Spello in Umbria è famosa in Italia e in Europa per la celebre Infiorata del Corpus Domini. Questo evento le ha regalato il meritato appellativo di città dell’arte e dei fiori. In realtà, il borgo di Spello è molto di più. Il suo centro storico è racchiuso attorno alle antica mura romane, e si presenta come delizioso labirinto di piazzette, vie e stretti vicoli. Le antiche case ristrutturate hanno incantevoli facciate in pietra decorate da terrecotte e vasi di piante e fiori colorati. Il centro di Spello ospita anche antichi palazzi e bellissime chiese che contengono preziose opere d’arte. La città dell’Infiorata del Corpus Domini è anche famosa per la golosa gastronomia a base di prodotti tipici del territorio. Tra questi va ricordata la norcineria e lo squisito tartufo, ingredienti principe di molte ricette della tradizione
Cosa troverai in questo articolo:
- Cosa fare e vedere a Spello, la città dell’Infiorata
- Il Portonaccio e la Porta Consolare di Spello
- Via Consolare: verso il cuore del centro storico di Spello
- La chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello
- Pinacoteca di Spello e chiesa di Sant’Andrea
- Porta Urbica, Porta di Venere e Torri di Properzio
- I 5 migliori B&B e hotel a Spello
- I 5 migliori hotel ad Assisi
- I 5 migliori B&B e hotel a Gubbio
Cosa fare e vedere a Spello, la città dell’Infiorata
Ma che spettacolo è l’Umbria! Faccio fatica a tenere a freno l’emozione quando ne parlo, perchè insieme alla Toscana è la regione del nostro paese che amo di più.
L’Umbria è verde in tutte le stagioni dell’anno, e ricchissima di piccoli e incantevoli borghi che mi emozionano. Ma anche cittadine più grandi altrettanto ricche di fascino.
Sono tanti anni che visito l’Umbria, nel corso del tempo ho imparato a conoscerla molto bene, ma non mi basta mai! E poi in Umbria si mangia divinamente, perchè i prodotti tipici non si contano.
Qualche anno ho fatto un lungo giro in camper in Umbria di 2 mesi, durante i quali ho visitato tantissime località.
Tra queste Spello, conosciuta come città dell’arte e dei fiori, ma anche come città delle Infiorate. Sicuramente è tra i cinque borghi dell’Umbria che mi piacciono di più.
Tutti gli anni le strade dell’antico borgo di Spello si dipingono dei colori dei petali dei fiori raccolti a mano sulle colline circostanti.
Questi danno vita a splendidi tappeti e quadri realizzati dai maestri infioratori, magnifiche opere d’arte effimera.
Sono le Infiorate del Corpus Domini, un appuntamento che richiama migliaia di appassionati da tutta Italia, ma anche da molti paesi europei.
Il centro di Spello è un incredibile saliscendi di vicoli larghi e stretti che nascondono angoli molto suggestivi.
Ogni passo anticipa improvvise visuali dei prati e delle colline che lasciano a bocca aperta, e che non puoi fare a meno di fotografare.
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– Il Portonaccio e la Porta Consolare di Spello
Io ho raggiunto il centro di Spello dal Portonaccio, una porta ad arco acuto che si apre in un possente muro in mattoni con feritoie.
Questo è quello che rimane delle antiche mura difensive erette in questa parte della città, che raggiungi da via Roma in direzione Foligno.
Riconosci il Portonaccio per la sua splendida struttura, ma se ti avvicini anche perchè reca la scritta Spello Splendidissima Colonia Iulia.
La vera porta di accesso al centro storico della città delle Infiorate è Porta Consolare. La trovi alla fine di via Roma, circa cento metri dopo aver superato il Portonaccio.
La Porta Consolare di Spello è stata costruita tra il 43 e il 33 a.C. e si presenta ai tuoi occhi come una grande opera di ingegneria romana.
È realizzata dalla lavorazione di grandi conci di pietra calcarea del Subasio perfettamente levigati, e uniti tra loro senza l’utilizzo di malta.
L’accesso al borgo di Spello attraverso la Porta Consolare era diviso in tre parti: la parte centrale, usata per il passaggio dei carri, e le due laterali destinate ai pedoni.
Come puoi facilmente immaginare, la struttura di questa antica porta ha subito varie modifiche nel corso dei secoli, e l’aspetto attuale è di epoca rinascimentale.
Come risultato di quell’ultima modifica, alla struttura originaria di questa antica porta della città dell’arte e dei fiori sono state aggiunte tre statue di marmo del secolo I a.C.
È molto probabile che provengano dall’antico anfiteatro di Spello, e presumibilmente appartenevano a monumenti funerari.
Bellissima è anche la torre che è stata aggiunta al fianco della Porta Consolare in epoca medioevale, e che trovi ancora oggi molto ben conservata.
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– Via Consolare: verso il cuore del centro storico di Spello
Attraversata la magnifica Porta Consolare ho proseguito il mio itinerario alla scoperta del centro di Spello sull’antica Via Consolare.
Quest’antica via della città delle Infiorate che si sviluppa in salita, e che conduce al centro storico, si chiama così già dal periodo romano.
Lungo la Via Consolare di Spello trovi le facciate delle antiche case in pietra perfettamente ristrutturate, e abbellite da bellissimi vasi in terracotta.
L’unica differenza rispetto al passato sta nel fatto che molti piani terra sono stati adattati per ospitare negozi, tra i quali molti di prodotti tipici umbri.
Di tutti i negozi in questa antica via di Spello sicuramente noterai il Norcinaio Matto. Qui, oltre a salami, salsicce e vasetti di salse di tutti i tipi, trovi anche le invitanti Rose di Spello.
Si tratta di uno dei dolci più tipici della città umbra. Sono fatti da pasta sfoglia, gocce di cioccolato, cereali e cocco. Li ho provati e sono semplicemente deliziosi.
In questo negozio sulla Via Consolare di Spello ho scoperto anche il curioso Pane del Convento, chiamato così perchè a quanto pare la ricetta è stata inventata in qualche convento della zona.
Dalla Via Consolare si aprono molti stretti vicoli della città dell’arte e dei fiori, curati nei dettagli in modo quasi maniacale, e per questo belli di giorno e molto suggestivi di sera.
Questo effetto dipende anche della tenue illuminazione dei lampioni, che crea un bellissimo effetto di luci e ombre sulle facciate della case.
Ti consiglio di fare una deviazione in via Borgo San Sisto e in via Buon Gesù, entrambe occupate da vasi e fioriere di piante e fiori adagiati davanti alle minuscole porte delle case di Spello.
Se alzi lo sguardo vedi i loro graziosi balconi, così piccoli che spesso possono ospitare al massimo 2 persone in piedi.
Se prosegui su via Consolare vedrai la graziosa Piazzetta Mazzoni, davanti alla chiesa di San Michele Arcangelo. È un delizioso angolo della città delle Infiorate con un paio di panchine ideali per una pausa.
Proseguendo la salita su via Consolare ti imbatti nella golosa vetrina dell’Angolo del Tartufo, una sosta imprescindibile se come me sei un appassionato di questa delizia.
Il tartufo di Spello è ottimo per fare salse, olio e formaggio aromatizzato, oltre a tante altre delizie gastronomiche tipiche della cucina umbra, che io adoro.
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– La chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello
Proseguendo la salita, ad un certo punto via Consolare diventa via Cavour. Proprio in questo punto mi sono imbattuto nel Sagrato Don Luigi Pamponi.
Lo riconosci perchè si affaccia la meravigliosa chiesa di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Collegiata, che è la chiesa più importante di Spello.
Arrivato qui ho capito immediatamente che questo è anche il punto preciso dal quale inizia la parte più caratteristica della città dell’arte e dei fiori. Forse però sto correndo troppo…
La chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello è stata fondata tra l’XI e il XII secolo, e ha una semplice ma incantevole facciata del XVII secolo.
La struttura è in tipica pietra rosa del Subasio nelle solite 2 tonalità, con la più tenue che a prima vista sembra bianca.
Ho detto solita, perchè questa pietra rosa tipica della zona è usata in due tonalità nella maggior parte degli edifici religiosi che trovi a Spello e in Umbria.
Bellissimo è anche il portale in legno intagliato della Collegiata, sul quale sono rappresentati i santi e alcune scene religiose.
Sul lato destro della facciata di Santa Maria Maggiore a Spello rimani a bocca aperta dalle due grandi colonne che fanno intuire la preesistenza di un tempio pagano di origine romana.
Visitare l’interno di questa bella chiesa a croce latina e con navata a crociera nella città dell’Infiorata, è praticamente obbligatorio.
La caratteristica più importante della Collegiata di Spello è la presenza di sette altari del XVII secolo circondati da numerose opere ascrivibili al XV secolo, e abbelliti da ricche decorazione a stucco.
Dal Sagrato Don Luigi Pamponi entri nella Sala dello Stemma e accedi al Cortile Beati i Costruttori di Pace, omaggio ai Caduti di Nassiria il 12 Novembre 2013.
Sono entrato nella Collegiata di Spello dall’ingresso laterale, che introduce in un corridoio dove sono esposte lastre di pietra antica decorate con bassorilievi.
Bellissime sono soprattutto le 5 campane in bronzo di diverse dimensioni collocate vicino all’entrata, anche se l’assenza della didascalia non mi permette di raccontarti di più.
Questo corridoio allestito come un museo ti permette di accedere alla famosa Cappella Baglioni, l’ elemento artistico più importante della chiesa di Santa Maria Maggiore a Spello.
Cappella Baglioni è stata realizzata dal celebre Pinturicchio, che l’ha decorata interamente con un magnifico ciclo di affreschi ricchi di elementi iconografici.
Questo celebre pittore è stato anche il creatore del prezioso pavimento finemente decorato con motivi geometrici e figurativi realizzati con le celebri maioliche di Deruta.
Oltre al Pinturicchio, sono stati moltissimi gli artisti più o meno famosi che hanno decorato con bellissimi affreschi Santa Maria Maggiore a Spello.
Tra questi, l’altrettanto celebre Perugino, che ha dipinto 2 opere intitolate “Pietà”, e “San Giovanni Evangelista e una Maddalena”.
Sul cortile della Collegiata di Spello si affaccia anche il Giardino Hortus, una minuscola oasi di pace che al centro ospita una grande palma, oltre a vasi con fiori, agavi, e piante grasse lungo il muro perimetrale.
– Pinacoteca di Spello e chiesa di Sant’Andrea
Superato il Sagrato Don Luigi Pamponi, appena qualche metro dopo la Collegiata, trovi il Palazzo dei Canonici del 1522.
Questo incantevole palazzo storico nella città dell’arte e dei fiori è stato realizzato da maestranze lombarde su progetto dell’architetto comasco Donato. Dal 1994 ospita la Pinacoteca di Spello.
Al piano terra dell’antico Palazzo dei Canonici sono ancora visibili tracce degli archi a tutto sesto dell’originario porticato che lo collegava alla Collegiata.
Come potrai vedere, è rimasto integro solo l’ultimo sulla destra. In questo si apre il portale della cinquecentesca chiesa dell’Annunziata a Spello.
Oltre all’elegante portale, della struttura originale rimangono solo parziali decorazioni pittoriche della lunetta a tutto sesto.
Nel cortile esterno dell’antico Palazzo dei Canonici di Spello puoi anche vedere il secondo campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore, edificato nel XVI secolo.
L’interessante collezione d’arte ospitata Palazzo dei Canonici è composta da preziose opere che ti fanno entrare in contatto con gli aspetti storici e culturali di questa affascinante città dell’Umbria.
La collezione della Pinacoteca Civica di Spello nacque nel 1916 su iniziativa del Priore della Collegiata, che riunì un primo gruppo di opere. A queste si aggiunsero quelle provenienti dalle donazioni di privati.
Nelle sette sale della Pinacoteca della città dell’Infiorata puoi ammirare centinaia di opere, tra dipinti, tessuti, arredi sacri, sculture, e oreficerie.
Tra queste la più importante è sicuramente una Madonna lignea del secolo XIII. Purtroppo la trovi mutilata dal furto del bambino avvenuto nel 2008.
Bellissimo è anche il Crocifisso deposto di inizio Trecento, così come la Madonna col Bambino attribuita al Pinturicchio. Ma anche le Croce astile in argento dorato, realizzata da Paolo Vanni del 1398.
Le sale della Pinacoteca di Spello sono da visitare anche per ammirare i bellissimi pavimenti originali in cotto, decorati con motivi floreali.
Terminata la visita a Palazzo dei Canonici, basta fare ancora qualche passo su via Cavour per arrivare alla bellissima chiesa di Sant’Andrea.
Trovi questa interessante chiesa di Spello proprio davanti all’Hotel Palazzo Bocci, che secondo l’opinione di alcuni amici è un’ottima soluzione se decidi di passare una notte in città.
Ti anticipo che se presti un pò di attenzione alla facciata di questo hotel trovi l’immagine di Santa Veronica Giuliani. Secondo la didascalia è Patrona dei Fotografi.
L’elegante facciata della chiesa di Sant’Andrea a Spello dell’ XI secolo realizzata in pietra del Subasio conserva il portale romanico originale. Il rosone è invece stato sostituito da una finestra nel XVI secolo.
Noterai che questa chiesa nella città dell’arte e dei fiori è un bellissimo esempio di architettura francescana, essenziale e semplice come prescrivono le regole dell’ordine.
Non fermarti ad ammirare solo la facciata di questa bella chiesa di Spello. Investi qualche minuto di tempo per vedere anche l’interno a croce latina con navata unica coperta con volte a crociera.
L’opera più importante tra quelle conservate nella chiesa di Sant’Andrea è una grande tavola del Pinturicchio raffigurante la “Madonna con il Bambino tra Santi” del 1508.
A me è piaciuto tantissimo anche il crocifisso su tavola di un ignoto maestro locale seguace di Giotto. Lo trovi dietro l’Altare Maggiore del Trecento.
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– Piazza della Repubblica e Palazzo Comunale di Spello
Terminata la visita alla chiesa di Sant’Andrea ho proseguito il mio itinerario alla scoperta del centro di Spello verso Piazza della Repubblica, che è la più importante.
Lungo Corso Cavour ho trovato diverse invitanti norcinerie, insieme ad alcuni bellissimi negozi di artigianato artistico in vetro decorato.
Golosi prodotti gastronomici e autentiche opere d’arte prodotte dagli artigiani locali di Spello: cosa c’è di meglio per il piacere del palato e degli occhi?
Buona parte di Piazza della Repubblica della città dell’Infiorata è occupata dai tavolini di bar e ristoranti. Al centro vedi una bellissima statua in bronzo che rappresenta il Ritorno di San Francesco.
Questa statua del Santo a Spello è una copia perfetta di quella che aspetta sul prato antistante la Basilica Superiore ad Assisi.
In Piazza dalla Repubblica il mio sguardo è caduto sul Palazzo Comunale costruito nel 1270 dal Maestro Prode, che occupa interamente uno dei suoi 4 lati.
Carino è carino, ma devo essere sincero nel dirti che questo antico palazzo di Spello non è nulla di eccezionale.
La struttura originaria di questo palazzo nella città dell’arte e dei fiori prevedeva un piano terra e un primo piano raggiungibile da uno scalone.
Nella seconda metà del XVI secolo l’ingresso del Palazzo Comunale di Spello fu spostato nella parte nuova, e l’antica scala sostituita da una bella fontana con lo stemma di Papa Giulio III.
L’atrio è importante soprattutto per la rilevanza archeologica, infatti è stato trasformato in una specie di lapidario che ospita molte delle iscrizioni romane e di età medievale scoperte nel territorio comunale.
Tra i reperti che puoi vedere in questo ambiente del palazzo di Spello è molto importante la stele funeraria del secolo III, oltre ad antichi resti provenienti dalla zona dell’anfiteatro.
Al primo piano di Palazzo Comunale non ti devi perdere la Sala dell’Editto, conosciuta anche come Sala Grande, adibita a funzioni di rappresentanza.
Ospita molte opere d’arte pittoriche, tra le quali le bellissime Vedute Cittadine, opera di un artista locale. Le ha realizzate sul soffitto tra il XVIII e il XIX secolo, e raffigurano alcuni scorci cittadini.
Se decidi di visitare Palazzo Comunale nel centro di Spello non devi perderti la Sala degli Zuccari e la Sala degli Stemmi. Bellissima è anche Sala Petrucci, decorata con affreschi della fine del XVI secolo.
Dopo i lavori della seconda metà del XVI secolo, Palazzo Comunale ha anche un secondo piano, che è costituito da un insieme di sale utilizzate per ospitare molte mostre temporanee e permanenti.
Mi stavo quasi dimenticando di dirti che dalla loggia di questo antico palazzo di Spello si accede alla Sala delle Volte, attuale sede del Museo dell’Infiorata.
Ti consiglio di visitare questo museo soprattutto se non puoi partecipare alla meravigliosa festa dei fiori che colora il suo centro in occasione del Corpus Domini.
Dopo aver visitato Piazza della Repubblica e Palazzo Comunale di Spello, ho imboccato via Garibaldi che mi ha portato all’incantevole chiesa di San Lorenzo.
Questa è la seconda Collegiata della cittadina umbra dopo Santa Maria Maggiore. È stata edificata nel XII secolo sui resti dell’antica chiesa di Sant’Ercolano risalente al secolo VI.
La facciata di questa bella chiesa di Spello è in pietra del Subasio, e se hai un pò d’occhio artistico noterai sicuramente le 2 fasi costruttive.
Se non ce l’hai te le accenno io. La prima è di carattere romanico, mentre la seconda risale al 1540, anno in cui l’edificio è stato trasformato per essere più imponente.
Molto interessante è anche l’interno della chiesa di San Lorenzo a Spello. Due file di bellissimi pilastri che finiscono in un’abside la dividono in tre navate con volte a botte.
La navata di destra termina con un altare e ospita tre cappelle. Tra queste c’è la Cappella del Sacramento, opera maestra di Filippo Neri. Al suo interno è conservato il prezioso Tabernacolo di Flaminio Vacca.
Ma l’elemento artistico che mi piaciuto di più di questa chiesa nel centro di Spello è la splendida vetrata che raffigura il martirio del Santo alla quale è dedicata.
Stupendo è anche l’elegante baldacchino dell’Altare Maggiore, molto simile a quello del Bernini in San Pietro al Vaticano.
San Lorenzo a Spello conserva altre bellissime opere d’arte di grande valore artistico e culturale. Tra quale lo “Sposalizio mistico di Santa Caterina” di Bartolomeo da Miranda, e una “Natività” di Andrea Camassei.
Nella Sagrestia puoi invece ammirare un armadio cinquecentesco intarsiato con lo stemma della famiglia Baglioni.
Ti assicuro che le bellezze in questo edificio religioso di Spello non si contano, e tu devi solo trovare il modo per conoscerle.
– Porta Urbica, Porta di Venere e Torri di Properzio
Più camminavo per il centro di Spello più la cittadina umbra mi piaceva perchè trovavo un’infinità di angoli incantevoli.
Ma il bello doveva ancora arrivare, perchè non avevo ancora visto tre incantevoli luoghi che rendono unica la città dell’Infiorata: Porta Urbica, Porta di Venere, e le così dette Torri di Properzio.
Dopo la visita alla chiesa di San Lorenzo sono ritornato sui miei passi, ho ripercorso via Garibaldi, attraversato nuovamente Piazza della Repubblica, e imboccato via Torri di Properzio.
Entri in un altro magnifico labirinto di vicoli di Spello, nei quali puoi perderti per qualche minuto prima di imboccare via Tempio di Diana che ti conduce all’antica Porta Urbica.
Questa antica porta è chiamata anche Porta di Santa Ventura, per via della vicinanza all’omonima chiesa che si apre lungo l’allineamento del versante occidentale delle mura.
La struttura di Porta Urbica a Spello è stata costruita durante l’età augustea usando conci quadrangolari impostati a sistema radiale, ed è definita da un angolo a tutto sesto.
È magnifica, perchè un lato questa porta della città dell’arte e dei fiori è sovrastata da un piccolo e incantevole torrione di vedetta.
Sarà anche solo una delle cinque antiche porte romane che circondano il centro di Spello, ma a me è piaciuta tantissimo per l’insieme di dettagli che la caratterizzano.
Tra questi soprattutto la decorazione architettonica conservata solo sulla facciata esterna, dove spicca il timpano con l’iscrizione databile tra il XVII e il XVIII secolo, che menziona il poeta Properzio.
Mi sono preso un paio di minuti per godermi la bellezza di questa antica porta di Spello dall’esterno, prima di attraversarla e salire le scale che corrono al lato delle mura.
Ho proseguito seguendo le indicazioni per Porta Venere, che è davvero stupenda. Anche questa è stata costruita durante l’ epoca augustea, ed è sicuramente quella più bella.
Porta di Venere a Spello è da mettere in relazione con i resti di un tempio dedicato alla dea rinvenuti a Villa Fidelia, che si presume fosse collegato alla città di proprio da questo ingresso.
La sua struttura è costituita da tre fornici, dotata di un cavaedium (edificio fortificato a doppia porta), e realizzata in travertino bianco con lesene di ordine dorico.
La maestosità di questa bellissima porta di Spello è accentuata dalle due torri dodecagonali di origine medioevale in pietra del Subasio che la affiancano.
Sono dedicate al poeta Properzio, e insieme ad essa testimoniano il glorioso passato della Splendidissima Colonia Julia.
Come puoi vedere quando ci sarai davanti le due torri di Properzio a Spello non hanno la stessa collocazione.
Quella orientale è appoggiata al suolo collinare, mentre quella occidentale si erge su un sostegno quadrato di dieci metri d’altezza, che la rende ancora più massiccia e imponente.
Visitare Porta di Venere a Spello insieme alle torri di Properzio, è anche un’ottima occasione per ammirare il verde paesaggio collinare che circonda la città dell’Infiorata.
Da qui ho proseguito la mia camminata alla scoperta del centro lungo via delle Mura Vecchie che si sviluppa in salita, e che lascia spazio agli incantevoli vicoli.
In questi le mura in pietra delle case di Spello sono decorate con terrecotte e piastrelle dipinte, e abbellite con un una grande varietà di vasi di piante e di fiori, di tutte le forme e dimensioni.
Ad un certo punto di questa camminata in salita ho trovato la piccola e magnifica chiesa di San Martino, oggi sconsacrata e destinata ad ospitare piccole esposizioni artistiche.
Poco oltre, la mia attenzione è stata rapita da una deliziosa casa con la ringhiera della scala esterna decorata da decine di vasi in terracotta di diverse dimensioni, dipinti con colori e motivi vari.
Cammina cammina sempre in salita e dopo aver superato quella curiosa scala sono arrivato ad un bellissimo belvedere di Spello in corrispondenza dell’antico Arco Romano.
È un punto panoramico che ti regala una prospettiva inusuale dei prati e delle colline che circondano la città dell’arte e dei fiori.
Proprio in corrispondenza della terrazza panoramica di questo belvedere ho trovato un’installazione in bronzo intitolata Albero della Vita.
È una scultura di arte moderna che l’artista Andrea Roggi ha regalato alla città di Spello, costituita dalle figure stilizzate dell’uomo e della donna che creano un tramite con la terra in cui cresce l’ ulivo
Lì vicino trovi Largo Monsignor Adalberto Manzi, dal quale si alza la Torre di San Severino del XV secolo. Si trova unita ad una porzione di antiche mura con merlatura e un piccolo torrione.
Qui si affaccia anche la Chiesa di San Severino del VI secolo. Ha la facciata a unico portico sorretto da quattro pilastri.
Ti consiglio di prenderti cinque minuti per visitare l’interno di questa incantevole chiesa di Spello a navata unica, con volta a crociera e pianta a croce greca.
Ne vale la pena perchè ospita molte diverse opere d’arte, tra le quali la più interessante è sicuramente la Nascita del Battista, opera di Giacinto Boccanera del XVIII secolo.
Superato l’Arco Romano di Spello ho imboccato la suggestiva via Cappuccini, che prosegue in discesa. È una stretta via sulla quale si affacciano le case, semplicemente perfette.
Al civico 8 ho trovato una casa con porta in ferro di colore verde, che sulla facciata ha tre meridiane con decorazione e numeri in ceramica dipinta recanti la scritta Sine Sole Sileo (senza sole sto zitta).
La facciata di questa graziosa casa di Spello è anche decorata con porta vasi di fiori semicircolari in ferro battuto che a prima vista sembrano minuscoli balconi
Alla fine del vicolo ho trovato Piazza Vallegloria con il Convento delle Clarisse, che mi ha sorpreso per la facciata in pietra pulita e lineare.
Questo convento nella città dell’Infiorata è semplicemente splendido, perchè senza alcun segno di decorazione.
Su uno dei lati di questa piazza di Spello ho notato il piccolo arco che ho attraversato per arrivare in Piazza Antonio Gramsci, e poi ho proseguito per via Gloria.
Circa a metà, sulla sinistra, ho trovato un bellissimo affresco sotto la volta di un portico, poco prima della minuscola chiesa di San Biagio.
Dopo pochi passi ho trovato il grazioso Palazzo Cianetti del XVII secolo, seguito da un antico affresco sulla parete che raffigura una Vergine col Bambino.
In questa via del centro di Spello mi sono anche imbattuto in un meraviglioso negozio di antiquariato con l’insegna che recitava la frase “ceramica, curiosità cose d’altri tempi”.
Questi piccoli vicoli lontani dai turisti sono i luoghi migliori per nascondere questi deliziosi templi dell’oggettistica vintage.
Non mi resta di augurarti di visitare Spello molto presto perchè come avrai capito è una meta imprescindibile per ogni viaggio in Umbria che si rispetti.
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