Montefalco in Umbria è un minuscolo centro storico arroccato su una dolce altura e completamente circondato da antiche mura di origine duecentesca a pochi chilometri dalle più grandi Spello e da Assisi, che per la sua invidiabile posizione panoramica è conosciuto come Ringhiera dell’ Umbria. Il centro di Montefalco è da conoscere assolutamente perchè racchiude un patrimonio culturale di grande valore fatto di palazzi storici e bellissime chiese che custodiscono preziose opere d’ arte, tra le quali il celebre ciclo pittorico intitolato Storie della vita di San Francesco di Benozzo Gozzoli e la Natività del Perugino che trovi all’ interno del Complesso Museale di San Francesco a poca distanza dalla bella Piazza del Comune. La città di Montefalco in Umbria è celebre anche per il suo vitigno Sagrantino che probabilmente era coltivato già dai romani e dal quale si produce lo squisito vino rosso Sagrantino di Montefalco, ottimo per accompagnare gli squisiti piatti della cucina tipica regionale
Booking.comCosa troverai in questo articolo:
- Il mio itinerario a Montefalco e in Umbria
- Montefalco: la Ringhiera dell’ Umbria
- Corso Goffredo Mameli: il centro di Montefalco
- Piazza del Comune di Montefalco e Palazzo Comunale
- Complesso Museale di San Francesco a Montefalco
- Sagrantino di Montefalco
- I 5 migliori B&B e hotel a Spello
- I 5 migliori hotel ad Assisi
- I 5 migliori B&B e hotel a Gubbio
Il mio itinerario a Montefalco e in Umbria
Io amo profondamente l’ Umbria e faccio fatica a non lasciarmi travolgere dalle emozioni quando ne parlo, perchè insieme alla vicina Toscana è secondo me la regione italiana più affascinante.
Perchè stravedo per l’ Umbria? Beh, è molto semplice: l’ Umbria ha un incredibile territorio collinare verde durante tutte le stagioni, e inseriti in questo magnifico contesto naturale ha una miriade di borghi minuscoli e incantevoli che ogni volta mi lasciano a bocca aperta come se fosse la prima.
Ormai non conto più gli anni durante i quali visito periodicamente l’ Umbria, anche se di certo sono più di 20 anni, spesso anche per motivi di lavoro, ed è proprio per questo motivo che nel tempo ho imprarato a conoscerla in modo approfondito. Anche se ormai sono un habitué, l’ Umbria non mi basta mai.
Non è un caso che, anche quando semplicemente mi si prospetta la possibilità di ritornare a visitare l’ Umbria non ci penso 2 volte, anche perchè si mangia benissimo e i prodotti tipici territorio sono diverse decine, in particolare formaggi, carni salumi e dolci.
Nella prima posizione dei prodotti tipici dell’ Umbria c’è però lo squisito tarfuto, talmente buono che la tentazione è quella di metterlo ad in ogni piatto.
Un paio di anni fa mi sono concesso una pausa dal lavoro per regalarmi un meraviglioso giro in camper in Umbria di addirittura 2 mesi, durante i quali ho visto tantissime località, alcune delle quali vicino alle Marche e all’ Abruzzo, alle quali ne ho aggiunte un paio nella Tuscia, che è la zona dell’ Alto Lazio.
Visto che sicuramente ti ho incuriosito non mi resta che presentarti nel dettaglio questo mio lungo giro alla scoperta dell’ Umbria in camper prima di raccontarti della bellissima Montefalco, che è proprio la piccola località che ti voglio far conoscere oggi.
Sono sicuro che il racconto del mio lungo giro in Umbria in camper ti potrà essere molto utile come spunto per organizzare il tuo personalissimo itinerario alla scoperta di questa bellissima regione, anche se immagino non potrai disporre di tutti i giorni che ho avuto io.
Questo però non esclude la possibilità di programmare un itinerario in Umbria visitando solo alcune delle località che ti presenterò adesso, e poi tornare per conoscere le altre in successivi viaggi.
L’ Umbria di certo non si muove e stai certo che ti aspetta a braccia aperte sempre bellissima in tutte le stagioni, proprio come una donna che sfoggia vestiti sempre eleganti ma molto diversi per essere perfetta in ogni occasione.
Il mio lungo itinerario alla scoperta dell’ Umbria in camper è partito da Rimini in Emilia Romagna, dove quasi tutti i mesi vado a trovare mia figlia che vive là, e che ti consiglio di conoscere in primavera o in autunno per scoprire la sua grande tradizione culturale. Perchè Rimini non è solo mare, sole e divertimento!
Partito da Rimini ho attraversato le Marche passando dall’ incantevole borgo di Gradara, da Pesaro, fino ai dintorni di Fano dove ho preso la E45, la strada senza pedaggio grazie alla quale in meno di 3 ore sono arrivato a Gubbio in provincia di Perugia.
Non è stata la prima volta che visitavo la meravigliosa Gubbio, ma nonostante già la conoscessi mi sono fermato lo stesso un paio di giorni, che ti assicuro essere il tempo minimo necessario per provare la suggestiva atmosfera di questa antica cittadina medioevale.
Salutata Gubbio con la promessa di tornare a visitarla presto, mi sono diretto verso la minuscola località di Costacciaro che ho dovuto attraversare per raggiungere la cima del (per fortuna) poco conosciuto Monte Cucco che da il nome al Parco Regionale all’ interno del quale svetta.
Il Monte Cucco in Umbria è uno dei miei luoghi del cuore della regione, infatti ci sono stato decine di volte per per fare lunghe camminate con mia figlia e per lanciarmi con il parapendio insieme agli amici.
Dopo il bellissimo territorio del Monte Cucco ho proseguito il mio itinerario in Umbria in camper ad Assisi, che ogni volta mi stupisce per la particolarissima atmosfera che emana e che non ho mai percepito uguale da nessun’ altra parte.
Terminata la mia n-esima visita alla città di San Franceso e poi ho raggiunto il magnifico borgo storico di Spello e la sua piccola frazione di Collepino a pochissimi chilometri di distanza.
Ti è mai capitato di sentir parlare di Spello? Immagino proprio di sì perchè è celebre anche fuori dell’ Italia per la celebre Infiorata del Corpus Domini, la festa che ogni anno riempie le strade e le piazze del centro con gli incredibili quadri e tappeti di fiori realizzate dai maestri infioratori.
Dato l’ arrivederci a Spello con la promessa di ritornarci presto ho percorso una manciata di chilometri prima di raggiungere i 2 minuscoli borghi medioevali di Bevagna e Montefalco che trovi circondati da antiche mura difensive ancora oggi perfettamente integre.
Ti parlerò nel dettaglio di Montefalco tra pochissimi minuti, ma prima ti voglio informare che puoi visitare questi 2 deliziosi borghi dell’ Umbria anche in un solo giorno.
Io ho visitato sia Bevagna che Montefalco perchè se lo meritano, ma se hai poco tempo e devi sceglierne una ti suggerisco quest’ ultima perchè è sicuramente molto più caratteristica della vicina Bevagna.
Tra l’ altro il centro di Montefalco è posizionato sulla cima di una dolce collina che offre un’ emozionante vista panoramica dell’ Umbria che si perde all’ orizzonte, e ti assicuro che non esagero.
Come ti dirò tra poco questa bellissima città dell’ Umbria deve essere conosciuta anche per assaggiare lo squisito Sagrantino di Montefalco, squisito vino rosso che si produce solo in questa zona della regione.
Terminata la mia visita a Bevagna e a Montefalco il mio itinerario alla scoperta dell’ Umbria è proseguito a Trevi, il magnifico borgo che fa parte dell’ Unione dei Comuni denominata Terre dell’ Olio e del Sagrantino, e che è anche stata inserita nel club de I Borghi più belli d’ Italia.
Presta attenzione al calendario prima di pianificare la tua visita a Trevi per fare in modo di conoscerla durante uno dei tanti eventi dedicati alla gastronomia tipica che ospita durante l’ anno, e che hanno come protagonisti il sedano nero e all’ olio extra vergine di oliva.
Salutata Trevi sono ritornato a Norcia, che purtroppo ho trovato ancora danneggiata a causa del terremoto che l’ ha pesantemente colpita nel 2016, insieme a molte altre località dell’ Umbria e dell’ Abruzzo, tra le quali L’ Aquila.
Nonostante questo, Norcia continua a suscitare un grande fascino su di me, forse anche perchè nelle vie del centro ospita alcuni dei ristoranti dell’ Umbria che preferisco.
Non te l’ ho mai detto ma io sono un grande fan della pasta alla norcina. Anche da sola questa ricetta tipica dell’ Umbria è sufficiente per farmi venir voglia di ritornare a Norcia di tanto in tanto, anche perchè è celebre per le salsicce e i salumi che si producono nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Norcia si trova a poco meno di 30 chilometri dalla sua famosa frazione di Castelluccio di Norcia, conosciuta in Italia e nel mondo per le incantevoli fioriture spontanee che colorano i prati e le colline che la circondano in tarda primavera.
Non esagero se ti dico che le fioriture di Castelluccio di Norcia danno vita ad incredibile panorama colorato, anche se purtroppo effimero, visto che dura solo pochissimi giorni.
Se mi credi ti invito a cercare qualche fotografia delle fioriture di Castelluccio di Norcia di su Google Photo, e sono sicuro che rimarrai senza parole.
Cascia invece mancava nella lista delle destinazioni dell’ Umbria che già conoscevo, e a posteriori ti posso dire che potevo saltarla senza rimpianti perchè è una città molto trascurata e davvero triste, nulla a che vedere ad esempio con la bellissima Assisi.
Non faccio questo paragone a caso, perchè se ad Assisi il protagonista è San Francesco, la star di Cascia è Santa Rita. Se sei un fedele della Santa puoi decidere di visitare Cascia per conoscere la celebre basilica con annesso convento, altrimenti ti suggerisco di investire il tempo per conoscere altre destinazioni dell’ Umbria.
Ormai giunto nel cuore della provincia di Terni non potevo non prendermi una giornata per tornare ad ammirare le suggestive Cascate delle Marmore, sicuramente uno dei complessi di salti d’ acqua più suggestivi d’ Italia.
Le Cascate delle Marmore in Umbria sono anche inserite in un bellissimo parco naturale, peccato che siano sempre frequentate da tantissimi turisti. Se però decidi di conoscerle durante la primavera o l’ autunno potrai sicuramente godertele senza dover fare interminabili code soprattutto vicino ai punti più panoramici.
Queste bellissime cascate sono un must all’ interno di ogni itinerario alla scoperta dell’ Umbria che si rispetti, proprio come la bellissima Spoleto, che ha un ricchissimo centro storico arroccato sulla collina dalle quale hai anche stupenda visuale sul territorio circostante.
Ma non è solo questo il motivo per visitare il centro di Spoleto. Camminando per le sue vie e attraverso le piazze di questa bellissima città dell’ Umbria conoscerai il suo immenso patrimonio culturale costituito da magnifiche chiese, palazzi storici supendi, una fortezza gigantesca, e tanto altro.
Dopo aver lasciato la bellissima Spoleto mi sono bastati pochissimi chilometri per raggiungere la più piccola ma altrettanto bella Narni, che non è esagerato definire un’ autentica bomboniera nel cuore verde dell’ Umbria.
La mia speranza è che tu decida di conoscere anche il centro medievale di Narni, dove puoi anche visitare la città sotterranea che custodisce interessanti sorprese.
In meno di 50 chilometri da Narni sono arrivato alla stupenda Todi, anch’ essa arroccata su una collina. Come le altre città che ti sto elencando, anche Todi ha un centro storico che non mi stanco mai di rivedere, e che non potevo lasciarmi scappare nemmeno durante questo meraviglioso viaggio in Umbria in camper.
La città umbra di Todi è celebre per essere una località improntata alla letteratura e all’ arte classica, ma non ti dovrebbe stupire visto che avrai certamente già sentito nominare Jacopone da Todi durante gli anni delle superiori.
Salutata Todi con non poco dispiacere, le tappe seguenti del mio lungo itinerario in camper attraverso l’ Umbria sono state Orvieto e Città della Pieve, che non avevo mai visto. Ero davvero molto curioso di conoscerle perchè mi sono state consigliate da diversi amici che me le hanno decantate.
Questi miei amici avevano proprio ragione, infatti sia Orvieto che Città della Pieve sono semplicemente strepitose anche se molto diverse tra loro, ed è proprio questa la ragione per la quale ti consiglio di includerle entrambe nel tuo futuro giro in Umbria.
Conclusa la visita a Città della Pieve, il mio itinerario alla scoperta dell’ Umbria in camper è proseguito oltre il confine regionale con il Lazio dove ho dato un’ occhiata al Lago di Bolsena e alle stupende cittadine di Bolsena e Capodimonte che ancora non conoscevo.
Ti basti sapere che il Lago di Bolsena, insieme a Bolsena e a Capodimonte che su questo si affacciano, è così bello che non ho fatto nessuna fatica ad innamorarmene, al punto che ho anche pensato di non fare alcune tappe successive per fermarmi qualche giorno in più.
Alcune persone che ho incontrato a Bolsena mi hanno suggerito di visitare anche il minuscolo borgo di Civita di Bagnoregio, che ti assicuro essere un luogo davvero unico.
Pare che Civita di Bagnoregio sia addirittura destinata a scomparire perchè completamente edificata sul tufo, che come probabilmente sai è un tipo di roccia molto friabile.
Riattraversato il confine regionale con l’ Umbria ormai sulla via del ritorno, non potevo evitare di rivedere il Lago Trasimeno e la graziosa cittadina di Castiglione del Lago che in questo si specchia.
La cittadina di Castiglione del Lago è diventata molto turistica negli ultimi anni, ma nonostante questo continua a mantenere la sua autenticità e il suo fascino.
Quello che mi è dispiaciuto molto è aver trovato il Lago Trasimeno con un bassissimo livello d’ acqua, al punto che si vedeva spuntare le vegetazione che nasce e cresce sul fondale.
Terminata la visita a Castiglione del Lago è stata la volta della minuscola Solomeo, e poi mi sono fermato a salutare Perugia, l’ ultima città di questo mio lungo itinerario dell’ Umbria in camper. Per dirtela tutta erano diversi anni che non tornavo a Perugia, e purtroppo l’ ho trovata abbastanza trascurata.
Mi è dispiaciuto molto avere questa sensazione su Perugia che comunque è molto personale, infatti magari a te piacerà tantissimo. È per questo motivo che ti consiglio comunque di visitarla, e poi ricordari di farmi sapere cosa ne pensi.
Cosa dici del mio super itinerario in Umbria in camper? Sono sicuro che la descrizione delle tappe che ho fatto ti sarà molto utile come punto di riferimento per pianificare il tuo futuro viaggio in questa bellissima regione, che ovviamente puoi fare in macchina, moto o in camper come ho fatto io.
Adesso ti posso finalmente raccontare le tante cose da vedere a Montefalco, una località dell’ Umbria che per fortuna non è ancora molto conosciuta e frequentata.
Le prime cose che ti voglio dire sono 2 utili informazioni per visitare Montefalco. La prima riguarda il parcheggio a Montefalco che puoi trovare abbastanza facilmente lungo le mura, anche se è praticamente sempre a pagamento.
Se invece decidi di fare come ho fatto io e di visitare Montefalco in camper, a circa 300 metri dalle mura alla fine di una discesa trovi un’ area allestita con prese elettriche che costa 5 euro al giorno. Questa area di sosta camper a Montefalco è molto comoda e conveniente, a differenza di quelle di altre città famose dell’ Umbria.
La seconda cosa che devi sapere è che l’ ufficio del turismo di Montefalco si trova in Piazza del Comune, e lì puoi prendere una mappa e il materiale informativo, compreso quello sul ricco calendario di eventi che si distribusce durante tutto l’ anno, compresi ovviamente quelli che celebrano il Sagrantino.
Stai cercando un volo per raggiungere l’ Umbria in aereo? L’ aeroporto di riferimento è quello di Bologna, ma sono molto comodi anche quelli toscani di Firenze e Pisa. Se non hai ancora comprato il biglietto aereo per visitare l’ Umbria ti consiglio di fare come me e usare il portale Skyscanner per confrontare centinaia di proposte delle diverse compagnie aeree nelle date che interessano a te e risparmiare! Una volta sul sito ti basta indicare aeroporto di Bologna, di Firenze o Pisa, la data del viaggio e il gioco è fatto. Una volta avviata la ricerca Skyscanner ti mostrerà tutte le opzioni disponibili con le relative tariffe e la durata complessiva del viaggio, e tu potrai scegliere il volo più adatto alle tue esigenze e al tuo budget. Arrivi in aeroporto e vuoi raggiungere velocemente il tuo hotel a Bologna, Firenze o Pisa? Ti suggerisco il transfer privato: comodo, veloce e molto più economico del taxi! Clicca sul nome della città! Dall’ aeroporto di Firenze puoi prendere il transfer privato per Bolgheri – Bologna Aeroporto – Livorno Porto – Milano centro – Milano Malpensa (e viceversa) – Napoli (e viceversa) – Pisa Aeroporto (e viceversa) – Pisa centro (e viceversa) – Roma Fiumicino (e viceversa) – San Gimignano – Sorrento – Venezia (e viceversa) – Volterra. Dall’ aeroporto di Pisa puoi prendere il transfer privato per Firenze (e viceversa) – Livorno (e viceversa) Siena (e viceversa). Dall’ aeroporto di Bologna puoi prendere un transfer privato per Firenze – Ravenna Porto – Venezia.
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Montefalco: la Ringhiera dell’ Umbria
Come ti ho già detto sono arrivato a Montefalco dal vicino borgo medioevale di Bevagna che dista pochissimi chilometri e l’ ho trovata arroccata su una dolce collina che ti regala una magnifica vista del territorio circostante.
Come la vicina Bevagna, anche Montefalco è completamente circondata dalle antiche mura medioevali del tutto integre.
La posizione è la prima grande differenza tra Montefalco e Bevagna. Il centro di Bevagna si sviluppa pianeggiante, mentre quello di Montefalco è formato da una manciata di vie in salita che convergono nella Piazza del Comune, il punto più alto della città.
Il centro di Montefalco sorge infatti sul vertice di un magnifico colle interamente ricoperto da viti e olivi che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere.
Per la sua splendida posizione panoramica la città di Montefalco è definita la Ringhiera dell’ Umbria, e lungo le sue antiche mura offre diversi punti panoramici.
Pensa che la collocazione collinare del centro di Montefalco ti permette di individuare Trevi, Foligno, Spello, ma anche Assisi. Nei giorni in cui l’ aria nella città di Montefalco è tersa il tuo sguardo può arrivare addirittura fino a Perugia e Spoleto, anche se si trovano a diverse decine di chilometri di distanza.
Montefalco in Umbria è talmente bella che molti artisti l’ hanno immortalata nei loro dipinti, tra i quali bisogna ricordare Benozzo Gozzoli che nel 1452 la ritrasse nell’ affresco dedicato alla Predica agli Uccelli di San Francesco, e proprio per questa ragione fa parte del prestigioso club che raggruppa I Borghi più Belli d’ Italia.
La seconda differenza tra queste 2 piccole cittadine dell’ Umbria riguarda lo stile architettonico e urbanistico: Bevagna è più semplice, e il suo centro storico più autentico e austero, mentre il centro di Montefalco è sì autentico, ma decisamente più elegante e curato, e sicuramente più preparato a ricevere i turisti.
Proprio come Bevagna, anche il Comune di Montefalco in Umbria era un importante centro economico e commerciale già al tempo dei romani per la sua posizione dominante sulla vallata fra Spoleto e Perugia.
Dal secolo XI il centro di Montefalco accrebbe ulteriormente la sua importanza durante l’ età comunale e poi durante quella rinascimentale che fu particolarmente proficua soprattutto dal punto di vista artistico.
Nonostante questo il patrimonio storico e culturale che oggi è conservato complessivamente all’ interno del centro storico di Montefalco non può essere definito molto ricco come quello custodito nella vicina Bevagna, ma l’ aspetto che lo rende decisamente affascinante è il contesto d’ insieme.
Detto questo, se decidi di visitare l’ Umbria ti consiglio di fare in modo di conoscere entrambi questi borghi perchè sono molti differenti l’ uno dall’ altro e molto vicini tra loro, ma se devi scegliere ti consiglio di fermarti a Montefalco perchè nel complesso è quella che è a me è piaciuta di più.
Questa scelta ti sembrerà strana alla luce del confronto tra Montefalco e Bevagna che ho fatto fino ad ora, e soprattutto per il fatto che come sai amo gli aspetti storici, artistici e culturali delle località che visito.
Il centro di Montefalco ha però un’ atmosfera che nel complesso mi ha regalato bellissime emozioni, soprattutto durante la sera quando i lampioni accesi creano un gioco di luci e di ombre davvero molto suggestivo, per certi versi addirittura romantico.
Sei alla ricerca delle cose più belle da vedere e da fare ad Assisi prima o dopo Montefalco?
Le migliori esperienze che ti consiglio di fare ad Assisi sono esplorazione privata della Città Vecchia, a passeggio tra basiliche storiche e luoghi culturali (anche nella versione in auto con autista e guida), la passeggiata a cavallo nelle valli attorno ad Assisi con pranzo tipico umbro, oppure il volo sopra Assisi in mongolfiera+degustazione vini, per avere una panoramica inusuale della città di San Francesco e assaggiare le migliori etichette umbre! Protagonista assoluto di Assisi è San Francesco, e per questo non puoi visitare la città senza visitare i luoghi più emblematici collegati con la sua figura. Ecco perchè ti consiglio l’ escursione guidata culturale+Basilica oppure il tour guidato sulle orme di San Francesco, anche in versione rapida in tuk tuk di giorno o by night, entrambe ideali se hai poco tempo, anche se io mi permetto di suggerirti la versione notturna perchè è molto più suggestiva. Molto interessante è anche la sola visita guidata privata Basilica San Francesco, anche nella più economica ma altrettanto interessante escursione guidata in gruppo. Hai deciso di visitare Assisi e vuoi approfittarne per conoscere la squisita gastronomia umbra e fare esperienze culinarie? Hai la possibilità di fare tantissime esperienze diverse, tra le quali ti suggerisco quelle che secondo me sono le migliori: corso di cucina+pranzo – lezione di cucina a casa di un locale – pasto 4 portate a casa di un locale – tour del vino+olio+aceto balsamico – pic nic+degustazione 5 vini – degustazione vini+formaggi biologici. Ti interessa la possibilità di visitare Assisi in giornata dalla tua città insieme alla famiglia o amici? Mi permetto di suggerirti le migliori proposte offerte ad un prezzo eccezionale! Da Firenze: gita privata Assisi+Cortona (anche nella versione escursione di gruppo) – tour privato Assisi+Orvieto. Da Roma: vista guidata Assisi+degustazione vini – tour privato Assisi+Orvieto (anche nella versione escursione di gruppo) – gita privata Assisi+Cascia.
Corso Goffredo Mameli: il centro di Montefalco
La mia passeggiata alla scoperta del centro di Montefalco è iniziata da Corso Mameli, la via più importante della città umbra che inzia subito dopo una delle 3 affascinanti porta che attraversano le antiche mura difensive erette nel Duecento, e che prosegue in salita fino alla Piazza del Comune.
Nemmeno il tempo di fare 4 passi verso la Piazza del Comune di Montefalco e sulla mia sinistra, proprio davanti all’ Hotel Oro Rosso (3 stelle – voto Booking.com >9) ho notato la grande chiesa di Sant’ Agostino in stile gotico edificata verso la fine del secolo XIII.
Questa chiesa di Montefalco ha una imponente facciata nelle 2 classiche tonalità del rosa della pietra del Subasio che, come saprai se deciderai di visitare l’ Umbria, è il materiale caratteristico della maggior parte degli edifici religiosi presenti nella regione.
Ti assicuro che non ti serve nessuna attenzione per notare che nella facciata della chiesa di Sant’ Agostino nel centro di Montefalco è incassato un bellissimo portale ogivale con fasce di piccole colonne dai colori tenui sormontati da capitelli decorati in modo molto elegante.
Bellissimo è anche il rosone sopra il portale di questa chiesa di Montefalco che è stato ricostruito sul modello di alcuni frammenti dell’ originale che oggi fa parte della collezione ospitata nelle sale del Museo Civico.
Un’ epigrafe con gli stemmi della Chiesa di Papa Giovanni XXII e di Jean d’ Amiel, rettore del ducato di Spoleto, testimonia invece l’ ampliamento che la chiesa di Sant’ Agostino a Montefalco ebbe nel 1327 con l’ aggiunta di una navata minore sul lato destro.
Io ti consiglio di prenderti 5 minuti di tempo per visitare anche l’ interno di questa chiesa nel centro di Montefalco perchè ti assicuro essere molto suggestivo.
L’ elemento che mi ha lasciato letteralmente di stucco di nella chiesa di Sant’ Agostino a Montefalco è stato il grande arco trionfale che incornicia l’ altare sopraelevato di 3 gradini sopra il quale campeggia un Crocifisso ligneo rinascimentale, insieme all’ abside poligonale in cui sono incastonate le bellissime vetrate policromate che regalano allo spazio interno una luce molto particolare.
Questa bella chiesa di Montefalco conserva anche tantissime opere d’ arte una più bella e preziosa dell’ altra, tra le quali ti suggerisco di ammirare la Madonna della Cintola tra due Santi che Giovanni Battista Caporali, coetaneo e amico di Raffaello, ha dipinto nel 1522.
A me è piaciuta tantissimo anche la Madonna col Bambino fra San Agostino e il Beato Angelo da Foligno, opera attribuita al folignate Ugolino di Gisberto, oltre ad alcuni resti della primitiva decorazione trecentesca della chiesa di Sant’ Agostino a Montefalco che si sono conservati abbastanza bene.
Prima di proseguire su Corso Mameli per raggiungere la Piazza del Comune di Montefalco ho fatto una deviazione sulla sinitra in corrispondenza dell’ Hotel degli Affreschi (3 stelle – voto Booking.com > 8) per visitare altre 2 importanti chiese che si trovano nei dintorni.
Quste 2 chiese a Montefalco che consiglio anche a te di raggiungere e visitare sono la chiesa della Madonna Addolorata e la chiesa di San Bartolomeo, entrambe edificate durante il secolo XIII.
Visto che sei arrivato fino alla chiesa di San Bartolomeo ti consiglio di fare ancora 4 passi fino alla Porta di Federico II del 1244 e poi dare un’ occhiata alla chiesa di Santa Illuminata vicino alla Porta San Leonardo orientata verso Spoleto e al monastero di Santa Chiara, entrambe in via Santa Chiara da Montefalco.
Tra queste 2 chiese nel centro di Montefalco ti consiglio di visitare soprattutto il convento di Santa Chiara costruito tra il 1258 e il 1309 perchè conserva le reliquie della Santa e la bellissima Cappella di Santa Croce decorata nel 1333 con affreschi di scuola umbra di eccezionale valore.
Non sto a descriverti anche queste chiese di Montefalco perchè non voglio rischiare di annoiarti, ma ti suggerisco di dedicare qualche minuto di tempo per conoscerle da vicino perchè se lo meritano, soprattutto perchè all’ interno conservano prezione opere d’ arte di importanti artisti umbri.
Quello che invece voglio sottolineare è che passeggiando per Corso Mameli ho trovato tanti piccoli negozi che ti verrà voglia di visitare perchè curatissimi, oltre ad atrettanti bar e ristoranti di Montefalco che ti consiglio di provare, sia per l’ ambiente che per le qualità delle proposte.
Vuoi qualche dritta sulle migliori esperienze da fare a Gubbio?
Per prima cosa ti consiglio il tour privato del centro storico in compagnia di una guida locale molto preparata che ti darà tantissime informazioni e curiosità storiche e culturali, anche nella versione con degustazioni tipiche. Sei interessato soprattutto alla gastronomia tipica umbra? Non perderti il tour del mercato+pasto 4 portate da a casa di un locale con cuoco casalingo certificato, oppure partecipa ad una golosa ed interessante lezione di cucina+pranzo+degustazione vini!
Piazza del Comune di Montefalco e Palazzo Comunale
Arrivare alla Piazza del Comune di Montefalco è facilissimo, infatti mi ci sono trovato dentro semplicemente proseguendo la mia passeggiata in salita su Corso Mameli.
La prima cosa che ho notato di questa piccola e bellissima piazza di Montefalco è la forma quasi perfettamente circolare, ad escusione del lato occupato totalmente dal magnifico Palazzo Comunale, anticamente chiamato Palazzo del Popolo.
Questo palazzo che è il simbolo del potere civile esercitato nei secoli sulla città di Montefalco è stato costruito nel 1270 e ha una dimensione assai ridotta se comparata ai suoi pari nelle altre destinazione dell’ Umbria, anche dopo l’ ampliamento su tutto il lato sinistro nel corso del secolo XV.
A me questo palazzo nel centro di Montefalco piace davvero tantissimo soprattutto per il suo portico sorretto da pilastri ottagonali rifiniti con eleganti foglie d’ acanto, ma anche per la grande terrazza che domina la piazza e che è collocata sopra il loggiato rinascimentale.
Visto che sono arrivato alla Piazza del Comune di Montefalco da Corso Mameli ho notato un dettaglio del Palazzo Comunale che altrimenti non si vede: l’ elegante bifora con colonnina tortile che è la testimonianza della sua costruzione duecentesca.
Come ti puoi immaginare il Palazzo del Comune non è l’ unico edificio storico presente in questa piazza di Montefalco, infatti la sua area accoglie diverse residenze signorili tra le quali Palazzo Senili e Palazzo Cuppis, entrambi edificati nel secolo XVI.
La Piazza del Comune di Montefalco ospita anche l’ ex chiesa di San Filippo Neri, che oggi è un teatro, oltre alla piccola chiesa di Santa Maria de Platea che è tra gli edifici più antichi della città umbra e in passato utilizzata come prima sede delle riunioni pubbliche comunali.
Sulla sinitra del Palazzo Comunale di Montefalco vedi l’ elegante edificio che ospita il Palazzo Bontadosi Hotel & Spa (4 stelle – voto Booking.com > 8), senza dubbio l’ albergo più elegante e raffinato della città, per lo meno secondo l’ opinione di amici che l’ hanno provato. Io non faccio altro che girarti la loro opinione.
Ne approfitto anche per dirti che se vuoi avere informazioni dettagliate sui luoghi di interesse a Montefalco ti consiglio di scaricare l’ app Sagrantino Experience e scansionare i codici QR che trovi in corrispondenza di ognuno.
Che ne dici di conoscere anche la bellissima Orvieto?
Per prima cosa ti suggerisco il meraviglioso tour privato Città Vecchia+Duomo in compagnia di una guida locale che ti porterà alla scoperta di tutti i suoi luoghi più emblematici. Tra l’ altro la la Cattedrale di Orvieto è una delle più grandi e più ricche in quanto a decorazioni e a opere d’ arte contenute! In alternativa puoi scegliere il solo tour privato della Città Vecchia anche nella versione di escursione guidata in gruppo, anche se io ti consiglio decisamente la prima opzione! Puoi comunque abbinare questi due tour alla meravigliosa escursione della città sotterranea o a quello combinato città sotterranea+Duomo. Hai deciso di visitare Orvieto in completa autonomia? Ti consiglio di acquistare la City Card che ti permette di avere l’ ingresso prioritario ai 9 luoghi più emblematici della città, e non scade mai!
Complesso Museale di San Francesco a Montefalco
Terminata la visita alla Piazza del Comune ho proseguito il mio itinerario alla scoperta del piccolo ma incantecole centro di Montefalco su Via Ringhiera Umbra che si sviluppa in discesa, fino ad arrivare al Complesso Museale di San Francesco.
Hai capito bene, quello di San Francesco non è un semplice museo a Montefalco, ma un complesso museale composto da 5 sezioni che comunicano tra loro: la bellissima Chiesa di San Francesco, la Pinacoteca Civica, la Sezione Archeologica, le cantine dei frati e alcuni spazi espositivi destinati ad ospitare mostre temporanee.
Adesso ti parlerò degli spazi più importanti che compongono il Complesso Museo di San Francesco a Montefalco, ma prima ti voglio anticipare che si tratta soprattutto che l’ aspetto più importante di questi ambienti culturali è soprattutto l’ importante testimonianza di pittura rinascimentale del secolo XV e del secolo XVI.
Incomincio con la ex chiesa di San Francesco a Montefalco con annesso convento che è stata costruita dai frati minori conventuali tra il 1335 e il 1338 grazie ai lasciti testamentari di ricche famiglie di fedeli, ed è rimasta tale fino al 1861.
Con la proclamazione del Regno d’ Italia i beni di proprietà del convento vennero confiscati, i frati allontanati e questa chiesa di Montefalco subì radicali interventi di restauro e manutenzione con lo scopo di conservarne l’ ingente patrimonio artistico per essere trasformata in Museo Civico dal 1895.
Con il tempo l’ ex chiesa di San Francesco a Montefalco è diventata celebre in tutto il mondo perchè nell’ abside ospita il magnifico ciclo di affreschi del celebre pittore umbro Benozzo Gozzoli che raffigurano le Storie della vita di San Francesco.
Questo ciclo di affreschi ospitati nella nell’ ex chiesa di Montefalco narrano addirittura 20 episodi della vita del Santo che si sviluppano all’ interno di 12 scene disposte su 3 registri, con la narrazione che procede da sinistra verso destra e partendo dal basso.
Le volte dell’ abside della magnifica ex chiesa di San Francesco a Montefalco sono ornate in modo molto fine ed elegante con elementi vegetali, figure di Santi francescani e Gloria di San Francesco.
Ma non è finita qui perchè questa bellissima ex chiesa di Montefalco ospita anche l’ Annunciazione, l’ Eterno in gloria e la Natività che il celebre pittore Perugino ha realizzato nel secolo XVI e che puoi ammirare nella nicchia sulla splendida controfacciata.
Un altro importante spazio espositivo ospitato in questo complesso museale è la Pinacoteca di Montefalco formata da diversi ambienti che accolgono la ricca collezione di mobili, tele, tavole, affreschi staccati e provenienti da altri luoghi, oltre che tessuti e numerose suppellettili.
Le opere della Pinacoteca di Montefalco che a me sono piaciute di più sono quelle di Francesco Melanzio e di Antoniazzo Romano, oltre ai tanti dipinti di scuola umbra realizzati tra il Trecento e il Settecento.
Il Complesso Museale di Montefalco include anche l’ interessantissima sezione Archeologica che trovi allestita nella cripta sotto l’ abside della Chiesa di San Francesco.
Ti consiglio di visitare questo museo archeologico a Montefalco perchè conserva una ricca e preziosa collezione di reperti che attestano l’ occupazione dell’ area attorno alla cittadina umbra già in epoca romana e sono databili dal secolo I a.C. al secolo XVI.
Insomma, nella sezione archeologica di questo complesso museale a Montefalco trovi 16 secoli di storia di della città umbra e suoi dintorni, davvero niente male!
Terminata la visita al Complesso Museale di San Francesco a Montefalco ho fatto ancora qualche passo per raggiungere il magnifico punto panoramico che si trova in Largo Sesto Properzio, appena fuori dalle antiche mura erette per proteggere la città.
Ti suggerisco di arrivare fino a questo belvedere di Montefalco perchè ti offre una visuale di più di 180 gradi sul territorio circostante con sullo sfondo le bellissime colline che accolgono i vitigni Sagrantino.
Nel breve tratto di strada tra il Complesso Museale di San Francesco e il punto panoramico ho notato un grazioso negozio di ceramiche artigianali che si chiama Ceramiche Segoloni, proprio davanti a La Rocca Guest House Montefalco (voto Booking.com >8), che a quanto pare è una bella struttura dove soggiornare.
Sagrantino di Montefalco
Non so a te, ma a me il vino piace tantissimo! Non pensare male perchè quando dico che mi piace molto non significa che ne abuso, ma che non concepisco una cena senza un buon bicchiere, ovviamente rosso o bianco a seconda dei piatti. Anche se per me il rosso vince 10 a 0, e ogni tanto lo bevo anche con piatti a base di pesce.
Detto questo, quando decido di visitare qualche località una delle prime cose che faccio è informarmi se si producono vini tipici, anche perchè il vino non è solo una bevanda ma anche la sintesi della storia e della cultura di una determinata area territoriale.
Stessa cosa che ho ovviamente fatto quando ho deciso di visitare per la prima volta questa città dell’ Umbria, scoprendo che dai suoi vitigni si ricava lo squisito Sagrantino di Montefalco, e che nel tempo questo vino è diventato uno dei suoi più importanti simboli.
Ho fatto un pò di ricerche e ho scoperto che il Sagrantino è un vitigno autoctono che crete nei dintorni della città di Montefalco, le cui origini si perdono nei secoli.
Le fonti sono molte e sostengono cose diverse. Secondo alcune il vitigno da cui si ricava il Sagrantino di Montefalco sarebbe originario dell’ Asia Minore e sarebbe presente in questa zona dell’ Umbria perchè importato dai monaci al rientro dalla Terra Santa.
Per altri il vitigno Sagrantino a Montefalco sarebbe invece presente nei già dai tempi dei romani, e sarebbe la stessa uva menzionata da Plinio il Vecchio.
Sicuramente questo vitigno era presente a Montefalco al tempo di Benozzo Gozzoli, infatti in uno degli episodi della Storie della vita di San Francesco che puoi ammirare nel complesso museale che ti ho appena descritto l’ artista ritrae il Santo che benedice la città mettendo in evidenza lo sfondo rurale dove spicca la coltivazione della vite.
Ma questo non è il solo riferimento al vino di Montefalco nel lavoro dell’ artista Gozzoli, perchè quando ritrae la tavola imbandita con il vino rosso sulla mensa del cavaliere da Celano probabilmente si riferisce al Sagrantino.
Alla fine non è così determinante sapere da dove arrivi il vitigno, quello che si è importante è che ormai da molti anni regala lo squisito Sagrantino di Montefalco, un vino rosso ricco di tannini presente anche nella versione passita che è assolutamente da provare, come sapevano benissimo anche i monaci! E loro non si sbagliano mai!
A questo proposito devi sapere che dal 2006 il Complesso Museale di San Francesco a Montefalco ha reso accessibile anche le cantine dei Frati Minori Conventuali che come hai intuito dalla mia affermazione precedente sono stati grandi produttori di Sagrantino di Montefalco.
Questa antiche cantine di Montefalco sono state scoperte durante gli ultimi lavori di restauro e al loro interno accolgono una collezione di strumenti legati alla lavorazione dell’ uva e alla produzione del Sagrantino nella città umbra tra il secolo XVIII e il secolo XIX.
Le cantine nelle quali i monaci producevano il Sagrantino di Montefalco che trovi all’ interno del Complesso Museale di San Francesco sono una mirabile testimonianza del legame che unisce arte e quotidianità, cultura e società, e che proprio in questa splendida struttura ha avuto il suo centro nevralgico.
Oltre a comprare qualche bottiglia di Sagrantino di Montefalco DOCG da portare a casa, ne ho presa anche una bottiglia durante la squisita cena che ho fatto alla Ristoteca Mordecai che trovi vicino al complesso museale.
Come ho accompagnato il Sagrantino di Montefalco? Ovviamente con piatti tipici del territorio: tagliere di salumi allevati al brado come antipasto, gli strangozzi al tartufo come primo piatto e un filetto di chianina al tartufo, ingrediente che non deve mancare mai in un pranzo o una cena in Umbria che si rispetti.
Al vino Sagrantino sono legati decine di importanti eventi a Montefalco durante tutto l’ anno, ai quali ti suggerisco di partecipare perchè sono anche un’ ottima occasione per scoprire le bellezze culturali della città.
Qui di seguito ti elenco alcuni di questi eventi legati al Sagrantino di Montefalco che ti suggerisco di tenere in considerazione prima di programmare il tuo tour in Umbria!
Il primo di questi eventi è Sapori Colori Terre del Sagrantino durante il fine settimana di Pasqua, dedicato alle eccellenze gastronomiche del territorio di Montefalco e all’ artigianato di qualità, che include anche appuntamenti ludici, musicali e a contatto con la natura e le tradizioni.
Tra queste ultime ti raccomando le fantastiche Passeggiate dei Saporti, durante le quali sport, piatti tipici e degustazioni di Sagrantino di Montefalco vanno a braccetto.
La seconda ghiotta occasione per conoscere questo splendido borgo dell’ Umbria è l’ Agosto Montefalchese, durante il quale il centro di Montefalco si trasforma nel palcoscenico a cielo aperto che ospita un intenso programma ricco di eventi culturali, musicali ed artistici.
Durante l’ Agosto Montefalchese non mancano gli eventi gastronomici tra i quali le degustazioni di Sagrantino di Montefalco durante Calici di Stelle il 10 Agosto, insieme a quelle dei piatti tipici della tradizione locali durante i pranzi e le cene organizzate nelle 4 taverne degli altrettanti quartieri del borgo.
Al di là di questi eventi legati al Sagrantino, la città di Montefalco in Umbria merita di essere visitata in ogni stagione, e anche più volte durante l’ anno, perchè è davvero graziosa, molto suggestiva e sempre diversa, al punto da stupirti ogni volta come se fosse la prima.
Con questo consiglio chiudo il mio racconto sulla bellissima Moltefalco in Umbria, anche se di cose da dire ce ne sarebbero ancora tanto, me preferisco che tu le scopra da solo quando deciderai di far tappa qui durante un bellissimo itinerario alla scoperta di questa fantastica regione, proprio come ho fatto io.
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