affaccia il museo. L’interessante collezione permanente racconta la storia di Bled, dai primi reperti preistorici fino alle varie fasi di costruzione del castello.
Tra gli edifici più interessanti che compongono il castello di Bled c’è la cappella gotica del XVI secolo XVI, che trovi ornata con affreschi a trompe-l’oeil.
Le 135 ville di Bled: patrimonio architettonico tutelato
Un altro motivo per visitare questa località della Slovenia sono le bellissime ville di Bled, che per la loro importanza culturale sono tutelate come patrimonio architettonico.
Queste magnifiche ville della seconda metà del XIX secolo sono 135, e sorgono intorno al lago di Bled. Puoi conoscere la maggior parte con una gradevole passeggiata a piedi.
Molte delle ville di Bled erano circondate da un parco e avevano un proprio deposito di barche. Oggi queste antiche dimore hanno destinazioni diverse, e alcune sono diventate hotel di lusso.
Villa Zora è la più antica tra le ville di Bled. Risale alla seconda metà del XIX secolo, ed l’unica in stile neogotico. È semplicemente meravigliosa, e oggi ospita il Comune di Bled.
In una zona tranquilla e riparata in riva al lago trovi Villa Bled, che è anche la più grande e quella storicamente più rilevante.
Sorge nello stesso luogo dove si trovava il castelletto della famiglia Windisch-Grätz, che nel 1920 divenne la residenza estiva della famiglia reale jugoslava Karađorđević.
Villa Bled fu costruita al suo dopo la Seconda Guerra Mondiale, e divenne la residenza di Tito. Molti descrivono il suo stile architettonico come stravagante, e io condivido in pieno questo aggettivo.
Come è facile immaginare il proprietario vi ospitò numerosi personaggi di rilievo internazionale, tra i quali Nikita Krusciov, Indira Gandhi e Nasser.
Bellissimo è il padiglione Belvedere di Villa Bled, che poggia su colonne di 30 metri d’altezza create dal celebre architetto Jože Plečnik in persona. Questa struttura è nata come salone da tè di Tito.
Oggi hotel Villa Bled (4 stelle – voto Booking.com >8) è secondo me, e nell’opinione di tanti altri architetti di fama internazionale, la più bella struttura ricettiva che trovi in città.
Sceglierlo per visitare Bled è una bellissima esperienza perché ti permette di immergerti nell’eleganza un pò retrò degli anni Cinquanta.
Ci sono altre tre ville di Bled che secondo me non ti devi perdere, almeno dall’esterno. Le prime due sono Villa Zlatorog e la Villa Rog, entrambe della fine dell’Ottocento.
Costruite dal commerciante viennese Adolf Muhr, hanno destinazioni diverse. La prima ha funzione di rappresentanza e ospita le attività dei vertici dello stato, mentre la seconda è di proprietà privata.
La terza è Villa Bella, o Corte Bianca. Si tratta di un edificio romanico-rinascimentale di fine Ottocento, e sorge in un pittoresco punto con vista aperta sul lago e sul castello di Bled.
I 5 migliori hotel sul lago di Bled
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I 5 migliori hotel a Lubiana
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