Zaragoza in Spagna è una citta giovane, frizzante e cosmopolita con un centro storico ricchissimo di testimonianze culturali che raccontano i più di 2.000 anni della sua storia che comincia durante l’ epoca romana. Centro nevralgico della Zaragoza culturale è la Plaza del Pilar, una delle piazze pedonali più grandi d’ Europa e salotto della città dove si trova la Catedral Basílica de Nuestra Señora del Pilar vicino al fiume Ebro. Questa chiesa di Zaragoza amatissima dagli abitanti che la visitano frequentemente è uno degli edifici religiosi più belli della Spagna e meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo, e condivide questo primato con la Catedral del Salvador, conosciuta con il nome di La Seo, un incredibile concentrato di arte che testimonia i 700 anni della sua storia. Il centro di Zaragoza è anche un susseguirsi di musei e sale espositive che custodiscono bellissimi capolavori artistici tra i quali tante opere di Francisco de Goya e le bellissime carrozze monumentali del Rosario de Cristal che sfilano solamente durante la festa del Pilar ogni 13 Ottobre, uno degli eventi religiosi più importanti dell’ intera Spagna. Ma il centro storico di Zaragoza è anche perfetto per divertirsi e per rilassarsi a passeggio nelle sue bellissime viette labirintiche nelle quali trovi deliziose botteghe storiche, taverne, ristoranti dove provare la cucina tradizionale e tanti locali notturni aperti fino all’ alba. Fuori dalla zona centrale di Zaragoza ti trovi il Palacio de la Aljafería e tanti parchi e giardini grandi e piccoli per rilassarsi e praticare attività sportiva a piedi o in bicicletta, ma anche quartieri moderni ed edifici all’ avanguardia che testimoniano la proiezione della città al futuro
Booking.comCosa troverai in questo articolo:
- Cosa vedere a Zaragoza
- Catedral Basílica de Nuestra Señora del Pilar
- Catedral del Salvador (Seo) e la Casa de Donlope
- Il Palacio de la Aljafería
- I musei di Zaragoza
- Museo Goya di Zaragoza
- Museo de los Faroles y Rosario de Cristal
- La Ruta de Caesaraugusta
- Museo de Zaragoza
- Altri musei a Zaragoza
- Il Parque José Antonio Labordeta
- I 5 migliori hotel a Zaragoza
- I 5 migliori hotel a Barcellona
- I 5 migliori hotel a Pamplona
Nel corso dei tanti anni durante i quali ho vissuto a Barcellona sono passato tantissime volte in macchina da Zaragoza per raggiungere la bellissima Madrid, ma mi sono fermato solo un paio di volte e sempre per poco tempo. Non ti nego che in quelle occasioni Zaragoza non mi aveva fatto una grande impressione.
Circa un mese fa sono passato un’ altra volta da Zaragoza per raggiungere Pamplona e poi San Sebastián e Bilbao nei Paesi Baschi, e ne ho approfittato per capire se l’ impressione che avevo avuto in passato era quella reale oppure semplicemente il frutto della fretta.
Forse grazie alla maggiore calma e alla diversa predisposizione con la quale sono tornato a Zaragoza, questa volta mi è sembrato di aver visitato una città totalmente differente che mi ha entusiasmato.
La mia sensazione di Zaragoza è che è senza dubbio una città molto moderna che nel corso dei secoli si è sviluppata in modo ordinato e razionale attorno all’ incantevole centro storico lungo il fiume Ebro, epicentro dello sviluppo sociale, culturale ed economico della città attraverso più di 2.000 anni di storia.
Questo sviluppo ha permesso alla città di Zaragoza di diventare una città giovane e frizzante anche grazie alle migliaia di studenti, docenti e ricercatori spagnoli e stranieri che gravitano attorno alla prestigiosa Universidad de Zaragoza e che la rendono cosmopolita e proiettata al futuro.
Il carattere giovane e dinamico di Zaragoza si nota anche dalle diverse opere di street art che abbelliscono il suo contesto urbano fuori dal centro storico e che si affiancano armoniosamente agli edifici di architettura moderna come la Torre del Agua, il Palacio de Congresos e il Pabellón Puente.
Il Pabellón Puente di Zaragoza è un impressionante edificio orizzontale costruito per introdurre i visitatori agli spazi dell’ Esposizione Internazionale dedicata all’ acqua che ebbe luogo nella capitale dell’ Aragona durante l’ estate del 2008.
Questo splendido esempio di architettura moderna a Zaragoza ha anche una grande importanza simbolica perchè è stato disegnato dall’ architetta irachena Zaha Hadid, prima donna a vincere il prestigoso premio Pritzker dedicato all’ Architettura.
La chiara sensazione che ho avuto passeggiando dentro e fuori il centro storico di Zaragoza è che, pur essendo la quinta città di Spagna per popolazione, è a misura d’ uomo e molto sostenibile dal punto di vista dei ritmi e della qualità della vita, a cui si aggiunge carattere socievole e aperto degli abitanti che è un altro importante punto a suo favore.
Ma Zaragoza è anche una città molto verde grazie ai parchi grandi e piccoli che trovi sia vicino al centro che in periferia, e che permettono di isolarsi per qualche ora dal traffico cittadino, rilassarsi e fare sport a piedi o in bicicletta.
Non ci credi? Se decidi di visitare Zaragoza trova il tempo per fare un salto al bellissimo Parque del Agua Luis Buñuel situado nel Recinto Expo oppure al Parque José Antonio Labordeta disegnato da famosi architetti paesaggisti prendendo a modello i celebri giardini di Versailles in Francia.
La bicicletta è infatti un’ ottima alternativa per visitare la città di Zaragoza perchè in città ci sono diversi chilometri di piste ciclabili e per quello che ho potuto notare il traffico non è mai eccessivo, nemmeno durante le ore di punta.
Quando ti consiglio di andare a Zaragoza? Ho capito che non c’è un momento migliore degli altri per visitare la capitale dell’ Aragona, ma se vuoi un consiglio approfitta della bellissima festa del Pilar a metà Ottobre, in onore della Virgen del Pilar e patrona di Zaragoza e dell’ Aragona, oppure della Ofrenda de las Flores durante la Semana Santa.
Oppure puoi decidere di visitare la città spagnola di Zaragoza per approfittare di uno dei tantissimi eventi presenti nel calendario culturale della città, tra i quali ti suggerisco Danza Trayectos se sei appassionato di spettacoli nel contesto urbano, oppure Asalto se invece sei attratto dalla street art di qualità.
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Cosa vedere a Zaragoza
Come fanno quasi tutti i turisti, anche la mia visita a Zaragoza è partita dalla bellissima Plaza del Pilar che con la contigua Plaza de La Seo è cuore del centro storico della capitale dell’ Aragona e una delle piazze pedonali più grandi di Spagna e d’ Europa.
Proprio ai margini di Plaza del Pilar vicino ai resti delle antiche mura romane e alla statua dedicata a César Augusto trovi anche la Oficina de Turismo de Zaragoza dove puoi chiedere una mappa della città e prendere il materiale informativo per organizzare al meglio la tua visita.
Plaza del Pilar sorge a pochissima distanza dalla riva dell’ Ebro e ospita gli edifici storici di Zaragoza più importanti, tra i quali spiccano la grandissima Catedral Basílica de Nuestra Señora del Pilar e la Catedral del Salvador, più comunemente conosciuta come La Seo.
Plaza del Pilar è anche il salotto di Zaragoza dove i turisti e gli abitanti si danno appuntamento ai tavolini di uno dei tanti bar che occupano buona parte della sua area per mangiare qualcosa, bere un drink e fare quattro chiacchiere.
Dalla bellissima Plaza del Pilar parte la Calle de Alfonso I che è la via principale di Zaragoza, un susseguirsi senza fine di negozi, pasticcerie, botteghe storiche, bar e ristoranti di tutti i tipi che invadono anche le vie contigue.
Uno degli angoli più caratteristici del centro storico di Zaragoza poco lontano dalla Calle de Alfonso I è El Tubo, un labirintico dedalo di vie strettissime conosciuto per il tapeo e la baldoria, che però è tipico anche nella Plaza de Santa Marta, nella Plaza de San Miguel e nella Plaza de Santa Cruz.
Se visiti il centro di Zaragoza di sera all’ ora dell’ aperitivo o durante i fine settimana farai fatica a credere ai tuoi occhi per la quantità di gente che lo invadono, al punto da aver seri problemi per trovare un tavolino libero anche se come ti ho detto l’ offerta è più che abbondante.
Oltre a visitare il centro storico di Zaragoza ti suggerisco di passeggiate lungo entrambe le rive del fiume Ebro dove puoi cogliere delle prospettive davvero molto suggestive soprattutto al tramonto: attraversa il Puente de Piedra e il Puente de Santiago per goderti una bellissima visuale del Pilar.
– Catedral Basílica de Nuestra Señora del Pilar
L’ icona storica e culturale della città di Zaragoza è senza dubbio la Catedral Basílica de Nuestra Señora del Pilar costruita a cavallo tra il secolo XVII e il secolo XVIII in stile barocco, comunemente conosciuta come El Pilar, il luogo di culto cittadino al quale gli abitanti sono più affezionati.
L’ amore che gli abitanti di Zaragoza mostrano nei confronti della Virgen del Pilar si nota anche dal linguaggio utilizzato per nominarla.
Quando vanno a renderle omaggio nel centro di Zaragoza usano infatti un’ espressione molto peculiare: Voy a ver a la Virgen (vado a vedere la Vergine), del tutto simile a quella che usano quando vanno trovare le loro madri.
La fiducia nei confronti della Virgen del Pilar è così grande che molti abitanti di Zaragoza e dell’ Aragona intera le rendono omaggio per chiedere la sua benedizione prima di incominciare un qualsiasi progetto, per poi tornare a ringraziarla se questo ha dato i frutti sperati.
La Virgen del Pilar è Patrona di Zaragoza e dell’ Aragona, ma anche Regina della Hispanidad (festa nazionale della Spagna), ed è proprio per questa ragione che entrambe le ricorrenze coincidono nel giorno 12 Ottobre.
La leggenda vuole che questa Cattedrale di Zaragoza, simbolo degli oltre 2.000 anni di cristianizzazione di Spagna, sia stata costruita proprio nel luogo esatto dove il 12 Ottobre del 40 d.C. la Vergine apparve a Santiago Apostolo mentre stava predicando sulla riva del fiume Ebro.
Nel tempo la Basílica del Pilar di Zaragoza è diventata il luogo in assoluto più visitato della regione e uno dei più visitati dell’ intera Spagna, anche perchè si trova nella così detta Ruta Mariana insieme ad altri tre importantissimi santuari: Montserrat a Barcellona, Torreciudad (sempre in Aragona) e Lourdes in Francia.
Ma la Basílica del Pilar nel centro di Zaragoza costituisce anche il punto centrale del pellegrinaggio che da Lourdes arriva fino a Fátima in Portogallo.
Tutte le volte che entro in questa chiesa di Zaragoza sono avvolto da una sensazione di tranquillità molto peculiare che di solito provo solo nei luoghi di culto di piccole dimensioni. E già questo è strano, perchè non sono credente, ma lo è ancora di più al Pilar di Zaragoza perchè è immensa.
Le misure della Basílica del Pilar di Zaragoza sono infatti stupefacenti: 130 metri di lunghezza per 76 di larghezza intervallati da decine di pilastri molto robusti e ricchi di decorazioni, e un susseguirsi di cupole e di cappelle a sottolineare la monumentalità dell’ opera disegnata da Francisco de Herrera, lo stesso autore del favoloso monastero dell’ Escorial vicino a Madrid.
Francisco Herrera costruì anche la facciata sud del Pilar di Zaragoza, che è quella più importante e che dal 1952 è impreziosita da 8 bellissime statue.
Quando passeggerai tra le navate del Pilar nel centro di Zaragoza ti accorgerai che dalle sue colonne scendono le bandiere dei paesi del Centro America e del Sud America.
Questa particolarità si deve ad una strana coincidenza temporale che fa coincidere il 12 Ottobre, festa della Virgen del Pilar di Zaragoza, con la data della scoperta dell’ America.
Trovi un importante riferimento a questo evento anche nella Fuente de la Hispanidad nella Plaza del Pilar nel centro storico di Zaragoza che disegna la loro mappa quasi in coincidenza con il suo ingresso.
Due delle cupole del Pilar di Zaragoza sono particolarmente importanti dal punto di vista artistico perchè furono dipinte dal giovane genio aragononese Francisco de Goya: quella del Coreto e la Regina Martyrum che puoi ammirare alzando lo sguardo a 50 metri sopra la tua testa.
Impressionante è anche l’ altezza di 92 metri che il Pilar a Zaragoza raggiunge in corrispondenza delle sue 4 torri gemelle costruite in epoche diverse.
Dal belvedere di una di queste torri che raggiungi con un ascensore hai una bellissima panoramica del centro storico di Zaragoza e del corso del fiume Ebro, ed è senza dubbio il migliore punto della capitale dell’ Aragona dal quale puoi vedere il tramonto che nelle giornate di bel tempo è molto suggestivo.
Indipendentemente da quando visiti la Basílica del Pilar a Zaragoza trovi sempre centinaia di fedeli che convergono nella Santa Capilla costruita dal celebre artista spagnolo Ventura Rodríguez.
La Santa Capilla è un piccolo tempio all’ interno della grande chiesa di Zaragoza voluto per permettere alle migliaia di fedeli di rendere omaggio all’ immagine della Vergine adagiata sulla Santa Columna (Santa Colonna).
La Santa Columna (o Pilar) è il luogo in assoluto più importante della Cattedrale di Zaragoza perchè secondo la tradizione è proprio il pilastro al quale la Vergine si appoggiò quando apparve a Santiago Apostolo mentre predicava sulle rive dell’ Ebro, attorno al quale si costruì la Santa Capilla e l’ intero tempio mariano.
Visitando la Santa Capilla della Basílica del Pilar a Zaragoza noterai che è una splendida opera d’ arte costituita da un insieme armonioso di colonne, gruppi scultorei, medaglioni e altri elementi decorativi che ne fanno uno dei più begli esempi di barocco spagnolo.
Nel sottosuolo della Santa Capilla c’è anche una cripta che ospita i resti dei personaggi più illustri della storia della città di Zaragoza e del Pilar, ma sinceramente non ricordo chi sono e soprattutto se è possibile visitarla.
Un altro elemento artistico di grandissima importanza custodito nella Basilica del Pilar a Zaragoza è il Retablo Mayor, un gioiello scultoreo rinascimentale che incorpora elementi gotici e che richiama per stile e per fasto la pala d’ altare de La Seo.
All’ interno della Basilica del Pilar nel centro di Zaragoza puoi visitare anche il Museo Pilarista nel quale, tra gli altri cimeli, puoi ammirare una preziosa selezione dei mantelli che indossa giornalmente la Virgen, così come i diversi gioielli che le sono stati regalati negli anni dai pellegrini di tutto il mondo.
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– La Catedral del Salvador (Seo) e la Casa de Donlope
A pochi passi dalla Basilica del Pilar trovi la Catedral del Salvador, conosciuta anche come La Seo, la seconda Cattedrale di Zaragoza le cui origini risalgono all’ epoca romana e successivamente alla dominazione musulmana.
Nel corso dei secoli, prima di diventare tempio cattolico, la Catedral del Salvador di Zaragoza era infatti la Mezquita Mayor de Saraqusta, e se la visiti vedrai i resti parziali del minareto nella sua attuale torre barocca del secolo XVII ornata da uno splendido capitello e sulla quale sono rappresentate le virtù cardinali.
È proprio per il suo passato di moschea che La Seo di Zaragoza fu inclusa nel riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’ Umanità che l’ UNESCO concesse all’ arte mudejár di Aragona nel 2001, e che comprende lo splendido Palacio de la Aljafería del quale ti parlerò più avanti.
Le due cattedrali di Zaragoza si complementano tra loro. Se la Basilica del Pilar è il luogo di culto per eccellenza e quella a cui gli abitanti di Zaragoza sono più affezionati, La Seo è decisamente più bella dal punto di vista architettonico e per la ricchezza decorativa.
La Catedral del Salvador a Zaragoza è infatti una straordinaria raccolta di 700 anni di storia dell’ arte che vanno dal secolo XII al secolo XVIII, e che creano un eclettico e allo stesso tempo armonico miscuglio di stili anticipati dalla bellissima facciata principale in stile neoclassico.
Sia all’ interno che all’ esterno di questa bellissima cattedrale nel centro di Zaragoza si mettono in bella mostra magnifici esempi di arte gotica, mudejár, rinascimentale, barocca e neoclassica che ne fanno una magnifica bomboniera da visitare assolutamente.
La combinazione di marmo, bronzo, legno policromato e dorato, e gesso, combinati con gli elementi gotici e rinascimentali delle successive epoche, dona a questo tempio nel centro di Zaragoza una luce unica degna di essere percepita dal vivo.
Noti questa caratteristica de La Seo di Zaragoza in tutti gli elementi che la compongono, ma soprattutto nelle decine di cappelle che occupano tutto il suo perimetro, ognuna della quali è una vera e propria opera d’ arte differente dalle altre.
Una cosa che mi ha colpito moltissimo è che le diverse cappelle de La Seo nel centro di Zaragoza nel loro insieme definiscono un contesto armonico all’ interno del medesimo prezioso contenitore.
Un altro elemento che rende unica la Catedral del Salvador a Zaragoza è il bellissimo coro posizionato in centro disegnato e costruito da Dalmau de Mur tra il 1445 e il 1456 proprio davanti all’ Altar Mayor.
Il coro de La Seo di Zaragoza è un’ opera incredibilmente complessa nel quale l’ elemento principale sono le 117 sedute in rovere distribuite su due livelli.
Questa bellissima opera artistica in questa Cattedrale di Zaragoza è stata disegnata alternando l’ uso di decorazioni sobrie basate su motivi vegetali ed araldici con altre più evidenti e ricercate come le rappresentazioni di San Pietro e San Paolo usate per sottolineare l’ importanza del ruolo ricoperto da chi occupa le sedie di presidenza.
Il coro comunica con l’ Altar Mayor attraverso quella che è conosciuta come Vía Sacra ubicata nella navata centrale della Catedral del Salvador a Zaragoza.
Ti assicuro che resterai estasiato alla vista del Retablo Mayor de La Seo di Zaragoza, opera maestra del gotico europeo realizzata in alabastro policromato durante il secolo XV.
Il Retablo Mayor di questa Cattedrale di Zaragoza servì anche da riferimento per le pale d’ altare di altre importanti chiese aragonesi e spagnole, prima tra tutte il Retablo Mayor del Pilar.
La Catedral del Salvador a Zaragoza ospita anche il Museo de Tapices, in italiano Museo degli Arazzi, che espone una collezione permanente di 65 lavori realizzati in tessuti preziosi dei quali però solo 23 sono attualmente visibili.
Come ho potuto costatare personalmente quelli attualmente visibili in questo museo nel centro di Zaragoza sono anche quelli di maggiore bellezza e ricchezza artistica.
Al di là della magnifica architettura e delle sue decorazioni che hanno coinvolto artisti delle diverse epoche, l’ importanza storica ed artistica della Catedral del Salvador di Zaragoza è testimoniata dagli importantissimi eventi storici che ha ospitato, tra i quali l’ incoronazione di tutti i re d’ Aragona.
Annessa a La Seo nel centro storico di Zaragoza puoi ammirare la Parroquieta de San Miguel Arcángel, il cui muro esterno è considerato una delle opere maestre dello stile mudejár aragonese.
Contigua a questa Cattedrale a Zaragoza trovi anche la Casa di Donlope, un tipico palazzo rinascimentale che dal 1912 è sede della Real Maestranza de Caballería de Zaragoza.
Questo palazzo storico di Zaragoza risale al secolo XVI e l’ estetica della sua facciata mostra l’ evoluzione rinascimentale all’ insegna della leggerezza tipica di quell’ epoca che ha rappresentato una frattura stilistica con le scelte architettoniche precedenti decisamente più austere.
Del Palacio de la Real Maestranza de Caballería de Zaragoza quello che spicca è la grondaia, forse la più spettacolare tra quelle di tutti i palazzi rinascimentali aragonesi.
Ti suggerisco di visitare l’ interno di questo antico palazzo nel centro di Zaragoza per ammirare la straordinaria cupola di legno sopra la scala che combina i motivi tipici della tradizione mudejár con quelli rinascimentali.
Della Casa di Donlope a Zaragoza devi anche contemplare la ricca decorazione in gesso del patio e della scala, così come il soffitto a cassettoni della sala del piano principale.
– Il Palacio de la Aljafería
Insieme alle due cattedrali di Zaragoza, il terzo must culturale che non puoi perderti se come spero deciderai di visitare la città è il bellissimo Palacio de la Aljafería che si trova appena fuori del centro storico, e che è anche il palazzo islamico situato più a nord d’ Europa.
Il Palacio de la Aljafería a Zaragoza è del secolo XI e fu residenza di vacanza dei re musulmani che governavano l’ antica regione di Sarakusta.
La sontuosità del suo stile architettonico e la ricchezza delle sue decorazioni fanno del Palacio de la Aljafería uno di quelli meglio conservati dell’ epoca Taifa e testimone del suo massimo sviluppo politico e culturale che vide protagonista il territorio di Zaragoza e dell’ Aragona.
Più di 10 secoli dopo, questo palazzo musulmano a Zaragoza dedicato allo svago e dell’ allegria del monarca musulmano Al-Muqtadir e della sua corte continua ad essere, insieme alla Alhambra de Granada y alla Moschea di Córdoba, uno dei gioielli artistici che testimoniano la presenza musulmana nell’ Europa del sud.
Quando nel 2001 l’ UNESCO dichiarò Patrimonio Mondiale dell’ Umanità l’ arte mudejár di Aragona, sottolineò che il Palacio de la Aljafería di Zaragoza è una delle strutture monumentali più rappresentative di questo stile artistico musulmano in Europa.
Ma non solo: l’ oganizzazione delle Nazioni Unite ha evidenziato che l’ inestimabile importanza culturale di questo palazzo musulmano a Zaragoza deriva dal fatto che nei secoli si è convertito in uno dei fondamentali simboli dell’ architettura civile aragonese e uno dei riferimenti più importanti della storia dell’ intera Spagna.
Durante la sua lunga storia questo palazzo a Zaragoza ha infatti ricoperto diversi ruoli: residenza dei Re Cattolici, fortezza militare dopo la fortificazione durante il secolo XVI, sede centrale e carcere dell’ Inquisizione, caserma, palazzo dei re cattolici. Dal 1987 il Palazzo de la Aljafería è diventato la presigiosa sede della Corte d’ Aragona a Zaragoza.
Dopo aver attraversato i giardini, all’ ingresso di questo incantevole palazzo musulmano a Zaragoza incontri il bellissimo susseguirsi di arcate che creano un affascinante effetto ottico e che contrastano con l’ imponente presenza della torre del Trovador (Torre del Trovatore).
Conosci l’ opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi? La trama è ambientata nella Torre del Trovador del Palacio de la Aljafería di Zaragoza, che è anche la parte più antica dello stesso.
I lussuosi ambienti di questo palazzo musulmano a Zaragoza nascondono importanti segreti come il Mirhab costuito nel secolo XI e orientato alla Mecca, ambiente che serviva da moschea o oratorio privato per la preghiera del re musulmano e della sua corte.
Al Mirhab del Palacio de la Aljafería appena fuori dal centro di Zaragoza si accede attraverso una porta sovrastata da un arco a ferro di cavallo ispirato a quelli presenti nella Moschea di Córdoba.
Oltre al Mirhab, un altro segreto che nasconde questo palazzo musulmano di Zaragoza è il Salón de Mármoles (Salone dei Marmi) o Salón Dorado, una stanza da mille e una notte che come ti puoi immaginare è la più grande e allo stesso tempo quella più riccamente decorata di tutto il complesso.
Vuoi conoscere i vigneti, i vini e le cantine de La Rioja da Logroño vicino a Saragozza?
La prima esperienza che ti consiglio di fare a Logroño è il free tour del centro in compagnia di una guida locale che ti farà conoscere tutti i suoi must. Bellissima è l’ escursione guidata alla Rioja Alavesa o Rioja Alta da Logroño per conoscere le cantine, i vigneti e i vini, così come i bellissimi borghi medievali che caratterizzano questo fantastico territorio. Ti consiglio anche l’ escursione a 2 cantine de La Rioja+pranzo+degustazioni. Da Logroño puoi fare anche visite guidate alle migliori cantine, per visitare i vigneti e degustare le migliori etichette. Io ti consiglio di conoscere la Bodegas Franco-Españolas – Cantina Alútiz – Cantina Viña Ijalba – Cantina Rioja Vega – Cantine Montecillo.
– I musei di Zaragoza
Se sei un appassionato d’ arte, oppure un semplice curioso attratto dagli oggetti preziosi, la città di Zaragoza ti aspetta con un’ interessante offerta culturale custodita nelle sale e negli spazi aperti dei suoi tanti musei, dentro e fuori dal centro storico.
Museo Goya di Zaragoza
L’ istituzione museale più importante di Zaragoza è sicuramente il Museo Goya, ospitato nel Palacio de los Pardo che trovi in pieno centro a pochi passi dal Pilar e dalla Catedral del Salvador.
Il Museo Goya a Zaragoza è una tappa obbligata se sei un appassionato delle opere del celebre pittore aragonese Francisco de Goya, perchè la collezione permanente di 500 opere custodite nelle sue sale ne include 15 dell’ artista: 14 dipinti e un disegno di grandi dimensioni.
Oltre a queste opere nella collezione permanente di questo importante museo di Zaragoza sono presenti anche le 4 serie complete di incisioni che l’ artista di Fuendetodos ha realizzato dalla giovinezza fino alla morte in esilio a Bordeaux nel 1828: Los Caprichos, Los Desastres de la Guerra, Los Disparates e La Tauromaquia.
Quest’ ultima serie di incisioni conservate nelle stanze di questo museo nel centro di Zaragoza è in assoluto quella che mi piace di più perchè il Goya da una visione storica della festa dei tori in Spagna e offre una rappresentazione delle diverse sorti dell’ arte del lidiar, ovvero l’ arte del toreare.
Il Goya rappresenta uno dei massimi incisori della storia dell’ arte insieme a Durero, Renbrandt e Picasso, e il Museo Goya a Zaragoza è il punto di riferimento più importante in Aragona per conoscere la sua arte.
Accanto all’ esposizione permanente nel Museo Goya in centro a Zaragoza puoi ammirare esposizioni temporanee di grandissimo spessore tra le quali quelle dedicate al pittore e scultore di Medellín Fernando Botero le cui opere che ritraggono figure “abbondanti” fanno ormai parte dell’ immaginario collettivo.
Museo de los Faroles y Rosario de Cristal
Uno dei momenti più emozionanti e suggestivi della festa del Pilar in onore della Virgen del Pilar patrona della città di Zaragoza e dell’ Aragona è il Rosario de Cristal, la processione solenne del 13 Ottobre durante la quale sfilano per le strade del centro storico 258 lanterne e 15 carrozze di cristallo policromato.
La processione che si svolge solo in questo preciso giorno dell’ anno è entrata a far parte delle celebrazioni ufficiali della festa del Pilar di Zaragoza nel secolo XIX su iniziativa della Cofradía del Santísimo Rosario de Nuestra Señora del Pilar.
Fù proprio questa associazione religiosa nata a Zaragoza nel 1889 a occuparsi della creazione delle carrozze monumentali con le grandi opere in vetro illuminate e delle lanterne luminose, ognuna delle quali rappresenta una parte dell’ orazione del Santo Rosario.
Le carrozze che simbolizzano i Misteri Luminosi, i Misteri Gioiosi, i Misteri Dolorosi e i Misteri Gloriosi ogni 13 Ottobre sfilano per le strade del centro di Zaragoza alla luce della luna, e tra loro i devoti che esultano con in mano le lanterne che rappresentano i Padrenostri, le Avemarie, le Glorie e le Litanie.
Come ti puoi immaginare anche semplicemente leggendo la mia descrizione, la processione del Rosario de Cristal durante la festa del Pilar a Zaragoza è un evento molto emotivo e di grande valore artistico e culturale a cui ti consiglio di partecipare.
Ma se decidi di visitare Zaragoza in un altro momento non ti devi preoccupare perchè potrai vedere le 15 carrozze di cristallo e le lanterne all’ interno del Museo de los Faroles y Rosario de Cristal ospitato nella Iglesia del Sagrado Corazón de Jesús in Plaza San Pedro Nolasco.
Questo interessante museo nel centro di Zaragoza mi è piaciuto davvero molto perchè le installazioni in vetro illuminato sono vere e proprie opere d’ arte curatissime in ogni dettaglio e di dimensioni notevoli, tanto che alcune raggiungono anche i 5 metri d’ altezza.
La più antica delle carrozze esposte nel Museo de los Faroles y Rosario de Cristal a Zaragoza è quella che rappresenta la Santa Capilla de la Virgen del Pilar, e una delle più amate è quella che riproduce in cristallo la grande Basílica del Pilar.
Ma quella che lascia letteralmente a bocca aperta per la sua appariscenza è la Reina de la Hispanidad, una grande caravella di cristallo copia della celebre Santa Maria usata da Cristoforo Colombo che evoca la scoperta dell’ America, che come ti ho detto è coincisa casualmente con il giorno della celebrazione della festa del Pilar a Zaragoza.
L’ immagine della Virgen del Pilar in questo museo di Zaragoza occupa la posizione in risalto sulla prua della caravella e lungo tutto il suo perimetro sono distruibuite le bandiere che identificano i popoli del Centro America e del Sud America.
La Ruta de Caesaraugusta
Se vuoi scoprire i luoghi storici che testimoniano l’ antica Zaragoza romana ti consiglio di percorrere la Ruta de Caesaraugusta, una specie di percorso museale diffuso che si sviluppa in poche centinaia di metri nel cuore del centro città.
La Ruta de Caesaraugusta a Zaragoza è costituita dai resti dell’ antica muraglia romana distribuiti in diversi punti della città, dagli antichi edifici romani e dai musei che ospitano: il Foro, il Porto Fluviale, le Terme pubbliche e il Teatro romano, tutti a non più di 5 minuti a piedi uno dall’ altro.
Tra tutti e 4 gli edifici che testimoniano il passato romano di Zaragoza il Teatro è senza ombra di dubbio quello meglio conservato.
La visita al Museo del Teatro romano nel centro storico di Zaragoza ti permette di farti un’ idea molto chiara dell’ importanza sociale che questo posto aveva quando era frequentato, e non solo come luogo di svago e divertimento.
Il teatro romano a Zaragoza è uno dei maggiori costruiti in Spagna, infatti è in grado di accoglierecirca 6 mila persone. Questo è un numero già di per sè impressionante per l’ epoca, ma lo diventa ancora di più se si considera che la Zaragoza romana di abitanti ne aveva solo 18 mila.
Il secondo luogo che puoi conoscere visitando il percorso alla scoperta dell’ antica Zaragoza romana è il Museo del Foro che trovi nel sottosuolo dell’ attuale Plaza de La Seo.
Questo museo di Zaragoza ospita i resti archeologici dell’ antico foro romano che era il nucleo vitale dell’ antica città di Caesaraugusta così come sede dell’ amministrazione municipale.
Il tuo percorso alla scoperta della Zaragoza romana può proseguire con la visita al Museo delle Terme pubbliche che costituivano un importante centro della vita sociale ed economica, e ovviamente anche il luogo preferito dagli abitanti dell’ epoca per il relax e il benessere.
L’ ultima museo che testimonia l’ origine romana di Zaragoza sulla Ruta de Caesaraugusta è il Museo del Puerto fluvial che testimonia l’ importanza della navigazione del fiume Ebro durante l’ antichità.
Durante l’ epoca romana il fiume Ebro era infatti perfettamente navigabile e sulle sue rive c’ erano i punti di imbarco e i grandi porti di Zaragoza.
Quello di Caesaraugusta a Zaragoza fu uno dei porti fluviali più importanti di Hispania, come era chiamata la Spagna durante l’ epoca romana.
Museo de Zaragoza
Il Museo de Zaragoza è il più antico tra quelli che si trovano in città e in tutta l’ Aragona, e ospita importanti collezioni archeologiche e artistiche.
Se sei un appassionato del Goya questo museo a Zaragoza deve essere un’ altra tappa obbligata perchè tra le opere che costituiscono la sua importante collezione permanente trovi molti dei lavori dell’ artista che si riferiscono alla così detta pittura di corte.
Francisco de Goya era infatti il pittore ufficiale del Re e della famiglia reale e tra i lavori esposti al Museo de Zaragoza puoi ammirare i ritratti di Carlo IV insieme a quello di María Luisa di Parma, di Fernando VII, di Carlos VI e dell’ infante Luís María de Borbón.
Il ritratto di Fernando VII che ospita questo museo nel centro di Zaragoza è quello di maggiori dimensioni tra quelli attribuiti al Goya, ed è un lavoro molto apprezzato dagli esperti d’ arte per il grande realismo che esprime la figura del Re ma anche per il suo interessante gioco di luci e ombre.
Il Museo de Zaragoza ospita anche una sezione di archeologia grazie alla quale puoi conoscere reperti che abbracciano un arco temporale che va dalla preistoria fino all’ epoca musulmana, tra i quali la testa umana di Augusto e il bronzo do Botorrita.
Dell’ epoca romana nella sezione di archeologia di questo museo nel centro di Zaragoza puoi invece ammirare la straordinaria collezione di mosaici di Villa Fortunatus (Fraga).
Il Museo de Zaragoza può essere definito come museo diffuso; oltre alla sede principale che si trova in un edificio in stile rinascimentale costruito per l’ Exposición Hispano-Francesa del 1908 dagli architetti Ricardo Magdalena e Julio Bravo nel quale trovi la maggior parte della collezione, ha altre 3 succursali più piccole.
Nel Parque José Antonio Labordeta c’è la Casa Pirenaica e la Casa de Albarracín che ospitano rispettivamente le sezioni di questo museo a Zaragoza dedicate all’ etnologia e quella dedicata alla ceramica.
Nella località di Velilla de Ebro trovi invece l’ ultima sezione del Museo de Zaragoza nella quale sono conservati i resti del giacimento archeologico della città romana di Colonia Celsa.
Altri musei a Zaragoza
L’ offerta culturale della città di Zaragoza non termina con i musei che ti ho appena presentato e che sono sicuramente i più importanti, perchè ne trovi molti altri tra i quali uno davvero inusuale e unico.
Parto proprio dal museo più creativo che è la Escuela Museo Origami, conosciuto universalmente come Museo Origami de Zaragoza.
Questo interessante museo a Zaragoza si trova al piano superiore del Centro de Historias e vanta il primato di essere il primo e unico museo in Europa dedicato a questa curiosa forma d’ arte giapponese le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Oltre ad una interessante collezione permanente di opere dalle mille forme e colori realizzate dai più importanti artisti del mondo, il Museo Origami de Zaragoza ospita decine di mostre temporanee tematiche e offre interessanti corsi per muovere i primi passi o per perfezionare la tecnica di piegatura della carta.
Due interessanti spazi espositivi di Zaragoza dedicati ad altrettanti artisti aragonesi che con la loro produzione artistica hanno lasciato un segno indelebile nella cultura spagnola sono il Museo Pablo Gargallo e l’ IACC Pablo Serrano.
Il Museo Pablo Gargallo è ospitato nel Palacio de Argillo, una bella struttura rinascimentale di Zaragoza del secolo XVII che custodisce la collezione permanente costituita da sculture, disegni, incisioni e cartoni che servivano da modello all’ artista per dar forma ad alcune delle sue opere.
L’ Instituto Aragonés de Arte y Cultura Contemporáneos Pablo Serrano (IAACC de Zaragoza) accoglie invece diverse collezioni tra le quali quelle dell’ artista aragonese costituite da decine dei suoi lavori.
Molto interessante è anche la collezione di Pilar Citoler ospitata nel Museo Pablo Gargallo de Zaragoza che include i quadri di Picasso, Miró, Henry Moore, Francis Bacon, Andy Warhol, Tàpies, Miquel Barceló e Antonio Saura, tra gli altri.
Un altro museo molto interessante è il Museo de Ciencias Naturales che trovi nell’ Auditorium dell’ Universidad de Zaragoza.
I 950 metri del percorso espositivo del Museo de Ciencias Naturales de Zaragoza ti guidano in un affascinante cammino alla scoperta dell’ evoluzione della Terra, dalle origini dell’ Universo all’ apparizione dell’ Homo Sapiens. Questo museo di Saragozza è stupendo da visitare soprattutto se sei in città con i tuoi bambini.
– Il Parque José Antonio Labordeta
Il Parque José Antonio Labordeta è un’ area verde ispirata ai giardini francesi di Versailles che è anche il polmone verde della città di Zaragoza. Trovi questo grande parco di Saragozza a circa 3 chilometri a sud da Plaza del Pilar.
Durante i fine settimana questo bellissimo giardino a Zaragoza di 40 ettari definito uno degli angoli più belli di Spagna è letteralmente invaso da abitanti e da turisti che passeggiano, fanno jogging, vanno in bicicletta o che più semplicemente lo scelgono per un pic nic lontano dal traffico.
Il Parque José Antonio Labordeta de Zaragoza è attraversato dalla bella Avenida San Sebastián che trovi adornata da fitte siepi e graziose fontane tra le quali la fantastica Fuente del Neptuno.
Tutt’ intorno puoi vedere anche i monumenti eretti in omaggio a grandi personaggi della stroria, tra i quali il mezzobusto del Liberatore venezuelano Simón Bolívar.
Dal momumento dedicato a re Alfonso I di Aragona in posizione sopraelevata puoi anche goderti una magnifica vista di Saragozza a poca distanza dal grazioso Jardín Botánico de Zaragoza nel quale crescono decine di specie di piante e fiori locali attorno a un piccolo laghetto.
Il Parque José Antonio Labordeta a Zaragoza ospita anche il Rincón de Goya, una struttura realizzata in stile razionalista per celebrare i 100 anni dalla morte di Francisco de Goya.
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