Trento: l’ elegante località trentina con piazze, vie e spendidi palazzi che raccontano una storia millenaria

La città di Trento è la naturale porta di accesso alle meravigliose Dolomiti e valli del Trentino Alto Adige ma è soprattutto una piccola ed elegante città che ospita un immenso patrimonio storico fatto di bellissime chiese, case e palazzi antichi decorati e affrescati, magnifici castelli e tanti musei che raccontano la sua storia millenaria che vede protagonisti centinaia tra sovrani, principi, vescovi, papi e imperatori. Visitare Trento centro significa avere la possibilità di fare una bellissima esperienza culturale, conoscere la squisita gastronomia trentina a base di prodotti a chilometro 0 che arrivano dalle valli del Trentino e dell’ Alto Adige e che puoi trovare nelle botteghe storiche o negli squisiti piatti preparati dai tanti ristoranti tipici, ma anche fare shopping di qualità nei raffinati negozi intorno a Piazza Duomo. Trento è bella tutto l’ anno ma diventa splendida in inverno quando è addobbata e illuminata a festa in vista del Natale celebrato anche nelle casette in legno dei tradizionali mercatini che creano nelle piazze del centro un’ atmosfera da fiaba

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Finalmente dopo più di due anni ce l’ ho fatta a tornare di nuovo a Trento per un fine settimana lungo che ho dedicato alla visita del centro storico ricco di palazzi, chiese ed elementi culturali, ma anche ai suoi bellissimi musei!

L’ ultima volta ci ero stato con mia figlia Andrea perchè l’ ho portata a vedere il Museo delle Scienze di Trento realizzato da Renzo Piano e conosciuto come MUSE, prima di qualche giorno sugli sci nel comprensorio di Fai della Paganella.

Ti parlo del Muse nell’ articolo che raggiungi con il link, ma ti anticipo che è un’ esperienza che devi assolutamente fare soprattutto se decidi di visitare Trento con i tuoi figli.

In realtà negli ultimi anni sono stato a Trento decine di volte, soprattutto per lavoro, ma non sono mai riuscito a trovare il tempo per visitare con calma il suo immenso patrimonio culturale che è davvero sbalorditivo.

Questa volta invece me la sono presa con calma, ho fatto una visita guidata molto completa per il centro di Trento e poi ho acquistato la Trento Museum Pass con la quale ho visitato gratuitamente molti luoghi storici e musei presenti dentro e fuori dal centro, tra i quali il bellissimo Castello del Buonconsiglio.

Che dire di Trento? A me piace incredibilmente perchè pur essendo il capoluogo del Trentino Alto Adige, Trento è piccola e a misura d’ uomo, infatti ha poco più di 110 mila abitanti che corrispondono più o meno a un quinto del totale regionale.

Trento città si può infatti girare da una estremo all’ altro anche comodamente in bicicletta grazie ai tanti chilometri di piste ciclabili che si estendono anche lungo le rive dell’ Adige.

D’ estate le piste ciclabili che partono dalla città di Trento ti permettono di raggiungere anche Rovereto e Bolzano per scoprire i tesori naturalistici e culturali nascosti nelle valli.

Ma non è solo Trento ad avere una grande sensibilità per la mobilità sulle due ruote, infatti il minuscolo territorio regionale è attraversato da ben 453 chilometri di piste ciclabili, secondo me il record assoluto in Italia se rapportato ai pochi chilometri quadrati di estensione.

Oltre a questo ti assicuro che Trento centro è ovunque pulitissima e molto ben organizzata, e appena ci metti piede capisci che l’ atmosfera che si respira è un mix tra il suo carattere di città universitaria giovane, moderna e informale con l’ eleganza, la ricercatezza e un certo formalismo di ricco centro borghese.

Non è difficile capire che la città di Trento è molto ricca. Lo vedi nelle cose grandi e piccole, come per esempio nell’ abbigliamento degli abitanti di Trento che tendenzialmente è sempre molto ricercato e fine, mai vistoso o ecclettico, e nella qualità (e nei prezzi) dei negozi.

Ma Trento città ha una terza faccia che si rifà al carattere sincero e affabile della gente di montagna, sempre molto legata alla cultura di origine e attenta a tenere vive le usanze e le tradizioni, e che sono sicuro che riserverà anche a te una bellissima accoglienza.

Ho trovato gli abitanti di Trento molto socievoli e, senza esagerare, molto deliziosi nei modi e negli approcci.

Questo per lo meno è quello che è successo a me, ma non è un caso, perchè è una di quelle cose che ho notato fin dalla prima volta che sono venuto a visitare Trento ormai tanti anni fa.

Ad esempio mi è capitato più volte di scambiare quattro chiacchere con le persone nei negozi e nei bar, ho parlato con gli addetti ai punti di accoglienza dei musei a Trento e all’ Ufficio del Turismo e ho ricevuto sempre molti sorrisi, battute simpatiche ma assolutamente educate e tanta gentilezza.

Certo, meglio puntualizzare che la città di Trento non è propriamente in montagna perchè si trova ad un’ altitudine di circa 200 metri, ma è il punto di ingresso alle tanti valli del Trentino che trovi a pochissima distanza e che inevitabilmente nel corso dei secoli hanno influenzato la cultura locale.

Un mito da sfatare è che a Trento si parla tedesco come prima lingua, infatti più dell’ 80% dei trentini non sa nemmeno dire buongiorno in tedesco.

Discorso diverso in Sud Tirolo, dove il tedesco è sì la prima lingua e solo una piccola percentuale delle persone parla l’ Italiano.

Stai cercando un volo per raggiungere il Trentino in aereo? L’ aeroporto di riferimento è quello di Verona, ma sono molto comodi anche gli aeroporti milanesi, quello di Bergamo e quello di Venezia. Se non hai ancora comprato il biglietto ti consiglio di fare come me e usare il portale Skyscanner per confrontare centinaia di proposte delle diverse compagnie aeree nelle date che interessano a te e risparmiare! Una volta sul sito ti basta indicare il nome dell’ aeroporto di origine, l’ Aeroporto di Verona o uno degli altri aeroporti che ti ho indicato sopra come destinazione, la data del viaggio e il gioco è fatto. Una volta avviata la ricerca il portale Skyscanner ti mostrerà tutte le opzioni disponibili con le relative tariffe e la durata complessiva del viaggio, e tu potrai scegliere il volo più adatte alle tue esigenze e al tuo budget. Arrivi in aeroporto e vuoi raggiungere velocemente il tuo albergo o qualsiasi altro luogo a Verona, Milano, Bergamo o Venezia prima di raggiungere il Trentino? Ti consiglio il transfer privato dall’ aeroporto: comodo, rapido e molto più economico del taxi! Clicca sul nome della città per maggiori informazioni e per prenotare! Con il transfer privato da Malpensa puoi raggiungere velocemente le località del Trentino di Campitello di Fassa e Canazei! Dall’ aeroporto di Bergamo puoi raggiungere le principali località della Val di Fassa in autobus!

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Dove si trova Trento

Trento, capitale della Provincia Autonoma di Trento e città più importante della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, si trova a circa metà strada tra la città di Verona e quella di Bolzano, e a poco più di 100 chilometri da Belluno.

La posizione geografica di Trento è invidiabile perchè si trova a circa 200 metri d’ altitudine in una valle abbracciato dalle bellissime cime delle Dolomiti del Brenta ad ovest e dalle Dolomiti Bellunesi ad est, e ai piedi del Monte Bondone che ha un’ altezza di circa 2.000 metri.

Il Monte Bondone si raggiunge da Trento in pochi minuti grazie ad una funivia che parte in corrispondenza dell’ Adige ed è spettacolare sia d’ estate che d’ inverno.

Scegliere di salire al Monte Bondone da Trento in estate è ideale per fare trekking nella natura, volare in deltaplano o in parapendio, o più semplicemente per osservare il meraviglioso panorama della Valle dell’ Adige, delle Dolomiti del Brenta e del Ghiacciaio dell’ Adamello.

D’ estate ti suggerisco di raggiungere la cima del Monte Bondone in macchina percorrendo gli 11 chilometri che la separano dalla città di Trento per arrivare ad uno splendido giardino botanico che si trova a circa 1.500 metri e che ospita oltre 1.200 specie di piante e di fiori di montagna.

D’ inverno questo monte vicino a Trento ti regala un bellissimo comprensorio dove sciare o fare bellissime passeggiate con le ciaspole lungo i sentieri innevati.

Al di là della presenza del Monte Bondone, la città di Trento è anche la porta d’ accesso alle tantissime valli trentine tra le quali la Valsugana, Val Gardena, la Val di Fassa e la Val di Fiemme, ideali per le vacanze estive e invernali all’ insegna dello sport e del relax.

A pochi chilometri da Trento città trovi anche la bellissima Val di Cembra, celebre per i suoi vini, e la Valle dei Laghi nella quale puoi passeggiare alla scoperta di una decina di incantevoli laghetti alpini, caratteristici borghi e castelli medievali uno più bello dell’ altro.

Come raggiungere Trento

Raggiungere Trento è molto facile e veloce da ogni regione d’ Italia sia in macchina ma anche in treno, in autobus e in aereo.

Qui di seguito ti spiego il più chiaramente possibile come arrivare a Trento con ognuno di questi mezzi di trasporto.

– In macchina

L’ Autostrada del Brennero A22 che unisce Modena-Verona-Bolzano fino al confine con l’ Austria collega molto rapidamente la città di Trento in auto con le principali località del nord, del sud e del centro Italia.

Se invece arrivi a Trento da Venezia devi prendere la strada statale 47 (superstrada della Valsugana), mentre se arrivi da Brescia o dal Lago di Garda è molto comoda la statale 45 bis della Gardesana Occidentale.

Per raggiungere il centro di Trento in auto con l’ Autostrada del Brennero puoi uscire a Trento Nord o a Trento sud a seconda della tua provenienza.

Una volta uscito dall’ autostrada ti immetti sulla tangenziale di Trento che in pochi minuti ti permette di raggiungere il tuo albergo o direttamente il centro città.

Considera però che parcheggiare a Trento città diventa sempre più complicato man mano che ti avvicini al centro.

Per evitare di dover cercare un parcheggio, se decidi di fermarti a dormire a Trento ti consiglio di prenotare un hotel nelle immediate prossimità con parcheggio interno.

In ogni caso, per avere ulteriori informazioni sulla viabilità a Trento il numero verde di riferimento è l’ 800.99.44.11.

Ti risponderanno gli addetti al servizio viabilità della Provincia Autonoma di Trento che saranno molto lieti di poterti aiutare: te lo dico per esperienza diretta.

– In treno

Così come in macchina, anche raggiungere Trento in treno è molto comodo da tutte le regioni italiane.

Se vuoi arrivare in treno a Trento dalle regioni del nord e dal centro (e quindi anche dal sud) utilizzerai la linea ferroviaria del Brennero, che ad esempio collega Bologna, Milano, Torino via Verona anche con l’ alta velocità di Trenitalia o di Italo.

Una volta a Verona per raggiungere in treno Trento devi quasi sempre cambiare e prendere un Intercity o un regionale.

Puoi arrivare in treno a Trento anche direttamente con un treno ad alta velocità ma i collegamenti diretti sono pochi.

Arrivare a Trento in treno da est, ossia da Venezia, è possibile grazie alla linea ferroviaria della Valsugana.

Tra l’ altro la stazione di Trento è comodissima perchè si trova a poche centinaia di metri da Piazza Duomo.

E proprio per questo motivo se decidi di raggiungere Trento in treno ti consiglio di trovare un hotel in centro.

– In aereo

Come raggiungere Trento in aereo? Lo scalo di riferimento per arrivare in aereo a Trento è l’ Aeroporto di Verona Catullo a circa 100 chilometri proprio al lato dell’ Autostrada del Brennero. In alternativa puoi raggiungere Trento in aereo anche dagli altri due aeroporti veneti.

L’ Aeroporto di Treviso dista 140 chilometri e l’ Aeroporto di Venezia è a 170 chilometri e ti permettono di raggiungere Trento con il treno o con una macchina a noleggio attraverso la Valsugana, ma puoi anche decidere di passare per Verona.

Anche se più distanti dagli aeroporti veneti di Treviso e Venezia, per raggiungere Trento in aereo sono molto più comodi gli aeroporti lombardi perchè sei subito sull’ autostrada in direzione Verona per arrivare a Trento con un’ auto a noleggio, ma anche perchè collegano molte più città italiane e straniere.

Dei 3 scali lombardi che puoi usare per arrivare a Trento in aereo l’ Aeroporto di Bergamo Orio al Serio a 180 chilometri di distanza è il più vicino, mentre Aeroporto di Milano Linate dista 210 chilometri e l’ Aeroporto di Milano Malpensa circa 270.

Puoi però arrivare a Trento con una macchina a noleggio anche dall’ Aeroporto di Innsbruck in Austria a circa 170 chilometri.

Sei alla ricerca delle migliori esperienze da fare a Trento e dintorni?

Prima di tutto ti consiglio diverse esperienze gastronomiche per conoscere la squisita cucina tipica trentina, una più golosa delle altre. Quella che mi piace di più è l’ esperienza culinaria a casa di un locale, per degustare 4 squisiti piatti tipici locali in una calda atmosfera casalinga, anche nella versione di lezione di cucina, che puoi anche abbinare ad una visita guidata del mercato! Ti interessa la visita guidata del mercato? Puoi fare l’ esperienza abbinando anche il pranzo o cena tipica! Sei più interessato agli aspetti culturali di Trento? In questo caso non puoi perderti il tour privato Castello di Buonconsiglio, senza dubbio la testimonianza storica e culturale più importante della città, che ti consiglio di abbinare alla visita guidata del centro storico oppure alla visita guidata luoghi del Concilium! A 35 chilometri da Trento e vicinissimo al lago di Caldonazzo trovi la bellissima località di Arco dove puoi cimentarti in molte attività sportive per tutte la famiglia, tra le quali il tour guidato arrampicata su roccia per famiglie, la bellissima esperienza Fun Climb o quella alla via ferrata Rio Sallagoni, un breve percorso all’ interno di un magnifico canyon! Se sei un appassionato di roccia ti consiglio anche la Via Ferrata Rio Ruzza, dalla località di Ballino a circa 40 chilometri da Trento e a 60 chilometri dal lago di Caldonazzo. Puoi anche scegliere la Via Ferrata Cima Capi a Ledro vicinissimo al Lago di Garda, circa la stessa distanza da Trento e dal lago di Caldonazzo. Tutte le vie ferrate sono molto sicure perchè sei accompagnato da una guida alpina esperta! Ti consiglio di abbinare una di queste due esperienze con il goloso tour della birra artigianale+degustazione. In Val di Ledro ti consiglio la divertente ed adrenalinica esperienza di canyoning a Gorg d’ abiss per famiglie, mentre a Tiarno di Sopra ti suggerisco l’ esperienza di Canyoning 2° livello Baes. Nella bellissima Val di Sole a nord di Trento puoi cimentarti nella bellissima esperienza The Rafting Family, che farà divertire tantissimo soprattutto i tuoi figli, anche nella versione di rafting sul fiume Noce anche con Extreme Waves, mentre a Mestriago a 60 chilometri da Trento e a 80 dal lago di Caldonazzo puoi fare la bellissima esperienza di Rafting Classico, sempre accompagnato da guide certificate esperte. Tutte le attività di canyoning e rafting sono emozionanti ma allo stesso tempo molto sicure perchè sei accompagnato da guide esperte federali! Vuoi fare un’ escursione in moto enduro? Sul Lago di Tenno, a 40 chilometri da Trento e a 60 dal lago di Caldonazzo, ti consiglio la bellissima esperienza Emoto Enduro sulle montagne dell’ Alto Lago di Garda! In inverno ti consiglio anche di non perderti il meraviglioso Ski Tour Dolomiti di Brenta+Skipass che ti permette di sciare a Madonna di Campiglio, Folgarida e Marilleva accompagnato dai migliori maestri di sci della Scuola Italiana Sci Pinzolo.

Il centro storico di Trento

Se la Trento città è relativamente piccola, il suo centro può considerarsi quasi minuscolo, anche se l’ aggettivo esatto potrebbe essere intimo perchè è come se ti accogliesse nell’ abbraccio delle poche vie che idealmente lo delimitano e che hanno come fulcro l’ incantevole Piazza del Duomo.

In questo abbraccio trovi le meravigliose testimonianze della lunghissima storia di Trento che parte dall’ epoca romana e attraversa i secoli sotto il dominio di decine di vescovi e imperatori che lasciano tracce indelebili del loro potere temporale nelle chiese e nei palazzi ancora oggi perfettamente conservati.

Ti sembrerà un’ esagerazione ma sparsi per la città di Trento ci sono più di 20 palazzi storici affrescati, la maggior parte dei quali si trova proprio nel centro storico.

E i palazzi di Trento non affrescati sono comunque quasi tutti perfettamente dipinti in color pastello e impreziositi da decorazioni più o meno ricercate, ma sempre fini.

Il centro di Trento è infatti un classico esempio di consapevolezza e sensibilità per importanza della conservazione del patrimonio storico e culturale a beneficio della collettività e delle future generazioni.

Lo affermo con sicurezza perchè se il patrimonio storico-culturale di Trento centro è giunto fino ai giorni nostri in queste condizioni che mi permetto di definre perfette, è perchè l’ amministrazione pubblica e i privati hanno investito adeguatamente nella sua valorizzazione impedendone il degrado.

Al di là degli elementi culturali, il centro di Trento è molto elegante e curato, e non vi è traccia di negozi di chincaglierie o di articoli di bassa qualità spesso gestiti da bengalesi, cinesi o nordafricani che hanno invaso quelli di molte atre città e che inevitabilmente rovinano l’ omogeneità del contesto.

Non fraintendermi, non sono per nulla razzista e mi piace la multiculturalità perchè la considero una ricchezza, ma qui il discorso si riferisce alla preservazione dell’ autenticità dei luoghi, e il centro della città di Trento ne è un esempio perfetto pur essendo la città molto accogliente nei confronti degli stranieri.

Per strade del centro storico di Trento trovi invece bar e pasticcerie tendenzialmente eleganti e quasi sempre con tavolini all’ esterno dove d’ inverno gli ospiti trovano sedie ricoperte da eco pellicce sulle quali sono adagiate calde copertine per scaldarsi, oltre ovviamente a ristoranti e tanti negozi per lo shopping di qualità.

Le vere protagoniste dello shopping a Trento centro sono però le stupende botteghe storiche che spesso mantengono gli arredi tradizionali e che si alternano a negozi altrettanto prestigiosi anche se più recenti.

Se ad esempio vuoi provare i salumi, gli insaccati e gli altri prodotti tipici del Trentino, una tappa obbligata è l’ Antica Salumeria di Trento che trovi vicino a Piazza della Fiera, dove tutto è una delizia per il palato e per gli occhi, al punto che se osservi la vetrina ti sarà impossibile evitare di entrare.

Il centro della città di Trento è sempre bello ma sotto Natale diventa stupendo, anche perchè è decorato e illuninato molto finemente e ospita i celebri mercatini di Natale che attirano ogni anno decine di migliaia di turisti.

Nelle decine di tipiche casette in legno decorate dei mercatini di Natale di Trento trovi oggetti di artigianato locale di alta qualità e prodotti gastronomici tipici del Trentino da portare a casa o da consumare sul momento, in un’ atmosfera davvero suggestiva e festosa.

Vedrai che non resisterai a provare i tortei di patate, i brezel farciti con salumi e formaggi, la treccia mochera o le frittelle di miele bollenti, tanto per citare solo quelli che mi piacciono di più perchè la lista delle squisitezze dolci e salate che trovi ai mercatini di Trento sotto Natale è infinita.

I mercatini di Natale a Trento occupano due piazze del centro storico: Piazza Cesare Battisti e soprattutto Piazza di Fiera, che ti consiglio di visitare anche per conoscere i resti ben conservati delle antiche mura erette a difesa della città.

A proposito di Piazza di Fiera: qui vicino ci sono due luoghi che frequento con abitudine tutte le volte che torno a visitare Trento: il golosissimo Loacker Café per la colazione e la Birreria Pedavena quando ho voglia di una cena veloce a base di carne e birra, che alterno con il Ristorante Ca dei Gobj in via Simonino.

Piazza Duomo: il cuore del centro storico di Trento

Attorno a Piazza Duomo Trento ha costruito la sua storia millenaria, fatta di tradizione mitteleuropea e stile ita-liano, e forse è inutile sottolineare che qui trovi alcune delle testimonianze storiche-culturali più importanti della città.

Strada facendo ti descriverò tutti i luoghi più importanti che trovi a Trento centro in Piazza Duomo, ma voglio presentarti subito la bellissima Fontana del Nettuno che con la sua connotazione barocca costituisce un elemento di arredo urbano fortemente scenografico, anche perchè posizionata proprio al centro.

La dedica alla divinità delle acque Nettuno è presumibilmente riferibile a Tridentum, nome latino di Trento che gli diedero i romani e che senza dubbio richiama il tridente, simbolo del dio. Di notte vedi la figura di Nettuno illuminata dal basso con una luce blu che richiama il colore dell’ acqua.

Al di là della sua importanza storica, Piazza Duomo è il salotto di Trento, punto di incontro preferito dagli abitanti e degli studenti a tutte le ore del giorno, ma soprattutto di sera per l’ immancabile aperitivo in uno dei tanti bar con tavolini all’ esterno tra i quali lo storico Caffè Italia o il Caffè Tridente nell’ angolo opposto.

Sulla Piazza Duomo in centro a Trento si affaccia anche lo storico Hotel Venezia (2 stelle – voto Booking.com >8), che occupa anche una parte di un edificio antico che da sulla perpendicolare via Rodolfo Belenzani, senza dubbio una delle vie più importanti della città che ti descriverò più avanti.

Sotto Natale la più importante piazza di Trento è davvero spettacolare perchè, oltre alle luminarie e alle decorazioni che la scaldano rendendola molto suggestiva, speciali proiettori mettono in evidenza i dettagli più significativi di tutti gli edifici storici che risaltano nell’ oscurità.

Io sono arrivato in Piazza Duomo a Trento da via San Carlo, un vicolo stretto costeggiato sulla destra da un grazioso muretto in sassi e da alcune case costruite nello stesso materiale che ti introducono agli elementi storici di Trento che troverai più avanti.

Da via San Carlo in quattro passi ti trovi immediatamente davanti all’ imponente facciata asimmetrica del Duomo di Trento intitolato a San Vigilio patrono della città, costruita nell’ anno 400 e poi modificata diverse volte nel corso della storia.

Ma prima di guardare con attenzione la facciata della Cattedrale di Trento ho proseguito per qualche centinaia di metri in via Giuseppe Verdi per ammirare il bellissimo edificio che ospita la Sala Filarmónica V. Gianferrari e, poco più avanti, anche il palazzo che ospita la facoltà di Sociologia dell’ Università di Trento.

– Il Duomo di Trento intitolato a San Vigilio

Ripercorriamo a ritroso via Giuseppe Verdi, facciamo una capatina nel delizioso Vicolo dei birri e poi fermiamoci ancora davanti alla facciata asimettrica del Duomo di Trento per osservarla con un pò di attenzione

Sicuramente questo lato della Cattedrale di Trento (fianco meridionale) è molto particolare perchè dominato da un campanile alla cui sommità vedi una cupola nera più simile a quella che si può idealmente trovare sulla torre di una moschea.

Al centro di questa facciata del Duomo di Trento trovi anche un grande rosone databile verso la fine del XIII secolo sopra al quale ne vedi uno più piccolo, mentre il lato orientale della facciata è spiovente e ricorda in tutto e per tutto il tetto di una casa.

Questa facciata della Cattedrale di San Vigilio a Trento è molto particolare ma non svela del tutto la maestosità e la bellezza dell’ edificio religioso che puoi apprezzare poco più avanti una volta entrato in Piazza Duomo dove trovi la fiancata orientale.

Guardando il Duomo di Trento da questa nuova prospettiva resterai di certo a bocca aperta, sia perchè ti renderai conto della reale grandezza dell’ edificio ma soprattutto perchè vedrai la sua grande ricchezza artistica.

Sono sicuro che il tuo sguardo cadrà immediatamente sulla splendida Porta del Vescovo, così chiamata perché veniva utilizzata durante il Concilio di Trento dai cortei vescovili provenienti dal Castello del Buonconsiglio per accedere al Duomo.

Sicuramente noterai anche il magnifico rosone su questo lato del Duomo di Trento chiamato Ruota della Fortuna, nel quale in forma allegorica viene ricordato che la sorte delle persone può cambiare da un giorno all’ altro.

Purtroppo quando ho visitato il centro di Trento non ho potuto vedere l’ interno del Duomo perchè chiuso per restauro, ma mi sono informato e ho visto che è a tre navate, ha uno stile prevalentemente romanico al quale sono stati aggiunti molti elementi gotici.

Ho letto anche che la Cattedrale di Trento conserva numerose opere che hanno sia un grande valore simbolico che materiale, tra le quali la statua lignea della Madonna Addolorata e la scultura romanica chiamata Madonna degli annegati attribuita ad Adamo d’ Arogno.

Nella navata meridionale del Duomo si apre la cappella Alberti che custodisce il grande crocifisso davanti al quale, il 4 dicembre 1563 al termine del Concilio di Trento furono promulgati i decreti della Controriforma, mentre l’ altare maggiore custodisce l`urna con le reliquie di S. Vigilio.

Dal transetto settentrionale del Duomo di Trento si accede invece alla sotterranea basilica paleocristiana che una campagna di scavi durata diversi anni ha permesso di rendere visitabile.

– Palazzo Pretorio e Torre Civica di Trento

Come continuazione della facciata orientale della Cattedrale di Trento in Piazza Duomo noti sicuramente il Palazzo Pretorio, un grande ed elegante edificio con annessa la Torre di Piazza (chiamata anche Torre Civica) di 43 metri d’ altezza.

Originariamente Palazzo Pretorio fu edificato intorno al secolo XI come prima residenza vescovile nella città di Trento conservando questa funzione fino alla metà del secolo XIII, a partire dal quale è stato modificato per successive esigenze.

L’ attuale Palazzo Pretorio di Trento è il risultato di importanti lavori di restauro nel corso del Novecento che hanno eliminato gli adattamenti fatti riportandolo al suo magnifico aspetto medioevale.

La torre rappresentava il mastio di Palazzo Pretorio e sorge sui resti di una porta romana che si apriva sulla via Claudia Augusta, chiamata Porta Veronensis, i cui resti si possono ancora vedere nei sotterranei del palazzo.

Durante il Concilio di Trento il Palazzo Pretorio rivestì una funzione molto importante, testimoniata anche dal fatto che in occasione della visita di personalità influenti la sua torre era illuminata in segno di omaggio e dalla sua sommità si sparavano salve di artiglieria e fuochi d’ artificio.

Oggi il Palazzo Pretorio ospita le collezioni esposte nel Museo Diocesano Tridentino, uno dei più importanti musei a Trento, e la Torre di Piazza è visitabile con un biglietto a parte.

La Torre di Piazza, che in passato ha ricoperto anche il ruolo di prigione, è il miglior punto panoramico del centro di Trento e dalla sua sommità puoi vedere tutta la città fino a scorgere i pendii delle valli circostanti.

Ah, quasi dimenticavo di dirti di prestare attenzione all’ inusuale colore blu dell’ orologio della Torre Civica di Trento che scandisce il ritmo della città con il rintocco delle sue campane.

Oggi Palazzo Pretorio di Trento è parzialmente occupato dal Museo Diocesano Tridentino, che ospita importanti collezioni relative al Concilio di Trento, mentre nella torre è conservata la campana della Renga, che annunciava le assemblee e le condanne a morte eseguite nella sottostante Piazza Duomo.

Hai bisogno di qualche dritta su cosa fare e vedere a Bolzano e dintorni?

Bolzano è magnifica e trovi tantissime cose da fare e da vedere, anche nei dintorni. Voglio cominciare proprio da qui! Se alloggi a Bolzano o nel raggio di 50 chilometri ti consiglio il bellissimo tour privato Strada delle Grandi Dolomiti+transfer dall’ hotel che ti porta alla Val di Fassa, dopo aver oltrepassato lo splendido Lago di Carezza e il maestoso Passo di Costalunga. In alternativa puoi partecipare all’ altrettanto suggestivo tour privato Bolzano+Top delle Dolomiti fino a Cortina d’ Ampezzo per ammirare i bellissimi laghi e gli strepitosi panorami che si trovano lungo il tragitto. In alternativa, se sei alla ricerca di un’ esperienza meno impegnativa ma altrettanto affascinante quando sei sul lago di Caldonazzo, ti suggerisco l’ escursione privata trekking nelle Dolomiti che ti regala il bellissimo contesto naturale attorno a Bolzano. Puoi anche partecipare al comodissimo tour privato in auto per ammirare i 3 Picchi di Lavaredo insieme ai 2 laghi più belli di questa regione, prima di fermarti nella famosa località di Cortina d’ Ampezzo. Stai pensando ad un’ escursione nelle Dolomiti da Bolzano in inverno? Ti consiglio la bellissima escursione guidata in ciaspole+esperienza in slitta! Se vuoi conoscere Bolzano città prima o dopo la tua vacanza sul lago di Caldonazzo ti suggerisco il bellissimo tour privato Bolzano+cibo da strada oppure il tour privato prodotti tipici, che ti permettono di scoprire i must della città e la sua gastronomia tipica da due diversi punti di vista. È anche bellissimo il tour della città con vista Dolomiti, ideale se sei a Bolzano con bambini. Sei un appassionato di vino? Ti consiglio di andare a Tremeno a pochi chilometri da Bolzano per conoscere i migliori vini del Trentino Alto Adige con la visita guidata cantina Hofstätter+degustazione di 6 vini, inclusi Gewürztraminer e Pinot Nero. Stai pensando al Trentino Alto Adige per rilassarti? Prima o dopo la vacanza sul lago di Caldonazzo non puoi perderti l’ esperienza benessere Pools Terme di Merano, anche nella versione con ingresso sauna.

– Gli affreschi di Palazzo Balduini e delle Case Cazuffi e Rella

Un altro edificio di Piazza Duomo a Trento che non passa sicuramente inosservato è quello che ospita Case Cazuffi e Rella, dall’ altra parte della piazza rispetto al Palazzo Petrorio, proprio dove si trova il Caffè Italia che ho citato prima.

La facciata delle Case Cazuffi e Rella nel centro di Trento è infatti completamente decorata con affreschi che puoi vedere ancora oggi praticamente completi e in ottimo stato di conservazione.

Il complesso ciclo pittorico cinquecentesco rappresentato in queste due edifici a Trento centro si sviluppa senza soluzione di continuità sui diversi piani e si divide per tema nelle due facciate.

Sulla facciata di sinistra l’ affresco raffigura personaggi e scene della mitologia classica, mentre su quella di destra si dispiegano i temi della Virtù, del Tempo, i Trionfi dell’ Amore, Apollo ed Abbondanza.

Per quanto riguarda il significato allegorico di questi affreschi nella Piazza Duomo di Trento, usando parole semplici ma non troppo, sono da considerare alla stregua di un “libro morale” aperto sulla piazza, ispirato alla cultura emblematica rinascimentale.

La splendida decorazione è stata probabilmente fatta per preparare Casa Cazuffi ad ospitare l’ arcivescovo di Palermo Pietro Tagliavia, una delle personalità ecclesiastiche più importanti tra quelle convocate al Concilio di Trento.

Davanti alle case decorate, proprio all’ angolo con via Rodolfo Belenzani, trovi anche un’ antica fontanella in marmo con un’ aquila sulla sommità; sicuramente è molto bella ma non sono riuscito a trovare informazioni.

Se presti attenzione, in Piazza Duomo a Trento trovi un altro edificio con la facciata affrescata, anche se questa volta con motivi a festone, sicuramente meno colorati e a prima vista meno interessanti di quelli che ti ho appena citato.

L’ edificio nel centro di Trento in questione è Palazzo Balduini, sul lato opposto della piazza, e i raffinati affreschi sono riconducibili alla pittura figurativa veronese della seconda metà del ‘400.

L’ affresco su questo palazzo di Trento è importante anche perchè si tratta di uno dei primi esempi di decorazione pittorica esterna di un edificio residenziale.

Ma Palazzo Balduini a Trento è importante per almeno altri due motivi: uno più nobile e l’ altro più godereccio, se così vogliamo dire.

Il motivo nobile si riferisce alla sua struttura, perchè nei sotterranei di questo palazzo vicino al Duomo di Trento sono visibili elementi di muro di età romana e i resti di colonna a testimonianza della continuità edilizia in un’ area posta a ridosso delle mura della romana Tridentum.

Mentre il motivo godereccio si riferisce al lussuoso Scrigno del Duomo ospitato a Casa Balduini, che a detta di molti è uno dei migliori ristoranti a Trento, cosa sicuramente vera almeno per quanto riguarda la spettacolare location.

Purtoppo io non sono riuscito a provare questo ristorante di Trento per mancanza di tempo, quindi non posso commentare l’ aspetto gastronomico, ma la cosa certa è che sicuramente ispira anche solo guardandolo dall’ esterno!

Via Balenzani: un concentrato di storia e di cultura

Da Piazza del Duomo, proprio in corrispondenza delle Case Cazuffi e Rella, parte via Balenzani che senza ombra di dubbio è la via di Trento più importante dal punto di vista storico e culturale.

Il perchè sta nel fatto che in poche centinaia di metri trovi un incredibile susseguirsi di palazzi di Trento molto antichi e di inestimabile valore culturale che ti fanno fare un interessantissimo viaggio nella storia attraverso i personaggi che li hanno abitati e le famiglie che li hanno posseduti.

Partiamo dal civico 54 dove trovi il Municipio Vecchio di Trento, antica sede del Magistero Consolare che oggi si presenta con una bellissima facciata in stile neoclassico sormontata dall’ aquila civica e da 4 statue settecentesche già collocate nel giardino del Castello del Buonconsiglio.

Prima del suo rifacimento sulla facciata di questo magnifico palazzo di Trento era visibile un affresco raffigurante una scena di decapitazione, tradizionalmente identificata come il tragico epilogo della rivolta del 1407 capitanata da Rodolfo Balenzani al quale è stata intitolata la via.

Bellissimo è anche il palazzo aristocratico che vedi al civico 39, anche se non sono riuscito a capire se ha un nome proprio. Penso che abbia qualche riferimento al famoso scrittore trentino Domenico Romagnosi perchè la facciata di questo bell’ edificio di Trento ospita una targa commemorativa a lui dedicata.

Davanti a questo trovi il Palazzo Quetta Alberti-Colico che salta subito all’ occhio per la magnifica facciata decorata dalla sovrapposizione di affreschi cinquecenteschi con preesistenze del ‘400 contenenti motivi floreali e fregi all’ antica che denotano senza troppi dubbi l’ influenza del colorismo veneto.

Una caratteristica distintiva di questo antico palazzo di Trento è la partitura del prospetto, frutto dell’ accorpamento di due preesistenti lotti medioevali.

Questa è arricchita dall’ inserimento del balconcino con bifora e dalla trifora in asse con il portale che vedi sovrastato dal monogramma di San Bernardino sorretto da due angeli scolpiti a rilievo.

Durante il Concilio di Trento il Palazzo Quetta Alberti-Colico ospitò varie personalità tra le quali i cardinali legati Girolamo Seripando, famoso teologo agostiniano, e Bernardo Navagero, vescovo di Verona.

Al civico 29 Palazzo Thun conosciuto come Municipio Nuovo perchè sede del Comune di Trento.

Questo palazzo di Trento è senza dubbio una delle più significative residenze gentilizie della città, per 4 secoli a partire dal 1454 di proprietà della celebre famiglia Thun che avrai sentito certamente nominare per i famosi complementi di arredo commercializzati con questo marchio.

Noti lo stemma della famiglia Thun campeggiare sugli spigoli della facciata e sulla chiave d’ arco del portale.

L’ antico palazzo Thun fu anche utilizzato nella fase finale del Concilio di Trento per ospitare i cardinali legati Ercole Gonzaga e Giovanni Morone, e nel 1873 fu acquistato dal comune per diventarne la sede principale.

Proseguendo per qualche passo su via Balenzani al civico 20 trovi Palazzo Geremia costruito a cavallo tra il secolo XV e XVI.

Questo bellissimo palazzo di Trento è famoso per essere uno dei primi esempi compiuti di architettura rinascimentale trentina e anticipa molte soluzioni adottate nei palazzi di epoca clesiana.

L’ anonimo pittore che affrescò la facciata di Palazzo Geremia a Trento manifesta chiaramente una cultura figurativa affine a quella veronese e vicentina di fine 400, al quale per questo l’ opera si riconduce naturalmente.

Nell’ affresco su questo palazzo di Trento l’ autore mette in evidenza temi storico-morali tra i quali l’ incontro dell’ imperatore Massimiliano I con la cittadinanza, la ruota della Fortuna, Marco Curzio a cavallo, il sacrificio di Munzio Scevola e di Lucrezia.

Anche l’ inquadramento degli elementi in pietra di questo bellissimo edificio storico di Trento, scandito dalle eleganti quadrifore, riporta a schemi tipici dell’ architettura veneta.

Durante l’ ultima fase del Concilio di Trento nelle stanze di Palazzo Geremia dimorò il cardinale legato Ludovico Simonetta vescovo di Lodi, un’ altra figura di assoluto rilievo negli ambienti ecclesiastici del tempo.

Al civico 3 di via Balenzani trovi invece la Torre Mirana, che in realtà fu una casa-torre conosciuta anticamente come torre del Marcolino, anche se non sono riuscito a trovare la spiegazione.

La cosa certa è che Torre Mirana venne acquistata alla metà del secolo XVI da Sigismondo Thun e accorpata, insieme ad altri edifici, nel complesso edilizio di palazzo Thun. Come vedi a questa famiglia trentina i soldi non mancavano di certo.

Recenti lavori di restauro di questo antico palazzo di Trento hanno messo in luce l’ antico pozzo e importanti brani del tessuto urbano della Tridentum romana, mentre il salone del pianterreno conserva un pregevole camino sormontato dall’ allegoria della Fortezza.

Se presti un pò di attenzione, al termine di via Belenzani noterai la targa che ricorda la piena dell’ Adige che nel 1882 danneggiò molto seriamente il centro di Trento.

Purtoppo questa è stato solo uno dei tanti disastri dell’ Adige a Trento, motivo per il quale verso la metà dell’ 800 il corso del fiume è stato spostato.

Dopo tanta cultura quello che ti servirà è un pò di dolcezza. La puoi trovare in una famosa pasticceria a Trento proprio in via Balenzani: la Casa del Cioccolato.

In questi due tempio delle golosità a Trento ti aspettano pasticcini, cioccolati e soprattutto i dolci tipici trentini, tra i quali non ti devi perdere la celebre Sacher, lo strudel di mele e il meno conosciuto Zelten, a base di frutta secca, da mangiare ovviamente accompagnati da un bombardino o da un generoso bicchiere di vin brulè.

Non hai mai sentito parlare dello zelten? Nemmeno io prima di conoscere Trento. La parola tedesca zelten significa raro, infatti questo dolce si preparava solo a Natale perchè gli ingredienti necessari alla sua preparazione erano (e sono) molto cari.

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Via Manci: l’ antica porta di accesso del centro di Trento all’ Adige

Percorrendo tutta via Balenzani da Piazza Duomo trovi davanti a te la Chiesa di San Francesco Saverio costruita dalla Compagnia di Gesù tra il 1708 e il 1711 applicando i concetti architettonici del trattatista trentino Andrea Pozzo. Questa chiesa di Trento era di fatto il polo religioso e culturale dei gesuiti.

I costruttori di questa bella chiesa di Trento, purtroppo chiusa quando ci sono stato utilizzarono una casa murata medioevale preesistente della quale si vedono ancora le tracce in facciata, mentre l’ antica torre Costede venne utilizzata come campanile.

La grandiosa facciata della Chiesa di San Francesco Saverio a Trento è caratterizzata da un grande finestrone centrale, dal portone sormontato da un timpano spezzato e dalle statue dei santi gesuiti.

E a quanto pare all’ interno c’è una ricca decorazione interna che rappresenta uno dei massimi esiti dell’ arte barocca nella città di Trento e ci trovi le pale d’altare di Paul Troger e Carlo Gaudenzio Mignocchi, autore anche degli affreschi dell’ atrio e della sacrestia.

Questa chiesa appartiene a via Gianantonio Manci, che è un’ altra importante arteria del centro di Trento perchè accoglie numerosi palazzi storici ma anche perchè è piena di negozi dove puoi fare shopping, anche se da questo punto di vista non è la più importante.

Ma c’è una terza ragione per la quale via Manci a Trento è particolarmente importante nel contesto cittadino.

Dai vicoli strettissimi che partono da questa via di Trento, prima che il corso dell’ Adige fosse deviato, si arrivava agli imbarcaderi delle barche che lo percorrevano.

Non è un caso che proprio uno di questi vicoli strettissimi che partono da via Manci a Trento si chiami proprio Vicolo Adige.

L’ Adige a Trento era infatti un’ importante via di comunicazione che permetteva il trasporto delle persone ma anche delle merci e di conseguenza ricopriva un’ importantissimo ruolo sia sociale che economico.

Da via Manci percorrendo la perpendicolare via Alfieri trovi la sede dell’ Ufficio del Turismo di Trento dove puoi chiedere informazioni sulla città e sui dintorni, prendere una mappa gratuita del centro, prenotare una visita guidata e acquistare il Trento Museum Pass che ti permette di visitare gratuitamente decine di musei e di luoghi di interesse a Trento, Rovereto e dintorni.

Ma torniamo ai palazzi di Trento che trovi percorrendo via Manci in direzione via San Marco. Il primo è il Palazzo Fugger Galasso che, per una curiosa leggenda citata da Goethe e che puoi cercare, è popolarmente conosciuto come Palazzo del Diavolo.

Questo antico palazzo di Trento che porta il nome del primo proprietario, il ricco banchiere Georg Fugger, sorse nel 1602 in uno stile che come vedrai è classico e solenne, e successivamente fu acquistato dal maresciallo imperiale Mattia Galasso.

Poco più avanti trovi invece il palazzo che ospita la Provincia Autonoma di Trento, al quale fa seguito il Palazzo Saracini Cresseri, uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale cittadina e dal 1954 sede principale della storica Società degli Alpinisti Tridentini.

Una lapide murata all’ interno ricorda che nel 1777 in questo bellissimo palazzo di Trento morì il duca di Gloucester fratello di re Giorgio III d’ Inghilterra.

Poco più avanti puoi notare la bellissima facciata di Palazzo Salvadori, edificato nel ‘500 in stile rinascimentale proprio dove sorgeva l’ antica sinagoga ebraica di Trento.

I due medaglioni in pietra che sovrastano i portali d’ ingresso di questo bellissimo palazzo di Trento raffigurano il Martirio e la Gloria del Simonino.

Le due scene si riferiscono all’ infanticidio rituale di un bambino di nome Simonino, in realtà mai avvenuto, del quale fu accusata ingiustamente la comunità ebraica a Trento nel 1475, ma che per questo motivo fu perseguitata e dispersa.

Arrivato a Palazzo Salvadori, dall’ altra parte della strada si apre la la deliziosa Galleria Garbari di Trento che come vedrai ha una pavimentazione e un soffitto molto belli e particolari.

Attraversando Galleria Garbari a Trento arriverai in Piazza Cesare Battisti, che come ti ho detto è nota soprattutto perchè d’ inverno ospita una parte dei mercatini di Natale di Trento, ma anche perchè è l’ accesso al bellissimo Museo Tridentum che si sviluppa proprio nel sottosuolo, un’ altro dei più bei musei a Trento.

Se invece da via Manci prosegui e percorri tutta via San Marco arrivi fino all’ incrocio con via Clesio. Perchè dall’ altra parte della strada trovi uno dei luoghi più belli ed emblematici di Trento, il Castello del Buonconsiglio, talmente importante da meritare un intero articolo che pubblicherò nei prossimi giorni.

Se sei in via Manci o nei dintorni e ti viene voglia di fare una pausa ti consiglio di sederti al Caffé Excelsior, un altro dei miei luoghi preferiti soprattutto all’ ora dell’ aperitivo perchè fanno un ottimo Aperol Spritz e l’ atmosfera è molto chillout come piace a me.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore

Oltre al Duomo un’ altra chiesa di Trento molto importante dal punto di vista storico, e magnifica per la struttura e le decorazioni che trovi sulla facciata e all’ interno è Santa Maria Maggiore costruita tra il 1520 e il 1524.

Anche Santa Maria Maggiore si trova nel centro storico e la sua importanza storica deriva dal fatto che ospitò diverse sessioni del Concilio di Trento.

La Chiesa di Santa Maria Maggiore fu voluta dal Principe Vescovo Bernardo Cles, una delle figure politiche e religiose più importanti del Cinquecento, e fu realizzata in pietre rosse e bianche provenienti dalle cave di Trento, tranne il settentrionale interamente realizzato in calcare bianco per la sua resistenza alle intemperie.

Il portale di questa importante chiesa di Trento fu commissionato appositamente dal principe vescovo Antonio Madruzzo nel 1539 ed è sovrastato da una lunetta affrescata da Martin Teofilo Polacco che raffigura l’ Annunciazione di Maria.

Per fortuna quando sono andato a visitare Trento l’ ho trovata aperta e quindi ho potuto visitare anche l’ interno ad ambiente unico con bellissime cappelle laterali che ospitano altari barocchi in marmo, una serie di pale d’ altare finemente decorate e un sarcofago contenente le reliquie di San Clemente in stile barocco.

All’ interno di questa bellissima chiesa non puoi non notare una serie di dipinti del pittore marchigiano Sigismondo Nardi posizionati sulla volta a botte che raffigurano alcuni momenti salienti del Concilio di Trento e dei protagonisti della Controriforma.

Altri due elementi di questa chiesa di Trento che mi sono piaciuti moltissimo sono il il coro e l’organo del 1536.

Con i suoi 53 metri il campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento è in assoluto il più alto della città ed è interamente costruito in calcare bianco ed è sovrastato da una cupola pentagonale.

Cosa farai quando sarai in Trentino-Alto Adige?

I Giardini Pubblici di Trento e i dintorni

Da via Manci, superato l’ Ufficio del Turismo di Trento, trovi i Giardini Pubblici, che trovarono spazio proprio grazie alla deviazione del corso dell’ Adige.

I Giardini Pubblici di Trento sono il polmone verde della città, un luogo ideale per passeggiare, rilassarsi o correre, ma non ti aspettare dimensioni stratosferiche, anche se in rapporto alla dimensione della città hanno un’ estensione più che dignitosa.

Questo parco di Trento ha al centro un grazioso laghetto artificiale e ci trovi diversi elementi di interesse, tra i quali le statue a ricordo delle persone che hanno contribuito a far entrare la città nella storia o a renderla migliore.

Al di là di queste, nei giardini di Trento trovi altri elementi di interesse tra i quali una curiosa scultura simile a una rappresentazione Azteca o Maya come quelle che puoi trovare visitando lo Yucatán in Messico, ma il suo riferimento è tutto italiano, anzi trentino!

Questa scultura nel parco di Trento è stata infatti posta a ricordo dell’ attività di padre Eusebio Chini, un gesuita missionario in Messico nel secolo XVII che, oltre ad evangelizzare la popolazione, contribuì a mappare gli allora territori messicani dell’ Arizona e della California poi annessi agli Stati Uniti.

La fama di questo missionario originario della Val di Non a pochi chilometri da Trento è tanto grande che la sua statua ha trovato posto addirittura nel Campidoglio di Washington nella presigiosa area dedicata ai “padri della patria”, e da qualche anno il Vaticano ha addirittura iniziato il processo di beatificazione.

Poco più in là questo parco di Trento ospita anche una statua di Dante con la mano protesa verso Verona, cosa alquanto strana perchè il Sommo Poeta non ha mai visitato Trento.

Il significato simbolico che hanno voluto dare gli austriaci durante la dominazine poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale fa riferimeno al loro potere di fermare l’ esercito italiano, tanto che alla base di questa statua nei giardini di Trento appare la celebre frase Lasciate ogni speranza voi ch’entrate.

Se alzando lo sguardo presti attenzione puoi vedere l’ edificio circolare che è il mausoleo dedicato a Cesare Battisti fatto costruire da Mussolini vent’ anni dopo la sua morte avvenuta nel 1916 per mano degli austriaci che lo considerarono un disertore.

La figura di Cesare Battisti a Trento non ha ovviamente bisogno di presentazioni, ma voglio dirti una simpatica curiosità sul suo conto.

Grazie alle sue doti di geografo e di cartografo notò per primo che i confini del Trentino hanno la forma di farfalla, con l’ Adige che separa a metà il suo territorio. Ecco perchè è proprio questo il logo di Turismo Trentino.

Sempre vicino al parco di Trento c’è il monumento dedicato a Luigi Negrelli, l’ ingeniere che ha progettato il Canale di Suez, anche se dopo la sua morte è stato un francese a costruire il canale basandosi su questo progetto.

Questo monumento a Trento raffigura le piramidi e le palme d’ Egitto, insieme ai due mari che il canale unisce. Il materiale con il quale è stato realizzato è granito rosa proveniente dalle cave di Predazzo.

La stazione di Trento, a due passi dal parco, è invece un esempio di architettura razionalista priva di qualsiasi decorazione tipica del Ventennio Fascista. Entrandoci dentro e guardandola con altri occhi si possono avere belle sorprese.

La sede della Regione Autonoma Trentino Alto Adige che trovi vicino al Grand Hotel Trento (4 stelle – voto Booking.com >8) appena fuori dal perimetro del parco è un edificio molto particolare opera dell’ architetto Adalberto Libera che per la sua costruzione adotta in pieno lo stile dell’ architettura del Ventennio.

Sulla facciata di questo palazzo a Trento vedi le bandiere con lo stemma del Sud Tirolo e lo stemma del Trentino, che è un aquila che assimiglia allo stemma presente sulla bandiera dell’ Austria.

In realtà l’ aquila raffigurata sulla bandiera del Trentino non è l’ aquila degli Asburgo ma l’ acquila di San Venceslao, patrono della città di Praga. Si usa per una ragione storico-politica che risale al ‘400, ma non te la sto a raccontare per non annoiarti.

Approfitto del palazzo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige per dirti che vicino a questo e a molti altri palazzi istituzionali a Trento ho notato una grande installazione a forma di “A” rossa.

Mi sono avvicinato per leggere la descrizione impressa e ho visto che la “A” significa Autonomia, cade infatti quest’ anno il cinquantesimo anniversario dell’ entrata in vigore del nuovo statuto sull’ autonomia regionale.

Il primo statuto fu invece ottenuto nel 1948 grazie al lavoro di Alcide de Gasperi, primo Presidente del Consiglio e grande statista nato proprio a Pieve Tesino, in provincia di Trento. Alcide De Gasperi a Trento è ricordato con un bellissimo mausoleo in Piazza Venezia.

Termino qui il mio racconto su Trento centro ma devi sapere che per ragioni di spazio ho tralasciato la descrizione di molti palazzi storici ed edifici religiosi come la Chiesa di San Marco, la Chiesa della Santa Trinità e la Chiesa di San Pietro che ti suggerisco di visitare perchè stupendi.

Vedrai che gironzolando per Trento centro a piedi non ti sarà difficile trovarli, anche senza cercarli.

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